sabato 7 giugno 2014

SIMENON SIMENON. LA CHAMBRE BLEUE HA APERTO IL BRUSSELS FILM FESTIVAL

Dopo Cannes, Bruxelles. Ieri sera alle 20.00 la XII edizione del Brussels Film Festival (6-14 giugno) ha aperto i battenti con la proiezione de La chambre bleue, la pellicola dell'attore-regista Mathieu Amalric, tratta dall'omonimo romanzo di Georges Simenon. Un debutto tutto giocato in casa visto che i belgi aspettavano la prima nazionale del film tratto dal famoso romanzo del loro più celebre scrittore.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione cliccare su brusselfilmfestival

SIMENON SIMENON. 5 INCHIESTE PER "I MAIGRET 4"

E' stato inserito nelle anteprime. Il volume-raccolta dell'Adelphi  I Maigret 4, sarà quindi a breve nelle librerie. Ne avevamo parlato una dozzina di giorni fa' nel post I Maigret 4 preparatevi all'uscita
Ora vi possiamo confermare i cinque romanzi che avevamo preannunciato: "Il pazzo di Bergerac" (Le Fou de Bergerac - avril 1932) - "Liberty Bar"  (Liberty Bar - juillet 1932) - "La chiusa n. 1" (L’Écluse n° 1 - juin 1933 ) - "Maigret"  (Maigret - mars 1934) - "I sotterranei del Majestic" (Les Caves du majestic - in "Maigret revient" - octobre 1942).
Questo volume sarà, come è ormai noto, il Maigret per l'estate visto che, per l'uscita della prossima raccolta dei racconti del commissario, il pubblico degli appassionati dovrà tirare un po' il collo.
Chi volesse prenotarlo potrà già farlo, on-line, su IBS- I Maigret 4

venerdì 6 giugno 2014

SIMENON SIMENON. IL CASO DI MAIGRET "L'AMERICANO"


Inizia con Maigret à New York, è composta da 26 titoli ed è tutta pubblicata da Presses de La Cité. Stiamo parlando della serie delle inchieste del commissario che Simenon ha scritto in America (Canada, Usa e altre località). Questa è la prima inchiesta scritta nel Nuovo Mondo, a Saint-Marguerite du Lac Masson (Quebec -Canada), appena sei mesi dopo essere sbarcato a New York (prima aveva scritto solo "Trois chambres à Manhattan" dopo l'incontro con Denyse che diverrà la sua seconda moglie).
Ma esiste un caso che riguarda questi Maigret scritti in America? Sono diversi  rispetto a quelli che aveva scritto fino ad allora e da quelli che scriverà fino al 1972?
Intanto dobbiamo ricordare che in quei dieci anni (1945-1955) Simenon scrisse un numero equivalente di Maigret e di romans-durs: 26 inchieste del commissario contro 27 romanzi. E qui siamo nella sua media: poco più di cinque titoli l'anno, mediamente alternando un romanzo e un Maigret.
E del tutto noto che, finita la prima serie dei diciannove titoli (1931-1934) pubblicati con Fayard,  Simenon considerasse chiusa la parantesi maigrettiana.
Poi l'insistenza degli editori, il grande Gallimard prima e il piccolo Nielsen poi, gli chiedevano dei Maigret. Il romanziere cedette già a Parigi scrivendo dei racconti che saranno pubblicati in varie date, ma il primo romanzo di Maigret, pubblicato dopo la pausa, uscirà per Gallimard nel '42, Maigret revient... (raccolta di racconti). Un bel periodo di riposo... nelle librerie per otto anni non uscì un'inchiesta del commissario!
Il riavvicinamento dell'autore al commissario nella sua consueta ambientazione avviene per gradi.  Ad esempio in Maigret à New York il commissario indaga in un luogo per lui assai poco consueto, lontanissimo dalle atmosfere parigine, dai brumosi canali con le vecchie chiuse o dalla provincia francese. Poi nel '47 Les Vacances de Maigret, ci presenta un commissario ancora lontano dal suo Quai des Orfévres. Per rivedere il commissario operativo nel suo ufficio, con tutto il suo contorno tradizionale, occorre attendere la fine del '47 quando Simenon finisce di scrivere Maigret et son mort.
Francis Lacassin scrive nel suo La vraie naissance de Maigret - Autopsie d'une légende (Editions du Rocher - 1992) "... la lontananza, in barba al proverbio Lontano dagli occhi lontano dal cuore, facilita il riavvicinamento tra l'autore e un personaggio che era stato tenuto a distanza. Separato da lui e da Parigi da un oceano, l'autore va sublimando la sua nostalgia di Parigi, la assapora attraverso il suo personaggio di cui ha mutuato la sensibilità. E' in America che Simenon scriverà alcuni dei migliori Maigret...".
Beh, la considerazione di Lacassin è del tutto comprensibile. Basta pensare a delle inchieste non facimente dimenticabili come La prémiere Enquête de Maigret (1948) che ci fa conoscere gli inizi del personaggio allora ancora segretario del commissario Le Bret, nel commissariato del quartiere Saint-Georges. Oppure Mon ami Maigret (1949), una sorta di lettera dell'autore al personaggio che lo accompagnerà per tutta la vita, e poi lo struggente Un noël de Maigret (1950), oppure Maigret, Longnon et les gangsters (1951). E ancora Maigret chez le Ministre (1954) o Maigret et le corp sans tête (1955), tanto per citare alcuni dei titoli.
Nel decennio americano indiscutilmente la stesura dei Maigret cambia. Simenon da una parte fà crescere il personaggio dandogli uno spessore ancora maggiore, dall'altra tratta le vicende sono affrontate sempre di più dal lato umano che da quello investigativo. Questo fa dire a Lacassin, nel libro che abbiamo citato "...gli amanti dei romanzi prettamente polizieschi non si sono sbagliati,  dovendo scegliere, preferiscono i Maigret della cuvée Fayard. Gli amanti di Simenon optano per la cuvée Presse del La Cité...".
E qui dobbiamo constatare che la già citata convergenza tra i romans-durs e i Maigret inizia proprio negli anni americani e va poi consolidandosi nel tempo, trattando gli stessi temi, creando personaggi che si somigliano sempre di più, proponendo intrecci che non sono dissimili.
Insomma ecco il caso Maigret "l'americano". Una serie nata poliziesca che sempre più si avvicina al romanzo proprio a partire dalle inchieste scritte in America.
E' forse il caso di iniziare a parlare di Maigret e di Maigret-durs?

giovedì 5 giugno 2014

SIMENON SIMENON. HISTOIRE DE MADAME D. OVVERO DA M.LLE DENISE OUIMET A M.ME DENYSE SIMENON / 2

<<< (continua) - La trasformazione si é completata. Denyse é ormai M.me Simenon e non più la segretaria-interprete. Il suo ruolo, intanto che Simenon resta a guardare, cresce. Prende delle decisioni, chiude delle trattative, dispone  e decide dei collaboratori. Insomma va sempre più interpretando la parte dell'agente letterario che non quella di semplice segretaria.
Questo però la mette spesso in ansia, la spinge a bere per sentirsi più sicura e le provoca crisi che la vedono poi prostrata a letto per giorni. La risposta al perchè di questo comportamento, che andrà facendosi sempre più frequente, è sì da ricercare nella natura di Denyse, ma forse non va sottovaluta la componente d'invidia e gelosia del successo e della popolarità di suo marito che a quel momento non avrebbe più bisogno di lei per il lavoro. Ormai Simenon parla e scrive bene l'inglese degli americani e non ha più bisogno della Denyse-interprete. Simenon ha una preziosa collaboratrice, Béatrix Czernin, che sarebbe una segretaria ottimale, se non fosse di fatto alle dipendenze di Denyse. Insomma l'intraprendente e iperattiva canadesina, cerca di conservare con le ughie e con i denti un ruolo nella "fabbrica Simenon", crucciandosi, senza ammetterlo, di vivere solo di luce riflessa. Essere madre-moglie evidentemente non le basta. E nonostante ciò a settembre del 1953, quando vivono a Lakeville, dà a Georges un altro figlio: questa volta però è una femmina, quella Marie-Jo verso la quale il padre avrà sempre una certa predilezione. Ma questo nuovo evento non cambia i problemi di Denyse che invece beve sempre più ed è forse questo che spinge in quel momento Georges a rinunciare all'acol. Alcolismo, iperattività e manie di pulizia. Questi tre sintomi crescenti sono il segno che l'equilibro di M.me Simenon inzia a vacillare seriamente. Questo si porta dietro anche i primi violenti con il marito sia per questioni personali, ma anche per problemi che lo stato di Denyse crea sul lavoro, prendendo decisioni che Georges non accetta più.
La situazione peggiora quando nel 1955 la famiglia rientra in Europa. Ora Denyse si sente spaesata, a contatto con la vita, i personaggi e i luoghi del Simenon di dieci anni prima. Un contesto in cui lei non esisteva e in cui fatica ad inserirsi. La memoria spesso le fà difetto, per sua stessa ammissione, perde un figlio nel '55, insomma iniziano colpi seri per Denyse che oscilla tra uno stato di ipertensione e ripetuti collassi. Ha sempre più bisogno di conferme, di sicurezze che cerca nel disporre in un sempre maggior numero d'inservienti: nel 1956 aveva sei persone al suo servizio, nel '62 erano diventate undici. Simenon inizia a preoccuparsi seriamente e convoca più volte medici, psichiatri per consulti e per trovare una soluzione che aiuti lei e migliori il loro rapporto.
Scenate e isterismi da prima donna erano a quel tempo all'ordine del giorno, e soprattutto quando Denyse viveva situazioni per lei stressanti. Come successe nel '60 a Cannes, quando Simenon fu chiamato a presiedere la giuria del Festival Internzionale del Cinema. Denyse voleva, ma non riusciva, attirare l'attenzione su di sè (la moglie del Presidente della giuria!). Nonostante le spese pazze, toilette da star del cinema, atteggiamenti stravaganti, fotografi, giornalisti e curiosi stavano sempre da un'altra parte e talvolta proprio dietro a suo marito.
Nonostante a precarietà del loro rapporto, a maggio del 1959 nasce il loro terzo figlio (il quarto per Georges) Pierre Nicolas. Ormai si erano da tempo stabiliti in Svizzera. La mania di Simenon di cambiare abitazione sembrava aver fatto posto ad un bisogno di stablità.
Nel '64 nello scrittore avviene un cambiamento. La tensione sempre più alta che il comportamento di Denyse imponeva in casa Simenon, era ormai non solo insopportabile, ma a suo parere, iniziava ad essere dannosa per lui stesso e per quelli che vivevano con lui. Da quel momento decise di non difendere più Denyse da sé stessa, ma invece  di salvare sé stesso e la propria famiglia dagli eccessi della donna.
Sono gli ultimi monenti di vita insieme, dopo una serie di ricoveri temporanei in cliniche e in case di cura, Denyse Simenon lascia definitvamente la villa di Epalinges, il marito e i figli nell'aprile del 1964, per una lungo-degenza  da cui  uscirà solo per intraprendere una vita senza più Simenon.
I due non si separarono, né divorziarono (si dice che per lo scrittore sarebbe stato un salasso...), ma la guerra dei Simenon non ha fine. Denyse pubblicherà nel 1965 due libri, aiutata da giornalisti, Un oiseau pour le chat in cui racconta la storia con Simenon secondo il suo punto di vista, mettendo bianco su nero i suoi difetti, le sue colpe i suoi lati oscuri. Simenon è tentato di rispondere con un altro libro, ma poi non lo farà. Lei cercherà di avere l'ultima parola con l'altro libro Le Phallus d'or.
Per conto suo Simenon, che ormai vive la sua vecchiaia con una nuova compagna, Teresa (friulana, entrata a loro servizio perché consigliata dalla moglie di Arnoldo Mondadori a Denyse), si vendica in un modo particolare. Quando scriverà di lei, soprattutto in Mémoires intimes, non la chiamerà più Denise o Denyse, ma con una fredda e laconica consonante: D.

mercoledì 4 giugno 2014

SIMENON SIMENON. HISTOIRE DE MADAME D. OVVERO DA M.LLE DENISE OUIMET A M.ME DENYSE SIMENON / 1


Da Denise a Denyse. Quella "y" fà la differenza. O perlomeno la fece per quella giovane canadese che vide cambiato il suo nome per gelosia. Già l'incontro fulminante con Georges Simenon accese così la passione dello scrittore che fece nascere in lui un sentimento fino ad allora sconosciuto: la gelosia. E, irragionevole come la gelosia sa rendere, pretese che la sua nuova fiamma, Denise Ouimet, cambiasse così il suo nome. Perchè? Perché in quel modo non l'aveva chiamata nessun altro amante prima di lui. Il possesso totale... anche retroattivo? Beh, Simenon quel 4 novembre 1945, a New York aveva preso una bella sberla... sentimentale. Si innammorò di quella magra e nervosa canadese come mai gli era successo nella vita, spiegò lui stesso più volte, scrivendolo anche a chiare lettere su Mémoires intimes.
Borghese, cattolica, francofona, Denise gli telefonò su indicazione di un comune amico. Motivo? Simenon stava cercando una segretaria-interprete per quell'avventura che aveva iniziato in America.
Certo lo scrittore allora non sapeva molte cose: che negli Usa ci sarebbe rimasto dieci anni. Che Deni(y)se sarebbe diventata la sua seconda moglie. Che gli avrebbe dato ben tre figli, di cui una femmina... Ma non sapeva nemmeno quale drammatico epilogo avrebbe avuto quella storia dopo vent'anni.
Ma torniamo a quel 4 novembre. Lui poco più che quarantenne, lei appena venticinque anni. Il colpo di fulmine dette origine ad un'esplosione di vitalità sessuale... Con Denyse Simenon aveva trovato pane per i suoi denti. La passione li travolse, li fece finire a letto nemmeno dopo cinque ore essersi conosciuti.
Il fatto lasciò un segno tale in Simenon che (ancora ignaro dell'importanza che quella donna avrebbe avuto nella sua vita) dopo due mesi e mezzo scriveva un romanzo, ispirato proprio a quei loro primi momenti, romanzo che quasi sicuramente non sarebbe esistito senza quel vulcanico incontro.
Ma inzio travolgente a parte, come andò poi la loro storia? Proviamo qui di seguito a raccontare i fatti salienti del rapporto Georges-Denyse.
Subito lei prende posto a casa Simenon inseme alla prima moglie Tigy, al loro figlio Marc e all'istitutrice. E' segretaria-interprete, ma ben presto prenderà in mano gli affari dello scrittore.
Nel 1946 sono sistemati tutti a Saint-Andrews in Canada, ma ben presto  partono per una serie di articoli che Perre Lazareff, direttore di France Soir, ha commissionato a Georges. Dal Maine alla Florida, 5000 chilometri di costa americana da nord a sud. Georges, Denyse e Marc su una Chevrolet e Tigy con l'istitutrice di Marc su una Oldsmobile.
Nel novembre del 1947 è lei che prende la telefonata che annuncia la morte di Christian, l'unico fratello di Georges, che era con la Legione Straniera a combattere nel golfo del Tonkino.
Nel '49 sono a Tucson in Arizona, la relazione tra Georges e Denyse è ormai ufficializzata. Tigy rimane con loro per non abbandonare il figlio Marc e anche perché li ha finalmente raggiunti la loro storica femme de chambre la Boule che lei sente dalla sua parte.
A fine settembre Denyse mette al mondo Johnny, secondogenito di Georges.
Certo quella strana famiglia con Simenon come un sultano, con la prima moglie, l'attuale compagna (entrambe madri di un suo figlio) e la Boule (non occasionalmente sua maitresse), due bambini, l'istitutrice... beh al côtè puritano degli americani questa promiscuità non può andar giù. E' ora di sistemare qualcosa.
Cosi nel giugno del 1950, a Reno in Nevada, Simenon divorzia il 21 da Tigy e il 22 sposa Denyse. 
Da un lato Denyse lo solleva da una serie di incombenze in merito ai contatti con gli editori, agli incontri di lavoro, alle trattive sui diritti, ai controlli sulle traduzioni, dall'altra lo asseconda nella sua prorompente e quotidiana impellenza sessuale. A volta lo segue nei bordelli, a volte capita anche che lei partecipi agli incontri del marito. 
A marzo del 1952 Simenon fà un lungo viaggio in Europa. Sono passati sette anni dalla sua "fuga" americana, ma lo scrittore tocca con mano come nel vecchio continente non solo non l'abbiano dimenticato, ma la sua fama sia notevolmente accresciuta. Viene fatto oggetto di incontri, party, panzi e cene in suo onore. Qui Denyse manifesta la sue prime reazioni poco equilibrate, di fronte alla generale mancanza d'interesse nei suoi confronti, mentre Georges è sempre al centro dell'attenzione. (continua)>>>

martedì 3 giugno 2014

SIMENON SIMENON. ACCADDE A GIUGNO...



Ecco una scrupolosa cronologia, preparata da Murielle, dove si elencano alcuni fatti salienti accaduti al romanziere nei mesi di giugno di svariati anni. Per lo più si tratta di pubblicazioni di romanzi o della loro scrittura. Ma non mancano viaggi, spostamenti, interviste ed elementi più vari com'é nel più puro "stile Simenon". In calce, per non far torto a nessuno, anche alcune indagini che vedono Maigret all'opera, sempre ovviamente in giugno.  Nella foto, i famosi calendari di Simenon, dove il romanziere appuntava i giorni di scrittura che gli servivano per terminare un romanzo e quelli per la sua revisione. Come potete vedere sia in quello di giugno '69 (per il romanzo "Novembre") che negli altri due, sono sempre otto giorni per la scrittura e tre per la revisione. 
E adesso godiamoci il giugno di Simenon.

Giugno 1918: il giovane Simenon (15 anni) lascia il collegio scolastico, senza dare gli esami di fine anno e inizia un periodo di piccoli lavoretti per guadagnarsi la vita.
Giugno 1933: Simenon incontra Trotski e l'intervista viene pubblicata su Paris-Soir
Giugno 1934: Simenon, durante il suo tour del Mediterraneo fà scalo all'isola d'Elba e lì scrive 45° à l'ombre
Giugno 1935: di ritorno in Francia, dopo un lungo giro intorno ala mondo, Simenon scrive Quartier Nègre
Giugno 1937: stabilitosi a Porquerolles, Simenon scrive Touriste de bananes
Giugno 1938: a La Rochelle, Simenon scrive i Dossiers de l'agence O
Giugno 1945: dopo un viaggio a Londra, Simenon, di ritorno a Parigi, scrive La pipe de Maigret
Giugno 1946: sistemato à Saint-Andrews (Nouveau-Brunswick), termina la stesura de Le clan des Ostendais
Giugno 1948: Simenon si stabilisce a Tumacacori (Arizona)
Giugno 1949: secondo soggiorno a Tucson
Giugno 1950: a Reno (Nevada), il 21 divorzia da Tigy, e il 22 sposa Denyse
Giugno 1952: di ritorno da un viaggio in Europa, Simenon scrive Le revolver de Maigret
Giugno 1957: Simenon, fermatosi a Cannes, si dedica alla scrittura di Strip-Tease
Giugno 1960: Simenon termina Maigret et les vieillards; qualche giorno dopo aver terminato questo romanzo, inizia la redazione del primo quaderno Quand j'étais vieux
Giugno 1961: Simenon scrive La Porte
Giugno 1962: Simenon terrmina la stesura de La colère de Maigret (vedi il post dell'altro ieri)
Giugno 1963: dopo aver finito di scrivere La chambre bleue, Simenon si dedica a Maigret et le fantôme
Giugno 1965: Simenon finisce Le Train de Venise
Giugno 1967: Simenon termina Le Déménagement
Giugno1968: Simenon scrive L'ami d'enfance de Maigret
Giugno 1969: Simenon in otto giorni finisce Novembre (vedi il calendario della foto in alto)
Giugno 1971: Simenon scrive Maigret et l'indicateur
Giugno 1976: Simenon regala all'Università di Liegi un gran numero dei propri documenti

E sempre a giugno il commissario....
Maigret conduce in questo mese le inchieste dei seguenti romanzi: Monsieur Gallet décédé, Au rendez-vous des Terre-Neuvas, Le revolver de Maigret, La colère de Maigret, Maigret se défend, L'ami d'enfance de Maigret et L'amoureux de Mme Maigret.

lunedì 2 giugno 2014

SIMENON SIMENON. 7 SETTEMBRE 1989: GLI OMAGGI DE "LE FIGARO"

Una pagina di quasi venticinque anni fa', ricca di omaggi di giornalisti, accademici, attori, critici simenoniani, registi, tutti nomi di primo piano raggruppati in questo tributo del quotidiano parigino al romanziere allora scomparso. Continuiamo con il nostro puzzle di quello che la stampa italiana e quella francese pubblicarono alla scomparsa di Simenon. Per ora sono venticinque anni. Le mettiamo quest'anno sul web, queste pagine ingiallite e consumate dal tempo, nella speranza che su questo supporto digitale la loro vita sia, non diciamo eterna, ma lunga, molto molto lunga. Almeno lunga abbastanza da conservare la memoria anche di quello che la stampa (anche quella più "volatile", come i quotidiani) testimoniò in quei giorni.



Apre un titolo ambiguo, ma vero: "Simenon una vita gloriosa e grigia"
La parte gloriosa è  conosciuta da tutti. Iniziata nella Parigi degli anni '20 come il re della letteratura popolare, poi nel '30 con il lancio di Maigret, che si rivelerà un successo mondiale che dura ancora nei nostri giorni, e infine fino agli anni '70 quando scrisse un centinaio di romanzi e arrivò ad un passo dalla nonima per il Nobel. Quella grigia, quando smise di scrivere nel '72, fece togliere dai suoi documenti quella dicitura cui era arrivato con tanta fatica: "romanziere", e si rinchiuse nella sua piccola casa rosa, a Losanna con la sua compagna Teresa. In questo articolo Gilles Lambert ripercorre la vita di Simenon  e conclude:"... Simenon prenderà più volte la decisione di smettere di scrivere. Quando finì davvero, iniziò a dettare, poi smetterà anche di dettare. Infine il silenzio, fino alla morte.". Sotto il titolo a tutta pagina, un box, a firma dell'Accademico di Francia Alain Peyrefitte, in cui racconta del suo viaggio in Cina dove in una libreria, insieme ai classici francesi, trovò La nuit de carrefour, tradotto anche quello in cinese. E ricorda di come l'avesse comprato per regalarlo a Simenon, al suo ritorno in Europa, ma anche di come purtroppo fosse arrivato tardi. Il papà di Maigret se n'era già andato. Nella metà pagina inferiore spicca un'intervista a Bernard de Fallois, che oltre che ad essere un grande esperto, era anche amico di Simenon e testimonia di alcuni momenti passati insieme "...andavamo spesso a fare delle passeggiate, mi invitava a bere. Di solito parlava tutto il tempo, raccontava delle storie incredibili, poi all'improvviso taceva e guardava altrove. Immagino che in quei momenti di silenzio elaborasse semi-inconsciamente i suoi romanzi. Infine si sedeva alla sua scrivania. Niente telefono. Ritornava qualche giorno dopo con un nuovo romanzo...".
A centro un articolo a firma Jean Tulard, che illustra come l'opera simenoniana sia stata una vera e propria miniera sia per le realizzazioni cinematografiche che per quelle televisive (immancabile la foto del Jean Gabin-Maigret che si accende la pipa insieme a Simenon). E infine le testimonianze dell'attore Daniel Gélin e quella dei registi Jean Delannoy e Pierre Granier-Deferre, tutti impegnati in film tratti dai romanzi di Simenon.