domenica 8 marzo 2015

sabato 7 marzo 2015

SIMENON SIMENON. MAIGRET E IL PICCOLO INTERVISTATORE


L’ispettore Torrence ebbe soltanto il tempo di dire: «Capo, c’è una visita…» che il ragazzo, sbucato da dietro la sua figura massiccia, irruppe nell’ufficio del commissario Maigret.
«Buongiorno!» disse il nuovo arrivato mettendosi quasi sull’attenti davanti alla grossa scrivania ingombra di carte, fascicoli e un boccale vuoto di birra. «Mi chiamo Gilbert Derrin. Ho dodici anni… Posso sedermi? Avrei alcune domande da farle.»
«Alcune… domande?» balbettò il commissario piuttosto stupito da quell’improvvisa apparizione. Poi, rivolto a Torrence: «Torna pure al lavoro.»
«Bene, capo!» esclamò l’ispettore chiudendo la porta.
Il piccolo Gilbert si accomodò nella poltrona degli ospiti e volse lo sguardo intorno.
«E così,» disse subito dopo, «questo sarebbe l’ufficio del famoso commissario Maigret della polizia giudiziaria!»
«Famoso, signor Derrin? Chi le ha detto che io sia famoso?»
«Non sia modesto, commissario. Quasi ogni giorno, sui principali quotidiani, non si fa che parlare di lei, delle sue inchieste, della facilità con la quale riesce a scoprire e ad arrestare i criminali. Vanta, finora, molti successi, più di qualsiasi altro commissario di polizia in tutta Parigi. È per questo motivo che abbiamo deciso di scegliere lei.»
«Oh, davvero, signor Derrin?»
«La prego, mi chiami Gilbert. Quel signore mi fa sentire più vecchio di quanto non sia, e più importante di quel che non sono.»
«Ecco, appunto,» disse Maigret che prese macchinalmente a caricare la pipa, «mi domando chi è lei e che cosa, con esattezza, vuole da me.»
Il ragazzo si fece più avanti sulla poltrona e trasse di tasca un taccuino e una penna.
«La mia scuola… la mia classe, precisamente…  mi ha incaricato, per uno studio che stiamo compiendo sulla giustizia e sulla legalità, di farle una intervista, se lei ovviamente acconsente.»
«Un’intervista?»
«Sì, commissario! Desideriamo conoscere meglio i suoi metodi investigativi, sapere qualcosa di più delle sue inchieste. Lei gode di grande ammirazione e stima per il coraggio più volte dimostrato, per l’acume e il fiuto da vero poliziotto.»
Maigret si schiarì leggermente la voce, un po’ imbarazzato da quei complimenti, poi, dopo aver messo la pipa tra i denti e averla accesa, disse:
«Veda, signor Der… voglio dire Gilbert… sarei felicissimo, oltreché onorato, di poterle essere utile, ma in questo momento, purtroppo, non ho molto tempo da dedicarle. Ho tra le mani un caso assai complicato da risolvere. Mi creda, non posso distrarmi da esso un solo momento, se non si vuole che pericolosi malviventi la facciano franca. Ma, per la sua intervista, cercherò di aiutarla in qualche modo.»
Gilbert Derrin si sporse un poco in avanti.
«E come, signor commissario?»
«Affidandola a una persona esperta delle mie inchieste, dei miei metodi investigativi… di tutto quanto, in sostanza, lei desidera conoscere; una persona che sicuramente ne sa più di quanto ne sappia io stesso.»
«Capisco,» disse il ragazzo con tono deluso della voce, «intende affidarmi a un suo ispettore.» Appoggiò le spalle allo schienale della poltrona, come d’un tratto svuotato di ogni vigore ed entusiasmo. «La ringrazio comunque, ma avrei preferito sentire direttamente da lei, dalla sua voce…»
«No, signor Der… Gilbert… nessun ispettore. Mi riferivo a una persona che mi conosce meglio di ogni poliziotto al mio servizio. Trascorrerà con lei qualche ora in piacevole e dolce compagnia perché, tra un racconto e l’altro, tra una confidenza e l’altra che le farà, saprà rimpinzarla di biscotti, caramelle, bibite e chissà quant’altro… Questa persona ama moltissimo i ragazzi, specialmente se svegli e molto educati. Mi creda, lei sarà sommerso di premure, di gentilezze, di affetto anche, meglio di quanto potrei far io.»
Un grande sorriso affiorò sulle labbra del giovane Gilbert.
«Oh! Chi sarebbe, commissario, questa persona? Sono ansioso e felice di conoscerla.»
Maigret non rispose. Premette il pulsante dell’interfono sulla scrivania:
«Torrence? Puoi venire un istante?»
Quando l’ispettore fu nell’ufficio del commissario:
«Torrence, ti spiacerebbe accompagnare, con un’auto nostra s’intende, il signor Gilbert  Derrin in boulevard Richard Renoir? C’è una persona che l’aspetta… la signora Maigret.»

Paolo Secondini

venerdì 6 marzo 2015

SIMENON SIMENON. E PER MAIGRET RICOMINCIO' DAI RACCONTI.



Settantacinque romanzi, ventotto racconti. Questi i numeri della serie maigrettiana.Vale a dire un 3/4 di romanzi e 1/4 di racconti. Beninteso, i romanzi fanno la parte del leone. Ma ci si può porre la domanda: qual'è in contributo dei racconti al "corpus" dei Maigret?
Prima di rispondere a questo interrogativo, vediamo qual era il contesto.
Siamo nell'autunno del 1936. E' il momeno in cui Simenon ha scritto il suo ultimo Maigret per Fayard da un paio d'anni. In questo lasso di tempo sono accadute diverse cose nella vita di Simenon: l'inchiesta maldestra sul caso Stavisky, il viaggio intorno al mondo, e la scrittura di una dozzina di romans-durs pubblicati da Gallimard, romanzi che scrisse ai quattro angoli della Francia. In questo autunno 1936, Simenon si sistema in un appartamento di un quartiere elegante di Parigi: boulevard Richard-Wallace a Neully. Cos'è che tutt'ad un tratto lo spinge a riprendere in mano il personaggio del suo commissario, che aveva deciso di abbandonare due anni prima? Dopo essere passato alla prestigiosa NRF (Nouvelle Revue Française di Gallimard), sembra aver raggiunto una nuova tappa nella letteratura e il romanzo poliziesco non era più che un vecchio ricordo, e Maigret un personaggio che, certo, l'aveva molto aiutato nella conquista della notorietà, ma che lasciava senza rimpianti (?) dietro le spalle, perchè ora era un po' troppo ingombrante, facendo anche un po' d'ombra al romanziere... Probabilmente  in quel momento non gli andava di scrivere nuovi romanzi con Maigret.
Ciònonostante accetta la proposta che gli fà il quotidiano Paris-Soir: scrivere una serie di racconti polizieschi in due parti: la prima era costituita da un'intrigo, la soluzione del quale veniva proposto ai lettori del giornale; la seconda parte sarebbe apparsa una settimana dopo e avrebbe fornito la soluzione finale del mistero. Ogni racconto sarebbe apparso sul supplemnto domenicale del quotidiano. Perchè Simenon accetta? Per sfida? Per divertimento? Per una certa nostalgia già avvertita all'idea di aver abbandonato il suo personaggio? Per il côté economico non trascurabile della proposta? (Ricordiamo che Gallimard reclamava dei polizieschi da Simenon, perchè le tirature dei "romans-durs" non potevano competere nemmeno alla lontana con quelle dei Maigret; nel 1938, Simenon proporrà a Gallimard di riunire in una raccolta i racconti scritti per i giornali). Forse per tutte queste ragioni insieme....
Sia quel che sia, il romanziere scrisse una prima serie di nove racconti, mettendo in scena il commissario in quattro inchieste tipiche, che si svolgono sia a Parigi (L'affaire du boulevard Beaumarchais, La fenêtre ouverte, Rue Pigalle, Monsieur Lundi, Une erreur de Maigret), che in provincia (La péniche aux deux pendus, Les larmes de bougie, Jeumont 51 minutes d'arrêt!), sia all'estero (Peine de mort).
E un paio d'anni più tardi, forse per gioco, replica e scrive, su richiesta della Société Parisienne d'Editions, altri dieci racconti, pubblicati nei fascicoli della collezione Police-Film e Police-Roman. Perchè, ancora una volta, ha accettato di scrivere una seconda serie? Forse sempre per gli stessi motivi sopra esposti, ma anche perché questo anno, il 1938, dopo la scrittura di una dozzina di romanzi, è un anno quasi interamente consacrato ai racconti, in particolare polizieschi (Le Petit docteur et Les Dossiers de l'Agence O). Non si sa di preciso dove siano stati scritti questi racconti, forse ancora a Neully, oppure a La Rochelle, o forse a Porquerolles. In questa seconda serie Maigret a volte è già in pensione (Mademoiselle Berthe et son amant, Tempête sur la Manche, Le notaire de Châteauneuf, L'improbable M. Owen, Ceux du Grand Café), a volte è sul punto di andarci (L'Etoile du Nord), altre ancora è in servizio in due inchieste parigine (Stan le Tueur, L'amoureux de Mme Maigret) e due in provincia L'auberge aux noyés, La vieille dame de Bayeux). 

Murielle Wenger 

giovedì 5 marzo 2015

SIMENON SIMENON. CAPITANO DI LUNGO CORSO... DAI CANALI AI ROMANZI


Quattro metri di lunghezza per poco più di uno e mezzo di largezza, poco meno di una tonellata, motore Johnson da 3 CV e un tendalino: costo 5800 franchi. Questa, tutto sommato, modesta barchetta rappresenta nel 1928 l'inizio dell'attività di navigazione dello scrittore. Il nome è tutto un programma, La Ginette, sà di qualcosa fatto in casa... ed in effetti Simenon la completa con l'attrezzatura per il campeggio nautico, con una canoa al traino, con il necessario per cucinare. Equipggio: lui, il comandante Sim, Tigy sua moglie, Boule la loro femme de chambre e il cane Olaf (nell'equipaggiamento, anche una tenda da montare sulla riva durante le soste notturne, per far dormire a terra Boule e Olaf).
Il salto avviene l'anno dopo con quella che si fa costruire a Fécamp. E' l'Ostrogoth (già il nome ha un'altra importanza "perchè - dice Simenon stesso - ha la rudezza del nostro antico antenato"). Siamo su un altro livello, l'imbarcazione è lunga ben dieci metri e pesa più di 4 tonnellate, con una chiglia adatta ad affrontare il mare e non solo i canali. A bordo c'è anche una cabina riscaldata dove Simenon può scrivere e Boule nel frattempo può cucinare. Per  di più riesce a farlo battezzare dal curato di Notre Dame con una pomposa cemonia.
Con l'Ostrogoth, (e sempre lo stesso equipaggio) capitan Sim può far rotta sulle mete dell'Europa settentrinonale: Amsterdam, il mar del Nord, le coste olandesi e quelle tedesche. E poi ancora i Paesi Bassi, Stavoren e Delfzijl dove deve far sosta per alcune riparazioni allo scafo. E qui, secondo la leggenda, come poi la racconterà lo scrittore, sarebbe nata la figura del commissario Maigret. Ma non fu così in realtà, perchè questo protagonista era già stato inserito in altri romanzi brevi o racconti...  ma di tutto ciò ci siamo già occupati (Nasce Migret. La versione di Georges e Nasce Maigret. Come é andata davvero) e qui il nostro interesse è questa veste di un marinaio, che a poco più di venticinque anni, vuole iniziare a conosocere il mondo. Potremmo dire che l'Ostrogoth è il suo vero e proprio trampolino di lancio in quella dimensione del viaggio, che grande importanza avrà per lui stesso e per i romanzi che andrà a scrivere negli anni a seguire. Quei viaggi che lo porteranno in Africa, in Polinesia, nell'America del Sud, e che gli faranno conoscere popolazioni assai diverse tra loro, ma nelle quali Simenon andrà alla ricerca del famoso "uomo nudo", cioè di quell'insieme di elementi che a di là delle razze, della cultura, del colore della pelle, dello status socile, delle convenzioni e delle tradizioni, costituiscono l'uomo universale.
"... Io mi avvicino all'uomo, all'uomo nudo - diceva infatti Simenon nel saggio Le Romancier (1945) - dell'uomo faccia a faccia con il suo destino che io credo sia il meccanismo supremo del romanzo...".

mercoledì 4 marzo 2015

SIMENON SIMENON. MA QUANTO SI PARLA DEL PROSSIMO MAIGRET-MR BEAN?

Qualcuno potrà dire che ne abbiamo parlato anche troppo. Ci riferiamo alla notizia che Rowan Atkinson, interpreterà il ruolo di Maigret in due film televisivi britannici. Ma la notizia sembra che abbia fatto il giro del mondo.... Perchè dopo tanti anni c'è la produzione di un nuovo Maigret? Oppure si tratta dell'effeto "strana coppia" Mr Bean-commissario Maigret? Sarà forse la popolarità di Atkinson? Fatto sta che i media di tutto il mondo hanno riportato la notizia e qui di seguito abbiamo voluto riportare oltre una trentina di articoli emblematici di questa esposizione mediatica. In realtà i giornali che ne hanno parlato sono molti di più, soprattutto tra inglesi e francesi, ma lì ci siamo limitati solo ad alcuni. Gli articoli sono ordinati cronologicamente, offrono un link ai quotidiani in cui sono apparsi. Tanto rumore per nulla? Vedremo se si tratta della solita golosità dei media per le notizie più strane oppure, come si dice in gergo giornlistico, ci sarà... "ciccia da masticare".  


28/02/ - FILMSPOT
Rowan Atkinson vai ser o Inspector Maigret em dois filmes para televisão

27/02/ - SABADO
Rowan Atkinson regressa com dois filmes

25/02/ - MEDIENMAGAZINE
Atkinson spielt Maigret, "Broadchurch" geht weiter
 
24/02/ - NOTICIAS DE GIPUZKOA
Rowan Atkinson regresa a la televisión

24/02/ - BUSINESS STANDARD
Rowan Atkinson to star in Maigret TV movies

24/02/ -  BLASTING NEWS 
Cinema e televisão chamam Rowan Atkinson

23/02/ - COMING SOON
• Rowan Atkinson sarà l'iconico commissario Maigret in due film tv

23/02/ - MOVIPLAYER.IT 
Rowan Atkinson sarà Maigret in due film tv

23/02/ - TELE 7 JOURS
Mr Bean devient le nouveau commissaire Maigret


23/02/ - GENTE Y TV
Rowan Atkinson se pone serio como Maigret

23/02/ - SG.HU
Rowan Atkinson ismét tévésorozat főszereplője lesz

23/02/ - NEWS QOOS
戇豆先生拍劇扮偵探

22/02/ - STARS ACTU
Rowan Atkinson (Mr. Bean) dans le rôle du commissaire Maigret

22/02/ - NOTICIAS AO MINUTO
'Mr. Bean' vai regressar à televisão agora como detetive

21/02/ - ILTA-SANOMAT
Rowan Atkinson jättää komediaroolit – miten käy Mr. Beanin?

21/02 - MIRROR 
Rowan Atkinson set to play Jules Maigret in ITV remake of the French detective series

21/02 - THE DAILYMAIL  
Mr Bean gets serious: Rowan Atkinson swaps funny roles to make TV return as Parisian detective in new remake of Maigret

21/02/ - LE DEVOIR
De Mr. Bean au commissaire Maigret

21/02/ - MUST READS
 Mr. Bean wordt Maigret: Rowan Atkinson in boekverfilming

21/02/ - PIKIRAN RAKYAT 
Mr Bean Jadi Serius, Bintangi Remake Detektif Jules Maigret

20/02 - THE GUARDIAN 
Rowan Atkinson to play Jules Maigret in two ITV films

20/02/ - THE TELEGRAPH
Rowan Atkinson to star in ITV's Maigret

20/02 - THE HOLLYWOOD REPORTER 
Rowan Atkinson to Star in Maigret TV Movies for ITV

20/02/ - BELFAST TELEGRAPH

Atkinson to star in Maigret remake
  
20/02 - VARIETY  
Rowan Atkinson to Play ‘Maigret’ in Two TV Movies for ITV

20/02/ - THE INDEPENDENT  
Rowan Atkinson to star as pipe-smoking Parisian detective Jules Maigret
  
20/02/ - LE SOIR
Mr Bean sera le commissaire Maigret
  
20/02/ - 20 MINUTES FRANCE
Rowan Atkinson (Mr. Bean) dans le rôle du commissaire Maigret

20/02/ DER STANDARD
Mr. Bean wird Kommissar Maigret

20/02/ - TV WUNSCHLISTE
Rowan Atkinson wird für ITV zu Kult-Kommissar Maigret

20/02/ - LA VANGUARDIA
Rowan 'Mr Bean' Atkinson será el detective 'Maigret'

20/02/ - SVENSKA  DAGBLADET 
”Mr Bean” ska spela Parisdetektiv

20/02/ - ZIUA NEWS
Mr. Bean va deveni comisarul Maigret

martedì 3 marzo 2015

SIMENON SIMENON. MA IL COMMISSARIO MAIGRET PORTA I BAFFI O NO?



E' dall'inizio della serie che il romanziere ci descrive la figura di Maigret e tratteggia i lineamenti di questo personaggio sin dalle prime pagine di Pietr le Letton, cogliendolo come in una fotografia antropometrica, che fissa per sempre un'immagine: struttura plebea, con grossi muscoli e il tutto dà forma ad una massa enorme e pesante. La figura di Maigret, tratteggiata da Simenon si completa  di qualche altro dettaglio, man mano che la serie cresce, ma questi non restano sostanzialmente scarni, e non si modificano con il passare del tempo. Nei testi quasi nulla ci viene e detto sui particolri dell'aspetto fisico (cioè come si direbbe nel gergo poliziesco, sulla sua "segnaletica", che sia la forma del naso, delle sue orecchie, del suo viso, o un qualsiasi "segno particolare"), non è con queste indicazioni che si potrebbe scegliere un interprete, che potrebbe avere di volta in volta gli occhi bruni e la faccia arrotondata di Jean Richard, gli occhi blu e il naso aquilino di Bruno Crémer o le espressioni tipicamente inglesi di Rupert Davies...
Immergendomi nella soria dell'interpretazione del commissario negli adattamenti cinematografici e in quelli televisivi, e confrontando le fattezze di tutti gli interpreti, qualcosa mi è saltato agli occhi: messi da parte tutti i dettagli che contraddistinguono queste fisionomie, ho trovato una costante, cioè la presenza o l'assenza di baffi. Allora come sono questi "attributi piliferi"  nei testi della serie?
In Pietr le Letton, Simenon scrive che  Maigret ha dei capelli di color castano, attraversati da qualche filo bianco intorno alle tempie e, precisa, che il commissario non porta i baffi. Certo, nessuno s'immagina che Maigret porti la barba. Questo almeno è chiaro, perche le scene in cui è descritto mentre si rade sono numerose. Tuttavia, nei suoi anni più giovani, ha portato il pizzetto, com'era di moda all'inizio del secolo scorso. Per i baffi, come si è visto in Pietr le Letton, l'autore precisa che il suo protagonista è imberbe, anche se non lo è sempre stato: in La première enquête de Maigret si dice che il giovane Maigret porta dei baffi rossastri sulle punte e che questi baffi color mogano erano abbastanza lunghi e finivano a punta come dettavano i canoni della moda maschile in voga all'epoca, quando l'uomo doveva portare dei baffi per non passare per un lacché. Ricordiamo per altro che Simenon si è ispirato a due commissari realmente esistiti, Massu e Guillaume, tutti e due portavano i baffi. Ma quando la moda passò, Maigret abbandonò i suoi baffi che si erano accorciati fino ad assomigliare alle setole di uno spazolino da denti, prima di sparire completamente" (Les Mémoires de Maigret).
Curiosamente in Félicie est là (ed è un caso unico nella serie), Maigret è descritto con i baffi, "dei baffi corti"... che sia un tentativo per piacere alla giovane domestica Jules Lapie?!
Dunque possiamo dire che per lo più Simenon immaginava il suo protagonista senza baffi... E gli attori che lo hanno interpretato? Ebbene, se ne trovano con i baffi e senza, e sembra che la loro presenza o assenza non sia stata determinante nell'apprezzamento di Simenon per l'interpretazione del suo personaggio. Così, in quelli che gli sono piaciuti, si ritrovano i baffuti: Pierre Renoir (cui Simenon - attraverso la penna di Maigret - ne Les mémoires de Maigret - trova una certa verosimiglianza con il proprio commissario), Michel Simon  (quando Simenon lo vide interpretare Maigret in Le témoignage de l'enfant de chœur, uno degli episodi del film Brelan d'As, gridò: "E' lui!".... come lui Maigret doveva impressionare per la sua statura...) e Gino Cervi (che Simenon trovava "molto buono"); i non baffuti: Jean Gabin (di cui Simenon dirà: "Gabin ha fatto un lavoro incredibile. Questo mi preoccupa un po', perché io non posso più pensare a Maigret se non attraverso i lineamenti di Gabin"... Facciamo però la tara a questa dichiarazione a causa dell'amicizia che esisteva tra lui e l'attore...) e Rupert Davies (Simenon disse di lui: "Finalmente ho trovato il Maigret perfetto".) 
Anche ra gli attori la cui interpretazione non è piaciuta a Simenon  troviamo quelli baffuti e non: Abel Tarride (che secondo le voci di Maigret, alias Simenon, è "obeso e bonaccione". non dispiace al commissario e al suo creatore se qualche volta nel testo risulta come un po "elefantesco"... Non è certo "moscio" come Maigret rimprovera Tarride; il commissario come l'ha creato Simenon  fornisce piuttosto un'impressione di potenza...) e Charles Laughton (Simenon - sempre per bocca di Maigret - gli rimprovera di essere troppo grosso... e di parlare inglese!); e quelli baffuti, come Harry Baur (al quale Maigret rimprovera una faccia moscia e tragica, ma anche di essere troppo vecchio per il suo ruolo!). E Albert Préjan  (che, era troppo giovane, e, dixit Maigret, "somiglia molto a certi giovani ispettori d'oggi [cioè il 1950, l'anno della redazione de Les mémoires de Maigret! ndlr] che a quelli della mia generazione).
Anche negli adattamenti televisivi, ritorviamo dei baffuti e non; tra i primi Jean Teulings in una serie olandese, Kinya Aikawa in una giapponese, Boris Tenin in una produzione russa, Michael Gambon in una serie inglese; tra i secondi  i francesi Jean Richard e Bruno Crémer (la cui stazza ben evoca il personaggio di Simenon).
Le rappresentazioni del commissario, oltre a quelle del piccolo e del grande schermo, ce lo mostrano con o senza baffi: imberbe nella collezione BD disegnata da Philippe Wurm, o con un'ombra di baffi come esce dalla matita di Jacques Blondeau. O ancora sotto i tratti che evocano Cervi (dunque con i baffi) per l'illustratore Fernec Pinter... o il nostro amico Giancarlo! La statua scolpita da Pieter d'Hont a Delfzijl mi sembra non abbia i baffi.
Allora se per i maigrettofili italiani la situazione è chiara: Maigret porta i baffi (perché per loro Maigret è Cervi...), i baffi non sono  tutto, e non sono sufficienti per rendere un personaggio credibile (ne è la prova la malriuscita serie con Sergio Castellitto, dove l'aver portato i baffi non ha impedito il disastro dell'adattamento...). Senza baffi, un attore può essere molto credibile nel ruolo (vedi Crémer, Davies, Jean Richard o Jean Gabin), e altri elementi giocano il loro ruolo: una certa struttura fisica, ma anche un modo di recitare: "Non servono  delle belle spalle per il ruolo che si sta interpretando? Nel gergo cinematografico si dice "presenza scenica" (E' Maigret che si pone questa domanda a proposito di Janvier, che deve condurre l'interrogatorio finale al dottor Jave, in Maigret s'amuse).  Una presenza scenica, è di questo che Rowan Atkinson avrà bisogno per essere convincente nel ruolo... con o senza baffi!
E per voi, amici maigrettofili, Maigret porta i baffi o no? Fatecelo sapere scrivendolo nei commenti a questo post!

Murielle Wenger

lunedì 2 marzo 2015

SIMENON SIMENON. IL PENSIONANTE METTE RADICI E MAIGRET VOLA TRA GLI EBOOK

Siamo alla quarta settimana di permanenza nelle classifiche dell'ultimo romanzo di Simenon edito dall'Adelphi. Questo "Il Pensionante", scritto dal romanziere nel marzo del 1932, continua a tenere molto bene nelle graduatorie dei libri di narrativa straniera.
Iniziamo dalla rilevazione compiuta da Nielsen Bookscan per l'inserto TuttoLibri de La Stampa di sabato scorso che dava il romanzo simenoniano al 5° posto (-1 posizione sulla settimana scorsa). Eurisko invece su RCult de La Repubblica di ieri collocava Il pensionante in risalita, conquistando la 5° piazza (facendo un bel salto dall'8° posto). In salita anche per la rilevazione della GFK per conto dell'inserto La Lettura del Corriere della Sera, dal 9° posto dell'ultima rilevazione all'8° di quella pubblicata ieri.
Nelle piattaforme web invece il trend di rivela inverso. Nella Top 100 di Internet Book Shop il romanzo di Simenon scende fino al 33° posto. Sulla Feltrinelli.it il titolo rimane invece inchiodato alla 28° piazza dei cento libri più venduti.
Passando ai libri in digitale, mentre constatiamo l'assenza del romanzo, dobbiamo invece  registrare una vera e propria invasione degli ebook Maigret sulla Top 100 di Internet Book Shop. Ai primi tre posti rispettivamente: Assassinio all'Étoile du Nord, Rue Pigalle e altri racconti e La Locanda degli Annegati e altri racconti. Ma non finisce qui. Al 49° posto troviamo Le inchieste di Maigret vol. 1-5, al 79° Le inchieste di Maigret vol. 11-15 e all'80° Le inchieste di Maigret vol. 26-30. Su Amazon si piazzano al 31° posto La Locanda degli Annegati e altri racconti, al 43° Assassinio all'Étoile du Nord e altri racconti e al 64° Rue Pigalle e altri racconti.

sabato 28 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. INDIANA JULES E L'IMPROBABILE MISTER OWEN


Qualche giorno fa' in un post ci chiedevamo che cosa sarebbe successo se Simenon invece di scegliere il genere poliziesco, con protagonista un commissario della polizia giudiziaria, avesse optato per il genere dei viaggi avventurosi con un eroe spericolato non dissimile da Indiana Jones. Murielle Wenger, ci ha provato. Ci propone infatti uno scorcio di una storia dove il protagonista potrebbe essere un... "Indiana Jules" e le sue scorribande nei quattro angoli del mondo... fumando la pipa e andando a riposarsi tra un'avventura e un'altra... in Francia in un tranquillo paesino come Meung...
 


Era insopportabile essere là, i grandi occhi aperti, sentire le pupille bruciare sotto il fuoco di questo sole accecante, era tremendo dirsi che non erano che le due e mezza del pomeriggio e che la tortura sarebbe durata ancora per molto tempo.
E non era tutto! Una quantità di cose insopportabili si accavallavano come le potenze infernali tutte nello stesso tempo. Prima di tutto il paesaggio che Indiana Jules non vedeva, poichè era accecato, ma che sapeva essere là, alla portata del suo sguardo, la superficie liscia del deserto, con a destra la carovana armata di Ben Affid e, lontano, molto più lontano, nel bagliore della luce, le rocce rosse e nude.
Per la gente qualsiasi M.Louis non era che un piccolo commerciante del suk, ma Indiana Jules sapeva bene che era a capo di un'importante traffico di pietre preziose.Grugnì, gli arrivarono dei suoni confusi e sgradevoli, ma alla fine uno solo, il più forte, si sovrappose agli altri.
- Siete voi monsieur Louis?
- Dormite? - domandò ironicamente quella voce - Sono desolato di disturbarvi. Si tratta di Mr. Owen...
- Non lo consosco - rispose Indiana Jules.
Ma M. Louis non ci sentiva da quell'orecchio. Fece cenno all'aguzzino, che strinse le corde e avvicino una nuova torcia alle braccia nude di Indiana.
M.Louis continuò.
- Non mi avete chiesto chi è questo Mr Owen...
- Mi è perfettamente indifferente.
- Tanto meglio, perché nessuno lo sa.
Questa volta, Indiana Jules, che cercava di  evitare la torcia fiammante, lanciò uno sguardo a M.Louis.
- Guarda! Guarda! Nessuno lo sa?
- Credo sia svedese, Ne ha tutta l'aria...
- E perché me lo dici? 
- Perché  questo Owen si è unito alla nostra squadra tre settimane fa', accompagnato da una delle più belle ragazze che ho mai visto, una bionda dagli occhi grigi e dall'incarnato appetibile...
Indiana Jules non aveva più voglia di stare ad ascoltare. Contemplava il deserto dove vedeva apparire le teste dei cammelli della carovana.
- Hum! Hum! - fece Indiana che resisteva sempre.  quasi voglia, per protesta contro tutte queste storie di lasciarsi cadere e di finire steso sulla sabbia.
- E non è tutto.... - proseguì implacabile M.Louis che ricordava in quella situazione uno sceicco arabo che Indiana aveva sfidato un tempo.
- Cosa c'è ancora?
- Non vi ho ancora detto in che modo morirete...
- Fà lo stesso- rispose Indiana Jules in un ultimo sussulto di forze.
- Adesso andiamo a nuotare in una vasca!
Un vasca? Nel bel mezzo del deserto? Ma non era possibile potersi godere in pace il sole?
Solo, ora rifletteva al suo prossimo avvenire.
- Questi ragazzi  se lo ricordano! - pensò.
Persone che si conoscono, un M.Louis è ben informato per giudicare dall'abilità di avventuriero.
Quando il sole tramontò, dovette assistere ad una lunga discussione tra i vantaggi e gli svantaggi di due differenti torture, poi i barbari se ne andarono.
- Per me ci vorrebbe un mezzo litro... sospirò Indiana Jules con voluttà.
Un mezzo litro, in uno spesso boccale, ecco il sogno che s'impossessò di lui al momento di morire. Ritrovò il suo colpo d'occhio pesante e allo stesso tempo acuto, e quella strana tranquiliità che s'impossessava di lui quando la sua mente lavorava più attivamente.
M. Louis, vicino a lui, vestito con un caffettano nero, restava serio
- L'ora della mia morte, Louis?
-  Aspettate che guardo... le sei del mattino... Il tempo che la rugiada della notte abbia rempito la vasca...
Indiana Jules inarcò le sopracciglia, diventando più attento.
- E' piuttosto complicato ...- finì per mormorare tra sè e sè.
- Credo - disse M. Louis - che voi abbiate sbrogliato matasse più intricate di questa situazione...
- Ditemi M. Louis...
- Certo - di rimando l'altro
- Che cosa beveva Mr Owen?
- Su questo non posso rispondervi...
- E M.lle Germaine?
- Non lo so.
Bisognava che qualcuno avesse bevuto il whisky di cui era stata ritrovata una bottiglia sotto la tenda!
- Volete che vi porti da lei?
Indiana Jules, sollevato, intravide una possibilità di uscire da quella situazione. M. Louis chiamò un suo uomo e portarono Indiana dalla bella bionda, lasciandoli soli in un tête-à-tête.
- Buongiorno, signorina...
- Buongiorno signore...
Era senza dubbio turbata.
- Cosa volete da me?
- Ne ne avete un'idea?
Una volta ancora fu il silenzio e Indiana Jules aveva i nervi così tesi che il cannello della sua pipa, che M. Louis gli aveva restituito, scricchiolò sotto i suoi denti.
- Cosa serve che prenda?
- Portatemi alla svelta una bottiglia di whisky...
- Piena?
- Che ne dite?
- Voi dite?
- Ma in fretta, perdio, non vedete che state rovinando tutto?
La bottiglia era lì, proprio tra i due.
- Che cosa fate? - domandò lei girandosi.
Allora lui prese la bottiglia e la scagliò sul fuoco. La bottiglia esplose, proiettando fiamme tutt'intorno a loro.
Indiana Jules approfittò della confusione per trascinare la donna fino al recinto dove erano legati i cammelli. Al volo la fece salire sul dorso di uno degli animali, si mise dietro di lei e sbatté i talloni sul fianco della bestia per farla correre il più possibile.
- Chi siete? - domando lei a denti stretti - Siete francese, vero? 
- Anche voi, credo...
La guardava di nascosto.
- Quale gioco state facendo? Chi siete? Cosa volete da me? Non credo che vogliate del denaro...
- Avete indovinato.
- Cosa avete scoperto?
- Fin'ora niente di preciso... nonostante tutto sono convinto che noi due insieme finiremo per scoprire tutta la verità...
Aveva caldo. Aveva lasciato spegnere la pipa di cui mordeva il cannello mentre parlava.
- Voi siete diventata l'amante di Owen. Questa è la vostra colpa, singorina Germaine! Ma sì! Non protestate! Voi avete imbrogliato il vostro amico in Svezia. La bottiglia, non ci avevo pensato stasera.
- Dov'é adesso -  chiese la giovane donna che era impallidita.
- Tra le fiamme, lo avete visto bene.
Fu sorpreso di sentirla parlare... non se lo aspettava
- Quanto?
- Ventimila franchi?
 A quel prezzo Indiana Jules era pronto ad accettare la trattativa: avrebbe scambiato la giovane con i diamanti rosa. Si sarebbe potuto credere che la donna fosse rassegnata. E mormorò:
- Allora?
- Allora, niente! No! Non pensate che possiate scappare...
Lui aumentò la sua stretta. Lei smise di dibattersi e il cammello continuò a fendere la sabbia con un'andatura veloce.
Ben presto arrivarono alle porte della città. Lui saltò già dalla groppa del cammello e tese il braccio alla giovane. I loro respiri, scaldati dalla corsa nel deserto, si mischiarono. 
Lui era abbastanza stupito come lei della fine banale di quella vicenda tumultuosa.
- Che volete fare?
Tragica, lei replicò guardandolo negli occhi:
- Non ne avete idea?
Lei si avvicinò lentamente, molto lentamente, il suo viso sempre più vicino, poi, come un gesto brusco, gli prese la pipa.
- Adesso cosa volete fare - replicò Indiana Jules, disgustato.
Allora con un gesto estremo la prese per il polso, forzandola a camminare davanti a lui. Si recò nel souk, trovò la bottega di M. Louis Questi era seduto, su una pila di tappeti dai disegni brillanti.
- E' lei che nasconde il segreto di Mr. Owen - disse Indiana al suo nemico.
M. Louis sorrise, prese sul suo petto un piccolo astuccio di pelle che aprì. Fece scivolare il contenuto nella mano di Indiana Jules. I diamanti rosa brillarono alla luce della lampada a olio.
- Certa gente  - disse - non sa rassegnarsi a ritirarsi definitivamente, anche quando le autorità competenti hanno deciso che è arrivato il momento ...
Allora Indiana Jules lasciò il negozio, senza nemmeno uno sguardo per la bella bionda. Uscì dal suk e si recò dritto dritto all'ufficio della compagnia marittima, dove comprò un biglietto per il primo cargo in partenza per la Francia.
Alcuni giorno di riposo a Meung sarebbero stati benvenuti, prima del viaggio in America del Sud, dove doveva ritrovare il tempio sacro, da cui i diamanti non sarebbero mai dovuti uscire...

Murielle Wenger

venerdì 27 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. L'IMPORTANZA DI ELENA CANTINI... E DEGLI ALTRI TRADUTTORI



Sto rileggendo, in questi giorni, quello che, a mio avviso, è uno dei più straordinari e suggestivi romanzi di Georges Simenon: Maigret sotto inchiesta (Oscar Mondadori, 1973; titolo originale: Maigret se défend).
A parte per la bella copertina di Ferenc Pintèr – che ritrae un Maigret con la pipa in bocca, la testa reclina sul petto, le mani dietro la schiena che stringono un fascicolo, sullo sfondo di una porta chiara, da cui fa capolino il “moccioso” Prefetto di Polizia –, il romanzo si fa apprezzare anche per l’accurata traduzione di Elena Cantini, sicuramente una delle più importanti ed esperte traduttrici delle opere di Simenon, segnatamente dei romanzi incentrati sulle inchieste del famoso commissario del Quai des Orfèvres.
Io penso che la bontà degli scritti del Nostro (per chi ovviamente non legga dal francese) dipenda, oltreché dalle qualità letterarie insite in essi, anche dalla traduzione, che ne sappia rendere bene lo stile e lo spirito stesso dell’autore, senza cioè travisamenti di sorta.
Ritengo, pertanto, che Elena Cantini (della quale mi piacerebbe sapere più notizie) si possa considerare (senza nulla togliere ad altri) una traduttrice davvero impeccabile dei romanzi maigrettiani di Simenon.

Paolo Secondini

giovedì 26 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. INTERPRETARE FISICAMENTE MAIGRET. MA PUO' BASTARE?


Da Mr.Bean a commissario Maigret. Un'altro che ci prova
Una pipa, un cappello, un cappotto... Ecco in tre elementi, il personaggio di Maigret tratteggiato dal suo creatore. Silhouette essenziale e sommaria, voluta così da Simenon. Questa semplificazione fà la forza del personaggio nel quale ogni lettore può proiettare i propri fantasmi. Questo permette anche a tutti gli attori che vogliono interpretarlo di farlo con la propria carne, il proprio andamento, i propri tic. Ma è anche questo che ne fà la difficolta d'interpretazione, perché il personaggio deve restare credibile per il (tele)spettatore e l'attore deve trovare un varco, un canale attraverso il quale catturare l'attenzione, far dire allo spettatore "è davvero Maigret!". Certi spingeranno di più il côté della somiglianza fisica (lo spessore della figura), altri conteranno più su una somiglianza "morale", interiore (empatia, comprensione dell'umanità) e gli attori più adatti riusciranno a sommare le due caratteristiche.
E' per questo che anche ogni lettore, essendosi fatto una propria immagine del personaggio, riscontrerà nell'interprete un ricordo di questa immagine o, al contrario, giudicherà che l'interpretazione non corrisponde affatto a quello che s'immaginava.  E il lettore diventato telespettatore, una volta trovata la relazione tra questa immagine e l'attore, conserverà questa relazione come un punto di riferimento: E, secondo i casi, accetterà una nuova interpretazione come un altro modo di vedere il personaggio, o al contrario, lo rifiuterà come troppo lontano dal modello che lui stesso si era costruito.
Il personaggio tratteggiato dal romanziere è un uomo grande e forte che misura un metro e ottanta, e pesa un centinaio di chilogrammi, che si sposta lentamente e pesantemente... Il resto del corpo è di conseguenza: delle grandi mani larghe, un viso grosso con folte sopracciglie sopra dei grandi occhi dalle pupille spesse. Quindi se si vuol tener conto di queste poche indicazioni, l'attore da scegliere dovrebbe essere dotato di una figura almeno rotonda, in tutti i casi non troppo flessuosa né troppo piccola. E aggiungerei che l'attore in questione dovrebbe anche avere una certa età, perchè da una parte il personaggio come l'ha immaginato il romanziere é "nato" in un età tra i 45-50 anni e che conserva per quasi tutta la serie con delle punte verso i 55 verso la fine, quando si avvicina il momento della pensione. Certamente il commissario è stato in servizio anche quando aveva 20 o 30 anni, ma la sua figura di quarantenne o meglio di cinquantenne è quella di riferimento per il lettore. 
D'altra parte, questa età è quella doe si matura una certa esperienza della vita e permette al personaggio di avere un certo distacco dalle cose dell'esistenza dopo la petulanza della giovinezza e questo gli conferisce anche tutta la sua forza morale. Maigret non è un giovane seducente, è l'uomo nella piena forza dell'età, l'incarnazione, secondo i lettori (e soprattutto secondo le lettrici) della virilità rassicurante del marito o del padre che si sarebbe voluto avere...
Tutto questo dunque fornisce un ritratto secondo il quale non è così facile trovare un buon interprete e si capisce bene lae controversie che si sollevano ad ogni nuovo addattamento cinematografico o televisivo. Prova ne è, in termi di data, quella a proposito di un  nuovo progetto con Rowen Atkinson nel ruolo del commissario... 

Murielle Wenger

martedì 24 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. MISTER BEAN INTERPRETA MAIGRET.... ECCO... IL DELITTO E' SERVITO

Siamo alle comiche... "iniziali". La notizia gira già da qualche giorno, ma noi, in tutta onestà, aspettavamo che fosse smentita e che si rivelasse una bufala come frequentemente i media ci propinano.
Certo, la speranza è sempre l'ultima a morire, ma alle prime voci se ne sono aggiunte altre, poi articoli, e poi ancora altri... Insomma la notizia rischia di essere vera e, anche se è una di quelle che non avremmo voluto riportare, adesso invece non la possiamo più ignorare.
Ci sarà un nuovo Maigret televisivo.
E il commissario sarà l'attore Rowan Atkinson, per i più distratti, quell'inglese che ha interpretato sin dal 1990 il personaggio-macchietta di Mr.Bean. Portatori di questa novità sono i britannici Ealing Studios che, almeno a detta loro, produrranno due film televisivi di 120' ciascuno, tratti dalle inchieste del commissario Maigret ambientati a Parigi.
Anche questa ci toccava sentire.
Per carità, non abbiamo nulla di personale contro Rowan Atkinson, che nel suo genere è sicuramente un professionista e che nelle sue esperienze televisive, cinematografiche e addirittura come sceneggiatore, ha sicuramente accumulato un bagaglio non irrilevante proprio nell'ambito di quel humor-inglese-anni-'90-target-familiare. E come professionista ha dimostrato con successo di saperci fare in questo ruolo.
Certo, interpetare Maigret è unaltra cosa.
Chiedetelo al pur bravo Sergio Castellitto: una solida fama di attore di teatro, di cinema, di televisione, una buona (se non ottima) considerazione tra colleghi critici, pubblico, un'esperienza di non breve corso... eppure tutto questo non ha impedito che la sua interpretazione del commissario simenoniano, sia stato uno sfacelo. La serie troncata dopo solo due puntate e un flop tale in cui forse Castellitto non era mai incorso.
Non stiamo nemmeno ad esporre i motivi per i quali, secondo noi, il signor Atkinson non sia adatto (forse addirittura meno di Castellitto) ad intepretare il commissario inventato da Simenon.
Non per essere cattivi fino in fondo, ma crediamo che il risultato, qualora l'operazione andasse a termine, potrebbe essere un involontario effetto "ispettore Clouzot"... un'irresistibile quanto non voluta "parodia" del commissario si profila nella nostra immaginazione...
Vorremmo finire con una notazione. Il nome del signor Atkinson è Rowan che tradotto in italiano è "sorbo", il termine che indica un "piccolo albero coltivato come pianta ornamentale". Che figura farà il piccolo albero, di fronte a quella imponente "quercia" che è il commissario Maigret?     

lunedì 23 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. IL PENSIONANTE PROLUNGA IL SUO SOGGIORNO... NELLE CLASSIFICHE

Simenon, con il suo ultimo romanzo pubblicato da Adelphi, mantiene un buon trend di vendita. Il Pensionante, sia pure con qualche su e giù, tiene la posizione nelle classifiche di questa ultima settimana. Su quella pubblicata dall'inserto Tutto Libri de La Stampa di sabato, elaborata dalla Nielsen Bookscan, lo ritroviamo nella narrativa straniera scendere di uno scalino collocandosi al 4° posto. Nelle rilevazioni di Eurisko effettuate per la classifica pubblicata da RCult de La Repubblica di domenica, il titolo di Simenon conferma invece il trend positivo delle ultime due settimane (prima 13° e poi 8°), salendo ancora di due posti e piazzandosi 6°. Piccola scivolata invece secondo i calcoli di GFK per l'inserto La Lettura del Corriere della Sera di domenica che, nella sezione narrativa straniera, colloca il romanzo simenoniano nella 9a posizione, una al disotto della scorsa settimana.
Per quanto riguarda le vendite sul web, riscontriamo su Internet Book Shop che Il pensionante fà una bella scivolata dal 7° posto della scorsa rilevazione al 19° di quest'ultima. Sulla piattaforma digitale di Feltrinelli.it le vendite del titolo di Simenon lo collocano nella 28a posizione (-18 dalla scorsa settimana). Sparisce invece dalla classifica di MondadoriStore.
Esaminiamo ora il settore ebook. Sulla Top 100 di Internet Book Shop non troviamo traccia de Il Pensionante, ma un bel tris di Maigret al 2°, 3° e 4° posto: rispettivamente Assassinio all'Etoile du Nord, Rue Pigalle e altri racconti, La locanda degli Annegati e altri racconti. Su MondadoriStore al 25° posto troviamo ancora un Maigret: Assassinio all'Étoile du Nord. Sulla Top 100 di Amazon sempre Maigret in versione digitale al  49° posto, Assassinio all'Étoile du Nord al 54° e Rue Pigalle e altri racconti al 75°.