mercoledì 13 aprile 2016

SIMENON SIMENON. MAIGRET E IL SUO “COLLEGA” DERRICK

Viene analizzata l'analogia tra le inchieste di Maigret e la serie televisiva l'ispettore Derrick 
SIMENON SIMENON. MAIGRET ET SON "COLLEGUE" DERRICK 
Analyse des analogies entre les enquêtes de Maigret et la série télévisée Inspecteur Derrick 
SIMENON SIMENON. MAIGRET AND HIS "COLLEAGUE" DERRICK
An analysis of some analogies between Maigret's investigations and the Inspector Derrick television series.



Qual'è l'investigatore televisivo che più' assomiglia a Maigret?A mio avviso,certamente l'Ispettore Derrick,telefilm tedesco dell'autore Herbert Reinecker (Hagen, 24 dicembre 1914 – Starnberg, 27 gennaio 2007) di ben 281 episodi girati tra il 1973 e il 1998 di grande successo in molte nazioni del mondo tra cui l'Italia.Interpretato dall'attore Horst Tappert (Elberfeld, 26 maggio 1923 – Planegg, 13 dicembre 2008)ed ambientata a Monaco di Baviera la serie vede protagonista Stephan Derrick,ispettore capo della squadra omicidi che ha molti tratti in comune con Jules Maigret.Entrambi agiscono,per cosi' dire,in proprio,nel senso che pur avendo una gerarchia di superiori ben definita dirigono l'indagine da soli,fidandosi prevalentemente del proprio istinto,avvalendosi dei propri collaboratori :il braccio destro Lucas,il fido Janvier,il grosso Torrence e il giovane Lapointe per Maigret ; l'inseparabile Harry Klein(interpretato dall'attore Fritz Wepper)ed il tuttofare Berger(Willy Schäfer) per Derrick.Ambedue amano penetrare nell'ambiente che circonda il crimine,visitano i luoghi in cui ha vissuto la vittima,interrogano in prima persona le persone che la conoscevano...non sono lì per giudicare ma cercano di comprendere il perchè sia potuta maturare una situazione che ha portato ad un reato,quasi sempre un delitto;spesso provano più compassione per il colpevole che per la vittima,sono due investigatori dell'animo umano che nelle sue molteplici sfaccettature li affascina. 
Lo stesso Tappert in un'intervista del 1995 dichiarò che il suo investigatore preferito era Maigret(quello interpretato da Jean Gabin). Anche Reinecker piu' volte disse di essersi ispirato al personaggio creato da Simenon;inoltre sceneggiò nel 1966 il romanzo maigrettiano”La danseuse du gai moulin”col titolo “Maigret und sein grösster Fall”(che potremmo tradurre in Maigret e il suo più grande caso)ed usci' anche in Italia con il titolo tradotto in “Il caso difficile del commissario Maigret”.In Francia optarono per titolarlo “Maigret fait mouche”.La regia era di Alfred Weidenmann;Il finale si puo' vedere a questo link:https://www.youtube.com/watch?v=y5iM_UsI1yg(in tedesco) Per un ulteriore approfondimento vedere il post del 30maggio 2013 http://www.simenon-simenon.com/2013/05/simenon-herbert-reickner-sui-suoi-passi.html 

Andrea Franco

martedì 12 aprile 2016

SIMENON SIMENON. UNE EXPOSITION SUR LE PARIS DE SIMENON

A voir à la médiathèque d'Hyères

SIMENON SIMENON. AN EXHIBITION ON SIMENON'S PARIS 
To see at  the media library at Hyères
SIMENON SIMENON. UNA MOSTRA SULLA PARIGI DI SIMENON
Da vedere alla mediateca di Hyères
Pour tous ceux qui vivent sur la Côte d'Azur… ou qui auraient la possibilité de s'y rendre dans les semaines à venir… une exposition à voir à la médiathèque d'Hyères, sur "Le Paris de Simenon". Au programme: des photographies mettant en scène les rues parisiennes; ce vendredi 15 avril, projection d'un film adapté d'une œuvre de Simenon; le samedi 16, un atelier d'écriture; le vendredi 22, projection d'un film documentaire sur Simenon; le samedi 30, conférence de Laurent Demoulin, conservateur du Fonds Simenon de Liège; en parallèle est proposé un jeu-concours d'enquête policière. Vous pouvez télécharger l'ensemble de cet alléchant programme ici: 
Et si par chance vous pouvez vous rendre à Hyères, profitez-en pour vous rendre sur l'île de Porquerolles, chère au cœur de Simenon, qui y a situé l'action de plusieurs romans, et en particulier celle de Mon ami Maigret. Emportez ce roman avec vous, et mettez-vous dans l'ambiance…

Voici l'arrivée de Maigret à Hyères: "Les palmiers, autour de la gare, étaient immobiles, figés dans un soleil saharien. C'était à croire qu'il y avait, ce matin-là, un marché important, une foire ou une fête, car les charrettes, les camionnettes, les lourds camions étaient de mouvantes pyramides, de primeurs, de fruits et de fleurs." Et, plus loin, l'embarquement, à la pointe de Giens, pour l'île de Porquerolles: "La mer était d'un bleu incroyable, comme on en n'en voit d'habitude que sur les cartes postales, et, là-bas, à l'horizon, une île s'étalait paresseusement au milieu de la surface irisée, avec des collines très vertes, des roches rouges et jaunes." Et enfin, le débarquement à Porquerolles: "Le port était minuscule, avec une jetée à gauche, une pointe rocheuse, couverte de pins maritimes, à droite. Dans le fond, des toits rouges, des maisons blanches et roses parmi les palmiers, les mimosas et les tamaris.[…] La place était vaste et nue, encadrée d'eucalyptus, de maisons en couleur, avec, au sommet, la petite église jaune à clocher blanc. On voyait plusieurs cafés aux terrasses ombragées."… Cela fait rêver, non… ?! 
Murielle Wenger

SIMENON SIMENON. LA TV INGLESE AMA SIMENON, DOPO IL MAIGRET DELLA ITV , THE BLUE ROOM DALLA BBC?

In cantiere una nuova produzione inglese per la televisione da un "roman dur" dello scrittore
SIMENON SIMENON. THE TV ENGLISH LOVES SIMENON, AFTER THE MAIGRET BY ITV, THE BLUE ROOM FROM BBC?
In view of a new English production for television by a "roman dur" of writer
SIMENON SIMENON. LA TELE ANGLAISE AIME SIMENON. APRES LE MAIGRET PAR ITV, LA CHAMBRE BLEUE PAR LA BBC?
En vue une nouvelle production par la télévision anglaise pour un "roman dur" de l'écrivain



La notizia è di oggi. La riporta Radiotimes nell'edizione di stamattina. La BBC starebbe pensando seriamente alla produzione di uno sceneggiato tratto dal romanzo di Georges Simenon "La chambre bleue", scritto in Svizzera nel 1963 e portato recentemente sul grande schermo dall'attore regista Mathieu Amalric.
Questo testimonia ancora una volta come  i romanzi di Simenon stimolino i cineasti in modo particolare. Anche se non va scordato che, il rapporto tra lo scrittore e i film tratti dai propri romanzi non era dei migliori.
"... dite bene, io non ho visto che che tre dei miei film (tratti dai miei romanzi n.d.r.) su circa ottanta e non considero i telefilm come li chiamano oggi - afferma Simenon in  un'intervista a Maurice Piron e Robert Sacré nel settembre dell'82 - E' impossibile che un attore o un regista possa vedere un personaggio come l'autore l'ha immaginato... io non vado mai a vederli né al cinema né alla televisione...".
Eppure alcune delle sue grande amicizie erano uomini di cinema che lo stimavano non poco. Possiamo citare registi come Pierre Renoir, oppure Charlie Chaplin o anche Federico Fellini e poi i quasi settanta film e gli innumerevoli sceneggiati tratti dalle sue opere, e prodotti in ogni parte del mondo, dovrebbero dimostrare come le vicende dei suoi romanzi, il profilo dei suoi personaggi e la struttura dei suoi dialoghi abbiano tutt'oggi un'attrazione particolare per chi utilizza il linguaggio cinematografico.
Poi c'è la storia di Maigret. E qui Simenon canta lo stesso ritornello "... prendiamo Maigret, perché ne sono stati fatti molti di Maigret: come volete che qualcuno veda Maigret o interpreti Maigret tale e quale l'avevo in mente quando l'ho creato? Per un autore vedere i suoi personaggi completamente trasfigurati, del tutto differenti da quelli concepiti, è talmente snervante che io una volta me sono uscito dalla sala e da allora non sono più andato a vederli...".
Certo. Ma ricordiamolo che Jean Gabin e Simenon erano amici, l'attore è stato un simenoniano vero, con al suo attivo una decina di film tratti dai romanzi di Simenon e, se non andiamo errati, ben quattro volte ha vestito i panni del commissario Maigret.
Bene, forse Gabin non è stato il più francese dei Maigret, qualche critico gli ha rimproverato di recitare un po' troppo all'americana, ciò non toglie che lo stesso Simenon affermava che da quando aveva visto Gabin interpretare Maigret non poteva più toglierselo dalla testa. E ogni volta che iniziava a scrivere una nuova inchiesta del commissario, affermava di aver davanti la faccia del suo amico Jean. E, un po' scherzando e un po' sul serio, affermava "...non vorrei che prima o poi questa cosa lo portasse a chiedermi i diritti d'immagine!...".
Forse non con tutte le produzioni cinematografiche che lo riguardavano Simenon aveva lo stesso atteggiamento?
Tornando alla nuova produzione della BBC, le informazioni per ora sono molto stringate. Questo è infatti solo un annuncio. Quando ci saranno elementi più corposi e interessanti, sarà il nostro David P. Simmons che vi riferirà i dettagli e gli aggiornamenti più completi. (m.t.)

SIMENON SIMENON. MAIGRET AND THE PENGUIN BOOKS

About a recent publication for Anglophone Maigret fans
SIMENON SIMENON MAIGRET ET LES LIVRES DE PENGUIN
Concernant une publication récente pour les anglophones qui aiment Maigret
SIMENON SIMENON. MAIGRET E I LIBRI DELLA PENGUIN
Una pubblicazione recente  per  gli anglofoni che amano Maigret


Here is some detail regarding an esoteric piece for Maigret and Simenon enthusiasts to read. The work apparently reports on the history of Maigret publications by Penguin, Simenon’s primary UK publisher for the past 60 years. It contains bibliographies and covers of the 127 books appearing between 1945 and 2007. A
guide to other Simenon and Maigret works is included. It is introduced by Julian Barnes and edited by James Mackay.
Incidentally, the producer of this book is The Penguin Collectors Society. Founded originally in England in 1973, it has over 500 worldwide members now. Notably, collecting Penguin books is NOT required of members. The book was published in December 2015. It is 112 pages. It includes 148 illustrations. It costs £8.00. Here is the link to purchase: Maigret and the Penguin Books Payment is through PayPal.

David P Simmons

lunedì 11 aprile 2016

SIMENON SIMENON. MAIGRET: UN COMMISSARIO INIMITABILE

A chi altro poliziotto o investigatore potrebbe somigliare il commissario Maigret? Proviamo a scoprirlo.

SIMENON SIMENON. MAIGRET: UN COMMISSAIRE INIMITABLE
A quel autre policier ou détective le commissaire Maigret pourrait-il ressembler ? Essayons de le découvrir.

SIMENON SIMENON. MAIGRET: AN INIMITABBLE CHIEF INSPECTOR
What other policeman or detective could Chief Inspector Maigret resemble? Let’s try to discover.

Che il commissario Maigret sia un personaggio a dir poco unico, dotato di una spiccata personalità e di qualità umane e professionali ben precise, è un fatto innegabile. Viene comunque da chiedersi a quale investigatore o poliziotto, nel vasto panorama della letteratura gialla mondiale, egli possa somigliare.
Un accostamento si potrebbe fare con la creatura di Rex Stout: il mastodontico Nero Wolfe che, come Maigret, ama immensamente la buona cucina. Ma al contrario del corpulento investigatore americano – sempre chiuso, quasi trincerato nella sua casa in arenaria della trentacinquesima strada ovest di New York –, il nostro commissario, in fatto di cibo, è meno esigente e sofisticato: preferisce, piuttosto, la cucina semplice e tradizionale, quella dai sapori forti e, possibilmente, di origine contadina.
Ma oltre alla passione per il cibo, non pare ci siano particolari somiglianze tra Maigret e Wolfe, anzi, diverso è il metodo investigativo, diverso il dinamismo che è alquanto carente, se non assente del tutto, nell’apatico Nero.
Quanto a corporatura, Maigret richiama alla mente quella di un altro famoso investigatore, nato dalla penna di Aghata Christie: Hercule Poirot. Sennonché con questi, belga d’origine (proprio come Simenon), non ha in comune né metodi né, soprattutto, gusti: tanto raffinati ed eccentrici quelli di Poirot, quanto semplici e concreti quelli di Maigret.
Raffinato ed eccentrico è anche Sherlock Holmes – creato da Arthur Conan Doyle –, che talora, per la sempre brillante risoluzione dei vari casi, viene accostato al commissario Jules Maigret. Ma quest’ultimo, alla precisa, meticolosa indagine scientifica e allo specifico metodo sperimentale e all’induzione, che contrassegnano, in ogni suo passo, l’investigatore di Baker Street, preferisce l’istinto, il semplice fiuto, il contatto umano sul campo o nell’ambiente in cui è stato commesso il crimine.
Maigret è dotato di grande e viscerale passione per quello che fa: una passione la quale, nel corso di una indagine, lo porta a trepidare, a rammaricarsi, a infiammarsi, a inalberarsi, diventando spesso severo con tutti, perfino con se stesso e i suoi più diretti collaboratori. Ma quest’ultimi ben ne conoscono i metodi investigativi molto efficienti, incisivi, come pure il carattere forte e in fondo bonario, e sia per gli uni che per l’altro lo stimano e ammirano immensamente.

Paolo Secondini

domenica 10 aprile 2016

SIMENON SIMENON. SE UNA PIPA SPUNTA NELLA NEBBIA...

Nebbia, elemento magico nella letteratura di Simenon e nelle inchieste di Maigret

SIMENON SIMENON. IF A PIPE APPEAR IN THE FOG ...
Fog, magical element in the Simenon's literature and in the Maigret's investigations
SIMENON SIMENON. SI UNE PIPE APPARAISSANT DANS LE BROUILLARD ...
Brouillard, élément magique dans la littérature de Simenon et dans les enquêtes de Maigret 
Nebbia. In fancese "brouillard". E' un vocabolo che Simenon utilizza spesso raccontando le  vicende nei propri romanzi, sia che si svolgano in un contesto parigino oppure che abbiano luogo nella provincia campagnola.
Brouillard è un termine che forse più di quello italiano rende bene questo fenomeno atmosferico che sparge il proprio alone biancastro inghiottendo paesaggi, persone e cose in quei miliardi di goccioline d'acqua o di ghiaccio sospese nell'aria. E ancor meglio "brume", cioè la foschia che, meno spessa della nebbia, sfuma il contorno delle cose, ne attenua i colori, non fa sparire le case, le persone gli alberi, le auto, ma conferisce loro una consistenza diafana, come se ci trovassimo in un mondo diverso, dove tutto è più delicato, ma anche più indefinito, E a Simenon piaceva.
Infatti, non solo ne ha fatto un elemento dei suoi romanzi, ma lui stesso conferma esplicitamente questo suo  gradimento.
"...Tutta la mia vita ho amato la nebbia  - scrive in uno dei suoi Dictées (Le prix d'un homme - dicembre '73) - per il mistero con cui avvolge, la città o la campagna, i fiumi o il mare... Amo la nebbia perché trasforma la realtà tanto da conferirle un'altra dimensione e un'altra poesia...".
Ma vogliamo spingerci un po' più in la della semplice influenza del fenomeno metereologico sulla letteratura del romanziere.
La nebbia è anche uno stato dell'anima... i battellieri simenoniani che vivono nelle chiatte sui canali sono tutt'uno con essa, si alzano la mattina presto e vanno a coricarsi con questa cappa che non di rado tiene loro compagnia tutta la giornata. E la nebbia porta ad isolarsi, a parlare poco ad avere una visione della vita tutta particolare. Ma anche in contesti meno estremi, come quello cittadino, la nebbia induce a muoversi più lentamente, a riflettere di più, a percepire il mondo sotto un altro aspetto.
E le difese contro la nebbia? Un bel cappottone, magari con il collo di velluto, certo. Ma anche un cappello... un chapeau-melon? Sicuramente efficace anche qualche bicchierino, perché no (?) di calvados E poi una bella pipa, dal fornello capiente, quasi un piccolo braciere dove il tabacco che brucia scalda le mani, e che, quando è tra i denti, sembra quasi uno strumento per fendere la nebbia
Ma così esce fuori il personaggio di Maigret, o almeno alcune sue caratteristiche basilari?
Certo, non si può sostenere che senza la nebbia non esisterebbe Maigret, ma certo l'esperienza diretta di Simenon in fatto di nebbia è stata una delle matrici che hanno dato  un certo imprinting al commissario.
"...la nebbia durante i miei anni passati a Liegi - ricorda lo scrittore sempre ne "Le prix d'un homme" -  era mia amica. Per esempio, quando tornavo dalla mia visita quotidiana a Tigy, alle dieci di sera, dovevo traversare tutta la città in bicicletta e succedeva che la luce dei lampioni a gas fosse così fioca da vedersi solo a venti metri e si procedeva molto cautamente, quasi alla ventura. A volte passava una carrozza e, se pur si sentivano i passi del cavallo, la si vedeva solamente per qualche secondo, nonostante i lampioni accesi...".
Abbiamo parlato della nebbia come uno stato dell'anima. Ma possiamo interpretarla anche come una metafora delle situazioni maigrettiane, Quell'indistinto caos in cui il commissario si trova quando inizia un'indagine, potrebbe essere paragonato alla nebbia. Una condizione su cui lui non può influire, nella quale non percepisce bene le cose, le persone, i fatti non riesce a far niente, nemmemo a pensare (sul luogo del delitto c'è sempre qualcuno che gli chiede "Commissario, cosa ne pensa?" E lui invariabilmente risponde "Non penso niente"). Può solo rimanere lì ad impregnarsi dell'ambiente, come dentro la nebbia si è immersi in un'umidità  che arriva fin dentro le ossa.
E la pipa in quei momenti è un'àncora di salvezza. Permette perlomeno di essere occupato a fare qualcosa, ad accenderla, a pigiare il tabacco, a far lunghe tirate di fumo caldo, a cambiarle di posto, dalla mano alla bocca alla tasca...   
E infine, anche sul piano linguistico pipa e nebbia sembrano, almeno in francese, essere accomunate onomatopeicamente: infatti "brouillard" è la nebbia e "bruyère" è la radica con cui è fatta la pipa. 
Une bruyère dans la brouillard... e l'atmosfera simenoniana (o maigrettiana, se preferite) e bell'e fatta. (m.t.