venerdì 17 maggio 2019

SIMENON SIMENON. 2019: ANNIVERSARI PIU' MAIGRETTIANI CHE SIMENONIANI ?

E le iniziative dedicate al romanziere riguardano più le riduzioni cinematografiche che il coté letterario

SIMENON SIMENON. 2019: UN ANNIVERSAIRE PLUS MAIGRETIEN QUE SIMENONIEN ?
Et les initiatives consacrées au romancier concernent davantage les adaptations cinématographiques que le côté littéraire
SIMENON SIMENON. 2019: AN ANNIVERSARY MORE MAIGRETIAN THAN SIMENONIAN?
And the initiatives dedicated to the novelist concern the movie adaptations more than the literary side




L’abbiamo scritto più volte in questi ultimi tempi. Il 2019 è l’anno del doppio anniversario. Sono infatti passati trent’anni dalla morte di Georges Simenon, e sono novant’anni dalla nascita del suo personaggio di maggiore successo il commissario Maigret.
Una coincidenza particolare che interessa non solo la biografia simenoniana, ma anche la sua produzione letteraria, due aspetti che si sommano dando uno più spessore all’altro e determinano un “unicum” nel novero degli anniversari simenoniani tanto che, almeno fino ad oggi, dobbiamo registrare il susseguirsi di diverse celebrazioni ed iniziative su cui oggi appunteremo la nostra attenzione.
La prima riflessione che ci viene in mente al proprosito è che le iniziative dedicate al commissario Maigret sono ben più numerose di quelle dedicate al suo creatore. Il secondo è che in queste manifestazioni viene dato più spazio alle opere cinematografiche che non alle stesse opere letterarie da cui gli stessi film sono tratti.
Siamo ben consapevoli che i Maigret sono più famosi e più venduti dei romans durs, come pure  che il cinema ha più spettatori di quanti siano i lettori in genere. Ma  in questo caso, un po' speciale, ci aspettavamo qualche attenzione in più allo scrittore.
Cerchiamo di andare in ordino cronologico.
Iniziamo dal cinema appunto, con una manifestazione tenutasi a Palermo in due date, il 3 e il 10 maggio “Omaggio a Georges Simenon a 30 anni dalla morte, (con il contributo del Comune e della cineteca di Bologna). Si è trattato della proiezione di due pellicole restaurate Panique del 1946 (di Julian Duvivier) tratto da Il fidanzamento del signor Hire e di Maigret e il caso di Saint-Fiacre del 1959 (di Jean Dellanoy).
Per quanto riguarda la televisione, il promotore nel caso specifico è LaF (sul canale satellitare Sky 135), che dal 5 maggio ripropone settimanalmente l’ultima produzione televisiva di Maigret, quella della britannica ITV, con  protagonista Rowland Atkinson (più famoso come Mr. Bean) che non è stato granché gradito, tanto che la casa produttrice ha dovuto interrompere la serie dopo solo quattro episodi. E sono proprio questi che saranno proposti ai telespettatori, anche se noi avremmo preferito rivedere, non dico i Maigret con Gino Cervi (di cui quest’anno, nessuno lo ricorda, ma cadono i 45 anni dalla scomparsa), i cui diritti saranno probabilmente ancora della Rai, ma almeno una delle serie francesi magari quella con Jean Richard oppure la più recente con Bruno Crèmer.
In soccorso del coté letterario di questi anniversari è venuto il Salone del Libro di Torino, dove incontri e iniziative devono forzatamente rivolgersi alle opere o agli scrittori. E così il 10 maggio si è svolto un incontro dedicato, manco a dirlo, al commissario Maigret, gli scrittori De Silva e De Giovanni e Gambarotta, organizzata da Adelphi e dalla Emons, casa specializzata in audiolibri che ha già nel suo catalogo diverse opere di Simenon.
Da maggio a novembre poi, verranno proiettati in alcune città i due film restaurati che abbiamo citato prima, che sono stati preceduti dalla proiezione di La camera azzurra di Mathieu Amalric il 7 maggio a cura dell’Associazione “Frigoriferi Milanesi”, di Adelphi e del Cinemino.
Continuiamo la panoramica delle iniziative con un appuntamento musicale del 18 maggio, con il maestro Mariano Bellopede, il concerto "Il viaggiatore di terza classe", ispirato ai luoghi di Simenon.
Per attendere avvenimenti letterari occorrerà far passare l’estate e attendere il 4 settembre quando, sempre a Milano, acura dei “Frifgoriferi Milanesi” Ena Marchi, Chiara Valerio e Grazia Verasani parleranno della figura femminile nei romanzi di Simenon. In previsione, ma senza ancora un programma, ci sarà un momento Simenon al salone del libro milanese BookCity (13-17 novembre).
Da parte della casa editrice dello scrittore, uscirà il 6 giugno il libro di reportage narrativo “Il mediterraneo in barca” (1934). L’altra recente uscita ha riguardato un’opera minore,  una raccolta di racconti “Il Castello dell’Arsenico” (aprile 2019)
Come dicevamo all’inizio, almeno a tutt’oggi, la maggior parte di questi anniversari commemorativi riguardano molti “derivati” dalle opere simenoniane, più che la sua biografia o la sua opera letteraria. In Francia invece  c’è una grande iniziativa editoriale: le edizioni Omnibus hanno in programma di pubblicare nuovamente in 30.000 copie “Tutto Maigret” (titolo originale "Tout Maigret"), l’opera omnia che comprenderà 103 romanzi e racconti, riuniti assieme in dieci volumi illustrati. (m.t.)     

giovedì 16 maggio 2019

SIMENON SIMENON. DID MAIGRET EXPERIMENT TRANSGRESSIONS?

About the flaws in this character of integrity 

SIMENON SIMENON. MA MAIGRET HA MAI SPERIMENTATO TRANSGRESSIONI? 
A proposition dei difetti di questo personaggio esempio di integrità 
SIMENON SIMENON. MAIGRET A-T-IL EXPERIMENTE DES TRANSGRESSIONS ? 
A propos des failles de ce personnage intègre 


Of course at first sight you could think that Simenon, when he created Maigret, wanted to build an ordinary and placid man, a good husband. A man who knows how to stand in his place, who has undoubted qualities, and who does not look for a career. As Simenon repeatedly stated, "Maigret is not clever, he is intuitive". Maybe he's not intelligent, yet he isn't stupid, as we can see for example in his relationship with judge Coméliau, whom Maigret often succeeds in overcoming, lying to him, imposing to him his own theory. Of course Maigret is not a politician, he doesn’t like politics, and when he was offered the post of Director of the Judicial Police, he refused it categorically, because this is a job that would oblige him to deal with politics. 
In short, Maigret is a man of integrity. At least it seems so. Well, we know that he drinks a little too much, yet sometimes it is cold, and you need a calvados, and sometimes it is hot and you need a fresh beer… And because of the stress in his job, he will need a pause for releasing tension. Of course he smokes a lot, from morning to evening, during the interrogations that last all night through. Nowadays Maigret would be stigmatised by health-conscious and anti-smoking committees… Well, he even smokes in his bedroom, when he is just awakening in the morning! ... 
Then there are women. Here we need a more thorough reading. In none of its more than a hundred inquiries does Maigret go in bed with another woman than his wife. But this doesn’t mean that sometimes his heart was not softened in a particular way for some suspect and that he could not help but treat her better than expected. Other times he found himself in situations that awakened his sexual appetites, with provocative women. Then he's on the razor's edge for a while, but something happens so that distances are restored.  
Who knows why Simenon never let Maigret have an affair with a woman? Maybe because at the beginning he wanted to outline a character quite different from those detective characters that were in fashion at the time, particularly in France, and that, aside from being successful and reckless, were almost always lady-killer. As the series went on, however, Simenon offered many occasions to the Chief Inspector; and with an almost amused taste he brought the reader, and his Maigretto the edge of the abyss and then comes the unavoidable turn-around. Some would say this is little realistic, that in his work, the frequentation of various ambiences, all the women he had the opportunity to meet... well… how would it had been possible that there had not been at least one time when Maigret would have succumbed to temptation! Or should we say that these ambiguous situations were already transgressions for the Chief Inspector? 
There are also transgressions in his work. Not only because sometimes he did as he wanted, not caring about judge Coméliau's directives, but also because, when it was possible and he thought it right, Maigret did so that law would not prevail over justice. And therefore, failing in his duty, which was to investigate and not to decide what the culprits should become, he acted so that the person's fate would undergo a turnaround. Thus his surname of mender of destinies… humanly understandable, but certainly not the best thing from the point of view of a judicial police officer.  
This certainly has nothing to do with the tough guys in the American hard-boiled, from Sam Spade to Philip Marlowe, or with the thrillers full of dark ladies and sexual intrigues. Here in comparison we are in the realm of chastity... Maybe to compensate the author's transgressions? .... 

by Simenon-Simenon 

mercoledì 15 maggio 2019

SIMENON SIMENON. QUANDO LO ZIO DA’ DI MATTO...

Parliamo di un romanzo sconosciuto in Italia 

SIMENON SIMENON. QUAND L’ONCLE DEVIENT FOU... 
Parlons d’un roman méconnu en Italie 
SIMENON SIMENON. WHEN UNCLE BECOMES CRAZY ...
Let's talk about an unknown novel in Italy

Ho da poco terminato di rileggere, dopo molti anni, Oncle Charles s’est enfermé (romanzo scritto nel 1939 e pubblicato da Gallimard nel 1942, inedito in Italia). L’azione del romanzo si svolge quasi esclusivamente a Rouen, nel Nord della Francia; vi si trova un ambiente climatico decisamente consono all’autore con pioggia gelida, giornate grigie e freddo intenso. Il libro comincia con il protagonista, il Charles del titolo, che, rientrando a casa da sua moglie e dalle sue figlie anziché riunirsi al nido famigliare senza dare spiegazioni va a rinchiudersi inspiegabilmente nel granaio. Da qui in poi seguiremo le avventure di questo nucleo famigliare, e da metà romanzo in poi potremo seguire anche quelle del protagonista principale, dopo che, passati alcuni giorni, questi tornerà alla sua vita normale.
La famiglia Dupeux, sotto un’apparenza di assoluta normalità rivelerà nel corso delle pagine delle dinamiche inaspettatamente problematiche ed il loro dipanarsi sarà strettamente legato con quelle dei loro parenti Dionnet, presso il quale Charles lavora come contabile nell'avviata ditta di famiglia. Verremo a sapere che ben pochi dei personaggi, all’apparenza rispettabili e inattaccabili, sono ciò che sembrano e numerosi sono gli scheletri nell’armadio che si scopre avere soprattutto Henri, il titolare dell’azienda. 
Charles sembra un uomo mite, taciturno e rassegnato allo scorrere degli eventi ma sarà il vero vincitore del romanzo, poiché, avendo scoperto il segreto sul quale si regge l’azienda, tiene in pugno il cognato e, anche se apparentemente  noncurante delle vicissitudini della moglie Laurence e delle figlie (tre delle quali vivono ancora con i genitori e sono tra le protagoniste del libro) è proprio lui a tenere le briglia di tutte le vicende che si svolgono. Non mancheranno nel corso del romanzo gli episodi tragici ma tutto sembra infrangersi contro il muro eretto dal protagonista. Questa vicenda è una classica storia di carattere cupo che tanto sapeva rendere bene l’autore. A differenza di altre, però, non mancano i lati ironici, soprattutto nei primi capitoli quando il capofamiglia si barrica nel granaio. Con un tono a tratti scanzonato lo scrittore ci fa vivere le fatalità che si abbattono sulla famiglia, facendola vedere per quella che è realmente e non tramite l‘immagine che si vuole far percepire al di fuori di essa. E’  auspicabile che Adelphi, detentrice dei diritti per il nostro paese, pubblichi quanto prima questo titolo insieme alla quindicina di opere ancora non tradotte. 

Andrea Franco