Non sarebbe l'ora di un regista talentuoso e di un attore carismatico in grado di rispettarne lo spirito, ma proponendo un commissario più aderente alle sensibilità del terzo millennio?
SIMENON SIMENON. ON AIMERAIT BIEN UN NOUVEAU "MAIGRET"... A LA TV, AU CINEMA...
Ne serait-il pas temps pour un metteur en scène de talent et un acteur charismatique, capables d'en respecter l'esprit, de proposer un commissaire plus proche de la sensibilité du troisième millénaire ?
SIMENON SIMENON. ONE WOULD VERY MUCH LIKE TO HAVE A NEW “MAIGRET”… ON TV OR IN A MOVIE…
Is it not time for a talented filmmaker and a charismatic actor, capable of respecting the spirit of the Chief Inspector, to propose someone nearer to the sensitivities of the third millennium
Prima obiezione. "Ma come... ma... se proprio da poco la ITV inglese ha prodotto due episodi e sta producendone un altro paio di una serie su Maigret interpretata da Rowland Atkinson? C'è già un Maigret moderno...no?".
Beh... anche se in Italia non è arrivata, ho visto la prima puntata e una parte della seconda. Il mio giudizio non è positivo, ma questo non significa nulla. Però nel sommario di questo post sono stati utilizzati due attributi: talentuoso, riferito al regista e carismatico, riferito all'attore.
Sono due doti che non necessariamente fanno rima con famoso, anche se, sopratutto per l'attore, il carisma è un qualcosa che in modo o in un altro ha a che fare con la fama. E queste doti la produzione ITV, a mio modesto parere, non saputo potuto metterle in campo.
Quello che abbiamo già detto in un'altro post, citandolo come esempio, è il rifacimento quasi "border-line" che la serie Sherlock della BBC ha realizzato con le avventure dell'investigatore Holmes, e del suo fido Watson, scritte da Conan Doyle.
Quasi una rivoluzione, staremmo per dire blasfema, almeno per i cultori del "canone" sherlockiano, ma un prodotto televisivo (con i tratti di quelli cinematografico) davvero straordinario (che invece a nostro avviso ha mantenuto lo spirito originale dei romanzi di Doyle) . E non lo diciamo noi, ma lo dimostra il grandissimo successo che la serie ha avuto in tutto il mondo.
Mi chiedo se questa non sia solo una mia personale esigenza oppure se nel mondo dei maigrettofili sia un sentimento diffuso.
Questa domanda mi è sorta non solo osservando l'ex Mr Bean, nei panni del commissario francese, ma anche riguardando la famosa serie italiana prodotta dalla Rai.
Mentre i romanzi di Simenon rimangono lì, belli freschi e attuali, nonostante la mia affezione a quegli sceneggiati e nonostante un attore carismatico (Gino Cervi), un regista di talento (Mario Landi), uno sceneggiatore di livello (Diego Fabbri) ed uno scaltro e colto produttore delegato (Andrea Camilleri), la serie ormai mostra tutti i suoi quarantacinque anni. E, soprattutto, li dimostrerà proprio tutti a qualche giovane che incappi nella visione di una puntata della serie che era iniziata otto anni prima.
Insomma non stiamo dicendo che ci voglia una prodotto che conquisti i sedicenni, ma che abbia come obiettivo almeno dai trentenni in su.
E quello loro è un mondo completamente diverso da quello degli anni '60.
Chi era allora abbastanza grandino da vedere quella serie a metà degli anni '60 (diciamo dieci anni...) oggi ha passato i sessanta.... ma anche chi l'avesse presa per la coda nel '72, oggi ha superato da un pezzo i cinquanta.
Insomma siamo su un pubblico più che maturo. E invece crediamo che con una rivisitazione rispettosa, ma intelligente e moderna, adeguata alla sensibilità del pubblico trenta-quarantenne di oggi, magari con un pizzico di genialità... Maigret sarebbe un "asset" televisivo che godrebbe ancora di un notevole "appeal".
D'altronde i Maigret, non solo in Italia, finché l'Adelphi li ha pubblicati, hanno sempre scalato le classifiche dei libri più venduti e non solo in cartaceo, ma anche in formato ebook, che non è propriamente la formula più gradita agli ultrasessantenni. Quindi l'attualità del personaggio c'è ancora tutta. Non c'è chi riesca a tradurla in un prodotto televisivo o cinematografico adeguato. E la "telegenicità" dei romanzi di Simenon non può essere messa in dubbio, visto che dal 1932 fino al 2014 ci sono stati fior fiore di registi e di attori che hanno portato sul piccolo e sul grande schermo oltre sessanta titoli simenoniani.
E allora?
Allora sogniamo. Sì... sogniamo che una grande produzione multinazionale con una brillante sceneggiatura in mano, abbia la capacità di scovare il regista adatto e l'attore giusto per realizzare una pellicola o un serial, non fatto per i francesi o per gli italiani, ma che rilanciasse a livello globale le inchieste del commissario Maigret.
Ricordo bene?.... i romanzi di Simenon (e sicuramente anche i Maigret) non sono stati tradotti in oltre 50 nazioni in tutto il mondo? (m.t.)