venerdì 10 febbraio 2017

SIMENON SIMENON. QUANDO MAIGRET SI DIVERTE

Le situazioni in cui il commissario se la ride sotto i baffi.

SIMENON SIMENON. QUAND MAIGRET S'AMUSE
Les situations dans lesquelles le commissaire rit sous cape.
SIMENON SIMENON. WHEN MAIGRET HAS FUN
Situations where the Chief Inspector laughs up his sleeve

Quasi sessant'anni fa' usciva "Maigret s'amuse" (Maigret si diverte) la storia di quindici giorni di "forzato" riposo per il commissario, "consigliato" dal suo amico medico, dottor Pardon. Due settimane di relax lontano da Quai des Orfèvres. Ma riuscirà a star lontano anche dai "suoi casi"? Il destino ci mette lo zampino e proprio in quei giorni viene trovata una donna morta, completamente nuda, dentro un armadio dell'ufficio del marito: un caso che presenta non poco appeal. Ma stavolta Maigret ha le mani legate, non potrà proprio intervenire perché per tutti lui non è a Parigi, bensì ufficialmente in vacanza a Les Sables d'Olonne. E gli tocca seguire il caso condotto dal suo Janvier dai giornali e dalla radio come un qualsiasi cittadino.
Direte voi, ma qual é il divertimento di Maigret?
In questo caso specifico è quello di aver trovato la soluzione del caso e suggerirla con biglietti anonimi e altrettanto anonime soffiate sia ai giornali che direttamente al suo ispettore che proprio a quei messaggi di chissà chi potrà risolvere dell'indagine.
Ma Maigret se la ride sotto i baffi anche altre volte... e si diverte.
Quando ad esempio ascolta i suoi ispettori confabulare, facendo le ipotesi più inverosimili su un "caso" o su un suo particolare comportamento, senza conoscerne le motivazioni.
Se la ride, se è di buon umore, nello studio di Comeliau. Quando il giudice insiste perché il commissario adotti una certa strategia nelle indagini, mentre lui, che a parole lo rassicura, già sa che alla fin fine farà a modo suo.
Spesso si diverte anche quando nel suo ufficio c'è un duro da interrogare, uno di quelli che mostra tutta la sua strafottenza e un comportamento sfacciato, convinto com'é di resistere al più duro degli interrogatori, ma... Ma non sa che, sotto quell'aria paciosa, il commissario è più duro di lui e l'interrogatorio può andar avanti tutta al notte con il metodo della "chansonette" e prima dell'alba avrà finito per confessare.
In generale Maigret è un tipo taciturno e non gli va tanto di sbandierare qua e la le sue intuizioni e le sue scoperte. E siccome, lo afferma anche Simenon, non ha proprio un'aria intelligente ed uno sguardo acuto, di solito i suoi interlocutori lo sottovalutano. E lui si diverte a farli parlare, lascia loro la briglia sciolta per poi calare le sue carte e dimostrare che era arrivato prima di tutti a capire la situazione.
Ed è un comportamento spontaneo questo lieve prendere in giro gli altri. Maigret non è certo un tipo cervellotico e se deve parlare lo fa chiaramente. Ma questa sua tendenza a far scoprire gli altri, a far credere di essere un passo indietro e a ridere di queste situazioni fa parte del sue carattere e del suo modo d'approccio agli altri, nella vita e nelle indagini. Ed è quello che lo rende simpatico e vincente. (m.t.)

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