mercoledì 11 giugno 2014

SIMENON SIMENON. ANCHE MAIGRET ENTRA NELLA PELLE DEI PROPRI... PERSONAGGI?

 "... forse neanche lui avrebbe saputo dire a cosa stava pensando. Forse perché non stava pensando?  Perchè non era proprio un ragionamento. Era un po' come se i tre personaggi del dramma si fossero messi a vivere dentro di lui...".
Questo brano scritto da Simenon non riguarda il suo famoso état de roman, né fà parte dei romans-durs. E' invece tratto da un Maigret, per la precisione Maigret s'amuse (Cannes - 1956), in cui il commissario è in vacanza ed ha detto a tutti che è andato fuori città. In realtà lui e la moglie rimangono a Parigi e passeggiano tra un bistrot e una brasserie, tra un bar e una terrasse, Maigret segue il caso di turno leggendo i giornali, lontano dal suo ufficio di Quai des Orfévres, dove sulla sua poltrona siede l'ispettore Janvier che conduce l'inchiesta. E in un altro brano di questa stessa inchiesta leggiamo "...non c'era, come nella maggioranza dei casi, una sola soluzione possibile. Ce n'erano due. E tuttavia solo una era quella giusta, una sola era la verità. Non si doveva scoprirla, con un ragionamento rigoroso, con una ricostruzione logica dei fatti; bisognava 'sentirla'... ".
Già: bisognava sentirla e il termine "sentirla", non a caso, è scritto in corsivo.
E' più forte di lui, Simenon non ce la fà a non trasporre nella vicenda del commissario quegli elementi fondamentali per la letteratura dei suoi romans-durs.
Intanto qui Maigret, se non entra nella pelle dei personaggi, li sente comunque vivere dentro di lui. E' quell'identificazione che ricorre sempre nella creazione di un romanzo di Simenon. L'autore, per tutto il periodo in cui scrive, è il suo personaggio e questa simbiosi lo porta a ragionare e a comportasi come lui, senza sapere dove l'avrebbe portato a parare. Anche Maigret qui sa di essere vicino alla soluzione del caso, ma per arrivarci deve poter "sentire" questa soluzione. Siamo nel campo del subconscio e delle sensazioni, lontani dalle logiche tipiche della deduzione poliziesca. E le sensazioni non si mettono in fila come dei numeri o dei dati che danno alla fine un risultato.
Il côté psicologico delle creazioni simenoniane deborda quindi dai romanzi e finisce nei Maigret. E' un'altra dimostrazione dell'affermazione che abbiamo fatto più volte (vedi, a proposito de "I Maigret-durs", il post Il caso di Maigret L'Americano) lsecondo la quale da un certo punto in poi le inchieste del commissario e i romans-durs convergono sempre più. Non saranno mai la stessa cosa. Maigret è un seriale di un genere specifico, il poliziesco, che ha le sue regole, che è limitato da alcuni vincoli, ma anche qui Simenon riesce ad allargare gli orizzonti e finisce per esprimersi come nei suoi romans-durs.

martedì 10 giugno 2014

SIMENON SIMENON. LA BOULE NOIRE ROTOLA DALLE PAGINE AL PICCOLO SCHERMO

Abbiamo già dato la notizia che in Francia é in lavorazione un film per la televisione prodotto dalla Neyrac Films, diretto da Denis Malleval e tratto dal romanzo di Simenon La Boule noire.
Questa storia, che l'autore scrisse a Mougin (aprile '55), fu il primo romanzo redatto subito dopo il ritentro in Europa (marzo '55), dopo i dieci anni vissuti negli Usa. Si tratta stavolta di una vicenda ancora intrisa di quell'atmosfera tipicamente americana in cui Simenon era stato immerso fino al mese prima.
Walter J. Higgins, americano, direttore di un supermercato, é arrivato alla soglia della ricchezza, o almeno dell'agiatezza, sia pur pagando tutto a rate. Così si è  conquistato un'auto, una casa con un giardino e tutto un corredo come quelli dei suoi ricchi concittadini, vivendo in quartiere elegante e costruendosi un'immagine adeguata al contesto. Siamo in quella prassi dello "sciupìo vistoso" che un sociologo americano, Thorstein Veblen, aveveva enunciato nell'ambito de La teoria della classe agiata. Questa spiegava come i nuovi ricchi cercassero di consumare prodotti non utili, ma che avevano il solo scopo di far credere agli altri che il proprio standard di vita fosse ben più elevato di quello effettivo. E questo avveniva quindi emulando i consumi di classi più ricche, magari risparmiando su quelli più essenziali, comprando quasi sempre a rate e orientandosi verso i consumi più vistosi. 
Higgins sembra avere tutto, almeno agli occhi della gente, per essere compreso nella cerchia degli stimabili e di quelli che contano. Ma manca un tassello. E non è un tassello di poco conto... Anzi. Si tratta dell'essere socio del Country Club, cosa che sancirebbe, senza più nessun dubbio, che Higgins è parte della ristretta cerchia di coloro che contano e non solo da un punto di vista della ricchezza. Ogni anno si propongono nuovi aspiranti-soci e l'accettazione o meno dipende da una votazione dei soci. Sfera bianca per il sì, sfera nera per il no. E quando è il turno di Higgins, c'è sempre una sfera nera che gli rovina la festa e gli sbarra l'ingresso al circolo.
Higgins, dopo vari anni di tentativi, cerca di capire chi ce l'abbia con lui, chi è quell'anonima mano che fà scivolare quell'unica sfera nera. E' allora, al colmo dell'esasperazione, che Higgins minaccia sfracelli, sembrerebbe addirittura voler uccidere tutti. La storia minaccia di prendere una piega drammatica, addirittura tragica. Ma poi viene fuori il piccolo Higgins, incapace di grandi gesti, che anzi deve preoccuparsi della sua vecchia madre alcolizzata e cleptomane che gli dà dei problemi. La sua maggiore preccupazione infatti è nascondere le sue origini così poco onorevoli, così poco all'altezza di chi vuole entrare nel Country Club... Ma poi la madre morirà.
Simenon ci racconta di come alla fine Higgins, che per un momento sembra rialzare la testa e voler contrastare le convenzioni sociali, rientri nei ranghi, aspettando, anche se ormai senza più ansie, che la società, anzi la buona società, lo consideri un giorno adeguato per l'ingresso al Country Club...
Ha ridimensionato le sue aspettatitive? Si è piegato al suo destino? Vede le cose con un occhio diverso? Comunque sia Simenon ancora un volta ci racconta di come le convenzioni e le convenienze sociali siano potenti, almeno quanto il destino, al quale basta un nonnulla per rovesciare all'istante un'esistenza. 

lunedì 9 giugno 2014

SIMENON SIMENON. SCOPRIAMO CON MAIGRET DOVE SONO GLI OGGETTI ASSASSINI

Ecco le risposte ai quesiti che erano nel gioco propostoci ieri da Murielle. 
Qualche risposta è arrivata via email, qualcuna sulle nostre pagine di Facebook. Non tutte erano complete. Murielle non è stata così buona e poi tra tutti i romanzi di Maigret... ci può essere anche il rischio che di confonderli uno con l'altro. 
Ma adesso, come promesso, ecco le risposte.
 


• un pezzo di tubo di piombo
in  Maigret a peur le tre vittime sono colpite da Vernoux de Courçon per mezzo di un pezzo di tubo di piombo

• una chiave
ne L'inspecteur Cadavre, Naud colpisce  Retailleau per mezzo di una grossa chave della porta che dà su cortile
 
• un cuscino (due romanzi)
in Maigret aux Assises, la piccola Cécile Perrin viene soffocata da Pierre Millard con un cuscino, come ne La folle de Maigret, Léontine de Caramé lo è stata dal Grand Marcel

• un candeliere
in Maigret en meublé, l'usuraio Mabille viene colpito da Julien Foucrier con un candeliere 
 
• una statua
in Maigret et le voleur paresseux, Honoré Cuendet viene raggiunto dai colpi inferti dal  figlio Wilton con una statua

• un ago infilzato nel cuore
in Pietr le Letton, l'ispettore Torrence viene ucciso con un ago infilzato nel cuore

• un ritaglio di un giornale
ne L'affaire Saint-Fiacre, la contessa soccombe a une crisi cardiaca dopo aver letto il ritaglio di giornale fatto scivolare nel messale da Emile Gautier
 
• un martello (2 romanzi)
in Chez les Flamands, Anna Peeters colpisce Germaine Piedboeuf con un martello e ne La maison du juge, Janin raggiunta dai colpi di martello infrti da Albert Forlacroix

 • un leva per togliere i pneumatici
in Maigret et Monsieur Charles, Gérard Sabin-Levesque viene colpito da Jo Fazio con un attrezzo smonta-pneumatici

• una canna/bastone
ne La danseuse du Gai-Moulin, Graphopoulos è colpito da René Delfosse con una canna-bastone, dal pomo d'oro, di suo padre


E infine è in Maigret et le client du samedi che Maigret stesso immagina Léonard Planchon che sta per uccidere quancuno con un pennello 

Murielle Wenger

domenica 8 giugno 2014

SIMENON SIMENON. IL GIOCO DEGLI" OGGETTI ASSASSINI" !

Ecco un gioco adatto alle pigre ore domenicali. Ce lo propone la nostra Murielle Wenger. E' un gioco, ma anche un test che misura la conoscenza delle inchieste del commissario e dei crimini sui cui indaga. Le soluzioni saranno on-line domani (lunedì 9) alle 10.30. Buon divertimento.

Vi siete già domandati quali sono le armi utilizzate nei crimini sui quali Maigret indaga? Io sì, e ho cercato di rispondere alla questione (vedi http://www.trussel.com/maig/momcol.htm#French).
Cari amici maigrettofili, oggi vi invito ad un piccolo gioco sull'argomento. Ecco qui di seguito, una lista di qualche "arma" con l'utilizzo della quale è stato commmesso un crimine. Bene, l'obiettivo del gioco è di scoprire, per ogni arma, in quale romanzo è stata usata. Ovviamente ho scelto quelle che si chiamano comunemente "armi improprie", oggetti di uso quotidiano... per aumentare un po' le difficoltà:




• un pezzo di tubo di piombo
• una chiave
• un cuscino (due romanzi)
• un candeliere
• una statua
• un ago infilzato nel cuore
• un ritaglio di un giornale
• un martello (2 romanzi)
• un leva per togliere i  
  pneumatici
• una canna

E per finire, un piccolo estratto dove Maigret cerca di immagnare quale arma sia stata utilizzata per compiere un assassinio:
"... non doveva possedere una pistola e, anche se ne avesse avuta una, sarebbe stato poco probabile che se ne sarebbe servito. Gli uomini del suo tipo, la gran parte delle persone che svolgono un mestiere manuale, hanno piuttosto la tendenza ad usare degli utensili familiari. Quale strumento per un pittore di un palazzo... non si può far a meno di ridere da soli, pensando ad un pennello..."
Di che romanzo si tratta?

Murielle Wenger


* Se volete, scriveteci le vostre risposte o nello spazio dei commenti oppure via email a
  simenon.simenon@temateam.com 
  Le soluzione saranno on-line domani (lunedì 9) alle 10.30

sabato 7 giugno 2014

SIMENON SIMENON. LA CHAMBRE BLEUE HA APERTO IL BRUSSELS FILM FESTIVAL

Dopo Cannes, Bruxelles. Ieri sera alle 20.00 la XII edizione del Brussels Film Festival (6-14 giugno) ha aperto i battenti con la proiezione de La chambre bleue, la pellicola dell'attore-regista Mathieu Amalric, tratta dall'omonimo romanzo di Georges Simenon. Un debutto tutto giocato in casa visto che i belgi aspettavano la prima nazionale del film tratto dal famoso romanzo del loro più celebre scrittore.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione cliccare su brusselfilmfestival

SIMENON SIMENON. 5 INCHIESTE PER "I MAIGRET 4"

E' stato inserito nelle anteprime. Il volume-raccolta dell'Adelphi  I Maigret 4, sarà quindi a breve nelle librerie. Ne avevamo parlato una dozzina di giorni fa' nel post I Maigret 4 preparatevi all'uscita
Ora vi possiamo confermare i cinque romanzi che avevamo preannunciato: "Il pazzo di Bergerac" (Le Fou de Bergerac - avril 1932) - "Liberty Bar"  (Liberty Bar - juillet 1932) - "La chiusa n. 1" (L’Écluse n° 1 - juin 1933 ) - "Maigret"  (Maigret - mars 1934) - "I sotterranei del Majestic" (Les Caves du majestic - in "Maigret revient" - octobre 1942).
Questo volume sarà, come è ormai noto, il Maigret per l'estate visto che, per l'uscita della prossima raccolta dei racconti del commissario, il pubblico degli appassionati dovrà tirare un po' il collo.
Chi volesse prenotarlo potrà già farlo, on-line, su IBS- I Maigret 4