Qualche giorno fa' in un post ci chiedevamo che cosa sarebbe successo se Simenon invece di scegliere il genere poliziesco, con protagonista un commissario della polizia giudiziaria, avesse optato per il genere dei viaggi avventurosi con un eroe spericolato non dissimile da Indiana Jones. Murielle Wenger, ci ha provato. Ci propone infatti uno scorcio di una storia dove il protagonista potrebbe essere un... "Indiana Jules" e le sue scorribande nei quattro angoli del mondo... fumando la pipa e andando a riposarsi tra un'avventura e un'altra... in Francia in un tranquillo paesino come Meung...
Era insopportabile essere
là, i grandi occhi aperti, sentire le pupille bruciare sotto il fuoco di questo
sole accecante, era tremendo dirsi che non erano che le due e mezza del
pomeriggio e che la tortura sarebbe durata ancora per molto tempo.
E non era tutto! Una
quantità di cose insopportabili si accavallavano come le potenze infernali
tutte nello stesso tempo. Prima di tutto il paesaggio che Indiana Jules non
vedeva, poichè era accecato, ma che sapeva essere là, alla portata del suo
sguardo, la superficie liscia del deserto, con a destra la carovana armata di
Ben Affid e, lontano, molto più lontano, nel bagliore della luce, le rocce
rosse e nude.
Per la gente qualsiasi
M.Louis non era che un piccolo commerciante del suk, ma Indiana Jules sapeva
bene che era a capo di un'importante traffico di pietre preziose.Grugnì, gli arrivarono dei suoni confusi e sgradevoli, ma alla fine uno
solo, il più forte, si sovrappose agli altri.
- Siete voi monsieur Louis?
- Dormite? - domandò ironicamente quella voce - Sono desolato di
disturbarvi. Si tratta di Mr. Owen...
- Non lo consosco - rispose Indiana Jules.
Ma M. Louis non ci sentiva da quell'orecchio. Fece cenno all'aguzzino, che
strinse le corde e avvicino una nuova torcia alle braccia nude di Indiana.
M.Louis continuò.
- Non mi avete chiesto chi è questo Mr Owen...
- Mi è perfettamente indifferente.
- Tanto meglio, perché nessuno lo sa.
Questa volta, Indiana Jules, che cercava di evitare la torcia
fiammante, lanciò uno sguardo a M.Louis.
- Guarda! Guarda! Nessuno lo sa?
- Credo sia svedese, Ne ha tutta l'aria...
- E perché me lo dici?
- Perché questo Owen si è unito alla nostra squadra tre settimane
fa', accompagnato da una delle più belle ragazze che ho mai visto, una bionda
dagli occhi grigi e dall'incarnato appetibile...
Indiana Jules non aveva più voglia di stare ad ascoltare. Contemplava il
deserto dove vedeva apparire le teste dei cammelli della carovana.
- Hum! Hum! - fece Indiana che resisteva sempre. quasi voglia, per
protesta contro tutte queste storie di lasciarsi cadere e di finire steso sulla
sabbia.
- E non è tutto.... - proseguì implacabile M.Louis che ricordava in quella
situazione uno sceicco arabo che Indiana aveva sfidato un tempo.
- Cosa c'è ancora?
- Non vi ho ancora detto in che modo morirete...
- Fà lo stesso- rispose Indiana Jules in un ultimo sussulto di forze.
- Adesso andiamo a nuotare in una vasca!
Un vasca? Nel bel mezzo del deserto? Ma non era possibile potersi godere in
pace il sole?
Solo, ora rifletteva al suo prossimo avvenire.
- Questi ragazzi se lo ricordano! - pensò.
Persone che si conoscono, un M.Louis è ben informato per giudicare
dall'abilità di avventuriero.
Quando il sole tramontò, dovette assistere ad una lunga discussione tra i
vantaggi e gli svantaggi di due differenti torture, poi i barbari se ne
andarono.
- Per me ci vorrebbe un mezzo litro... sospirò Indiana Jules con voluttà.
Un mezzo litro, in uno spesso boccale, ecco il sogno che s'impossessò di
lui al momento di morire. Ritrovò il suo colpo d'occhio pesante e allo stesso tempo
acuto, e quella strana tranquiliità che s'impossessava di lui quando la sua
mente lavorava più attivamente.
M. Louis, vicino a lui, vestito con un caffettano nero, restava serio
- L'ora della mia morte, Louis?
- Aspettate che guardo... le sei del mattino... Il tempo che la
rugiada della notte abbia rempito la vasca...
Indiana Jules inarcò le sopracciglia, diventando più attento.
- E' piuttosto complicato ...- finì per mormorare tra sè e sè.
- Credo - disse M. Louis - che voi abbiate sbrogliato matasse più intricate
di questa situazione...
- Ditemi M. Louis...
- Certo - di rimando l'altro
- Che cosa beveva Mr Owen?
- Su questo non posso rispondervi...
- E M.lle Germaine?
- Non lo so.
Bisognava che qualcuno avesse bevuto il whisky di cui era stata ritrovata
una bottiglia sotto la tenda!
- Volete che vi porti da lei?
Indiana Jules, sollevato, intravide una possibilità di uscire da quella
situazione. M. Louis chiamò un suo uomo e portarono Indiana dalla bella bionda,
lasciandoli soli in un tête-à-tête.
- Buongiorno, signorina...
- Buongiorno signore...
Era senza dubbio turbata.
- Cosa volete da me?
- Ne ne avete un'idea?
Una volta ancora fu il silenzio e Indiana Jules aveva i nervi così tesi che
il cannello della sua pipa, che M. Louis gli aveva restituito, scricchiolò
sotto i suoi denti.
- Cosa serve che prenda?
- Portatemi alla svelta una bottiglia di whisky...
- Piena?
- Che ne dite?
- Voi dite?
- Ma in fretta, perdio, non vedete che state rovinando tutto?
La bottiglia era lì, proprio tra i due.
- Che cosa fate? - domandò lei girandosi.
Allora lui prese la bottiglia e la scagliò sul fuoco. La bottiglia esplose,
proiettando fiamme tutt'intorno a loro.
Indiana Jules approfittò della confusione per trascinare la donna fino al
recinto dove erano legati i cammelli. Al volo la fece salire sul dorso di uno
degli animali, si mise dietro di lei e sbatté i talloni sul fianco della bestia
per farla correre il più possibile.
- Chi siete? - domando lei a denti stretti - Siete francese, vero?
- Anche voi, credo...
La guardava di nascosto.
- Quale gioco state facendo? Chi siete? Cosa volete da me? Non credo che
vogliate del denaro...
- Avete indovinato.
- Cosa avete scoperto?
- Fin'ora niente di preciso... nonostante tutto sono convinto che noi due
insieme finiremo per scoprire tutta la verità...
Aveva caldo. Aveva lasciato spegnere la pipa di cui mordeva il cannello
mentre parlava.
- Voi siete diventata l'amante di Owen. Questa è la vostra colpa, singorina
Germaine! Ma sì! Non protestate! Voi avete imbrogliato il vostro amico in
Svezia. La bottiglia, non ci avevo pensato stasera.
- Dov'é adesso - chiese la giovane donna che era impallidita.
- Tra le fiamme, lo avete visto bene.
Fu sorpreso di sentirla parlare... non se lo aspettava
- Quanto?
- Ventimila franchi?
A quel prezzo Indiana
Jules era pronto ad accettare la trattativa: avrebbe scambiato la giovane con i
diamanti rosa. Si sarebbe potuto credere che la donna fosse rassegnata. E
mormorò:
- Allora?
- Allora, niente! No! Non
pensate che possiate scappare...
Lui aumentò la sua stretta.
Lei smise di dibattersi e il cammello continuò a fendere la sabbia con
un'andatura veloce.
Ben presto arrivarono alle
porte della città. Lui saltò già dalla groppa del cammello e tese il braccio
alla giovane. I loro respiri, scaldati dalla corsa nel deserto, si
mischiarono.
Lui era abbastanza stupito
come lei della fine banale di quella vicenda tumultuosa.
- Che volete fare?
Tragica, lei replicò
guardandolo negli occhi:
- Non ne avete idea?
Lei si avvicinò lentamente,
molto lentamente, il suo viso sempre più vicino, poi, come un gesto brusco, gli
prese la pipa.
- Adesso cosa volete fare -
replicò Indiana Jules, disgustato.
Allora con un gesto estremo
la prese per il polso, forzandola a camminare davanti a lui. Si recò nel souk,
trovò la bottega di M. Louis Questi era seduto, su una pila di tappeti dai
disegni brillanti.
- E' lei che nasconde il
segreto di Mr. Owen - disse Indiana al suo nemico.
M. Louis sorrise, prese sul
suo petto un piccolo astuccio di pelle che aprì. Fece scivolare il contenuto
nella mano di Indiana Jules. I diamanti rosa brillarono alla luce della lampada
a olio.
- Certa gente - disse
- non sa rassegnarsi a ritirarsi definitivamente, anche quando le autorità
competenti hanno deciso che è arrivato il momento ...
Allora Indiana Jules lasciò
il negozio, senza nemmeno uno sguardo per la bella bionda. Uscì dal suk e si
recò dritto dritto all'ufficio della compagnia marittima, dove comprò un
biglietto per il primo cargo in partenza per la Francia.
Alcuni giorno di riposo a
Meung sarebbero stati benvenuti, prima del viaggio in America del Sud, dove
doveva ritrovare il tempio sacro, da cui i diamanti non sarebbero mai dovuti
uscire...
Murielle Wenger