mercoledì 31 agosto 2016

SIMENON SIMENON- MAIGRET E MONTALBANO MA COSA C'E' IN COMUNE?

Quello che viene spesso chiamato il Maigret italiano somiglia davvero al commissario di Simenon? E Camilleri quanto conta?
SIMENON SIMENON. MAIGRET ET MONTALBANO: QU'ONT-ILS EN COMMUN ?
Celui qu'on appelle souvent le Maigret italien ressemble-t-il vraiment au commissaire de
Simenon ? Quelle importance Camilleri attache-t-il à cette ressemblance ?

SIMENON SIMENON. MAIGRET AND MONTALBANO: WHAT DO THEY HAVE IN COMMON? 

Does the one often called the Italian Maigret really resemble Simenon’s Chief Inspector
What importance does Camilleri attach to this resemblance?
Per illustrare questo post abbiamo utilizzato un'immagine già pubblicata nel 2013 scrivendo dei due romanzieri












Ritorniamo a discutere sul rapporto Simenon- Camilleri e di conseguenza su quello Maigret-Montalbano
L'occasione ci è data dalla pubblicazione in edicola di una collana del Corriere della Sera 
la cui prima uscita è  "Camilleri racconta Simenon".
Al di là dell'interesse che suscita l'iniziativa (ricordiamo che lo scrittore siciliano fu il delegato Rai alla produzione dello sceneggiato "Le inchieste del commissario Maigret" interpretato da Gino Cervi, per la sceneggiatura di Diego Fabbri e la regia di Mario Landi), questo spunto fa tornare d'attualità una domanda ormai posta più volte: quanto somiglia Montalbano a Maigret?
Qui di seguito riportiamo una serie di opinioni di scrittori, letterati, saggisti e anche dello stesso Camilleri.
Sarà bene premettere che quello che non si può metter in dubbio è la passione che Camilleri nutre per Simenon. Quanto questo abbia influito sulla creazione del suo commissario, non lo sappiamo, siamo nel campo delle opinioni e più di una delle testimonianze che riportiamo, riscontrano questo filo che lega Maigret a Camilleri e quindi a Montalbano.
Vale la pena di ricordare che Camilleri conobbe il vero successo come scrittore a settanta anni circa, la stessa età in cui Simenon smise di scrivere i suoi romanzi. Questo non è un giudizio di valore, ma la pura e semplice constatazione che, mentre il belga creava il suo personaggio più famoso a poco più di venticinque anni, il siciliano ha dato forma al suo eroe sulla soglia dei settanta. Questo aldilà delle capacità, dello stile e del livello d'ispirazione, presuppone una genesi assi diversa dei due protagonisti.
Alcune delle somiglianze che nei testi più sotto vengono sottolineate, non sono esclusive. Nel senso che non è solo Montalbano ad aver mutuato alcune delle caratteristiche del commissario Maigret. Questo dipende dal fatto che fino al suo debutto la letteratura poliziesca mondiale non conosceva romanzi il cui protagonista fosse un funzionario di polizia con quelle specifiche caratteristiche. Quello di Simenon era un poliziesco che rompeva tutti gli schemi, come d'altronde erano assolutamente inedite per un investigatore le qualità e i comportamenti che contraddistinguevano Maigret.
Insomma un giallo di rottura, potremmo chiamarlo quello di Simenon. Mentre quello di Camilleri viene dopo un secolo di investigatori, detective, ispettori, tenenti, commissari... Tutto ciò ovviamente rendeva la creazione di un commissario "originale" molto difficile. In questo, e nella passione per Simenon, forse vanno cercate le analogie quelle volute e quelle involontarie, ma anche quelle percepite dai lettori (forse anche quelli che magari avevano già letto Maigret). 
Intanto questa domanda  Simenon Simenon se l'è già posta in un post del 16 agosto del 2013 "Simenon e Camilleri. Ma Montalbno è davvero nitpote di Maigret?", giungendo ad un conclusione negativa. Leggete e giudicate.
Diremmo che la grande stampa sposa la teoria di Camilleri discepolo di Simenon: Montalbano ha imparato da Maigret titolava il Corriere della Sera del 12 luglio in un articolo sull'incontro tra lo scrittore siciliano e John, il figlio di Simenon.
Quanche anno fa' in un'intervista sull'Arena di Verona del 4 settembre 2011, in occasione del premio consegnato a Camilleri della Fondazione Campiello, lo scrittore ammise di essere debitore nei confronti delle inchieste di Maigret scritte da Simenon e addirittura definì "la propria tecnica di scrittore la stessa di Simenon". 
E d'altrondo stesso Camilleri ha da sempre dichiarato apertamente" il proprio debito con Simenon". 
Corrado Augias, giornalista e scrittore che ha seguito molto Simenon, in un articolo su La Repubblica del gennaio del 2003 aveva detto "Se ci si pensa solo un momento si vede subito che non certo per calcolo ma solo per istinto, la fortuna del commissario Montalbano creato da Camilleri si basa su una struttura equivalente, con in più la variante del dialetto che aggiunge alle vicende narrate un ulteriore e rassicurante connotato casalingo. Maigret è un grosso, solido borghese, che combatte la delinquenza e scopre gli autori dei delitti né per amore dell’avventura né per sfida intellettuale. Agisce come agisce solo perché si trascina fin dall’infanzia “una specie di senso del dovere” e anche perché cova “il timore di non aver mai fatto abbastanza per guadagnarsi il pane”. 
E di questo  Camilleri ne è ben consapevole, al punto che nella genesi di Montalbano dovrà sforzarsi di diversificare il proprio personaggio da quello di Simenon che gli era ormai entrato sotto pelle. Sarà uno sforzo “vano” perché del commissario parigino di Simenon e della stessa prosa simenoniana rimarranno ampie tracce in Camilleri stando almeno alle dichiarazione dello stesso Camilleri a Giovanni Capecchi nei primi anni 2000
In un saggio di Katarzyna Piekarz del 2014 si sottolinea che "Montalbano non prende mai gli appunti, osserva attentamente l’interlocutore e coglie tutto all’istante. Come il commissario parigino di Simenon usa la psicologia, cerca di immedesimarsi con la vittima nel tentativo di conoscerla. A questo scopo cerca anche di conoscere il suo ambiente,
Come si è già menzionato, il commissario cerca di preparare una trappola contro l’interlocutore, come fa anche Maigret, e a volte, a questo scopo ricorre ad un trucco, ad una specie di bluff".
Alla domanda "A chi si ispira, Camilleri? il blog ToWriteDown nel settembre del 2013 rispondeva  "Sicuramente allo scrittore francese (belga in realtà n.d.r.) che in tanti hanno definito la più grande macchina per scrivere della storia della letteratura, Georges Simenon. E chi consiglia di leggere, Camilleri?....si tratta ovviamente sempre di Simenon,...." 
Insomma l'spirazione dello scrittore siciliano al romanziere belga, sembra un dato scontato, ma i risultati a nostro avviso (e siamo puntuali lettori anche di Montalbano) non sono comparabili, sono due personaggi diversi almeno per indole, cultura e atteggiamento. Poi, certo qualche punto di somiglianza c'è, ma esiste un'altra fondamentale differenza.
Infatti mentre Camilleri dichiara, ed è riscontrabile, che di lui in Montalbano c'è ben poco, in quarant'anni di convivenza, i punti di coincidenza tra Simenon e Maigret sono andati sempre aumentando, non arrivando certo alla sovrapposizione, ma ad unaacorrispondenza davvero speciale. (m.t)  

martedì 30 agosto 2016

SIMENON SIMENON. "J'AI LE MAL DE PARIS"… HEUREUSEMENT MAIGRET EST LÀ…

Les lieux de rédaction et d'action des romans américains de Simenon 

SIMENON SIMENON. "HOMESICK FOR PARIS"… FORTUNATELY, MAIGRET IS THERE  
Writing and setting spots for Simenon's American novels 
SIMENON SIMENON. "HO IL MAL DE PARIS"… FORTUNATAMENTE MAIGRET È LÀ… 
I luoghi di scrittura e dell'azione dei romanzi americani di Simenon

Simenon a vécu une dizaine d'années en Amérique, où il a habité huit domiciles différents, dans chacun desquels il a exercé son métier de romancier. On peut faire une liste des textes écrits à chaque endroit: en 1946, Sainte-Marguerite-du-Lac-Masson au Québec (2 romans, 3 nouvelles), puis Saint Andrews dans le Nouveau-Brunswick (2 romans, 3 nouvelles); 1946-1947, Bradenton Beach en Floride  (3 romans, 3 nouvelles); 1947-1948, premier séjour à Tucson (4 romans, 1 nouvelle); 1946-1949, Tumacacori en Arizona (4 romans); 1949, deuxième séjour à Tucson (3 romans); 1949-1950, Carmel-by-the-Sea en Floride (4 romans, 2 nouvelles); 1950-1955, Lakeville dans le Connecticut (26 romans, 3 nouvelles).  
En notant le lieu de l'action de l'intrigue de chacun de ces textes, on se rend compte que environ la moitié se déroule à Paris, l'autre moitié dans divers lieux d'Europe et des USA (New York, La Rochelle, Côte d'Azur, Liège, etc.). En poussant l'analyse encore un peu plus loin, on remarque que souvent, le premier texte écrit dans un nouvel endroit a pour cadre un lieu autre que parisien: à Sainte-Marguerite, c'est Trois chambres à Manhattan (New York); à Saint Andrews, c'est Au bout du rouleau (Chantournais); en Floride, la nouvelle Sous peine de mort (Porquerolles); à Tucson, La Jument-Perdue (Tucson); à Tumacacori, Le fond de la bouteille (Tumacacori); pour le second séjour à Tucson, pour une fois c'est à Paris que se déroule l'intrigue de Les quatre jours du pauvre homme; à Carmel, l'action de Maigret et la vieille dame se déroule pour l'essentiel à Etretat; à Lakeville, Tante Jeanne se passe dans les environs de Poitiers. Mais on constate aussi que, passé les premiers romans, que Simenon situe dans divers lieux qu'il a parcourus jadis et naguère, il en revient à une action se déroulant à Paris, comme si la ville restait une référence dont il ne peut se défaire. Il a beau "décentraliser" ses romans, il vient toujours un moment où il peut s'empêcher de se replonger dans le décor des péniches sur la Seine et des petites rues bordées de bistrots. Et il se trouve que la plupart de ses textes où il revient à Paris sont ceux où il narre une enquête de Maigret, comme si son personnage l'aidait à retrouver une ambiance qui va lui permettre d'évoquer, mieux que jamais, la distance "sublimant" ses souvenirs, l'époque et les lieux qu'il a connus pendant l'entre-deux-guerres, Montmartre et Montparnasse formant les deux rives qui encadrent le "centre historique" de la ville, le Marais de la place des Vosges, et l'île de la Cité plantée du Palais de Justice, de la Préfecture de Police et de la Brasserie Dauphine…  
Ainsi à Sainte-Marguerite, la première intrigue parisienne est-elle celle de Le client le plus obstiné du monde, baignée d'un lumineux printemps parisien; tandis qu'à Saint Andrews, c'est la touffeur de l'été de On ne tue pas les pauvres types. En Floride, pas de Maigret, mais une nouvelle qui aurait presque pu faire partie de la saga du commissaire: Les petits cochons sans queue. A Tucson, après Le petit restaurant des Ternes, une nouvelle sans Maigret mais avec Lognon, Simenon écrit Maigret et son mort, un roman qui marque le retour définitif du héros à la PJ. A Tumacacori, le deuxième roman écrit par Simenon est La première enquête de Maigret, situé dans un décor parisien encore plus nostalgique, celui de la fin de la Belle Epoque, avec ses fiacres, ses messieurs en canotier, et ses dames aux chapeaux fleuris de tricolore, marguerites, coquelicots et bleuets. A Carmel, ce sera L'amie de Madame Maigret, un des plus parisiens des romans, qui nous emmène du square d'Anvers à la rue de Turenne, en sillonnant presque toute la capitale. A Lakeville, le deuxième roman écrit par Simenon est Les mémoires de Maigret, qui évoque, bien entendu, les décors familiers du policier à la pipe… 
Enfin, on ne manquera pas de relever que si le tout premier texte écrit par le romancier sur le sol du Nouveau Monde nous plonge au cœur de Manhattan, le dernier, une dizaine d'années plus tard, nous plonge dans un coin de Paris on ne peut plus simenonien, celui des alentours du canal Saint-Martin. Jamais peut-être le romancier n'a si bien évoqué la poésie nostalgique d'un petit matin de mars autour de l'eau des péniches que dans son dernier roman écrit en Amérique, et on peut y voir le signe que l'aventure américaine, pendant laquelle Simenon a cru pouvoir trouver de nouvelles racines sur un autre continent, va prendre fin par un retour aux sources de l'inspiration… 

Murielle Wenger 

lunedì 29 agosto 2016

SIMENON SIMENON. “MAIGRET’S MEMOIRS: INSPECTOR MAIGRET, COMES OUT ON SEPTEMBER 1

Some details about the next Penguin translation for Anglophones. 

SIMENON SIMENON. “LES MEMOIRES DE MAIGRET” EN ANGLAIS ARRIVE LE 1 SEPTEMBRE 
Des détails sur la prochaine traduction de Penguin pour les anglophones. 
SIMENON SIMENON. "LE MEMORIE DI MAIGRET" IN INGLESE IN ARRIVO IL 1° SETTEMBRE
Alcune caratteristiche della prossima traduzione di Penguin per gli anglofoni

Maigret’s Memoirs, Penguin’s English translation of Simenon’s Les Mémoires de Maigret, will be available through Amazon in the UK as of September 1, 2016. 
Both paperback and Kindle editions are expected. (An audio version from Audible.com is not yet visible on the horizon.) Preorder options already exist, so one does not have to ‘wait’ too long to get onboard. The preorder prices are £7.99 and £4.99 respectively. The opportunity for delivery to the USA will appeal to some because paperback and Kindle editions from Amazon.com will not be available until April 25, 2017. Taking the UK option adds a cost of $9.24 and a transatlantic trip of 7 to 10 days to get the book in hand.
A projection on the book’s availability to Anglophones from other Amazon sources throughout the world follows in alphabetical order: September 1, 2016: Australia KindleBrazil Kindle; China paperback and Kindle; France paperback and Kindle; Germany paperback and Kindle; India Kindle; Italy paperback and Kindle; Japan paperback and 
Kindle; Mexico Kindle; Netherlands Kindle; Spain paperback and Kindle. 
April 25, 2017Canada paperback and Kindle Les Mémoires de Maigret originally appeared in 1951, but the English translation Maigret’s Memoirs did not first appear until 1963. Its translator was Jean Stewart then, and now the translator is Howard Curtis. Be aware the ISBN-13 for this new edition is 978-0241240175This work is the 63rd in Simenon’s original order of publication and the 35th in Penguin’s modern series of translations. I enjoyed this book in particular because Maigret as narrator fulfils a promise that “one day I would calmly speak about, without a temper and without hard feelings, what I have to say and set the record straight once and for all.” In a rambling recounting, Maigret talks about his childhood, meeting his wife, dropping out of medical school, becoming a cop, and his view of his life, especially his police, experiences. He corrects Simenon’s errors on many subjects, and Simenon weighs in how he sees himself as we. 

David P Simmons