mercoledì 17 settembre 2014

SIMENON SIMENON. LA COPPIA MAIGRET-BATTISTON: ANCORA DUE AUDIOLIBRI

"Maigret" e "Il crocevia delle tre vedove". Sono i titoli dei due audiolibri della Emons, usciti da qualche giorno e che confermano la voce dell'attore Giuseppe Battiston come quella ufficiale per leggere le inchieste del commmissario simenoniano.
"Maigret" romanzo uscito nel 1934, (Maigret - diciannovesimo ed ultimo del prima serie targata Fayard) è il quinto titolo audiolibro maigrettiano ed ha una durata di tre ore e tre quarti. Si tratta, come forse ricorderete, dell'inchiesta che Maigret, già in pensione a Meung-sur-Loire, svolge tornando a Parigi per aiutare il nipote Philppe, anche lui in polizia, accusato di omicidio.
Il sesto audiolibro (La nuit de carrefour - 1931) più o meno lungo quanto il precedente, ci racconta una delle primissime indagini di Maigret in uno sperduto incrocio nella nebbiosa campagna nei dintorni di Parigi, dove un caso molto intricato impegnerà non poco il commissario tra vedove, gangster e una donna sensuale che turberà anche il nostro Maigret.
Continua così questa collana maigrettiana in audiolibri, arrivata così alla sesta edizione, che dimostra come ci sia un pubblico che apprezza questa non diffussissima modalità di fruire dei romanzi, fenomeno che riscontriamo peraltro anche all'estero. Un Simenon letto, che si può godere anche durante un viaggio in auto mentre si guida o mentre si cucina, insomma quando si è affaccendati in operazioni che non ci consentono di tenere un libro in mano. Da provare.

martedì 16 settembre 2014

SIMENON SIMENON. QUANDO GEORGES SCRIVEVA GLI... SPIRITUALS !


"Duecentomila negri sono venuti per aprire il canale di Panama, centottantamila sono morti di di colera di peste e di altre malattie  tramesse dai bianchi. Restano ventimila negri sul canale di Panama...".
Questo è l'inizio di Panama Canal, uno spiritual scritto a quattro mani, musica di Gobert, parole di Simenon.
La canzone è inserita in Quartier Nègre, una delle tre opere teatrali del romanziere, e scritta in inglese. Quartièr Negre è una pièce in tre atti e diciassette quadri, tratta dall'autore dal suo omonimo romanzo (Gallimard - 1935). La piece debuttò nel dicembre del 1936 al Thèatre Royal des galeries Saint-Hubert.
Lo riporta un'intervista fatta da Maurice Pironi a fine settembre del 1982 in cui si parla di questa insolita veste del Simenon-paroliere il quale specifica:"... esiste anche un disco che dovrebbe essere custodito presso il Fondo Simenon...".
Ma la cosa non finisce qui perchè Simenon accenna ad altre parole di questo Panama Canal "... ora grandi navi passano sul canale di Panama, magnifiche, noi andiamo a mendicare e ci regalano qualche piccola moneta. Loro non sanno che siamo stati noi a costruire il canale di Panama...".
A questo punto Pironi chiede a Simenon se abbia scritto altre canzoni.
Ecco la risposta di Simenon
"Sì, sì. Il lungo spiritual negro, che è molto più importante, perchè ad un certo momento il mio protagonistra sposa una piccola negra e nasce un bambino e quindi c'è un battesimo negro (questo nella commedia)... e c'è un pastore che canta la canzone del battesimo che vi traduco approssimativamente: Il primo giorno Dio ha creato la terra, il sole e le stelle. Il secondo giorno ha creato gli animali, i pesci e tutti gli animali che ci sono sulla terra. Il terzo giorno ha creato il Negro e la canzone dei Negri ed è così che è nata la canzone dei Negri - e Simenon aggiunge - tutto il resto è su questo tema: Oggi noi abbiamo un nuovo piccolo Negro... Tutto è stato scritto nello stile degli spirituals negri, quello di New Orleans di cui allora ero appassionato".

lunedì 15 settembre 2014

SIMENON SIMENON. LE MISS CONTRO MAIGRET, OVVERO LA7 COLPEVOLE O INNOCENTE?

Abbiamo ricevuto e letto diverse indignate reazioni al fatto che l'emittente LA7 abbia sostituito sabato l'ormai consueto appuntamento con lo sceneggiato Maigret/Bruno Cremer, con una delle puntate di Miss Italia condotte da Simona Ventura.
Sappiamo che si trattava di un secondo appuntamento per l'emittente, visto che fino a due anni fa' la trasmissione era appannaggio della Rai. Ma forse lo scarso appeal dimostrato nelle ultime edizioni (che pure avevano registrato uno share intorno al 24%) aveva spinto viale Mazzini a cedere i diritti del format alla tv di Urbano Cairo. Se la nostra supposizione è giusta, quello che conquistava Miss Italia in Rai non era più nella media del suo share e quindi era diventata cedibile. Da parte sua LA7 aveva visto l'occasione di acquisire un programma che pure aveva un suo seguito e che magari, anche senza un gran successo, avrebbe assicurato uno share che per la media de LA7 non sarebbe stato malvagio (versione 2013 Miss Italia su LA7 al 5,5% dello share).
Veniamo infatti allo share. Tra le ultime puntate di Maigret, quella del 6 settembre é arrivata ad un 2,8%. La puntata di sabato di Miss Italia ha toccato  il 6,46%.
Come si vede si tratta di più del doppio.
La scelta della programmazione tiene conto dello share che è strettamente collegato con la pubblicità (sia per quantità che per il suo costo) che, per una televisione commerciale come LA7, è l'unico introito.
Insomma anche se si vocifera che Miss Italia 2014 sia stato un flop, in realtà è aumentata quasi di un punto percentuale rispetto all'altr'anno e ha raccolto mezzo milione di spettatori in più rispetto al Maigret/Cremer.
Mezzo milione di indignati e un milione che hanno seguito gambe, labbra, occhi, cappelli e altre cose della più bella tra le belle d'Italia.
Ai maigrettofili potrà non piacere, ma così va la vita... in tv.

sabato 13 settembre 2014

SIMENON SIMENON. INTERVISTA AL 12 DE AVENUE DES FIGUIERS

Siamo nel maggio del 1975. Georges Simenon  ha smesso di scrivere  da un paio di anni e il telegiornale di TF1 ha deciso di realizzare un'intervista con lo scrittore nella sua casa rosa a Losanna. L'inviato è Yves Mourousi che chiede allo scrittore di illustrare gli strumenti per la sua scrittura che si trovano ancora nel suo studio ma anche la presenza delle pipe, di due registratori, del perchè non vi siano quadri alle pareti e dell'assenza di una biblioteca. E' un Simenon molto invecchiato, che ha smesso di scrivere da tre anni, ma per il quale il terribile suicidio della figlia è ancora lontano.

venerdì 12 settembre 2014

SIMENON SIMENON... MANDATEMI SU UN ALTRA BIRRA/2

(segue da giovedì 11) - Maigret beve birra non solo per motivi legati al piacere del palato. Ad esempio, ordinare una birra può essere un segno di "protesta" del commissario, un modo per distinguersi, per imporre la sua "figura popolana", per marcare certe differenze di classe. 
Ad esempio, ne Le charretier de la Providence, Maigret, dopo che il giudice aveva interrogato Sir Lampson  " - un Clairfontaine Lagny, fiero della sue particelle-", come l'autore osserva con umorismo, citato in una discussione con sfumature snob così irritanti per Maigret che non può che affondare le mani nelle tasche con un gesto "più plebeo che naturale", poi va al caffè si lascia andare sul bancone e ordina un mezzo boccale, come per protestare contro i modi del giudice ... Ecco perché Maigret ama la birra che può consumare anche nei piccoli bar popolari, "...voleva un bicchiere di birra in un luogo dove potesse confondersi con persone comuni, che si prendono cura dei loro piccoli lavori quotidiani. "(Maigret chez le ministre); 
"... birra rinfrescante grazie alla quale riesce a poggiare di nuovo i piedi per terra. Quanto è piacevole ritrovare un vero bancone di zinco, la segatura sul pavimento, un ragazzo in un grembiule blu..." (Maigret et l'affaire Nahour).

E' anche un modo di imporre la sua presenza, il suo punto di vista, il non lasciar correre: per esempio, ne Le chien Jaune, quando arriva il sindaco per esprimere le sue rimostranze a Maigret: "Le ricordo che tutto è stato fatto in questo momento è di vostra responsabilità ...", cui Maigret semplicemente risponde: "...un demie, Emma..." ...  

O in Chez les Flamands: "...domenica, Maigret raggiunse al caffè l'ispettore Machere, che sedeva in compagnia delle autorità locali, a bere aperitivi all'anice - questa è l'occasione per un dialogo scoppiettante tra un solenne vicesindaco e un Maigret tutto intriso di ironia:
- Sa, che abbiamo parlato molto di lei in paese? 
- Sono entusiasta!  
- Voglio dire, abbiamo parlato negativamente. Il vostro atteggiamento è stato interpretato così  ...  
- Mezzo boccale, ragazzo! ben freddo! 
 - Beve birra a quest'ora? "

Ma "rifornimento di birra" è anche una sorta di "ammollo", come Maigret assorbe quello che lo circonda, immerso in un sogno, come una trance, che gli permette di scoprire la chiave l'enigma;
eccolo in Signé Picpus dopo la telefonata che ha passato al notaio di Saint Raphael: "..questa è la quinta, sesta birra e a poco a poco Maigret diventa gradualmente un altro uomo. Si direbbe che entri in azione, che tutte le sue facoltà diventino più acute e che proceda spedito con una forza tranquilla."

Una sola birra (o più d'una...), è poi l'elemento che scandisce la fine di un'indagine, quando "il dado è tratto" e non c'é altro da fare che il "ritorno nella vita di tutti i giorni... fino alla prossima indagine ...". Questo momento segna il finale di più di una pagina di romanzo:

"Voleva, in primo luogo, sedersi sulla terrazza della Brasserie Dauphine come la notte si era seduto, per un lungo periodo, ad un altro terrazzo.  

- Mezzo boccale... commissario?  
Come quando si rivolgeva con ironia, rispose, alzando lo sguardo:  
- Due "(Maigret tend un piège)

"Cinque minuti più tardi, al bancone del piccolo ristorante di famiglia, comandò:
- Birra ... Nel bicchiere più grande
che hai ... "(
L'ami d'enfance de Maigret))

" Lasciarono a piedi la questura e arrivarano in un piccolo bar familiare. [...]
- Che succederà, signor commissario? .
- Un grande demie. Il più grande che c'è ...
"(
Maigret et l'homme tout seul)

"Raggiunse Place Dauphine, dove due dei suoi colleghi stavano prendendo pastis. Fu tentato per un attimo, poi ordinò  

- Il più grande bicchiere di birra che avete ... "(Maigret et l'indicateur).

Murielle Wenger 

giovedì 11 settembre 2014

SIMENON SIMENON. ...MANDATEMI SU ANCORA UN'ALTRA BIRRA! /1


Maurizio si chiedeva l'altro giorno perché Maigret beve birra. Ha già dato qualche risposta, ma questo mi ha fatto venire voglia di andare ancora una volta a ripercorrere il corpus della opere per vedere non solo perché Maigret beve birra, ma anche in quali circostanze e per quali motivi. (m.w.)

Primo. La birra è la bevanda più frequentemente consumata da Maigret nel corpus (si vedano questi due studi 
http://www.trussel.com/maig/momseu.htm#bieres et http://www.trussel.com/maig/boisson-f.htm). Si potrebbe dire che è il suo  drink naturale. Naturalmente, beve anche altri alcolici, come il calvados, il brandy o il vino bianco al gusto dei terroir. Ma la birra è in qualche modo il suo consumo più consueto, è "le demie" ordinato al primo il primo bar che incontra. Ma è anche la bevanda che lo "marchia" che lo caratterizza come la sua pipa, così la birra... è  quindi un segno distintivo del commissario, conosciuto tanto come fumatore di pipa, quanto come amante della birra. Così sembra, ancora in incognito, all'inizio del romanzo  La danseuse du Gai-Moulin "... come un "grosso uomo, molto pesante. Il suo volto é placido e lui non ascolta il ragazzo che vorrebbe consigliargliene una. Si siede ad un tavolo qualunque - e ordina delal birra...".  
Lo ritroviamo seduto con suo nipote, davati ad una choucroute in  Mademoiselle Berthe et son amant : "... Maigret mangiava di gusto: ben sistemato, aveva un modo di trangugiare "le demie", così avidamente che avrebbe potuto fare pubblicità ad una marca di birra...". E infine, in questo mini ritratto disegnato dall'autore, la cui immagine potrebbe essere una copertina per un suo romanzo: "Maigret, stava semplicemente seduto sulla terrazza della Brasserie Dauphine, all'ombra della tenda a strisce rosse e gialle, davanti ad una birra ben spillata, fumava beatamente la pipa, attendendo l'ora del pranzo e di tanto in tanto aggrottando per un attimo la fronte rugosa..." (On ne tue pas les pauvres types).
 
La birra è di solito la prima bevanda cui pensa quando entra in un pub, gli viene spontaneo, lo fà "meccanicamente" come un abitudine, un tic che ripete  senza nemmeno accorgersene. Si può anche dire che si tratta di un "rituale" cui il commissario si adatta per esser in linea con il suo personaggio. Così, nella testa di un uomo, quando si trasferisce nell'hotel davanti al Citanguette, dove sorveglierà Heurtin, chiede al cameriere di farsì portare birra e tabacco grigio, due ingredienti senza i quali non può lavorare in modo efficace ...
La birra in confronto con altri alcolici, vanta una virtù particolare: ha il dono di essere rinfrescante, capace di placare la sete del commissario, molto meglio di altre bevande:
"- Che cosa posso servire, signor Maigret?
Birra, naturalmente! Aveva una sete di tracannare cinque o sei pinte d'un fiato ". (
Maigret et la Grande Perche )
La birra viene descritta da Maigret come la freschezza di un "mezzo boccale ancora tutto appannato" (
Monsieur Gallet, décédé ) oppure "dalla schiuma argentata" (Maigret et son mort). 

Ma la birra è  una bevanda fatta per accompagnare certi cibi, soprattutto la choucroute e in particolare è la bevanda che forma un duetto insuperabile con i sandwich. Quando Maigret non si sente attratto dal menù del ristorante, ordina una birra e dei sandwich. Ma quest'accoppiata è quella che privilegia soprattutto quando deve sbrigare del lavoro in ufficio e non ha il tempo per andare a mangiare fuori. 
E' in assoluto il primo menù che appare nella serie, quando, in Pietr le Letton il commissario tornato al Quai e divide con Torrence le informazioni sull'inchiesta mentre sei birre e quattro panini imbottiti vengono portati evidentemente dal garçon della Brasserie Dauphine... E' anche uno degli elementi immancabili durante gli interrogatori che si svolgono nel suo ufficio, al punto che quando invece deve condurne uno in un altro luogo, tende a ripetere gli stessi gesti, birra e sandwich compresi, per rendere la scena più simile possibile alla quella che succede in ufficio. Per esempio in Maigret à New York, prima di telefonare a Daumale in Francia ecco cosa fà : "... inizia bevendo un boccale di birra, non tanto pechè avesse sete,, ma per un sorta di superstizione, perchè aveva sempre bevuto della birra quando doveva iniziare un interrogatorio difficile o durante l'interrogatorio stesso..." (continua domani venerdì 12)
Murielle Wenger