venerdì 4 giugno 2021
giovedì 3 giugno 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND - DOMANI ON LINE IL NUMERO 16 - NUMÉRO 16 EN LIGNE DEMAIN
ad essere molto veloci nella scrittura.
Voi ci avete mai pensato leggendo un romanzo.
E' lo scrivere rapidamente oppure lentamente
che fa di un romanzo una buona opera?
Mais qu'y a-t-il de si mauvais
dans le fait d'être très rapide à écrire.
Avez-vous déjà pensé à cela en lisant unroman.
Est-ce que c'est d'écrire vite ou lentement
qui fait d'un roman une bonne œuvre ?
SIMENON SIMENON "REPORT" - JOURNÉE SPÉCIALE DÉDIÉ À JEAN RICHARD
La Nouvelle Republique - 03/0672021 - Rédaction - L’exposition en hommage à Jean Richard, qui aurait eu 100 ans en avril dernier et dont on commémore cette année le vingtième anniversaire de la mort, se tiendra du mercredi 9 au mercredi 23 juin, dans la salle de l’espace Noisy, à Bessines. Des documents et objets ont été prêtés pour l’occasion par Pierre Fenouillet, un proche de l’acteur et amoureux du cirque, mais également par les Archives départementales et la commune. L’occasion de mieux connaître l’artiste aux multiples facettes né à Bessines, au logis de Pierre-Levée, le 18 avril 1921 [...] Un homme généreux, amoureux de la vie, entrepreneur, comédien, propriétaire de cirques et créateur du premier parc d’attraction en France. Enfant, Jean Richard a fait ses premiers pas dans le Marais poitevin et y reviendra des années plus tard à plusieurs reprises, notamment pour y tourner un épisode du commissaire Maigret entre Niort et Coulon.
martedì 1 giugno 2021
SIMENON SIMENON "SOUVENIR" - LA DISGRAZIA DI NON "PASSARE LA LINEA"
E' un Simenon in gran forma, appena tornato dai dieci anni americani, arrivato in Europa dove ha potuto constatare che la sua fama è cresciuta, ma soprattutto che c'è stato un sostanziale cambiamento nel giudizio della critica. Quella Francia da lui ritenuta ostile e "matrigna" e che aveva voluto abbandonare in tutta fretta alla fine della guerra, con un taglio netto immergendosi fin sopra i capelli nel sogno americano, ora invece gli tributa onori. Questa tangibile fama e l'autorevolezza riconosciutagli, sortirono evidentemente un effetto galvanizzante e quindi quello che si siede a scrivere questa storia è davvero un Simenon in gran spolvero.
Ne viene fuori un romanzo che scava nella psicologia e nei comportamenti di Lucien Gobillot, ricco, famoso, rispettato, con una moglie che gli fà fare un'ottima figura in società. Avvocato, rinomato per le sue arringhe, ma soprattutto per la capacità di non perdere mai una causa, rispettato e temuto dentro e fuori il tribunale, frequenta il mondo che conta politicamente e finanziariamente. Insomma sembra un tipo vincente, sicuro di sé, che nulla e nessuno possa fermare.
Dall'altra parte c'è Yvette, giovane e minuta ragazza, prostituta per caso, facile nei costumi, fragile nel corpo e nell'animo. Questo esserino gli provoca un'incrinatura che l'avvocato cerca di spiegarsi... non è sesso, non è amore, non è compassione... Quella, a prima vista, insignificante e scialba giovane, gli entra dentro e lui non riesce a capire il perché. Nemmeno aprendo un dossier su sé stesso, come fà per i suoi clienti, riesce ad annotare elementi significativi. Questa storia sconvolge la sua vita? Fino ad un certo punto. La moglie, per lungimiranza o per calcolo, non fà una tragedia di questa sua sbandata, anzi sembra comportarsi in modo da creargli meno problemi possibili. Il contorno dei colleghi non manifesta reazioni di qualche importanza. L'unico che crea problemi è Mazetti uno dei tanti giovani con cui Yvette ha amoreggiato. Adesso, legata com'è a Gobillot, che le ha preso un casa vicino alla sua, che le ha dato un'esistenza borghese quale mai Yvette aveva pensato, non vuole più vederlo. Il finale è tragico. Yvette, nel frattempo rimasta incinta di Gobillot, viene uccisa dall'amante respinto, L'avvocato sprofonda di nuovo nella sua vita di sempre. La moglie forse è quella che vince?
Ma Gobillot da cosa è sedotto? Qui Simenon è bravo a farci vivere, facendo raccontare in prima persona da Gobillot l'attrazione misteriosa per Yvette, il progressivo slittamento di una semplice avventura, verso qualcosa di sempre più importante che occupa e modifica gradualmente la sua vita, costringendolo a rivoluzionare non solo le sue abitudini, ma anche la sua scala di valori.
E' la discreta vita dei comuni mortali che attrae Gobillot?
Una ragazza senza, genitori, senza casa, con una vita precaria, che vive una facile promiscuità con uomini e donne... è il suo esatto contrario. Questo incontro è forse qualcosa che lo mette di fronte alle scelte che ha sempre fatto, ma che forse non erano quelle che avrebbe voluto fare? Ma allora perchè cerca di trasformarla in una borghese? La bella casa, una pelliccia, la governante... vuole davvero che diventi come lui? O vuole darle l'opportunità di godere di quello che la vita le ha sempre negato? Le contraddizioni si sommano e s'incrociano in un groviglio psicologico che Simenon analizza sapientemente.
Gobillot, non passa la famosa linea simenoniana. Ci è molto vicino, perché anche se la storia con Yvette potrebbe distruggere il suo mondo, in realtà non è in grado di farlo per quanto la professione, le pressioni della moglie, gli obblighi mondani-societari sono stringenti... Lui vorrebbe, ma non riesce a sottrarsi a tutto... E' talmente avviluppato in quelle spire da non ce la fà a divincolarsi e quindi a fare il salto che gli farebbe passare la linea. E poi Yvette viene uccisa e Gobillot senza più quell'appiglio, viene risucchiato dal suo mondo, dalla moglie, dal suo tribunale, da un destino che non gli dà nessuna speranza di cambiamento.
Simenon è bravo a ricreare questo movimento a pendolo che fa oscillare Gobillot, dalla sua vita onorata e rispettabile, a questo annullarsi per una donna qualsiasi. Il rapporto con la moglie e quello con Yvette sono agli antipodi, e Gobillot non fa in tempo a compiere tutto il tragitto da una vita all'altra... Avrebbe davvero lasciato tutto alla sue spalle? Sembra di sì, ma il destino per lui aveva in serbo altro, come ci dimostra Simenon con le sue storie. Il destino piega, spezza, modella, modifica e l'uomo non può opporsi.
Da questo libro, abbiamo detto, fu tratto un film. Una sola notazione. La scelta di Brigitte Bardot per interpretare Yvette ci è parsa un po' azzardata. Yvette come ce la presenta Simenon è una ragazza che potrebbe passare inosservata, magra, minuta, non bella... Tutto questo non si può dire di una Bardot, soprattutto a ventiquattro anni... il cui alone di bellezza e seduzione la precedeva e la seguiva facendo un notevole numero di vittime!
lunedì 31 maggio 2021
SIMENON SIMENON "REPORT" - MAIGRET SE MET À TABLE
domenica 30 maggio 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND N.15 - DIECIMILA DONNE, DAVVERO? - DIX MILLE FEMMES VRAIMENT?
OTTO PUNTI CARDINALI FEMMINILI DI SIMENON
La vamp et la strip-teaseuse
sabato 29 maggio 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND N. 15 - 10.000 DONNE SI O NO? - 10.000 FEMMES OUI OU NON?
venerdì 28 maggio 2021
giovedì 27 maggio 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND - DOMANI ON LINE IL NUOVO NUMERO - LE NOUVEAU NUMÉRO EN LIGNE DEMAIN
J'ai toujours été obsédé par la femme. Je recherchais le contact humain. Or le contact le plus grand qu'on puisse avoir avec un être, c'est encore de faire l'amour. J'ai cherché la femelle à travers toutes les femmes [...] Quand je dis d'une femme qu'elle est une femelle, c'est un grand compliment. Une femelle c'est une vraie femme, une femme nature, une amoureuse et une amie intime avec qui on peut vivre vingt-quatre heures sur vingt-quatre. Ce n'est pas la femme fabriquée qui essaie de ressembler à une mannequin, qui prend de jus de pamplemousse pour rester mince, qui passe trois heures chez son coiffeur chaque semaine ou qui va se faire maquiller pour une soirée. (Georges Simenon - Lausanne 1981)
Sono sempre stato ossessionato dalle donne. Cercavo il contatto umano. Tuttavia, il più grande contatto che possiamo avere con un essere è ancora fare l'amore. Ho cercato la femmina attraverso tutte le donne [...] Quando dico di una donna che è una femmina, è un grande complimento. Una femmina è una donna vera, una donna naturale, un'amante e un'amica intima con cui possiamo vivere ventiquattr'ore su ventiquattro. Non è la donna costruita che cerca di sembrare una modella, che beve succo di pompelmo per rimanere magra, che passa tre ore dal suo parrucchiere ogni settimana o che va a farsi truccare per una serata elegante. (Georges Simenon - Losanna 1981)