domenica 6 giugno 2021

SIMENON SIMENON WEEKEND N.16 - LA VITA É TUTTA UN ROMANZO... - LA VIE EST TOUTE UN ROMAN.....

Quelle est la relation entre les expériences de vie de Simenon et les intrigues de ses romans ; les personnages qu’il met en scène ont-ils un rapport avec des gens qu’il a connus?


Innata propensione alla scrittura, capacità di scrivere velocemente, versatilità in vari tipi di narrativa ma anche dei rituali cui non sapeva rinunciare e addirittura degli stati d’incoscienza che generavano i migliori romans durs della sua letteratura.... Qual è la verità?


La manière dont Simenon se plongeait dans l’écriture de ses romans durs était très particulière. En était-il de même pour ceux de la saga du commissaire ? En quoi les deux genres sont-ils similaires ?





sabato 5 giugno 2021

SIMENON SIMENON WEEKEND N.16 - DELLA VELOCITÁ E DI ALTRE COSE SULLA BUONA LETTERATURA - VITESSE ET AUTRES CHOSES SUR LA BONNE LITTÉRATURE


LIMITI DI  VELOCITÀ ALLA BUONA LETTERATURA?

Se parliamo di Simenon questi limiti sembrano non valere. Sappiamo che 
la sua scrittura é sempre stata veloce. Ma come al solito, nell’arte sono i risultati 
che contano e, a giudicare dal successo che i suoi romanzi hanno avuto 
e hanno ancora oggi, che il nostro scrivesse velocemente 
non significa granché.

LIMITES DE VITESSE À LA BONNE LITTÉRATURE ?

Si on parle de Simenon, ces limites ne semblent pas s’appliquer. On sait que 
sa façon d’écrire a toujours été rapide. Mais, comme d’habitude, en art 
ce sont les résultats qui comptent et, à en juger par le succès que 
ses romans ont eu et ont encore aujourd’hui, le fait que notre romancier écrivait vite 
n’a pas une grande signification.

giovedì 3 giugno 2021

SIMENON SIMENON WEEKEND - DOMANI ON LINE IL NUMERO 16 - NUMÉRO 16 EN LIGNE DEMAIN


Ma cosa c'è di tanto negativo 

ad essere molto veloci nella scrittura. 

Voi ci avete mai pensato leggendo un romanzo. 

E' lo scrivere rapidamente oppure  lentamente 

che fa di un romanzo una buona opera?



Mais qu'y a-t-il de si mauvais 

dans le fait d'être très rapide à écrire. 

Avez-vous déjà pensé à cela en lisant unroman. 

Est-ce que c'est d'écrire vite ou lentement 

qui fait d'un roman une bonne œuvre ?

SIMENON SIMENON "REPORT" - JOURNÉE SPÉCIALE DÉDIÉ À JEAN RICHARD


La Nouvelle Republique
-  03/0672021 - Rédaction
- L’exposition en hommage à Jean Richard, qui aurait eu 100 ans en avril dernier et dont on commémore cette année le vingtième anniversaire de la mort, se tiendra du mercredi 9 au mercredi 23 juin, dans la salle de l’espace Noisy, à Bessines. Des documents et objets ont été prêtés pour l’occasion par Pierre Fenouillet, un proche de l’acteur et amoureux du cirque, mais également par les Archives départementales et la commune. L’occasion de mieux connaître l’artiste aux multiples facettes né à Bessines, au logis de Pierre-Levée, le 18 avril 1921 [...] 
Un homme généreux, amoureux de la vie, entrepreneur, comédien, propriétaire de cirques et créateur du premier parc d’attraction en France. Enfant, Jean Richard a fait ses premiers pas dans le Marais poitevin et y reviendra des années plus tard à plusieurs reprises, notamment pour y tourner un épisode du commissaire Maigret entre Niort et Coulon.
Dimanche 20 juin, les visiteurs sont attendus pour une journée spéciale avec...>>>

martedì 1 giugno 2021

SIMENON SIMENON "SOUVENIR" - LA DISGRAZIA DI NON "PASSARE LA LINEA"

Sessantacinque anni fa', Simenon, terminato di scrivere En cas de malheur. pubblicò il romanzo da Presses de La Citè che dopo un'altro anno diventa un film diretto da Claude Autant-Lara e interpretato da quel mostro sacro di Jean Gabin e da una abbagliante ventiquattrenne Brigitte Bardot.
E' un Simenon in gran forma, appena tornato dai dieci anni americani, arrivato in Europa dove ha potuto constatare che la sua fama è cresciuta, ma soprattutto che c'è stato un sostanziale cambiamento nel giudizio della critica. Quella Francia da lui ritenuta ostile e "matrigna" e che aveva voluto abbandonare in tutta fretta alla fine della guerra, con un taglio netto immergendosi fin sopra i capelli nel sogno americano, ora invece gli tributa onori. Questa tangibile fama e l'autorevolezza riconosciutagli, sortirono evidentemente un effetto galvanizzante e quindi quello che si siede a scrivere questa storia è davvero un Simenon in gran spolvero.
Ne viene fuori un romanzo che scava nella psicologia e nei comportamenti di Lucien Gobillot, ricco, famoso, rispettato, con una moglie che gli fà fare un'ottima figura in società. Avvocato, rinomato per le sue arringhe, ma soprattutto per la capacità di non perdere mai una causa, rispettato e temuto dentro e fuori il tribunale, frequenta il mondo che conta politicamente e finanziariamente. Insomma sembra un tipo vincente, sicuro di sé, che nulla e nessuno possa fermare.
Dall'altra parte c'è Yvette, giovane e minuta ragazza, prostituta per caso, facile nei costumi, fragile nel corpo e nell'animo. Questo esserino gli provoca un'incrinatura che l'avvocato cerca di spiegarsi... non è sesso, non è amore, non è compassione... Quella, a prima vista, insignificante e scialba giovane, gli entra dentro e lui non riesce a capire il perché. Nemmeno aprendo un dossier su sé stesso, come fà per i suoi clienti, riesce ad annotare elementi significativi. Questa storia sconvolge la sua vita? Fino ad un certo punto. La moglie, per lungimiranza o per calcolo, non fà una tragedia di questa sua sbandata, anzi sembra comportarsi in modo da creargli meno problemi possibili. Il contorno dei colleghi non manifesta reazioni di qualche importanza. L'unico che crea problemi è Mazetti uno dei tanti giovani con cui Yvette ha amoreggiato. Adesso, legata com'è a Gobillot, che le ha preso un casa vicino alla sua, che le ha dato un'esistenza borghese quale mai Yvette aveva pensato, non vuole più vederlo. Il finale è tragico. Yvette, nel frattempo rimasta incinta di Gobillot, viene uccisa dall'amante respinto, L'avvocato sprofonda di nuovo nella sua vita  di sempre. La moglie forse è quella che vince?
Ma Gobillot da cosa è sedotto? Qui Simenon è bravo a farci vivere, facendo raccontare in prima persona da Gobillot l'attrazione misteriosa per Yvette, il progressivo slittamento di una semplice avventura, verso qualcosa di sempre più importante che occupa e modifica gradualmente la sua vita, costringendolo a rivoluzionare non solo le sue abitudini, ma anche la sua scala di valori. 
E' la discreta vita dei comuni mortali che attrae Gobillot?
Una ragazza senza, genitori, senza casa, con una vita precaria, che vive una facile promiscuità con uomini e donne... è il suo esatto contrario. Questo incontro è forse qualcosa che lo mette di fronte alle scelte che ha sempre fatto, ma che forse non erano quelle che avrebbe voluto fare? Ma allora perchè cerca di trasformarla in una borghese? La bella casa, una pelliccia, la governante... vuole davvero che diventi come lui? O vuole darle l'opportunità di godere di quello che la vita le ha sempre negato? Le contraddizioni si sommano e s'incrociano in un groviglio psicologico che Simenon analizza sapientemente.
Gobillot, non passa la famosa linea simenoniana. Ci è molto vicino, perché anche se la storia con Yvette potrebbe distruggere il suo mondo, in realtà non è in grado di farlo per quanto la professione, le pressioni della moglie, gli obblighi mondani-societari sono stringenti... Lui vorrebbe, ma non riesce a sottrarsi a tutto... E' talmente avviluppato in quelle spire da non ce la fà a divincolarsi e quindi a fare il salto che gli farebbe passare la linea. E poi Yvette viene uccisa e Gobillot senza più quell'appiglio, viene risucchiato dal suo mondo, dalla moglie, dal suo tribunale, da un destino che non gli dà nessuna speranza di cambiamento. 
Simenon è bravo a ricreare questo movimento a pendolo che fa oscillare Gobillot, dalla sua vita onorata e rispettabile, a questo annullarsi per una donna qualsiasi. Il rapporto con la moglie e quello con Yvette sono agli antipodi, e Gobillot non fa in tempo a compiere tutto il tragitto da una vita all'altra... Avrebbe davvero lasciato tutto alla sue spalle? Sembra di sì, ma il destino per lui aveva in serbo altro, come ci dimostra Simenon con le sue storie. Il destino piega, spezza, modella, modifica e l'uomo non può opporsi.
Da questo libro, abbiamo detto, fu tratto un film. Una sola notazione. La scelta di Brigitte Bardot per interpretare Yvette ci è parsa un po' azzardata. Yvette come ce la presenta Simenon è una ragazza che potrebbe passare inosservata, magra, minuta, non bella... Tutto questo non si può dire di una Bardot, soprattutto a ventiquattro anni... il cui alone di bellezza e seduzione la precedeva e la seguiva facendo un notevole numero di vittime!

lunedì 31 maggio 2021

SIMENON SIMENON "REPORT" - MAIGRET SE MET À TABLE


Causeur - 30/05/2021 - Emmanuel Tresmontant - Simenon n’était pas seulement un chaud lapin, c’était aussi un gourmand, un amateur de bons petits plats et, à travers les enquêtes de son commissaire Maigret, un ardent défenseur de cette culture française qui passe (passait ?) immanquablement par la case bistrot. Au journaliste gastronomique Robert Courtine, qui avait recensé en 1971 toutes les recettes de Mme Maigret (Simenon et Maigret passent à table, la Table Ronde), Simenon confiait que, pour lui, la cuisine était probablement l’art le plus ancien et le plus primitif, le seul capable de ressusciter le paradis de l’enfance : « Je suis sûr qu’il y a un élément venu du fond de notre enfance, qui nous manque pour la vie : c’est la cuisine familiale. »
Louise Maigret, de ce point de vue, est l’idéal amoureux de Simenon – et le nôtre, par la même occasion ! Cette Alsacienne est un fin cordon bleu qui aime son mari bourru et taiseux, et lui prépare les plats mijotés qu’il préfère : coq au vin parfumé à l’eau-de-vie de prunelle, gratin de macaronis (le mardi), pot-au-feu (le jeudi), bœuf bourguignon, bouillabaisse, choucroute, pintade en croûte de sel...>>>

domenica 30 maggio 2021

SIMENON SIMENON WEEKEND N.15 - DIECIMILA DONNE, DAVVERO? - DIX MILLE FEMMES VRAIMENT?


 diecimila donne davverO?

FEMMES...FEMMES...FEMMES..

OTTO PUNTI CARDINALI FEMMINILI DI SIMENON

La vamp et la strip-teaseuse


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sabato 29 maggio 2021

SIMENON SIMENON WEEKEND N. 15 - 10.000 DONNE SI O NO? - 10.000 FEMMES OUI OU NON?


Donne? Diecimila. Di tutta la relazione con l’altro sesso di tutta una vita, rimane questa frase pronunciata da Simenon durante un’intervista concessa al suo amico Fellini. Una battuta? Certamente, ma intanto fece il giro del mondo. Certo non sarà stata la verità, ma che i rapporti con le donne dello scrittore fossero dominati da quella impellenza fisica che lo spingeva a rapporti quotidiani, è fuor di dubbio...


Les femmes ? Dix mille. De toute la relation avec l’autre sexe sa vie durant, il reste cette phrase prononcée par Simenon durant une interview donnée à son ami Fellini. Une boutade ? Certainement, mais elle fit cependant le tour du monde. Certes ce n’était pas la vérité, mais il reste hors de doute que les relations du romancier avec les femmes furent dominées par cette pulsion physique qui le poussait à des rapports quotidiens...