lunedì 17 settembre 2018

SIMENON SIMENON. COULD THE WRITER HAVE EVEN IMAGINED AN AUDIOBOOK?

On this dynamic modern medium and how Simenon is riding the wave 

SIMENON SIMENON. L’ECRIVAIN AURAIT-IL PU MEME IMAGINER UN LIVRE AUDIO ?  
A propos de ce dynamique moyen moderne et comment Simenon surfe sur la vague 
SIMENON SIMENON. LO SCRITTORE AVREBBE MAI POTUTO PENSARE A UN "AUDIO BOOK?
In merito alle dinamiche di questi moderni media e di come i Simenon calvalchino l'onda.



Thinking I had to hold a book in my hand to enjoy reading it, I avoided e-books for a long time. However, the ability to quickly and thoroughly search e-books made them an attractive option. That resulting positive experience suggests avoiding audiobooks might also be a mistake. I’ve never listened to one, primarily because I fear the distraction of listening while driving, apparently a favorite way to enjoy them. 
A look at the status of audiobooks in the USA is revealingthey are the fastest growing segment in the digital publishing industry with 2017 being another year of double-digit growth for both title output and sales. The most recent figures (from the first eight months of 2017) show a 20% increase in salesIn contrast, print books rose just 1.5% and e-books actually dropped 5.4%. 
The USA happens to be the biggest market worldwideIt seems 44% of Americans have listened to an audiobook at least one time and 26% of the US population has listened to an audiobook in the last 12 months. Yet, one analysis found that the American audience is not expanding, indicating that the number of audiobooks each enthusiast listens to is what is going up. Strikingly, not only are 48% of all listeners under the age of 35, but also this group has listened to an average of 15 books in the past year. Do not despair; they are also consistent readers in all formats. A more threatening observation is that Audiobooks are becoming so popular that publishers are skipping the book entirely and initiating straight to audio production. In terms of genre, mysteries/thrillers/suspense are among the most popular audiobooks—undoubtedly helping to enlarge the Simenon fandom. His simple prose lends itself to speech. Oddly, our ‘keep quiet’ libraries are major drivers for ‘listen to’ books. 
An important goal of this presentation is to inform about the available spoken English audiobooks of Simenon works. A few years ago, Penguin undertook an ambitious program of publishing Simenon newly translated into English. It is fulfilling its objective impressively, and proof of this is apparent in the listing of what the world’s largest audiobook store (Audible.com, an arm of Amazon.com) currently offers: 
Of the 58 Penguin ‘modern’ print versions of the Maigret novels so far published, there are 52 audiobooks available right now. The translators vary; the narrator is always Gareth Armstrong. The productions run in the 3 and ½ hour range. 
There are five Maigret dramatizations by the BBC, all released in 2011. They offer four stories each, lasting three hours in total. Two feature the voice of Nicholas Le Prevost as Maigret, and three, Maurice Denham. 
There is one lengthy (3 hour 39 minute) collection of five Maigret cases from BBC Radio in 1976, but reassuringly it is a 2017 release. 
Of the countless romans durs, Penguin has so far published 10 ‘modern’ print versions, and six audio versions of them are available. 
From Simenon’s numerous dictées, the autobiographical When I Was Old is available. It is a challenging 12 hours and 27 minutes long. 
Listen and enjoy! 

David P Simmons 

domenica 16 settembre 2018

SIMENON SIMENON. LES AMIS DE MAIGRET

 De Lucas à Joseph, en passant par Pardon… 
 Da Lucas a Joseph, passando via Pardon...
• From Lucas to Joseph, via Pardon… 

JANVIER  


Quand il apparaît pour la première fois dans la saga (La tête d'un homme), Janvier est un jeune inspecteur de 25 ans, encore maladroitMaigret a pour lui une affection paternelle"En dehors de Lucas – son bras droit – Janvier avait toujours été son inspecteur favori. Il l'avait eu avec lui tout gamin, comme maintenant Lapointe, et il lui arrivait encore de l'appeler le petit Janvier.(Maigret en meublé). La famille de Janvier a une certaine importance dans la saga, et au fil du temps, on apprend son mariage, puis la naissance successive de ses enfants. Janvier apparaît dans 51 romans et 10 nouvelles. Décrit comme un long garçon mince, il est blond ou roux selon les romans. Parmi les acteurs qui ont interprété le rôle, on peut mentionner Jean-François Devaux et Jean-Pierre Maurin pour la série avec Jean Richard; Jean-Claude Frissung dans la série avec Bruno Crémer; Jack Galloway dans la série avec Michael Gambon; Daniele Tedeschi dans la série avec Gino Cervi; Shaun Dingwall dans les téléfilms avec Rowan Atkinson. 

JANVIER


Quando apparve per la prima volta nella serie (Una testa in gioco), Janvier è un giovane ispettore di 25 anni, ancora maldestro. Maigret ha per lui un affetto paterno: «Al di fuori di Lucas – il suo braccio destro – Janvier era sempre stato il suo ispettore preferito. Era arrivato lì da lui ancora ragazzino, come ora Lapointe, e gli capitava ancora di chiamarlo il piccolo Janvier." (Maigret e l'affittacamere). La famiglia di Janvier ha una certa importanza nella serie e, nel corso del tempo, si viene a sapere delle sue nozze, poi della nascita successiva dei suoi bambini. Janvier appare in 51 romanzi e 10 racconti. Descritto come un alto ragazzo smilzo è biondo o rosso a seconda dei romanzi. Tra gli attori che hanno interpretato il suo ruolo, si possono citare Jean-François Devaux e Jean-Pierre Maurin per la serie di Jean Richard; Jean-Claude Frissung nella serie con Bruno Crémer; Jack Galloway nella serie con Michael Gambon; Daniele Tedeschi nella serie con Gino Cervi; Shaun Dingwall nei telefilm con Rowan Atkinson. 

JANVIER


When he appeared for the first time in the saga (A Man's Head), Janvier was a young inspector of 25, and still awkward. Maigret felt a paternal affection for him: "Besides Lucas – his right arm – Janvier had always been his favourite inspector. He got him when he was still very young, like Lapointe today, and he took to calling him 'little Janvier'.(Maigret takes a room). Janvier's family has some importance in the saga, and over time we'll learn about his marriage, then his children's successive birth. Janvier appears in 51 novels and 10 short stories. He's described as a long thin boy, blond or redhead according to the novels. Among the actors who played the role, we can mention Jean-François Devaux and Jean-Pierre Maurin for the series with Jean Richard; Jean-Claude Frissung in the series with Bruno Crémer; Jack Galloway in the series with Michael Gambon; Daniele Tedeschi in the series with Gino Cervi; Shaun Dingwall in the TV movies with Rowan Atkinson.  

by Murielle Wenger

sabato 15 settembre 2018

SIMENON SIMENON. MAIGRET: GABIN E CERVI, CONFRONTO AL VERTICE

Paralleli e analogie tra due interpreti, tra i più famosi, del commissario simenoniano.

SIMENON SIMENON. MAIGRET: GABIN ET CERVI, CONFRONTATION AU SOMMET
Parallèles et analogies entre deux interprètes, parmi les plus célèbres, du commissaire simenonien
SIMENON SIMENON. MAIGRET: GABIN AND CERVI, CONFRONTATION AT THE TOP
Parallels and analogies between two interpreters, among the most famous, of the Simenonian Chief Inspector



Gabin e Cervi. Oggi parliamo di due grandi attori che, rispettivamente in Francia al cinema ed in Italia in tv, sono stati generalmente giudicati i migliori interpreti della figura del commissario simenoniano.
Innanzitutto vogliamo sottolineare la notevole contemporaneità tra i due. Gabin nasce a Parigi il 17 maggio 1904, mentre Cervi vedeva la luce a Bologna nel maggio del 1901.Tre anni quasi precisi tra i due (e, tra l'uno e l'altro, nasceva Simenon Il 13 febbraio 1903
Da un punto di vista, non solo professionale, la loro storia è abbastanza analoga. Agli inizi l'attore francese aveva calcato le scene delle Folies Bergère, del Moulin Rouge, e del Vaudeville, facendosi le ossa con l'operetta, il teatro di rivista, in pièce brillanti e umoristiche. Anche Cervi debuttò nel '24 con il teatro, ma con quello serio, come filodrammatico, a fianco dell'allora famosa attrice Alda Borrelli e in seguito addirittura chiamato da Pirandello per una parte in Sei personaggi in cerca d'autore (1925).
Mentre nel 1930 Gabin esordiva al cinema (con "Chacun sa chance" di Hans Steinhoff), Cervi, che aveva continuato a lavorare per il teatro con alterne vicende, accettò nel '31 di una proposta dal cinema che poteva dargli un po' di sostegno economico. Ed eccolo entrare in contatto con il mondo del cinematografo come doppiatore. Il debutto come attore avviene l'anno seguente come comparsa (film "L'armata azzurra" di Gennaro Righelli). Jean Gabin continua a lavorare al cinema, ma il successo arriva con i film di Julien Duvivier, prima nel '35 con La Bandera, poi con Il Bandito della casbah (Pepé le Moko) nel '37, quindi con Il porto delle nebbie di Marcel Carné 1938, e Alba tragica di Jean Renoir del 1939, solo per citare le pellicole dirette dalle firme più prestigiose.
Nel frattempo Gino Cervi continua a recitare per il teatro, anche con compagnie di livello, come quella di Renzo Ricci (Nuova compagnia della Commedia 1933). Ma vogliamo sottolineare come nel '34 passi alla "Compagnia del Giallo" (di Romano Calò) specializzata in adattamenti di romanzi polizieschi (sulla scia del successo dei Gialli Mondadori lanciati qualche anno prima). Alcuni erano riduzioni di romani polizieschi famosi, come La nuvola nera di Chesterton, Una tazza di caffé di Agatha Christie, Il laccio rosso di Edgard Wallace, solo per citarne i più famosi tra il '34 e il '35. Nel '34 va registrata anche l'interpretazione di un altro film ("Frontiere" di Cesare Meano). 
Dal '34 al 38 alterna teatro e cinema, ma per il grande schermo è importante l'incontro con il regista Alessandro Blasetti che lo lancia in alcuni fortunati film storici ("Ettore Fieramosca" 1938, "Un'avventura di Salvator Rosa" 1939 e "La corona di ferro" 1941).
Dopo la guerra, Gabin tornò al cinema ormai consacrato grande attore, e Cervi che continua, finalmente lanciato, ad alternare cinema e teatro.
I due arrivarono a Maigret un po' tardi. Gabin nel '58 (quindi a 54 anni) con il film Il commissario Maigret (Maigret tend un piège) di Jean Delannoy, e Cervi nel '64 (cioè a 63 anni) con la prima serie televisiva a episodi Le inchieste del commissario Maigret (Un'ombra su Maigret, L'affare Pic Pus, Un Natale di Maigret e Una vita in gioco). 
Gabin torna nei panni del commissario nel '59 con L'Affaire Saint-Fiacre di Delannoy e ancora nel '63 con  Maigret voit rouge di Gilles Grangier.
Cervi continuerà ancora con tre serie di sceneggiati: nel '66 (Non si uccidono i poveri diavoli, L'ombra cinese, La vecchia signora di Bayeux, L'innamorato della signora Maigret), nel '68 (Maigret e i diamanti, Il cadavere scomparso, La chiusa, Maigret sotto inchiesta) e infine nel '72 (Il pazzo di Bergerac, Il ladro solitario,  Maigret in pensione).
Gabin si spegnerà a 72 anni nel 1976 per un infarto. Anche Cervi morirà a 72 anni, a gennaio del 1974, sempre per problemi cardiaci.
Due attori di spessore nella recitazione e... nella corporatura. Due vecchie volpi della recitazione, di quelli che con la solo loro presenza nell'inquadratura creavano quella certa atmosfera e catalizzavano l'attenzione. Gabin a volte era addirittura magnetico e dette vita ad un Maigret burbero brusco, ma essenziale e fedele nello spirito al personaggio letterario. Cervi dalla sua parte, più bonario (anche se memorabile in certe sue sfuriate) dava spazio al coté gourmand del commissario, incarnando il suo gusto per i piaceri della vita e alla sua radice campagnola. Anche lui memorabile nell'uso delle pause, che gli veniva dall'esperienza della recitazione teatrale (anche se in molti dicono che nei Maigret gli servivano per poter leggere le battute sul gobbo). Due attori diversi, per l'estrazione più cinematografica di Gabin e invece più teatrale quella di Cervi e soprattutto perché il primo ha interpretato il commissario per il grande schermo e il secondo per la televisione.
Ma due pietre miliari nell'interpretazione del commissario, anche se i loro fans si dividono abbastanza partigianamente tra italiani e francesi. (m.t.)