martedì 23 marzo 2021
SIMENON SIMENON. QUANDO LA NEVE SPORCA DI GEORGES DIVENTA "COMPLICE" CON QUELLA DI JOHN
lunedì 22 marzo 2021
SIMENON SIMENON "SOUVENIR". LA SCOPERTA DELLA PROVINCIA
"Una mattina ho detto a Tigy: Voglio lavorare un altro posto, in una casa piccola, adatta a me, lontano dalle città, dai turisti, a due passi dal mare".
Nel sommario é Simenon che parla alla moglie. Siamo andati a pescare questa frase nelle prime pagine delle sue Mémoires intimes, perchè è il momento in cui lo scrittore scopre la provincia, non solo come luogo geografico, ma anche come ambito socio-culturale che avrà una certa importanza nei suoi romanzi. Dobbiamo però registrare qualche discordanza tra i ricordi di Simenon e la ricostruzione fatta dai suoi più accreditati biografi. Infatti questa insofferenza nei confronti della grande città, il romanziere la ricorda a metà del 1937, quando viveva a boulevard Richard-Wallace, mentre Pierre Assouline e Francis Lacassin, nelle loro scrupolose e documentate biografie, la collocano ben cinque anni prima, nell'aprile del 1932, quindi poco dopo un anno dal lancio di Maigret, quando ancora vivevano in Places des Vosges. Per quanto assistito dalla sua memoria e dalla sua efficentissima M.me Aitken, non va dimenticato che la voluminosa opera fu scritta nel 1980, quando Simenon aveva 77 anni e qualche defaillance cronologica è più che comprensibile.Ad ogni modo vale il concetto che Simenon, fosse stressato da un'annata molto impegnativa iniziata a gennaio del '31 con tutti i preparativi del lancio delle inchieste di Maigret, avvenuta poi il 20 febbraio, con la coda delle presentazioni, delle interviste e della promozione della nuova serie (ricordiamo, erano i primi libri che uscivano firmati con il suo vero nome). Poi la scrittura tra marzo '31 e gennaio '32 di ben dieci titoli di Maigret, e di quello che viene considerato il primo dei romans-durs Le Relais d'Alsace (Fayard 1931).Quindi parte con Tigy e fanno un lungo giro per trovare un posto adatto dove andare a vivere. Iniziano dalle coste olandesi, poi passano a quelle del Belgio, ma non trovando nulla rientrano in Francia, attraversando Normandia, Bretagna... ma per un motivo o per l'altro non riuscivano a trovare la sistemazione che cercavano. Scendendo sempre più giù, sulla costa atlantica francese, arrivarono in Vandea e qui Simenon ebbe l'illuminazione. E qui lasciamo parlare lui "...La Vandea...un palt pays, finalmente, come il Limburgo, e di conseguenza un cielo più vasto che da qualsiasi altra parte, una luminosità speciale così ben resa da Vermeer nei suoi quadri... Sento che mi sto avvicinando alla meta. Lungo il litorale la strada ogni tanto si interrompe e ci obbliga ad una deviazione per ritrovare il mare dieci o venti chilometri più in là.... - ricorda Simenon in Mémoires intimes - ... arrivo improvvisamente in un'insenatura e vedo una casa con le torrette, una casa che conosco bene, dei prati che ho tante volte attraversato a cavallo, qualche fattoria bianca: è La Richardière, decrepita, con la maggior parte delle imposte chiuse. Ho una stretta al cuore e le guancie rigate di lacrime. Dopo due mesi di ricerche abbiamo finalmente trovato...".E in Vandea, pur cambiando case e cittadine, Simenon resterà una decina d'anni. Ma sarà soltanto l'inizio perchè la provincia sarà sempre la sua sistemazione preferita, come negli Stati Uniti e come pure in Svizzera. Via dalla pazza folla, lo scrittore darà la sua preferenza alle piccole città, ai villaggi, a volta anche alle abitazioni isolate. E questa esperienza di vita provinciale, lui che veniva dalla grande e cosmopolita Parigi dei primi anni '30, fu essenziale per la sua produzione letteraria, per le relative ambientazioni. E, in queste opere, Simenon dimostra di consocere perfettamente, l'ambiente, la mentalità e le relazioni di questo mondo che, soprattutto allora erano molto diversi da quelli delle grandi città.
domenica 21 marzo 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND - LEGGETE IL N.5 • LISEZ LE N.5
Les dix ans du romancier aux États-Unis. Sa découverte du pays des libertés: en touriste? L'amour de Simenon pour la province américaine. L'influence de l'environnement américain sur les romans écrits de 1945 à 1955. L'écrivain compare les symboles positifs et négatifs des USA.
sabato 20 marzo 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND N.4 - GEORGES VIAGGIA NEGLI USA - GEORGES VOYAGE AUX ÉTATS-UNIS
MAIGRET ALLA SCOPERTA DEGLI STATI UNITI
Allora, cerchiamo di seguire il suo peregrinare in America che ci porterà lontano dalle grandi città, dai grattcieli, dal traffico delle grandi autovetture made in Usa, dal luccicchìo di quelle città simbolo o come mecca mondiale del cinematografo, vedi Los Angeles, o in quanto capitale del gioco e de vizio come Las Vegas...
SIMENON JOUE AU TOURISTE EN AMÉRIQUE
L’Amérique. Le rêve qui a hanté tous ceux qui cherchaient l’Eldorado. C’est lors de son tour du monde de 1935 que Simenon posa pour la première fois le pied sur le Nouveau Continent, mais il ne fit qu’effleurer les États-Unis, concentrant ses observations sur l’Amérique du Sud et les îles du Pacifique...
venerdì 19 marzo 2021
SIMENON SIMENON. OGGI IL NUOVO NUMERO DI "SIMENON SIMENON WEEKEND"
É uscito il n° 5 del nostro settimanale. Leggetelo subito!
Le n° 5 de notre hebdomadaire est sorti. Lisez-le maintenant!
giovedì 18 marzo 2021
SIMENON SIMENON "REPORT" - SIMENON, AUDIARD ET LE TRIANGLE D'OR DE "LA QUALITÉ FRANÇAISE"
Diacritik - 09/03/2021 - Jacques Dubois - Benoît Denis, qui fut jadis coéditeur de Georges Simenon en Pléiade, a eu la belle idée de publier en un gros volume trois scénarios de films tirés de romans de l’auteur liégeois, avec le grand Michel Audiard aux dialogues. Ce sont Du sang à la tête (intitulé chez Simenon Le Fils Cardinaud, 1942), Maigret tend un piège, 1951 et Le Président, 1958. Tout cela, c’était avant l’école de la Nouvelle Vague qui ironiquement baptisa le grand cinéma populaire et commercial des années 50-70 du label de « qualité française » et mit du même coup fin à sa domination. L’ouvrage de Benoît Denis tourne autour de ce que ce critique nomme le triangle d’or et qui compte un écrivain à répertoire policier, Georges Simenon, un comédien bientôt monstre sacré, Jean Gabin, et un dialoguiste-scénariste, Michel Audiard, celui-ci jouant les go-between en quelque sorte. Les trois personnalités figurent sur la jaquette du présent volume, avec le jeune Audiard un peu en retrait et sans chapeau. Dans les trois scénarios publiés ici, le triangle est parfaitement formé et l’amusant est qu’il s’y trouve également un roman psychologique (Le Sang à la tête), un roman policier (Maigret tend un piège) et un roman politique (Le Président)...>>>
mercoledì 17 marzo 2021
SIMENON SIMENON. ASCOLTIAMO IL BATTIBECCO TRA L'ASTUTA FELICIE E IL COMMISSARIO MAIGRET
martedì 16 marzo 2021
SIMENON SIMENON "REPORT" - TEATRI APERTI ARRIVA GEORGES SIMENON
lunedì 15 marzo 2021
SIMENON SIMENON "REPORTER" - LES MUSIQUES D'ADAPTATION DE GEORGES SIMENON
domenica 14 marzo 2021
SIMENON SIMENON WEEKEND N.4. GLI INIZI NEGLI ANNI '20 - LES DÉBUTS DANS LES ANNÉES 20
La prima produzione letteraria di Simenon si svolse nell’ambito di quella letteratura popolare che, come leggerete negli articoli, fu una importante palestra di scrittura. Tra racconti, romanzi e romanzi brevi, e firmando con oltre venti pseudonimi, i titoli di questo primo periodo furono circa duecento e più di mille per i racconti.
La première production littéraire de Simenon se déroula dans le cadre de cette littérature populaire qui, comme vous le lirez dans les articles, fut un important terrain d’entraînement à l’écriture. Entre les nouvelles, les romans et les romans courts, signés de plus de vingt pseudonymes, les titres de cette première période furent d’environ deux cents pour les romans et plus de mille pour les contes