Commissario o dottore...in medicina? Già perché a volte ci scordiamo che quando l'autore ne disegna la genesi, nella gioventù di Jules Maigret, ci sono alcuni anni passati all'università, e più precisamente nella facoltà di medicina.
Poi il padre morì e il giovane Miagret dovette andare a Parigi dove il destino gli riservò la possibilità di entrare in polizia.
Ma se la stora fosse stata un'altra?
Se il padre di Jules non fosse morto e il nostro avesse potuto completare gli studio e laurearsi dottore in medicina, che tipo di medico sarebbe stato? E qui ci viene parzialmente in aiuto Simenon stesso che in
Maigret se trompe (1953) ci dice quello che non avrebbe proprio potuto fare: "...
verosimilmente non sarebbe diventato un chirurgo, a causa dell'abilità manuale necessaria...".Già, le manone di Maigret, commisurate d'altronde alla sua figura massiccia e imponente. Quelle manone che non usa quasi mai, ma le rarissime volte che le mette in moto, fanno sfracelli.
Ma torniamo al... "Dottor Maigret". Nella serie delle inchieste lo troviamo spesso a colloquio con dei medici e non di rado con degli psicologi e/o psichiatri. Questi sono quelli che destano di più la sua attenzione e la sua ammirazione. Certo tutto deve dipendere da quel motto che il suo creatore gli regalato "
comprendere e non giudicare". Già, il medico per professione studia i comportamenti psicologici, o patologici, degli individui deve capire da cosa vengono determinati, se vuole trovare la via giusta per guarirli. Allo stesso modo scoprire le motivazioni psicologiche che hanno portato un individuo, appaentemente normale, a condizione patologiche tali da commettere un crimine, richiede anch'esso un analisi non tanto diversa.
E infatti, se può, e in non pochi casi, sappiamo che il commissario cerca di riaggiustare i destini. Ma questo va letto nel senso di rimettere il colpevole in una condizione di normalità, che potremmo considerare un obiettivo analogo a quello della terapia che potrebbe ordinare uno psicologo.
Poi il suo più caro amico, Pardon, è un medico. Al Quai des Orfevres ha un rapporto particolare con il medico legale, il dottor Paul. In
Maigret tend un piège (1955), a asa del suo amico dottore Miagret ha un lungo colloquio con un altro commensale lo spicanalista professor Tissot, direttore dell'ospdale psichiatrico di Sainte-Anne. La conversazione è lunga... per l'interesse di Maigret o perchè a Simenon non pareva vero poter scrivere qualche pagina sulla psicanalisi, mettendo in scena la discussione tra il suo poliziotto e un analista?