Un piccolo evento. Una puntata della serie dedicata dall'emittente France 5 alle dimore di famosi scrittori é inevitabilmente stata anche quella riservata a Simenon. La scelta non era difficile. Come testimoniato da lui direttamente, le sue dimore "stabili" furono trentatre. Il documentario di Marianne Lamour ha concentrato l'attenzione su quelle in Svizzera, quindi dell'ultimo periodo della sua vita. In 25 minuti di filmato, la produzione trasmessa da France 5 ha scelto il castello di Echandens, simbolo del ritentro definitivo in Europa e della sua stabilizzazione. La Villa di Epalinges, costruita su idea e concezione dello stesso scrittore, affinchè esaudisse anche la sua più particolare esigenza sede dell'ultimo periodo della scrittura. E infine la piccola "casa rosa" in rue Figuiers, la casa della vecchiaia, ma anche quella dei Dictées e del importante Mémoire intimes. La casa con il giardino, sovrastato dal grande cedro de Libano, giardino su cui furono sparse le ceneri di Marie-Jo, la figlia suicida a 25 anni e nell'89 anche lquelle del romanziere ad opera della sua ultima compagna Teresa. Questo documentario, realizzato un paio di anni fa', ha visto la sua messa in onda la settimana scorsa in Francia, con una replica oggi sabato.
sabato 30 giugno 2012
venerdì 29 giugno 2012
SIMENON: L'ADIEU A MAIGRET
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al
Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
6 bis)
Adieu Maigret, compagno di tutta la vita... letteraria
1972
– A febbraio Simenon finisce Maigret e monsieur
Charles. Non immagina probabilmente che si tratterà del suo ultimo Maigret, e anche del suo ultimo romanzo in assoluto. Ma all’inizio del libro aleggia
una sorta di premonizione: Maigret rifiuta la promozione a Direttore della P.J.,
preferisce a rimanere nella sua brigata e continuare a percorrere le strade di
Parigi con i loro piccoli bistrot, i loro palazzi con le portinerie, in una
parola essere per sempre il commissario di cui si rileggeranno all’infinito le
inchieste. Quanto a Simenon poserà la penna e impugnerà il microfono e inizierà
a raccontare i suoi ricordi, le sue impressioni sul nastro dl un registratore. Più di una vota evocherà i suoi più
classici personaggi con i quali, con il passare degli anni, troverà maggiori
affinità, analogie e con i quali a volte si confronterà.
***
1973
– In Un homme comme les autres, il
primo dei suoi dictées, Simenon evoca un sogno che ha fatto a proposito di
Maigret: “ Era più grande, più largo di
spalle, più corpulento di me. Anche se lo vedevo di spalle, percepivo il suo
essere placido che invidiavo. Vestito con pantaloni di tela blu, un grembiule
da giardiniere e portava un cappello di paglia sgualcito. Si trovava in un
giardino (...) Era Maigret nel suo giardino di Meung-sur-Loire, un Maigret in
pensione pure lui, ma di diversi anni più giovane di me (…) Trovava il modo di
impiegare ciascun’ora della sua giornata. E gli capitava, braccio sotto
baraccio, di fare delle lunghe passeggiate con sua moglie (…) Queste immagini
si sono cancellate. Le conservo nella mia mente e questo sarà per me la
pensione di Maigret”.
Nel
dictée successivo, Des traces de pas, Simenon dice, il 2 ottobre :” Ho dei rimorsi per aver lasciato
completamente lasciato andare Maigret dopo il mio ultimo romanzo: "Maigret et
monsieur Charles" . E‘ un po’ come se uno lasciasse un amico senza nemmeno
stringergli la mano. Si creano, tra l’autore e i suoi personaggi, dei legami
affettivi, a maggior ragione se la loro collaborazione è durata cinquant’anni
(…) Gli auguro una felice pensione, così come è felice la mia. Abbiamo lavorato
parecchio insieme, abbastanza perché io gli dica addio un po’ emozionato”.
***
29
settembre 1979 – In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di
Maigret, Simenon gli scrive una lettera che viene pubblicata sul settimanale
svizzero L’Illustré:
“Sarete probabilmente meravigliato di
ricevere una mia lettera, da quando ci siamo lasciati circa sette anni fa’.
Quest’anno è il cinquantesimo anniversario del giorno in cui, a Delfzijl,
abbiamo fatto conoscenza. Voi avevate circa quarantacinque anni. Io venticinque.
Ma avete avuto la fortuna in seguito di trascorrere un certo numero di anni
senza invecchiare. E’ stato soltanto alla fine delle "nostre" avventure che avete
raggiunto l’età di cinquantatre anni (…) Che età avrete quindi oggi? Non ne ho
idea, essendovi concesso questo privilegio di cui voi avete approfittato per un
lungo periodo. Di contro io sono invecchiato molto più in fretta di voi, come i
comuni mortali ed ora ho abbondantemente passato i miei settantasei anni (…)
Eccoci, tutti e due pensionati, e, spero che così sia anche per voi, assaporando entrambe le più
piccole gioie della vita, respirando l’aria del mattino, osservando con
curiosità la natura, e gli esseri intorno a noi. Ci tengo ad augurarvi un buon
anniversario, a voi e a M.me Maigret.”.
giovedì 28 giugno 2012
SIMENON. ANCHE MAIGRET TORNA IN EUROPA.
L'llustrazione è di Ferenc Pintér |
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al
Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
6) Finisce il periodo americano. Ritorno trionfale in Europa: 1955 - 1967
1955 - Dopo aver terminato il suo ultimo romanzo
americano, Maigret et le corps sans tête, Simenon con la sua famiglia lascia definitivamente l’America. Si stabilisce provvisoriamente a
Mougins, dove scrive in luglio il suo primo romanzo di Maigret dopo la rentrée europea: Maigret tend une piège.
***
1957
– Simenon e la sua famiglia si sistemano nella loro prima residenza in
Svizzera, nel castello d’Enchandens. Il primo Maigret che sarà scritto qui
s’intitola Maigret voyage, come fosse
un’eco delle sue precedenti peregrinazioni. Questo romanzo inaugura anche una
nuova veste editoriale. La copertina fotografica è sostituita da un disegno
raffigurante il profilo di Simenon – o di Maigret? – con una pipa i cui sbuffi
di fumo contornano il nome dell’autore e il titolo del romanzo.
***
29
gennaio 1958 – Esce i film Maigret tend
un piège, primo dei tre dattamenti cinematografici in cui il ruolo di
Maigret viene interpretato da Jean Gabin.
***
1960 -
A marzo Simenon è a Londra per firmare con la BBC il contratto dell’adattamento
televisivo per cinquantadue Maigret. Il ruolo del commissario toccherà a Rupert
Davies. Dopo il Festival del Cinema di Cannes, che lo scrittore presiede nel mese di maggio,
scrive in giugno Maigret et les Veillards,
il cui titolo riecheggia curiosamente quello del tacquino di note che inizierà
qualche giorno dopo e cha sarà poi pubblicato con il titolo Quand j’ètais vieux.
***
1962
– Dopo aver presieduto in marzo a Londra il ballo annuale dei fabbricanti di
pipe, Simenon scrive a maggio Maigret et
le clochard.
***
1964
– I Simenon abitano ormai nella casa che l’autore ha fatto costruire a
Epalinges. In luglio scrive Maigret se
défend, che avrà un seguito ne La
patience de Maigret, finito nel marzo dell’anno successivo. E’ il solo caso,
in tutta la serie dei Maigret in cui un romanzo è il seguito di un altro. Questo
stesso anno vede la messa in onda del primo episodio della serie televisiva
italiana, dove Maigret è interpretato da Gino Cervi.
***
3
settembre 1966 – Simenon inaugura a Delfzijl una statua di Maigret in presenza
di alcuni attori che hanno interpretato la sua parte.
***
1967
– In marzo debutta la pubblicazione delle “Œuvres
complete” di Georges Simenon per le edizioni Rencontre, sotto la direzione di Gilbert Sigaux. Per
scelta editoriale, verrano pubblicate due collezioni in parallelo: da un parte i romans-durs i cui volumi saranno
contraddistinti da cifre arabe, e dall’altra parte i romanzi di Maigret
numerati con cifre romane. Il tomo "I" si apre con una prefazione firmata da
Simenon, nella quale l’autore racconta la nascita di Maigret, secondo la
leggenda di Delfzijl. In questo stesso anno la famiglia Simenon va in vacanza a
Vichy e naturalmente l’autore ne approfitta per far venire anche… Maigret che
condurrà un’inchiesta, Maigret a Vichy,
scritta a settembre. In questo romanzo il commissario inizia ad avvertire,
probabilmente come anche il suo autore, i primi problemi di salute che derivano
dall’età. Su consiglio del suo amico, dottor Pardon, Maigret prova, non senza qualche
resistenza da parte del proprio fisico, a moderare un po’ il consumo di alcolici.
1967
- Il 14 ottobre va in onda sull’emittente ORTF (il primo canale della tv d'oltralpe) il primo episodio televisivo
francese delle inchieste del commissario Maigret. Si tratta di una lunga serie dove il ruolo di Maigret verrà interpretato dall'attore Jean Richard e che debutta con un episodio tratto dall'inchiesta Cècile est morte (1942). (Murielle Wenger)
SIMENON SIMENON. OCCHIO AI COMMENTI!
Volevamo richiamare l'attenzione di tutti sui commenti che, come per il post di ieri, sono di un'interesse e di una consistenza tale, da poter essere equiparati a veri e propri contributi.
Vi invitiamo quindi a leggerli e, nello specifico, quelli di ieri di Murielle Wenger e di Andrea Franco
Vi invitiamo quindi a leggerli e, nello specifico, quelli di ieri di Murielle Wenger e di Andrea Franco
mercoledì 27 giugno 2012
SIMENON. LA MATURITA' DI MAIGRET... AMERICANA.
L'llustrazione è di Ferenc Pintér |
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al
Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
5) La maturità americana dei Maigret: 1947 - 1952
1947
- Nel dicembre di questo stesso 1947, Simenon sistemato in Arizona, scrive Maigret et son mort, dove per la prima
volta, dopo parecchio tempo, lo ritroviamo al lavoro nella sede della P.J., a
indagare nella propria cara città di Parigi. Come ha scritto Lacassin, la
lontananza favorisce la nostalgia dei ricordi, e Simenon nel suo soggiorno
americano, descrive meglio di sempre la città che il commissario conosce come
le sue tasche.
***
1948
– In maggio Simenon firma un contratto per l’adattamento hollywoodiano de La
tête d'un homme che uscirà nel
1950 con il titolo di The Man of the Eiffel Tower, con Charles Laughton
nel ruolo di Maigret. A settembre Simenon scrive La première enquête de
Maigret, che racconta gli inizi del personaggio come segretario di un
commissariato di quartiere.
***
1949 – In dicembre Simenon completa la stesura de L’amie
de M.me Maigret, romanzo in cui appare per la prima volta l’ispettore Lapointe,
un giovane zelante che diventerà presto il “cocco” di Maigret.
***
1950 - In settembre finisce Le mémoires de
Maigret, capolavoro di messa in scena, dove Simenon dà la parola al suo personaggio
per descrivere con humor il loro rapporto e con l’occasione a Maigret viene
fornito un passato, delle origini, che completano le informazioni sulla sua vita che solo in parte erano
state raccontate ne L’affaire Saint-Fiacre. Nello stesso anno viene
pubblicato la raccolta Maigret e les petits cochons sans queue, che inaugura un nuovo tipo di copertina: a
quelle realizzate con disegni a tempera, ne seguiranno poi una serie invece fotografiche
in bianco/nero dove il nome di Maigret è scritto con i colori dell’arcobaleno.
***
18 aprile 1952 – In occasione di un suo trionfale
viaggio in Europa, Simenon è accolto a Quai des Orfèvres, dove gli fanno
omaggio di un distintivo da commissario a nome Maigret. Nel giugno dello stesso
anno, ritornato negli Usa, scrive Le revolver de Maigret, romanzo dove
compare per la prima volta il personaggio del dottor Pardon (lui è la moglie
sono i soli amici dei coniugi Maigret). Il 10 ottobre esce il film Brelan
d’as, di cui una parte è ispirata al racconto Le témoignage de l’enfant
de choeur. Michel Simon interpreta il ruolo di Maigret. (Murielle Wenger)
martedì 26 giugno 2012
SIMENON. MAIGRET, SECONDA VERSIONE
L'llustrazione è di Ferenc Pintér |
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al
Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
4) Il ritorno di Maigret, ovvero la seconda versione - 1945 -1947
Simenon e Sven Nielsen di Presses de La Cité |
1945 – Alla fine della guerra Simenon lascia la
Vandea… e il suo editore (Gallimard). Nel settembre del 1944, ha
conosciuto un giovane imprenditore, Sven Nielsen, che ha appena fondato una nuova
casa editrice, les Presses de La Cité. Tra i due si stabilisce un’amicizia e
per suggellarla Simenon propone a Nielsen il manoscritto di un testo inedito,
quello di Pedigree, un’opera “matrice” che allora fu però pubblicata con il
titolo di Je me souviens. Ma l’autore offre ancora di più: Nielsen
diventerà il suo editore esclusivo in francese sia per i romans-durs che per i
Maigret. Infatti Simenon riprende il suo personaggio, prima in un racconto La
pipe de Maigret, scritto in maggio e poi in un romanzo Maigret se fâche, scritto in agosto, non lontano da Morsang, che
appare in anteprima nel 1946 nel quotidiano France
Soir, il nuovo giornale di Pierre Lazareff. In questo romanzo Maigret è
ancora in pensione, nella sua casetta di Meung-sur-Loire e bisognerà attender
qualche altro titolo per vederlo riprendere il suo posto al Quai des Orfévres.
***
1946
– Simenon, arrivato in America, si sistema in Canada, qui inizia il periodo di
quelli che vengono chiamati i “romanzi americani” prepara un nuovo Maigret, Maigret à New York perché, come è doveroso, il suo personaggio deve
anche lui, come il suo autore, prendere contatto con il Nuovo Mondo. In questo
stesso anno Simenon scriverà quattro racconti narrando le inchieste di Maigret
che usciranno nel 1947 nella raccolta Maigret
et l’inspecteur malgracieux. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta,
apparirà per la prima volta il personaggio dell’ispettore Lognon.
***
1947
– Il primo romanzo di Maigret uscito con Presses de La Cité è intitolato La pipe de Maigret e comprende oltre al
racconto omonimo, anche Maigret se fâche. La sovraccoperta del
volume, in edizione cartonata, è corredata da un disegno a tempera
e così sarà per i nove titoli seguenti. Infatti questa volta Simenon, a
fronte di una produzione letteraria continua, recupera definitivamente il suo
personaggio, senza abbandonarlo più sino alla fine. Non si potranno forse mai
sapere le ragioni profonde che hanno spinto l’autore a continuare a creare
delle avventure per il suo personaggio. Lo stesso Simenon affermava che
scriveva le inchieste di Maigret per “rilassarsi” tra un roman-dur e l’altro,
ma questa non può essere sufficiente come spiegazione… Infatti va notato che,
con il passare del tempo, la simpatia dell’autore per il personaggio va crescendo,
gli attribuisce molto di se stesso: i suoi gusti in fatto di cucina, la sua
capacità di gioire delle più piccole sensazioni: colori, odori, suoni e il
motto “comprendere e non giudicare”. Si ha l’impressione che Maigret
rappresenti solo un momento di “relax”, ma che Simenon l’utilizzi per trattare
degli argomenti che non è riuscito ad affrontare nei romans-durs, o che lo
faccia da altre angolazioni. (Murielle Wenger)
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