sabato 30 giugno 2012

SIMENON. LE SUE ULTIME TRE CASE, SUL PICCOLO SCHERMO

Un piccolo evento. Una puntata della serie dedicata dall'emittente France 5 alle dimore di famosi scrittori é inevitabilmente stata anche quella riservata a Simenon. La scelta non era difficile. Come testimoniato da lui direttamente, le sue dimore "stabili" furono trentatre.  Il documentario di Marianne Lamour ha concentrato l'attenzione su quelle in Svizzera, quindi dell'ultimo periodo della sua vita. In 25 minuti di filmato, la produzione trasmessa da France 5 ha scelto il castello di Echandens, simbolo del ritentro definitivo in Europa e della sua stabilizzazione. La Villa di Epalinges, costruita su idea e concezione dello stesso scrittore, affinchè esaudisse anche la sua più particolare esigenza sede dell'ultimo periodo della scrittura. E infine la  piccola "casa rosa" in rue Figuiers, la casa della vecchiaia, ma anche quella dei Dictées e del importante Mémoire intimes. La casa con il giardino, sovrastato dal grande cedro de Libano, giardino su cui furono sparse le ceneri di Marie-Jo, la figlia suicida a 25 anni e nell'89 anche lquelle del romanziere ad opera della sua ultima compagna Teresa. Questo documentario, realizzato un paio di anni fa', ha visto la sua messa in onda la settimana scorsa in Francia, con una replica oggi sabato.

venerdì 29 giugno 2012

SIMENON: L'ADIEU A MAIGRET


Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret



6 bis) Adieu Maigret, compagno di tutta la vita... letteraria

1972 – A febbraio Simenon finisce Maigret e monsieur Charles. Non immagina probabilmente che si tratterà del suo ultimo Maigret, e anche del suo ultimo romanzo in assoluto. Ma all’inizio del libro aleggia una sorta di premonizione: Maigret rifiuta la promozione a Direttore della P.J., preferisce a rimanere nella sua brigata e continuare a percorrere le strade di Parigi con i loro piccoli bistrot, i loro palazzi con le portinerie, in una parola essere per sempre il commissario di cui si rileggeranno all’infinito le inchieste. Quanto a Simenon poserà la penna e impugnerà il microfono e inizierà a raccontare i suoi ricordi, le sue impressioni sul nastro dl un registratore.  Più di una vota evocherà i suoi più classici personaggi con i quali, con il passare degli anni, troverà maggiori affinità, analogie e con i quali a volte si confronterà.

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1973 – In Un homme comme les autres, il primo dei suoi dictées, Simenon evoca un sogno che ha fatto a proposito di Maigret: “ Era più grande, più largo di spalle, più corpulento di me. Anche se lo vedevo di spalle, percepivo il suo essere placido che invidiavo. Vestito con pantaloni di tela blu, un grembiule da giardiniere e portava un cappello di paglia sgualcito. Si trovava in un giardino (...) Era Maigret nel suo giardino di Meung-sur-Loire, un Maigret in pensione pure lui, ma di diversi anni più giovane di me (…) Trovava il modo di impiegare ciascun’ora della sua giornata. E gli capitava, braccio sotto baraccio, di fare delle lunghe passeggiate con sua moglie (…) Queste immagini si sono cancellate. Le conservo nella mia mente e questo sarà per me la pensione di Maigret”.
Nel dictée successivo, Des traces de pas,  Simenon dice, il 2 ottobre :” Ho dei rimorsi per aver lasciato completamente lasciato andare Maigret dopo il mio ultimo romanzo: "Maigret et monsieur Charles" . E‘ un po’ come se uno lasciasse un amico senza nemmeno stringergli la mano. Si creano, tra l’autore e i suoi personaggi, dei legami affettivi, a maggior ragione se la loro collaborazione è durata cinquant’anni (…) Gli auguro una felice pensione, così come è felice la mia. Abbiamo lavorato parecchio insieme, abbastanza perché io gli dica addio un po’ emozionato”.

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29 settembre 1979 – In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di Maigret, Simenon gli scrive una lettera che viene pubblicata sul settimanale svizzero L’Illustré:
Sarete probabilmente meravigliato di ricevere una mia lettera, da quando ci siamo lasciati circa sette anni fa’. Quest’anno è il cinquantesimo anniversario del giorno in cui, a Delfzijl, abbiamo fatto conoscenza. Voi avevate circa quarantacinque anni. Io venticinque. Ma avete avuto la fortuna in seguito di trascorrere un certo numero di anni senza invecchiare. E’ stato soltanto alla fine delle "nostre" avventure che avete raggiunto l’età di cinquantatre anni (…) Che età avrete quindi oggi? Non ne ho idea, essendovi concesso questo privilegio di cui voi avete approfittato per un lungo periodo. Di contro io sono invecchiato molto più in fretta di voi, come i comuni mortali ed ora ho abbondantemente passato i miei settantasei anni (…) Eccoci, tutti e due pensionati, e, spero che così sia anche per voi, assaporando entrambe le più piccole gioie della vita, respirando l’aria del mattino, osservando con curiosità la natura, e gli esseri intorno a noi. Ci tengo ad augurarvi un buon anniversario, a voi e a M.me Maigret.”.

giovedì 28 giugno 2012

SIMENON. ANCHE MAIGRET TORNA IN EUROPA.

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret




6) Finisce il periodo americano. Ritorno trionfale in Europa: 1955 - 1967

1955 - Dopo aver terminato il suo ultimo romanzo americano, Maigret et le corps sans tête, Simenon con la sua famiglia lascia definitivamente l’America.  Si stabilisce provvisoriamente a Mougins, dove scrive in luglio il suo primo romanzo di Maigret dopo la rentrée europea: Maigret tend une piège.

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1957 – Simenon e la sua famiglia si sistemano nella loro prima residenza in Svizzera, nel castello d’Enchandens. Il primo Maigret che sarà scritto qui s’intitola Maigret voyage, come fosse un’eco delle sue precedenti peregrinazioni. Questo romanzo inaugura anche una nuova veste editoriale. La copertina fotografica è sostituita da un disegno raffigurante il profilo di Simenon – o di Maigret? – con una pipa i cui sbuffi di fumo contornano il nome dell’autore e il titolo del romanzo.
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29 gennaio 1958 – Esce i film Maigret tend un piège, primo dei tre dattamenti cinematografici in cui il ruolo di Maigret viene interpretato da Jean Gabin.
                
                
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1960 -  A marzo Simenon è a Londra per firmare con la BBC il contratto dell’adattamento televisivo per cinquantadue Maigret. Il ruolo del commissario toccherà a Rupert Davies. Dopo il Festival del Cinema di Cannes, che lo scrittore presiede nel mese di maggio, scrive in giugno Maigret et les Veillards, il cui titolo riecheggia curiosamente quello del tacquino di note che inizierà qualche giorno dopo e cha sarà poi pubblicato con il titolo Quand j’ètais vieux.


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1962 – Dopo aver presieduto in marzo a Londra il ballo annuale dei fabbricanti di pipe, Simenon scrive a maggio Maigret et le clochard.


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1964 – I Simenon abitano ormai nella casa che l’autore ha fatto costruire a Epalinges. In luglio scrive Maigret se défend, che avrà un seguito ne La patience de Maigret, finito nel marzo dell’anno successivo. E’ il solo caso, in tutta la serie dei Maigret in cui un romanzo è il seguito di un altro. Questo stesso anno vede la messa in onda del primo episodio della serie televisiva italiana, dove Maigret è interpretato da Gino Cervi.


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3 settembre 1966 – Simenon inaugura a Delfzijl una statua di Maigret in presenza di alcuni attori che hanno interpretato la sua parte.

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1967 – In marzo debutta la pubblicazione delle “Œuvres complete” di Georges Simenon per le edizioni Rencontre, sotto la direzione di Gilbert Sigaux. Per scelta editoriale, verrano pubblicate due collezioni in parallelo: da un parte i romans-durs i cui volumi saranno contraddistinti da cifre arabe, e dall’altra parte i romanzi di Maigret numerati con cifre romane. Il tomo "I" si apre con una prefazione firmata da Simenon, nella quale l’autore racconta la nascita di Maigret, secondo la leggenda di Delfzijl. In questo stesso anno la famiglia Simenon va in vacanza a Vichy e naturalmente l’autore ne approfitta per far venire anche… Maigret che condurrà un’inchiesta, Maigret a Vichy, scritta a settembre. In questo romanzo il commissario inizia ad avvertire, probabilmente come anche il suo autore, i primi problemi di salute che derivano dall’età. Su consiglio del suo amico, dottor Pardon, Maigret prova, non senza qualche resistenza da parte del proprio fisico, a moderare un po’ il consumo di alcolici. 
 
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1967 - Il 14 ottobre va in onda sull’emittente ORTF (il primo canale della tv d'oltralpe) il primo episodio televisivo francese delle inchieste del commissario Maigret. Si tratta di una lunga serie dove il ruolo di Maigret verrà interpretato dall'attore Jean Richard e che debutta con un episodio tratto dall'inchiesta Cècile est morte (1942). (Murielle Wenger)

SIMENON SIMENON. OCCHIO AI COMMENTI!

Volevamo  richiamare l'attenzione di tutti sui commenti che, come per il post di ieri, sono di un'interesse e di una consistenza tale, da poter essere equiparati a veri e propri contributi.
Vi invitiamo quindi a leggerli e, nello specifico, quelli di ieri di Murielle Wenger e di Andrea Franco

mercoledì 27 giugno 2012

SIMENON. LA MATURITA' DI MAIGRET... AMERICANA.

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
 
 
 

5) La maturità americana dei Maigret: 1947 - 1952

1947 - Nel dicembre di questo stesso 1947, Simenon sistemato in Arizona, scrive Maigret et son mort, dove per la prima volta, dopo parecchio tempo, lo ritroviamo al lavoro nella sede della P.J., a indagare nella propria cara città di Parigi. Come ha scritto Lacassin, la lontananza favorisce la nostalgia dei ricordi, e Simenon nel suo soggiorno americano, descrive meglio di sempre la città che il commissario conosce come le sue tasche.

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1948 – In maggio Simenon firma un contratto per l’adattamento hollywoodiano de La tête d'un homme che uscirà nel 1950 con il titolo di The Man of the Eiffel Tower, con Charles Laughton nel ruolo di Maigret. A settembre Simenon scrive La première enquête de Maigret, che racconta gli inizi del personaggio come segretario di un commissariato di quartiere.
  
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1949 – In dicembre Simenon completa la stesura de L’amie de M.me Maigret, romanzo in cui appare per la prima volta l’ispettore Lapointe, un giovane zelante che diventerà presto il “cocco” di Maigret.

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1950 - In settembre finisce Le mémoires de Maigret, capolavoro di messa in scena, dove Simenon dà la parola al suo personaggio per descrivere con humor il loro rapporto e con l’occasione a Maigret viene fornito un passato, delle origini, che completano le informazioni sulla sua vita che solo in parte erano state raccontate ne L’affaire Saint-Fiacre. Nello stesso anno viene pubblicato la raccolta Maigret e les petits cochons sans queue, che  inaugura un nuovo tipo di copertina: a quelle realizzate con disegni a tempera, ne seguiranno poi una serie invece fotografiche in bianco/nero dove il nome di Maigret è scritto con i colori dell’arcobaleno.

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18 aprile 1952 – In occasione di un suo trionfale viaggio in Europa, Simenon è accolto a Quai des Orfèvres, dove gli fanno omaggio di un distintivo da commissario a nome Maigret. Nel giugno dello stesso anno, ritornato negli Usa, scrive Le revolver de Maigret, romanzo dove compare per la prima volta il personaggio del dottor Pardon (lui è la moglie sono i soli amici dei coniugi Maigret). Il 10 ottobre esce il film Brelan d’as, di cui una parte è ispirata al racconto Le témoignage de l’enfant de choeur. Michel Simon interpreta il ruolo di Maigret. (Murielle Wenger)

martedì 26 giugno 2012

SIMENON. MAIGRET, SECONDA VERSIONE

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret




4)  Il ritorno di Maigret, ovvero la seconda versione - 1945 -1947

Simenon e Sven Nielsen di Presses de La Cité
1945 – Alla fine della guerra Simenon lascia la Vandea… e il suo editore (Gallimard). Nel settembre del 1944, ha conosciuto un giovane imprenditore, Sven Nielsen, che ha appena fondato una nuova casa editrice, les Presses de La Cité. Tra i due si stabilisce un’amicizia e per suggellarla Simenon propone a Nielsen il manoscritto di un testo inedito, quello di Pedigree, un’opera “matrice” che allora fu però pubblicata con il titolo di Je me souviens. Ma l’autore offre ancora di più: Nielsen diventerà il suo editore esclusivo in francese sia per i romans-durs che per i Maigret. Infatti Simenon riprende il suo personaggio, prima in un racconto La pipe de Maigret, scritto in maggio e poi  in un romanzo Maigret se fâche, scritto in agosto, non lontano da Morsang, che appare in anteprima nel 1946 nel quotidiano France Soir, il nuovo giornale di Pierre Lazareff. In questo romanzo Maigret è ancora in pensione, nella sua casetta di Meung-sur-Loire e bisognerà attender qualche altro titolo per vederlo riprendere il suo posto al Quai des Orfévres.

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1946 – Simenon, arrivato in America, si sistema in Canada, qui inizia il periodo di quelli che vengono chiamati i “romanzi americani”  prepara un nuovo Maigret, Maigret à New York perché, come è doveroso, il suo personaggio deve anche lui, come il suo autore, prendere contatto con il Nuovo Mondo. In questo stesso anno Simenon scriverà quattro racconti narrando le inchieste di Maigret che usciranno nel 1947 nella raccolta Maigret et l’inspecteur malgracieux. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, apparirà per la prima volta il personaggio dell’ispettore Lognon.

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1947 – Il primo romanzo di Maigret uscito con Presses de La Cité è intitolato La pipe de Maigret e comprende oltre al racconto omonimo, anche Maigret se fâche. La sovraccoperta del volume, in edizione cartonata, è corredata da un  disegno a tempera  e così sarà per i nove titoli seguenti. Infatti questa volta Simenon, a fronte di una produzione letteraria continua, recupera definitivamente il suo personaggio, senza abbandonarlo più sino alla fine. Non si potranno forse mai sapere le ragioni profonde che hanno spinto l’autore a continuare a creare delle avventure per il suo personaggio. Lo stesso Simenon affermava che scriveva le inchieste di Maigret per “rilassarsi” tra un roman-dur e l’altro, ma questa non può essere sufficiente come spiegazione… Infatti va notato che, con il passare del tempo, la simpatia dell’autore per il personaggio va crescendo, gli attribuisce molto di se stesso: i suoi gusti in fatto di cucina, la sua capacità di gioire delle più piccole sensazioni: colori, odori, suoni e il motto “comprendere e non giudicare”. Si ha l’impressione che Maigret rappresenti solo un momento di “relax”, ma che Simenon l’utilizzi per trattare degli argomenti che non è riuscito ad affrontare nei romans-durs, o che lo faccia da altre angolazioni. (Murielle Wenger)