
6 bis)
Adieu Maigret, compagno di tutta la vita... letteraria
1972
– A febbraio Simenon finisce Maigret e monsieur
Charles. Non immagina probabilmente che si tratterà del suo ultimo Maigret, e anche del suo ultimo romanzo in assoluto. Ma all’inizio del libro aleggia
una sorta di premonizione: Maigret rifiuta la promozione a Direttore della P.J.,
preferisce a rimanere nella sua brigata e continuare a percorrere le strade di
Parigi con i loro piccoli bistrot, i loro palazzi con le portinerie, in una
parola essere per sempre il commissario di cui si rileggeranno all’infinito le
inchieste. Quanto a Simenon poserà la penna e impugnerà il microfono e inizierà
a raccontare i suoi ricordi, le sue impressioni sul nastro dl un registratore. Più di una vota evocherà i suoi più
classici personaggi con i quali, con il passare degli anni, troverà maggiori
affinità, analogie e con i quali a volte si confronterà.
***
1973
– In Un homme comme les autres, il
primo dei suoi dictées, Simenon evoca un sogno che ha fatto a proposito di
Maigret: “ Era più grande, più largo di
spalle, più corpulento di me. Anche se lo vedevo di spalle, percepivo il suo
essere placido che invidiavo. Vestito con pantaloni di tela blu, un grembiule
da giardiniere e portava un cappello di paglia sgualcito. Si trovava in un
giardino (...) Era Maigret nel suo giardino di Meung-sur-Loire, un Maigret in
pensione pure lui, ma di diversi anni più giovane di me (…) Trovava il modo di
impiegare ciascun’ora della sua giornata. E gli capitava, braccio sotto
baraccio, di fare delle lunghe passeggiate con sua moglie (…) Queste immagini
si sono cancellate. Le conservo nella mia mente e questo sarà per me la
pensione di Maigret”.

***
29
settembre 1979 – In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di
Maigret, Simenon gli scrive una lettera che viene pubblicata sul settimanale
svizzero L’Illustré:
“Sarete probabilmente meravigliato di
ricevere una mia lettera, da quando ci siamo lasciati circa sette anni fa’.
Quest’anno è il cinquantesimo anniversario del giorno in cui, a Delfzijl,
abbiamo fatto conoscenza. Voi avevate circa quarantacinque anni. Io venticinque.
Ma avete avuto la fortuna in seguito di trascorrere un certo numero di anni
senza invecchiare. E’ stato soltanto alla fine delle "nostre" avventure che avete
raggiunto l’età di cinquantatre anni (…) Che età avrete quindi oggi? Non ne ho
idea, essendovi concesso questo privilegio di cui voi avete approfittato per un
lungo periodo. Di contro io sono invecchiato molto più in fretta di voi, come i
comuni mortali ed ora ho abbondantemente passato i miei settantasei anni (…)
Eccoci, tutti e due pensionati, e, spero che così sia anche per voi, assaporando entrambe le più
piccole gioie della vita, respirando l’aria del mattino, osservando con
curiosità la natura, e gli esseri intorno a noi. Ci tengo ad augurarvi un buon
anniversario, a voi e a M.me Maigret.”.
E' la prima volta che leggo uno stralcio della lettera scritta da simenon a maigret nel '79.merci!
RispondiEliminaL'entier du texte de la lettre se trouve sur le site de Steve Trussel, à l'adresse: http://www.trussel.com/maig/simletf.htm
RispondiEliminaencore merci!
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