giovedì 25 ottobre 2012

SIMENON. MAIGRET E... QUINDICI ANNI DI RACCONTI

Ancora sulla novità arrivata in questi giorni in libreria. Rue Pigalle e altri racconti. Facevano parte, come abbiamo già ricordato, di quelli che vengono intitolati Les Nouvelles Enquete de Maigret. Sono diciannove e Simenon li scrisse tutti a La Rochelle nel giugno del 1938. Di questi poi una decina furono pubblicati tra il '38 e il ' 39 come allegati da collezionare di Police-Film e Police-Roman (Societé Parisienne d'Editions), altri raccolti in un volume di Gallimard e un paio su un'altra raccolta Signé Picpus.
In quel periodo Simenon viveva in Vandea, era ormai nella scuderia degli scrittori Gallimard, aveva iniziato con i suoi romans-durs, e pubblicato romanzi che poi nel tempo sarebbero stati sempre più quotati come Les Pitards (1935), Les fiançailles de M.Hire (1933), L'Homme de Londre (1933), Faubourg (1934), Le testament Donadieu (1937), L'Homme qui regardait passer les trains (1938), Monsieur La Souris (1938), tanto per citare alcuni titoli dei 28 romanzi pubblicati tra il 1931 e il 1939.
Per quanto riguarda i Maigret, negli anni successivi Simenon scriverà altri racconti che saranno raccolti di volta in volta nel già citato Signé Picpus, in Les petits cochons sans queque (prima sul settimanale Sept-Jours - 1940 e poi nell'omonimo volume del 1950 - Presses de La Cité), in Maigret revient (Gallimard 1942), in Maigret et l'inspecteur malchanceux (1947 - Presses de La Cité).
Se non andiamo errati, per tornare a leggere un vero e proprio romanzo di Maigret occorre attendere il 1948 quando esce Les vacances de Maigret. Era dal 1933 con Maigret, l'utimo della prima serie edita da Fayard, che non veniva pubblicato un volume esclusivamente dedicato ad un romanzo del commissario. Quasi quindici anni, un periodo molto lungo soprattutto se rapportato al ritmo della produzione simenoniana.

mercoledì 24 ottobre 2012

SIMENON DA OGGI VI RACCONTA "RUE PIGALLE" E ALTRE STORIE

Segnatevela. La data di oggi, almeno per gli appassionati più giovani e per la casa editrice Adelphi è il primo giorno in cui entrano in circolazione i racconti di Maigret (non sono inediti, Mondadori li aveva già pubblicati ad esempio nell'1981 in "Maigret Indaga" - supplemento al "Giallo Mondadori" n° 1704).
Non più romanzi quindi, ma volumi formati da raccolte di racconti più o meno brevi di cui già vi avevamo anticipato. (vedi Simenon. E' finito Maigret? I suoi romanzi sì, ma i racconti no  del 17 giugno e Simenon. Ancora sul nuovo Maigret "Rue Pigalle" del 5 settembre). Il comunicato stampa sul nuovo volume, che dovrebbe essere oggi in tutte (?) le librerie e che è stato integralmente pubblicato da molti siti, non indica nulla di più di sette dei nove titoli inseriti (La Chiatta dei due impiccati - Il Caso di boulevard Beaumarchais - Jeumont, 51 minuti di sosta! - Pena di morte - Le lacrime di cera - Rue Pigalle - Un errore di Maigret...). Anche il sito ufficiale di Simenon (quello gestito dal figlio John - www. simenon.co -) aveva mancato la data di uscita, se pur di poco, indicandola nel 9 ottobre.
Se ne volete sapere di più quindi o andate in libreria o andatevi a leggere i post del nostro informatissimo Andrea Franco, del 23 agosto e del 5 settembre...
Buona lettura.

SIMENON. TRA I FUMI DELLE SUE PIPE E DI QUELLE DEL COMMISSARIO MAIGRET

LES PIPES DE MAIGRET
"... Impossibile immaginare Georges Simenon (e il commissario Maigret) senza una pipa in bocca...". Con questa frase viene introdotta l'intervista della giornalista Yette Bovon per Madame Tv (di RTS - la Radio Televisione Svizzera), che è visibile sul sito dell'emittente (cliccate sulla foto o su LE PIPES DE MAIGRET). Il romanziere ammette di fumare senza sosta. D'altronde la pipa non è "la medicina dello scrittore"? E poi va nei dettagli spiegando che ne fuma sei o sette per ogni capitolo che scrive. Durante l'intervista ovviamente Simenon fuma e non c'è di meglio per illustare tutto il cerimonale che si svolge intorno a quest'arte. Già perchè fumare la pipa è un arte, per chi non lo sapesse. E con Simenon si capisce fino in fondo.
Il filmato che vi proponiamo oggi è di oltre 26 minuti, è in lingua francese e presenta un Simenon brillante, rilassato e sorridente.

martedì 23 ottobre 2012

SIMENON, 80 ANNI IN ITALIA, DA ARNOLDO MONDADORI A ROBERTO CALASSO


















Abbiamo già parlato del rapporto particolare che legava Simenon ad Arnoldo Mondadori, il suo editore italiano dal primo Maigret in poi fino al 1984. La loro conoscenza risaliva addirittura al 1924, almeno come lo stesso romanziere  scriveva in una lettera a Federico Fellini.
"....Ho conosciuto il vecchio Arnoldo Mondadori (in realtà di pochi anni più grande di Simenon, l'editore era nato nel 1889). Ho conosciuto sua moglie e tutti i suoi figli. Abbiamo giocato a bocce nella sua villa sul Lago Maggiore. E' venuto a trovarmi in Svizzera, in Olanda, in America. Ero molto affezionato a lui e alla sua famiglia, specialmente ad Alberto, per il quale la letteratura contava ancora..."
La loro fu una relazione duratura, anche perché Arnoldo è stato il suo editore straniero più a lungo degli altri, più di mezzo secolo. Ma quando il timone della casa editrice passò di mano e le cose cambiarono. Tanto che Simenon nel 1984 commenta:"...ho visto la casa editrice passare di figlio in figlio e quindi ai generi. L'ho vista specializzarsi nella stampa dei rotocalchi. Oggi è proprietaria di tre o quattro reti televisive in Italia (in quell'anno la tv mondadoriana "Retequattro" viene ceduta infatti a Berlusconi che già possiede la propria "Canale 5" e, dall'82, anche "Italia 1" comprata dall'editore Rusconi) e ,a Verona, di una delle più grandi tipografie del mondo, oltre che delle migliori...".
E' chiaro che Simenon non vede di buon occhio lo spostamente del baricentro del core-business della casa editrice dalla letteratura a nuovi mezzi di comunicazione: "... per la letteratura non c'è quasi più interesse e sono anni ormai che ho voglia di cambiare editore... - e specifica meglio - Per citare il caso di "Mémoires intimes" , opera alla quale annetto una certa importanza e che è stata tradotta in quasi tutti i paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti e il Brasile, l'Olanda e la Germania e persino l'URSS; in Italia niente e questo mi fà decidere a sciogliere il rapporto con Formenton, che è venuto varie volte a trovarmi a Losanna ma senza che poi ne derivasse granché..." .
C'è gia stato qualche contatto con Roberto Calasso, più giovane di lui di quarant'anni, che era riuscito ad incontrarlo grazie alle amicizie comuni con l'editore tedesco Diogenes e quello svizzero Vladimir Dimitrijevic. Incontro cordiale, champagne, un Simenon brillante, ma risultati nessuno, Qualcuno dice per le clausole dei preceenti contratti, altri parlano di una naturale diffidenza del romanziere a scegliere nuovi editori, soprattutto dopo cinquant'anni di Mondadori. Ma Simenon nonostante l'età è ancora scrupoloso:"... ho fatto controllare il dossier Mondadori. Mi risulta di aver recuperato i diritti di più di quarantanove romanzi non-Maigret, pubblicati molto tempo fa' da Mondadori, e inoltre che una quarantina tra romanzi e raccolte di racconti, anch'essi non-Maigret, non sono mai stati pubblicati in Italia. Anche i "Mémoires intimes" sono completamente liberi di questo paese...se Adelphi lo desidera, Joice Aitken ( che allora gestiva il "Secretariat Simenon") potrà fornire tutte le informazioni necessarie...".
Ci volle una buona parola da parte di Fellini (mediata dal comune amico Daniel Keel) per far conquistare all'Adelphi i diritti dei romanzi e di tutti i Maigret.
Poi, per la cronaca, il cerchio si chiude. Infatti ora la casa editrice di Calssso è controllata da RCS - Rizzoli-Corriere della Sera Media Group proprio quell'editrice Corriere della Sera che nel suo Mensile Illustrato nel 1929 aveva pubblicato in Italia il primo romanzo di Simenon, Nicoletta e Dina, firmato Georges Sim.

lunedì 22 ottobre 2012

SIMENON. COMMISSARIO GUILLAUME, IL FRATELLO MAGGIORE DI MAIGRET

Simenon conosceva bene il commissario Guillaume a Quai des Orfevres. E ha più volte ammesso che era in parte sulla sua figura che aveva costruito il personaggio di Maigret. Quel Marcel Guillaume che, dopo la pubblicazione dei primi Maigret, l'aveva invitato negli uffici della polizia giudiziaria per fargli capire meglio quali erano le procedure effettive del suo lavoro e di quello dei suoi ispettori, quello degli agenti e quello degli specialisti... Allora il commissario era a capo della Brigata Criminale e ci teneva che nelle inchieste del suo alter-ego letterario non ci fossero errori grossolani, quando Simenon si inoltrava nella descrizione delle procedure.
"... mi ha illustrato le tecniche degli interrogatori, mi ha messo in contatto con i suoi più anziani collaboratori, come il commissario Massau, che poi sarebbe succeduto allo stesso Guillaume.... e non potrei dire quale dei due abbia avuto più peso nell'evoluzione del personaggio Maigret che, inevitabilemente ai suoi esordi era un po'schematico...".
Insomma, come in altri casi conoscere dal vivo la realtà ovviamente, fu utilissimo a Simenon che respirando l'aria del "Quai" riuscì a mettersi nei panni di quei funzionari di polizia con maggiore facilità e consapevolezza. 
"Sono matti - protestava il commissario Guillaume, quando dovette andare in pesione, ricorda Simenon - a cinquantacinque anni abbiamo appena imparato appieno il nostro mestiere e ci mandano via...." .
Ma non era tipo da darsi per vinto. Continuò infatti ad indagare come privato investigatore, grazie anche ad una longevità non comune. Morì infatti a 92 anni. E in quella occasione, nel febbraio del 1963, Simenon scrisse: " La morte del commissario Gullaume mi tocca personalmente... Con lui, e poi anche con Massau, eravamo diventato buoni amici, dopo quella prima volta, ci siamo incontrati diverse volte ed ero  presente anche alla festa d'addio che organizarono quando andò in pensione... Per me non è soltanto un amico che se ne va, ma è come se fosse un fratello maggiore di Maigret...".

domenica 21 ottobre 2012

SIMENON. IL GIOCO DELLA PRIMA FRASE


Oggi è domenica e vi proponiamo un gioco. Una pausa ai post e alle notizie sul nostro amato scrittore. Ma ovviamente si tratta di un gioco centrato su Simenon e le sue opere. E' una piccola scoperta che abbiamo fatto sul sito di ARTE, un'emittente televisiva franco-tedesca tutta dedicata alla cultura. Un bell'esempio di come si può coniugare un mezzo popolare come la televisione con temi culturali, facendo spettacolo istruttivo, intrattenimento intelligente... e ascolti.
Ma torniamo al nostro gioco. Il suo nome è Le jeu de la premiére phrase (Il gioco degli incipit). Un'animazione vi farà ritrovare alla scrivania di Simenon, dove c'è la sua macchina da scrivere. Ad un certo punto i suoi tasti inizieranno a ticchettare e comporranno la prima frase di uno dei libri del romanziere. Sul tavolo ci sono anche due pile di libri di Simenon, sono Maigret e romanzi. Quando la frase sarà interamente scritta, voi dovrete indovinare a quale titolo appartiene quell'incipit.
Il gioco fu messo on-line nel marzo del 2003 e, allora, chi indovinava un certo numero di risposte, poteva vincere dei libri. Oggi c'è solo il piacere di giocare con gli indizi forniti e la soddisfazione di scoprire il titolo giusto. Un gioco da simenoniani duri e che capiscono il francese. Ma come si dice, quando il gioco si fà duro, sono i duri a dover scendere in campo.
Quindi lanciatevi con Le jeu de La première phrase buon divertimento e in bocca al lupo.