giovedì 1 giugno 2017

SIMENON SIMENON. “MAIGRET GOES TO SCHOOL” COMES OUT JUNE 1

Some details about the next Penguin translation for Anglophones 

SIMENON SIMENON. “MAIGRET A L’ECOLE” EN ANGLAIS ARRIVE LE 1 JUIN 
Des détails sur la prochaine traduction de Penguin pour les anglophones. 
SIMENON SIMENON. "MAIGRET A SCUOLA" ESCE IL 1° GIUGNO
Qualche detaglio sulla prossima traduzione di Penguin per il pubblico anglofono

Maigret Goes to SchoolPenguin’s English translation of Simenon’s Maigret à l’écolewill be available through Amazon.co.uk as of June 1, 2017. Both paperback and Kindle editions are being released.
Because the paperback and Kindle editions will not be available from Amazon.com until January 2, 2018, the opportunity for early delivery of the paperback from the UK to the USA will appeal to some.
In contrast, June 1, 2017 holds as the release date for the following other Amazon sources: Australia Kindle; Germany paperback; Italy paperbackSpain paperback.
Unfortunately, the later January 2, 2018 release date pertains to these remaining Amazon sources: Brazil Kindle; Canada paperback and Kindle; China paperback; France paperback; India paperback; Japan paperback and KindleMexico paperback and Kindle; Netherlands paperback. 
Be aware the ISBN-13 for this new edition is 978-0241297575, which should facilitate searching for the book from various other sources. 
Maigret à l’école originally appeared in 1954. Maigret Goes to School first appeared as an English translation in 1957. Its translator was Daphne Woodward then, and the translator is Linda Coverdale now. 
The original work was the 72nd in Simenon’s order of publication, and this work is the 44th in Penguin’s modern series of translations. 
This novel interested me for the sprinkling of comparisons of the childhood experiences of Maigret with those of the teenagers who play important roles in the story. It is also an excellent example of how the Chief Inspector puts himself in their shoes, his tried-and-true method of conducting an investigation. 

David P Simmons 

mercoledì 31 maggio 2017

SIMENON SIMENON. 90 ANNI FA' USCIVA IL PRIMO E ULTIMO NUMERO DI JBM

Era il "Josephine Baker Magazine", che Simenon aveva progettato per la showgirl sua amante nel 1927

SIMENON SIMENON. IL Y A 90 ANS SORTAIT LE PREMIER ET DERNIER NUMERO DE JBM
Il s'agissait du "Josephine Baker Magazine", que Simenon avait conçu pour la danseuse, sa maîtresse, en 1927
SIMENON SIMENON. IT WAS 90 YEARS AGO THAT THE FIRST AND LAST EDITION OF JBM CAME OUT
This is about the "Josephine Baker Magazine" that Simenon conceived for the dancer, his mistress, in 1927

Fuori di testa. L'espressione è un po' forte, ma crediamo sia quella giusta per descrivere lo stato d'animo del non ancora venticinquenne Simenon che vedeva prender corpo quella impensata relazione con la vedette creola che stava facendo impazzire tutta Parigi, e non solo. Quella star aveva un codazzo di ammiratori fatto di banchieri, principi, politici, miliardari, che avrebbero fatto follie di qualsiasi tipo pur di godere delle grazie di quella mulatta che rispondeva al nome di Josephine Baker.
Invece lì, al primo posto, al fianco di Josephine c'era un giovanissimo, autore, allora ancora poco conosciuto che per il momento sgomitava per farsi notare. Non era ancora famoso, non era ancora ricco, non era ancora un vero scrittore, eppure quella sua quasi coetanea (aveva solo tre anni più di lui) gli aveva messo addosso gli occhi e non solo quelli.
Simenon in quel periodo fece diverse pazzie, tra le quali deviare completamente dalla sua tabella di marcia che invece gli avrebbe imposto di impegnarsi in quella narrativa popolare che gli serviva da apprendistato, ma che lo doveva portare alla semi-letteratura e poi alla letteratura vera e propria. Ma in quel periodo il programma così lucidamente confezionato cui aveva fino ad allora tenuto fede, saltò del tutto. Simenon si dedicava completamente a Josephine, addirittura tenendogli la contabilità, e ad un certo deve avere pensato che uno dei maggior tributi potesse fare alla sua amante fosse di progettare e realizzare un giornale dedicato a lei e la cui testata fosse proprio il suo nome.
Josephine Baker Magazine
Un'impresa in cui lo segui il suo amico grafico e pubblicitario Paul Colin, che studiò un gabbia e una testata per questo Magazine che doveva secondo l'idea di Simenon ruotare intorno alla star afro-americana di St.Louis. Cosa Simenon avesse in mente in termini editoriali di preciso non è dato sapere, come non si sa che cosa ne pensasse la diretta interessata. Lui probabilmente coinvolto dal quel ciclone creolo non aveva le idee molto a fuoco. Lei, abituata alle stravaganze più eccentriche che nascevano intorno a lei, l'idea di un giornale con il suo nome forse non la stupiva più di tanto. 
Piccolo particolare da non scordare, Simenon era sposato da quattro anni con Tigy, che sembrava essere all'oscuro di tutto, ma certo è difficile pensare che non avesse intuito nulla della situazione.
É anche improbabile che l'esperienza di Georges come giornalista de La Gazzette de Liège, potesse essergli utile. Si trattava di due pubblicazioni agli antipodi: quello un serioso quotidiano cattolico-conservatore di Liegi, questa un rivista illustrata sulla più scandalosa vedette che Parigi aveva ospitato e che nella sua Revue Nègre ballava nuda con solo il famoso gonnellino composto da altrettanto famose sedici banane. E il suo giornale non poteva essere certo meno trasgressivo e meno scandaloso dei suoi spettacoli.
Ma questo progetto editoriale non andò oltre il numero zero (così si chiama il numero di prova di un nuovo giornale). Simenon andava riprendendo il controllo della sua vita? Il tourbillon di passione mal si sposava con la necessaria lucidità e concentrazione richiesti dalla progettazione e dalla realizzazione di una nuova pubblicazione?  
Poi Simenon era quasi un' "one man show", a parte la grafica, tutto il resto toccava a lui...? Qualche firma prestigiosa promessa infatti non arrivò e, oltre a Colin, faceva parte dell'avventura solamente un reporter mondano, André de Fouquières. 
Gli auspici non erano dei migliori.
Poi ci fu un raffreddamento della passione da parte di Simenon, un po' per le voci che giravano "... Simenon è diventato il cavalier servente della Baker...", lui stesso iniziò a temere che se quella storia fosse andata avanti ancora un po' lui, ancora non certo famoso, rischiava di diventare Mr. Baker... Addio a Georges Sim?.... Addio alla letteratura....? 
Ad un pelo dal dare alla sua vita una svolta che non aveva previsto, Georges si fermò. Riprese il suo destino nelle sue mani e il suo rapporto con Josephine passò in secondo piano. E tornò a scrivere, la migliore medicina per guarire da quella malattia. La scrittura, con Tigy, entrambe lontani da Parigi dalla follia Baker nell'île d'Aix. E del Josephine Baker Magazine non se ne parlò più. (m.t.)

martedì 30 maggio 2017

SIMENON SIMENON. LES MYSTERES DE WILHELMSHAVEN

Quels sont les textes rédigés par Simenon dans le port allemand ? 

SIMENON SIMENON. I MISTERI DI WILHELMSHAVEN 
Quali sono i testi scritti da Simenon nel porto tedesco? 
SIMENON SIMENON. THE MYSTERIES OF WILHELMSHAVEN 
Which are the texts written by Simenon in the German harbor? 

Les chercheurs simenoniens le savent bien: il faut toujours prendre avec une certaine prudence les déclarations a posteriori du romancier sur les événements qui entourent la naissance de Maigret, en particulier les lieux où Simenon se trouvait lorsqu'il écrivit les premiers jets de ce qui allait devenir un nouveau genre de roman policier. Le mystère de la naissance du commissaire à la pipe, avec une rédaction de Pietr le Letton à Delfzijl ou ailleurs, continue de passionner les débats, et il est toujours difficile de s'appuyer sur les sources, souvent contradictoires, à propos de cette période de la vie du romancier, et de son voyage sur l'Ostrogoth en 1929-1930.  
Aujourd'hui, c'est sur le mystère qui entoure un autre port où il s'est ancré que nous allons nous pencher. La plupart des biographes, s'appuyant sur ce qu'en écrit Simenon dans ses Mémoires intimesracontent que le romancier, après avoir passé une première fois par Delfzijl, arrive à Wilhelmshaven. Là, un inspecteur vient rendre visite à Simenon, et lui demande ce qu'il est en train d'écrire. Celui-ci lui explique qu'il écrit des nouvelles policières pour un magazine, DétectiveSoupçonneux, imaginant que le romancier fait en réalité de l'espionnage, l'inspecteur lui ordonne de quitter le port le lendemain. Simenon s'exécute, et retourne à Delfzijl, où il découvre que son bateau a besoin d'être calfaté. On connaît la suite de la légende… 
Pierre Assouline, dans sa biographie, émettait déjà quelques doutes sur cette version, se référant aux articles que Simenon avait publiés en 1931, Escales Nordiques, dans Le Petit Journal, et qui racontaient le voyage de l'Ostrogoth. Dans ces textes, c'est un agent du contre-espionnage qui vient trouver Simenon à son bord, le fait convoquer dans les bâtiments de la police, où on lui enjoint de quitter les eaux allemandes pour partir en Scandinavie, but de voyage avoué par le romancier. Autre point intéressant, Simenon dit que c'est un roman qu'il est alors en train d'écrire, et qu'il en a déjà expédié d'autres en France. Plus question, ici, de nouvelles pour Détective…  
Deligny et Menguy, dans leur fameux essai Les vrais débuts du commissaire Maigretmentionnent un autre article, celui écrit par Simenon en 1937 pour le journal Confessionslors de la mise à la retraite du commissaire Guillaume. Cette fois, c'est encore une autre version que raconte le romancier: il aurait commencé par écrire un roman à Delfzijl, puis serait retourné ensuite à Wilhelmshaven pour y écrire un deuxième roman Maigret, et c'est sur ce roman-ci que l'agent du contre-espionnage aurait eu des soupçons… Menguy et Deligny penchent pour l'hypothèse que ce second roman serait probablement l'un des quatre "proto-Maigret", La femme rousse 
On le voit, difficile de savoir exactement ce qu'il en est des textes écrits par Simenon à Wilhelmshaven. L'affaire est moins anecdotique qu'il n'y paraît, parce que savoir ce qu'il en est va déterminer, d'une part, le lieu et l'époque de rédaction des nouvelles pour Détective, ainsi que la période précise à laquelle Simenon se trouvait dans le port allemand.  
En effet, pour les nouvelles en question, il s'agit de celles qui seront publiées en recueil chez Fayard en 1932, Les treize coupables, Les treize énigmes, Les treize mystères. Les nouvelles Les treize mystères sont les premières à paraître dans Détective, et ce de mars à juin 1929. Les treize énigmes paraissent entre septembre et décembre 1929, et Les treize coupables entre mars et juin 1930. Ces dates autorisent à penser que certaines de ces nouvelles, effectivement, pourraient avoir été écrites à bord de l'Ostrogoth (le départ de celui-ci datant du printemps 1929). Les bibliographies simenoniennes proposent une rédaction des deux premières séries au cours de l'hiver 1928-1929 (voire au printemps pour la deuxième série), alors que Simenon est installé place des Vosges, et la troisième série aurait été écrite à Stavoren pendant l'hiver 1929-1930. C'est ce qui permettrait de dire que certaines nouvelles de la dernière série auraient pu être composées déjà à Wilhelmshaven, et cela corroborerait donc la version des Mémoires intimes Les bibliographies qui suivent cette version proposent aussi un séjour de Simenon dans le port allemand à l'automne 1929, soit après le départ de Delfzijl, ce qui fait que l'agent du contre-espionnage aurait pu exprimer ses soupçons aussi bien sur les nouvelles que sur un roman, quel que soit celui-ci…  
Jusque-là, tout semblait clair, mais voilà que dans la version la plus récente de la chronobiograhie simenonienne, le séjour à Wilhelmshafen a été fixé au mois de juin 1929… Quid alors de la rédaction d'éventuelles nouvelles ou d'un éventuel roman dans le port allemand ? On le voit, les chercheurs ont encore de quoi se pencher sur les mystères du romancier à bord de l'Ostrogoth 

Murielle Wenger 

lunedì 29 maggio 2017











Era il 1932 quando Simenon scriveva il romanzo maigrettiano "Chez les Flamands", tradotto in inglese come "La casa dei fiamminghi". Oggi a distanza di ottantacinque anni questo titolo è stato pubblicato in persiano.
Ne dà notizia il giornale Financial Tribune che, come recita il sottotitolo, é il  "First Iranian English Economic Daily".
L'edizione è a cura dell'Istituto d'arte e cultura Jahan-e-Ketab di Teheran, pubblicata nella collana Neqab. Il traduttore, come ci informa il Fnancial Tribune, è Abbas Agahi e la versione iraniana del romanzo conta 164 pagine. Il traduttore non è nuovo a questi lavori, avendo tradotto già altri romanzi di Simenon, tra cui Maigret Set a Trap,  Maigret Has Scruples , Maigret Voyage e Maigret and the Apparition
C'era bisogno di questa notizia per ribadire come ancora oggi, in paesi di cultura molto lontana da quella occidentale, venga tradotto e pubblicato un romanzo che Simenon scrisse ottantacinque anni fa'?
No. Non c'era bisogno.  Anzi, sì.... per chi ancora non lo sapesse, questo conferma le tre dimensioni del romanziere, quella della popolarità dei suoi personaggi, quella della qualità della sua letteratura e quella di essere un romanziere long-seller e senza frontiere. Non credo ci sia bisogno di alcun commento.