venerdì 8 dicembre 2017

SIMENON SIMENON. DI QUALI LUCI E DI QUALI COLORI SONO FATTI I SUOI ROMANZI?

Sole, ombre della notte, i vari colori delle stagioni hanno un peso importante nella narrativa simenoniana

SIMENON SIMENON. DE QUELLES LUMIERES ET DE QUELLES COULEURS SES ROMANS SONT-ILS FAITS ?
Soleil, ombres de la nuit, les couleurs diverses des saisons ont un poids important dans la fiction simenonienne
SIMENON SIMENON. WHAT LIGHTS AND COLORS MAKE UP HIS NOVELS?
Sunshine, night shadows, and the various colors of the seasons have important weight in Simenonian fiction



Quando pensiamo ai romanzi di Simenon che abbiamo letto, magari anche qualche anno fa', ci è sempre tornata in mente una sensazione che abbiamo provato allora e ancora oggi persiste. Quella delle atmosfere che sono spesso dominate dalle luci e dai colori. Gli scorci cittadini, i canali, il mare, vengono illuminati da un sole che è primaverile o incupiti da un cielo minaccioso e carico di nuvole nere. Qualche volta è la luce dell'alba qualche volta è quella rosata del sole al tramonto.
E  questo tema cromatico lo troviamo anche in diversi titoli, il nero ne La Nuit du carrefour, un asino rosso, un cane giallo e un cavallo bianco (L'âne rouge, Le chien jaune et Le Cheval-Blanc), e ancora Les Volets verts, Feux rouges, La Boule noire, La chambre bleue...
Ma quello che ci interessa qui è  quello che lo stesso Simenon sentiva.
"... durante tutta la vita, e ancora adesso a settandue anni, sono affascinato dai giochi di luci e di ombre..."
Come ci fa notare Bernard Alavoine, dopo la luce sono i colori a contribuire a creare un'atmosfera particolare alla sua opera e ci spiega come Simenon, come anche tutti gli altri esseri umani, è sensibile in modo diversi a certi colori.
Simenon ha per esempio più volte affermato di essere attratto dai colori caldi e sembra avvicinare la scrittura del romanziere ad una tecnica pittorica. Basti pensare, come ci fà ancora notare Alavoine,  la sua predilezione per il rosso come succede ne Le Petit Saint in cui questo colore ha un suo ruolo molto importante, come pure nel La Main o Le Déménagement.
"... la sensualità del colore rosso non può essere quindi contestata soprattutto quando si applica agli abiti femminili - spiega Alavoine  - Ma anche il commissario Maigret non è insensibile  al vestito che è associato a Francine Lange in "Maigret a Vichy"... ".
E insomma aldilà delle atmosfere drammatiche che spesso dominano i romans durs o le lunghe notti delle inchieste del commissario, c'è la preferenza di Simenon dei "...colori vivaci... rosso, giallo, blu... - continua Bernard Alavoine in un saggio sui cinque sensi - domina davvero largamente nell'opera di Simenon e simboleggiano più spesso delle immagini felici...".
Non è un caso che molti critici abbiano fatto dei paralleli tra lo stile descrittivo di Simenon e la tecnica dei pittori impressionisti tra i quali viene citato spesso Manet il quale sosteneva che la luce è il principale elemento di un quadro. In modo analogo, Simenon ama delle scene cromaticamente elementari a volte addirittura banali, come certi giochi di luce che fanno i raggi del sole quando colpiscono la superficie dell'acqua dei canali o del mare, provocando, bagliori, riflessi e dando una sorta di vita alla luce e allo stesso tempo anche ai colori. Luci e colori che contribuiscono a rendere la realtà di tutti i giorni nelle opere del romanziere. (m.t.)

giovedì 7 dicembre 2017

SIMENON SIMENON. “MAIGRET ENJOYS HIMSELF” COMES OUT DECEMBER 7

Some details about the next Penguin translation for Anglophones

SIMENON SIMENON. “MAIGRET S’AMUSE EN ANGLAIS ARRIVE LE 7 DECEMBRE 
Des détails sur la prochaine traduction de Penguin pour les anglophones
SIMENON SIMENON. "MAIGRET SI DIVERTE"IN INGLESE ESCE IL 7 DICEMBRE
Qualche dettaglio sulla prossima uscita della Penguiin per gli anglofoni 

Maigret Enjoys HimselfPenguin’s English translation of Simenon’s Maigret s’amuse, will be available through Amazon.co.uk as of December 7, 2017. Both paperback and Kindle editions are being released.
Because the paperback edition will not be available from Amazon.com until July 3, 2018, the opportunity for early delivery from the UK to the USA will appeal to some. Notably, the Kindle edition will be available December 7, 2017.
As well, December 7, 2017 holds as the release date from the following other Amazon sources:Australia Kindle; Brazil Kindle; Canada Kindle; France Kindle; Germany paperback and Kindle; India Kindle; Italy paperback and Kindle; Mexico Kindle; Netherlands Kindle; Spain paperback and Kindle.
Unfortunately, the later July 3, 2018 release date pertains to these remaining Amazon sources: Canada paperback; China paperback; France paperback; India paperback; Japan paperback and Kindle; Mexico paperback. 
Be aware the ISBN-13 for this new edition is 978-0141985879, which should facilitate searching for the book from various other sources. 
Maigret s’amuse originally appeared in 1957. It came out in English translation that same year as Maigret’s Little Joke with eight subsequent re-editions, three of which were entitled None of Maigret’s Business. The translator for those was Richard Brain, and the translator for this new Penguin edition is David Watson. 
The original work was the 78°in Simenon’s order of publication, and this work is the 50° in Penguin’s modern series of translations. 
This novel is interesting because it has an atypical and novel plot line. Maigret goes on a two-week vacation, but he actually never leaves Paris. He spends lots of pleasant leisure time with Mme Maigret, and so one learns a lot about the two. At the same time, showing just how much he needs to work as a policeman, the Chief Inspector avidly follows a murder case by reading newspaper accounts and cleverly guides the investigation by sending anonymous notes to Janvier, whom he has left in charge.  

David P Simmons 

mercoledì 6 dicembre 2017

SIMENON SIMENON. MAIGRET E' UN PERSONAGGIO DAVVERO ORIGINALE?

Quali caratteristiche e tratti del commissario ritroviamo in altri investigatori letterari?

SIMENON SIMENON. MAIGRET EST-IL UN PERSONNAGE VRAIMENT ORIGINAL?
Quels caractéristiques et traits du commissaire retrouvons-nous dans d'autres enquêteurs littéraires?
SIMENON SIMENON. IS MAIGRET A TRULY ORIGINAL CHARACTER?
Which of the Chief Inspector’s features and traits do we find in other investigators in literature?



Quando Simenon si mise a progettare il proprio debutto nella letteratura seriale poliziesca, con romanzi finalmente firmati con il proprio nome, passò un po' di tempo ad affinare e a mettere insieme tutte quelle caratteristiche che avrebbero contraddistinto il proprio commissario. Infatti Maigret fa capolino in alcune opere popolari poliziesche, talvolta con un ruolo minore, altre quasi da protagonista. Un processo che permise, prima del debutto ufficiale, di mettere a punto come protagonista delle inchieste un personaggio davvero originale.
Successo e fama arrisero subito al personaggio, dando ragione a Simenon che tanto aveva lavorato e lottato per proporlo proprio in quel modo.
Ma vogliamo qui insinuare un dubbio (legittimo o no? Alla fine vedremo...). 
Ma certe caratteristiche non erano già state utilizzate da altri autori per i loro investigatori letterari?
Iniziamo dal caso più evidente e clamoroso. Sherlock Holmes fumava la pipa già prima di Maigret e già prima del commissario simenoniano ne aveva fatta un'icona del suo personaggio. Ciò accadeva nella 1887 all'uscita del primo titolo della serie A Study in Scarlet, quarantaquattro anni prima del debutto di Maigret. 
E che dire dello chapeau-melon che spesso Simenon fa indossare al suo commissario?
Possiamo dire che Hercule Poirot, lo indossava già dal 1920 quando debuttava con il romanzo di Agatha Christie, Poirot a Styles Court.  
Passiamo adesso a quell'aria burbera al limite dello scorbutico che non di rado Maigret assume in determinate situazioni. Beh... ci fa venire alla mente lo stesso atteggiamento di un altro detective  letterario, per altro agli antipodi del commissario, quel Philo Vance inventato nel '26 da S.S. Van Dyne che lo stesso autore descrive come... "un solitario pensatore e i suoi tratti severi, allo stesso tempo cogitabondi e introspettivi, fungevano da barriera...".
Passiamo adesso al cibo. Sappiamo che Maigret è un buongustaio, a cominciare dai manicaretti che gli prepara a casa M.me Maigret, alle mangiate alla Brasserie Dauphine, proprio sotto a Quai des Orfèvres, a tutto quello che ingurgita: panini imbottiti, la birra, i pranzi nelle brasserie, i bicchieri di bianco per quando la gola é secca, il calvados quando fa freddo.... e così via. Ma se ci pensiamo bene c'è un'altro un detective "mangione" ma molto raffinato nell'alimentazione, benché americano. E' Nero Wolfe, che quanto a quantità di cibo e stazza supera il commissario simenoniano...
E invece no. 
Wolfe compare nella sua prima avventura scritta da Rex Stout "solo " nel 1934 con Fer de Lance, vale a dire tre anni dopo il debutto ufficiale di Maigret. 
E andiamo allora a rivedere con occhio critico le analogie che abbiamo illustrato più sopra. 
Non è vero che Conan Doyle avesse creato con Sherlock Holmes un incallito fumatore di pipa. Questo è quello che si deduce guardando le apocrife illustrazioni e le ricostruzioni nei film. Al contrario l'investigatore inglese non fumava la famosa pipa calabash, ma normali pipe, ma alternandole con i sigari e le sigarette (come non indossava il deerstalker, tipico copricapo dei cacciatori inglesi).
Lo chapeau-melon lo vediamo sul cranio tondo e pelato di David Suchet, l'attore che ha spessissimo interpretato Poirot sullo schermo, ma in realtà sui libri ama sfoggiare vari tipi di copricapo, in ossequio alla sua maniacale attenzione nel vestire, nell'abbinare colori e nel curare i suoi leziosi baffi. Insomma il contrario di un Maigret che, senza le cure di sua moglie, sarebbe abbastanza trasandato.
E il burbero cipiglio di Philo Vance è frutto di una sorta di complesso di superiorità nei confronti degli altri, guardati spesso altezzosamente dall'alto in basso. L'accigliato e imperscrutabile sguardo di Maigret è invece una difesa, un'aria burbera a severa che gli serve per erigere un muro tra sé e gli altri nelle circostanze in cui gli é necessario isolarsi o non vuole confondersi con gente che non gli aggrada.
Insomma in fin dei conti, aldilà delle apparenze, le originalità di Maigret sono vere, sono frutto della fantasia d Simenon (che non ha certo rubacchiato qua e là... anzi...), capace di creare un personaggio davvero nuovo nel panorama dei detective letterari degli anni '30, (m.t.) 

martedì 5 dicembre 2017

SIMENON SIMENON. UNE NECESSAIRE ALTERNANCE

A propos de la chronologie rédactionnelle de l'œuvre 

SIMENON SIMENON. UN'ALTERNANZA NECESSARIA 
A proposito della cronologia editoriale dell'opera 
SIMENON SIMENON. A NECESSARY ALTERNANCE 
About the editorial timeline of the work 



Nous avons évoqué récemment (voir notre billet du 14 octobre) comment et pourquoi Simenon a continué d'écrire des romans Maigret jusqu'au bout de sa carrière de romancierCette "nécessité" de continuer la veine maigretienne a conduit le romancier à une sorte d'alternance rédactionnelle entre les romans Maigret et les "romans durs". Comme il ne pouvait rester bien longtemps sans écrire, mais qu'il n'avait pas toujours la force de se mettre dans la peau d'un personnage à un intervalle trop rapproché, il écrivait une enquête pour son commissaire, ainsi qu'il le notait dans ses Mémoires intimes: "Je me délasse en écrivant un Maigret, comme chaque fois que, pour une raison ou une autre, je ne me sens pas d'humeur à m'attaquer à un roman dur." 
Cette alternance est devenue une réalité seulement depuis le moment où le romancier est entré aux Presses de la Cité. Auparavant, pendant la période Fayard, Simenon a d'abord rédigé toute une série de romans Maigret, avant de réussir à convaincre son éditeur de publier des romans sans le commissaire; puis, pendant la période Gallimard, l'essentiel de la production consisté en "romans durs", Maigret ne revenant à la vie que sporadiquement. Sven Nielsen probablement dû jouer son rôle dans la reprise du commissaire, même si les arguments financiers n'auraient sans doute pas suffi à ramener à la vie le héros à la pipe. La nostalgie parisienne du romancier vivant en Amérique a provoqué un rapprochement entre le créateur et sa créature, et Simenon a eu de plus en plus besoin de l'équilibre que lui donnait Maigret, pas seulement parce que c'était un personnage rassurant, mais aussi parce que son œuvre s'est construite sur les deux pans, "romans durs" et Maigret: les uns ne pourraient pas exister sans les autres, et ils sont tout autant nécessaires à l'édification de cette œuvre… 
L'alternance rédactionnelle stricto sensu, c'est-à-dire lorsqu'un roman Maigret succède directement à un "roman dur" et ainsi de suite, n'a été une réalité, dans la production simenonienne, que depuis 1967. Auparavant, un Maigret pouvait succéder à deux "romans durs", ou, inversement, deux Maigret pouvaient se suivre. Si lraison n'en est pas toujours explicitable (il entre tout de même une bonne part de hasard au gré de l'inspiration…), on peut en trouver une interprétation, souvent liée à un événement biographique.  
En 1946, le romancier vient de débarquer en Amérique, et d'expérimenter la "brûlure" de la passion pour Denyse. A chaud, il écrit Trois chambres à Manhattan, une transposition de cette expérience. Puis, à peine deux mois plus tard, il écrit Maigret à New York, dans lequel il fait découvrir le nouveau continent à son personnage, lui donnant ses propres réactions devant cette découverte. A ce moment-là, on pourrait imaginer que ce roman est un dernier adieu à son personnage, puisqu'il le dépeint comme étant à la retraite. On pourrait en voir la preuve dans le fait que vont suivre six "romans durs", sans aucun Maigret là au milieu (à l'exception de quelques nouvelles mettant en scène le commissaire). Il faut attendre le mois de novembre 1947 pour que Simenon redonne vie à son héros. Ce qui est intéressant ici, c'est que le romancier va justement écrire deux Maigret de suite, dont le second, Maigret et son mortsigne le retour définitif du policier dans son bureau du Quai des Orfèvres. La nostalgie vient de faire son œuvre…  
L'alternance régulière entre Maigret et "romans durs" se poursuit jusqu'aux derniers mois de 1949, lorsque Simenon, "dopé" par sa récente paternité, écrit coup sur coup Maigret et la vieille dame et L'amie de Madame Maigret, la rédaction du second débutant cinq jours à peine après avoir terminé le premier ! Les romans suivants écrits en Amérique respectent une alternance presque parfaite; de temps en temps, deux Maigret peuvent se suivre, ou alors ils peuvent être séparés par deux "romans durs".  
Le même principe prévaudra au retour de Simenon en Europe, un ou deux "romans durs" entre les Maigret, à quelques exceptions près: d'une part, les trois derniers romans écrits à Cannes sont des "romans durs"; d'autre part, l'année 1962 voit la rédaction d'un "trio" de Maigret. Cette année 1962 a été marquée par divers événementsla décision de quitter Echandens et de construire la villa d'Epalinges, mais aussi le premier séjour en clinique de Denyse. Sur le plan rédactionnel, c'est aussi l'année où Simenon, contrairement à son habitude, prépare tout un dossier de documentation pour écrire un roman (Les anneaux de Bicêtre). On peut donc imaginer que tout cela ne laissait guère de place au romancier pour pouvoir se "mettre en transe rédactionnelle", et écrire autre chose qu'un Maigret "délassant".  
Les années suivantes verront reprendre le rythme de l'alternance. En septembre 1972, un "roman dur" aurait dû succéder à Maigret et Monsieur Charles. Mais le déclic ne s'est pas produit, et le dernier roman de Simenon restera un Maigret, comme l'était celui qui avait inauguré sa production "officielle". La boucle était bouclée… 

Murielle Wenger