Considerazioni su un adattamento cinematografico d’epoca di un libro
dell’autore
SIMENON
SIMENON.
L’EXPRESS INTERNATIONAL POUR PARIS...
Considérations sur une adaptation cinématographique
d’époque d’un livre de l’auteur
SIMENON SIMENON. THE INTERNATIONAL EXPRESS FOR PARIS ...
Considerations on a vintage film adaptation of a book by the author
Scritta nel 1938 la storia è quella di un tranquillo contabile della
provincia olandese che vede stravolta la sua vita dalla perdita del lavoro, in
seguito a questo trauma cambia completamente la propria esistenza trasferendosi
a Parigi dove intraprende una pseudo carriera criminale. Da questo libro venne
tratto un film: The Man who watched trains go by, film di produzione britannica diretto da Harold French nel 1953.
Recentemente la pellicola, restaurata, è uscita in dvd, edita da Sinister Film, sul mercato italiano con
il titolo di Illusione. Il film si presenta senza grosse pretese e varia
un po’ la trama dell’opera originale; se sostanzialmente invariato rispetto
alla versione simenoniana è l’inizio della vicenda in quel di Groningen dopo cambia parecchio
rispetto al libro. Nell’adattamento cinematografico Kees Popinga, il protagonista, viene
perseguito per il presunto omicidio del suo truffaldino principale sin da
Groningen, città in cui si reca l ‘ispettore Lucas (a differenza del romanzo);
in seguito però, a Parigi, nel film egli sembra solo cercare la compagnia di
una donna e non si macchia di crimini come avviene invece nel libro. L’azione è
spostata dall’inverno del periodo natalizio ad un mite settembre e, nella
pellicola, verte soprattutto sulla valigia piena di soldi che Popinga ha rubato. Inoltre appare meno
accentuata la follia che caratterizza il sadico Popinga del libro che nel film sembra
cercare solo una variante movimentata alla sua monotona vita, nella quale il
suo svago principale era veder passare i treni e sognare la realtà delle grandi
città internazionali cui alcuni erano destinati.
L’azione, escluse alcune scene, è piuttosto statica, le scene girate in
esterna pochissime (del resto i mezzi a disposizione 65 anni fa non erano certo
paragonabili a quelli attuali) ma comunque l’opera di French ricorda il libro
da cui è tratta senza stravolgerlo e si lascia apprezzare per la buona
caratterizzazione dei personaggi e per il duello tra il protagonista e Lucas.
Gli attori principali (Claude Rains, Marta Torten, Marius Goring, Herbert Lom, Anouk Aimée e Lucie Mannheim) si disimpegnarono ottimamente e la visione del lungometraggio è indicata a chi vuole vedere
come venne resa per il grande schermo la celebre opera dell’autore belga.
PS: la prima edizione italiana del libro fu Treni
nella notte nel 1952,in tempi più recenti il titolo è apparso presso
Adelphi sia in edizione tascabile che di grande formato, oltrechè in una raccolta della collana La nave Argo.
Andrea
Franco