martedì 4 giugno 2013

SIMENON. IL RICHIAMO DELLA... CHAMBRE BLEUE

Ne abbiamo parlato qualche giorno a fa', a proposito del progetto di realizzare un film da La Chambre Bleue, il romanzo simenoniano di cui domani ricorrono cinquant'anni esatti dalla sua stesura. Infatti Simenon, non ancora trasferitosi nella nuova villa di Epalinges, iniziò a scriverlo il 24 maggio e lo terminò il 5 giugno 1963.
Una storia, come sa chi ha letto il libro, che prende il suo avvio appunto in camera azzurra di un albergo, frequentata da due amanti, Tony e Andrée, travolti da un passione che sembra essere inarrestabile. E invece, quando il marito di Andrée rischia di scoprirli, l'ardore di Tony si raffredda alquanto e pensa piuttosto a salvare il suo matrimonio, pensa a sua figlia  e cerca quindi di troncare la relazione. Va in vacanza con la famiglia, ma Andrée gli scrive  delle lettere anonime perché non vuole che la loro storia finisca. A complicare la situazione per Tony, sopraggiunge la morte del marito di Andrée che ora, libera, vorrebbe  a maggior ragione che la loro storia continuasse. E per riuscire nel suo intento non esiterà a commettere degli atti che avranno delle conseguenze terribili anche per lei e per il suo amato Tony.
E' un romanzo sulla passione cieca, che travolge tutto e tutti, nel bene e nel male, aldilà di ogni considerazione razionale. chissà se anche qui possiamo intravedere, dietro questo sentimento insopprimibile, la mano del destino, per cui Andrée non avrebbe potuto agire diversamente, visto il fuoco che ardeva nel suo animo?
Di certo Tony, figura debole e recessiva, subisce la volontà di Andrée e anche per lui si compie un destino che non ha la forza, e forse nemmeno la possibilità, di contrastare.
I toni di questa passione arroventata, soprattutto agli inizi della vicenda, porta Simenon ad utilizzare un linguaggio consono  e molto esplicito. Lui stesso in un Dictée del 1975 scrisse "... credo ci siano voluti una quarantina d'anni perchè nella prima pagina di uno dei miei romanzi... "La Chambre bleue", osassi scrivere la parola sperma...".
E a questo proposito ecco un brano delle pagine iniziali in versione originale di quel passo:
"- Je t'ai fait mal ? 
- Non. 
- Tu m'en veux ? 
- Non. 
C'était vrai. A ce moment-là, tout était vrai, puisqu'il vivait la scène à l'état brut, sans se poser de questions, sans essayer de comprendre, sans soupçonner qu'il y aurait un jour quelque chose à comprendre. Non seulement tout était vrai, mais tout était réel : lui la chambre, Andrée qui restait étendue sur le lit dévasté, nue, les cuisses écartées, avec la tache sombre du sexe d'où sourdait un filet de sperme...".
Aspettando la prova di Mathieu Almaric come regista e protagonista del prossimo adattamento cinematografico di questo romanzo di Simenon (film di cui però non si conoscono ancora né il casting, né le location, ma solo la data in cui dovrebbero iniziare e riprese, il prossimo mese di luglio) invitiamo a leggere, e magari a rileggere, questo notevole romanzo dove lo spessore della vicenda, la psicologia dei protagonisti tipici simenonia si muovono in un atmosfera noir, al servizio di una letteratura di grande attrattiva.

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