Manca una settimana a Festival che Fontanay-le-Comte dedica annualmente da quindici anni a Georges Simenon. Sabato 15 giugno quindi l'apertura, come vi avevamo anticipato (Simenon. Sarà il festival delle donne). L'inaugurazione della manifestazione prevede un percorso che toccherà i luoghi legati al soggiorno di Simenon in questa regione in cui, lo ricordiamo, visse per oltre vent'anni. La sera tutti a teatro per una rappresentazione di Lettre à ma mère di e con Robert Benoit. Non perdetevi il giorno dopo al Chateau de Terre Neuve il dibattito animato da Claude Gauteur sul tema "Simenon e le attrici".
Oltre a Fontenay-le-Comte il festival offrirà altre iniziative a Sable d'Olonnes.
Lunedì 17 e martedì 18 saranno dedicati ad una rassegna cinematografica di classici tratti dai romanzi di Simenon, citiamo tra gli altri Le Chat con Jean Gabin e Simone Signoret, Le Train con Louis Trintignant e Romy Schneider o La Veuve Couderec con Alain Delon e Simone Signoret. Il festival andrà avanti fino al 23 giugno e, almeno da quello che si legge sul programma, non sempre con manifestazioni che riguarderanno direttamente lo scrittore, la sua opera o la sua biografia. Ci pare sia stata data un rilevanza eccessiva a manifestazioni come concerti, messe, (addirittura un sermone dell'abbate Laurent Sarchot sul tema "Gesù, un processo che rivoluziona il mondo), mercatini di brocante e bouquinist, balli popolari e concorsi.
Insomma a nostro avviso, soprattutto dal momento che si celebra la 15a edizione di questo Festival, avremmo preferito un programma più contenuto nel numero di giorni e più concentrato sul tema "Simenon e le donne" o comunque sulla figura dello scrittore (e i temi non mancano certo). In un mondo dove si cerca di verticalizzare la comunicazione, stringendo il tema ma aumentando l'approfondimento, la tentazione di condire una manifestazione come quella di cui stiamo parlando con altre cose, rendendola magari più appetibile ad un pubblico più vasto a scapito della sua specificità, è secondo noi pericolosa. Rischia infatti di togliere autorevolezza all'iniziativa, anche se poi le permette di vantare un numero di visitatori più alto.
Je suis d'accord avec Maurizio. Pour ma part, si je trouve le programme assez attrayant et intéressant, je regrette qu'on n'ait choisi aucun film ni roman du corpus Maigret, où il y a aussi quelques belles figures féminines dont on aurait pu parler... Je n'ai pas vu dans le programme (à moins que tout ne soit pas indiqué) de conférences ou de débats à propos du thème choisi, pourtant bien vaste... Mais ne soyons pas trop négatif tout de même: il faut remercier les organisateurs de perpétuer ce festival, même si on a quelques regrets sur les animations proposées, comme le dit si bien Maurizio...
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