domenica 8 dicembre 2013

SIMENON SIMENON. LA VITA "DISORDINATA" DI MAIGRET...

Oggi partiamo dalle considerazioni fatte qualche giorno fa' da un nostro assiduo lettore, Rudi, in merito, alle congruenze cronologiche nelle inchieste del commissario Maigret.
Scrive Rudi "...Vorrei segnalare un punto critico che ricavo da 'L'Assassinio dell'Etoile'. Simenon commette un errore. Anzi, non si preoccupa di contraddirsi fra un racconto e l’altro. Ne 'L’Etoile du nord' era marzo e faceva molto freddo e mancavano un paio di giorni al pensionamento del commissario. Ne 'Tempête sur la Manche' siamo in novembre. Le lampade erano accese fin dalle quattro del pomeriggio, e si sostiene che Maigret non sia più commissario da tre mesi. I conti non tornano. A quanto mi risulta, 'L’Etoile du Nord' uscì su rivista nel settembre 1938. 'Tempête sur la Manche' uscì su rivista quattro mesi prima...".
Rudi ha perfettamente ragione. Simenon non si è mai curato di seguire una cronologia coerente, ma si faceva trasportare dall'estro del momento. I primi due Maigret usciti nel febbraio 1931, lanciati durante il famoso Bal Anthropometrique alla Boule Blanche, M.Gallet décèdé e Le Pendu de Saint-Pholien, il commissario è già in piena carriera. Al contrario la prima inchiesta che fu affidata a Maigret viene raccontata in un romanzo del 1948 (la 56a se non andiamo errati, tra romanzi e racconti e ambientata nel 1913), quando Maigret non era ancora commissario, ma soltanto segretario di un commissario di quartiere e solo dopo aver risolto quel caso andrà a lavorare a Quai des Maigret et Monsieur Charles (1972), al commissario viene proposto di avanzare di grado e di passare da Commissario Divisionale a Direttore della Polizia Giudiziaria, quando gli mancavano tre anni alla sospirata pensione. Mentre in altri precedenti titoli, Simenon ci presenta l'ex-commissario in pensione, nella sua casetta a Meung-sur-Loire.
Orfévres, ma il grado di commissario è ancora di là da venire. E nell'ultimo,
Come fa notare Andrea Franco, le "incongruenze" di questo tipo sono all'ordine del giorno nella sconfinata produzione maigrettiana di Simenon, sia nei racconti che nei romanzi. E Murielle Wenger, con i suoi saggi, non fà che confermare questo modo di procedere.
La domanda a questo punto è: ma perché Simenon non ha seguito una cronologia lineare?
Intanto va ricordato che nelle intenzioni del romanziere la serie di Maigret sarebbe dovuta durare solo per 19 titoli, quelli editati da Fayard per poi passare ai romans-durs. Insomma una parentesi che doveva servire da trampolino per lanciarsi nella letteratura tout court.
Quando dopo qualche anno, si convinse, o gli tornò la voglia, e ricominciò a scrivere altre inchieste. Forse allore dovette avere la sensazione che quella sarebbe stata una convivenza di tutta una vita. Ma c'erano già un ventina di titoli che certo non poteva ignorare. E d'altra parte quando finì di scrivere narrativa (il giorno in cui non riuscì ad iniziare il famoso "Victor"), si trovò nella situazione per cui il suo ultimo romanzo era stato un Maigret (appunto Maigret et Monsieur Charles), non immaginando certo, quando lo scriveva, che sarebbe stato quello finale.
Ma oltre a queste considerazioni, ne dovremmo forse fare delle altre. Ad esempio la dichiarata funzione di relax che la scrittura delle inchieste di Maigret svolgevano tra un romanzo e l'altro. Quasi che tutta la concentrazione, la faticosa trance creativa e l'intensa fatica di scrivere velocemente, avessero bisogno di un contraltare, i Maigret appunto, in cui Simenon componeva più rilassato, quasi divertito e senza la tensione dei romans-durs. Questo forse è vero, forse e vero solo in parte, ma comunque spiegherebbe una scrittura in libertà, più rilassata e di consequenza meno bisognosa di una rigorosa cronologia.
Aspettiamo le vostre teorie!  

sabato 7 dicembre 2013

SIMENON SIMENON. MAIGRET E IL CASO SIMENON / LA GARE DU NORD


SIMENON E FELLINI... ANCORA IL SUBCONSCIO

Torniamo sulle affinità artistiche di Simeon e Fellini e sulle loro analoghe sensibilità nel riguardi dei loro processi creativi e della libertà che la loro fantasia doveva avere. Certo per Fellini si tratta di ricostruire una realtà nuova, la realtà del suo set, delle sue storie, un mondo completo in cui rifugiarsi e dare sfogo alle sue fantasie creative. Simenon aveva un approccio diverso, ma partiva dallo stesso bisogno di libertà, di essere completamente slegato dal mondo che lo circondava e, una volta in état de romans, poter entrare in un nuovo "io", vivere in una dimensione diversa e spesso molto lontana dalla sua, ma sempre e comunque legata alla realtà dei suoi ricordi. Non è un mistero che la prodigiosa memoria del romanziere era una base insostutibile per le sue composizioni. Ogni viaggio, ogni esperienza, ogni rapporto umano veniva incasellato nella sua mente per venire a galla al momento oppurtuno e costituire la base su cui innestare la sua storia.
Su questo aiuto della memoria anche Fellini contava molto, dal momento che affermava che "... la memoria è il solo vero capitale  del cineasta...".
Se ne parla in un saggio di Paul Cosquer ripreso qualche giorno fa' da Agora Vox, un media on-line francese, in cui si mette a fuoco l'immagine del grande regista italiano, ma dove emerge ancora una volta lo speciale legame che legava il cineasta al romanziere.
Ad esempio l'affermazione che Fellini non abbia mai smesso di raccontare sè stesso nelle sue opere cinematografiche, non può far pensare a tutte le caratteristiche autobiografiche che saltano all'occhio nei romanzi più diversi di Simenon, da Trois chambres à Manhattan a Pedigree.
E questo loro idem-sentire, ma anche questa grande ammirazione di uno per l'altro non si esauriscono nel famoso carteggio ("Carissimo Simenon, Mon cher Fellini" 1977 - Diogenes Verlag -Zurich), ma lo ritroviamo nella vita stessa. Quando nel 1960, a Cannes. Simenon presidente della giuria del Festival Internazionale del Cinema, fece vincere la Palma d'Ora a La dolce vita. E ancora, quando ancora lo stesso Simenon spinse e incoraggiò il regista nella realizzazione del tormentato Casanova... e Fellini, d'altra parte, rassicurava Simenon sull'importanza di quel subconscio che per tutti è due era una realtà con cui convivere quotidianamente, un calderone da cui trarre ispirazione, un qualcosa che si intrecciava concretamente con le loro vite come ad altri non succedeva e in un modo che ad altri era difficile comprendere.   

venerdì 6 dicembre 2013

SIMENON SIMENON - MAIGRET E IL CASO SIMENON



"Maigret e il caso Simenon"
di Maurizio Testa
Robin Edizioni - Roma
14.00 euro
ISBN 978-886740-284-7
• In vendita nelle migliori librerie
• Per informazioni rivolgersi a
http://www.robinedizioni.it/
robinedizioni@robinedizioni.it
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SIMENON SIMENON. VEDREMO IN APRILE "LA CHAMBRE BLEUE" DI AMALRIC ?

Sulla lavorazione dell'adattamento per il cinema de La Chambre bleue, ci tiene informati il quotidiano francese Courrier de l'Ouest che qualche giorno fa' raccontava come una quarantina di figuranti avessero "invaso" per tre giorni il tribunale di Bauge (dipartimento Maine-et-Loire) per uno dei ciak del film che Mathieu Amalric sta girando da luglio e che dovrebbe uscire nelle sale francesi nel prossimo mese di aprile.
Della trasposizione sul grande schermo di questo romanzo, finito di scrivere da Simenon nel giugno del 1963, proprio alla vigilia del suo trasferimento dal castello di Echandens alla famosa villa di Epalinges che lui stesso aveva progettato, avevamo già parlato nell'aprile scorso. Era stato in occasione della conferenza stampa di presentazione in cui lo stesso Amalric, regista e protagonista della pellicola, aveva affermato di voler produrre il film in tempi assai rapidi, un po' come velocemente Simenon scriveva i suoi romanzi. Anche se un libro è molto diverso da un film, sembra che le intenzioni di Amalric siano state confermate, visto che tra l'inizio della lavorazione e l'uscita nelle sale, se tutto va bene, dovrebbe passare un solo anno. Un po' un record per le produzioni cinematografiche, diciamo quasi un ritmo da fiction televisiva.
E non siamo soli ad aspettare il risultato dell'attore-regista. L'aver preso l'impegno di portare sullo schermo un romanzo così impegnativo come La chambre bleue non è cosa da poco, riuscire a farlo in così breve tempo è ancor più arduo.

giovedì 5 dicembre 2013

SIMENON. NOVITA' IN LIBRERIA NEL 100° ANNIVERSARIO DELLA PRIMA INCHIESTA DI MAIGRET

L'unica biografia italiana del romanziere Georges Simenon, raccontata attraverso un'inchiesta del commissario Maigret che indaga così sul proprio creatore

Questo libro è a tutti gli effetti una biografia di Georges Simenon, scritta da Maurizio Testa e pubblicata dalla Robin Edizioni (Roma/ 29 novembre 2013), raccontata però come se fosse un'inchiesta del commissario Maigret che, per complicate motivazioni, si trova suo malgrado ad indagare proprio sul romanziere suo creatore. Unica biografia italiana del grande romanziere, scritta vent'anni fa', oggi viene riproposta a tutti coloro che allora non hanno potuto leggerla, anche per ragioni anagrafiche (vent'anni sono una generazione!)
 
• 100 anni dalla prima inchiesta di Maigret, allora non ancora commissario, ma segreterario del commissario del quartiere Saint-Georges, e non ancora nel suo ufficio di Quai des Orfèvres (v. La premiére Enquête de Maigret - Presses de La Cité 1949)
• 110 anni dalla nascita di Georges Simenon

• 100 anni di attività di Quai des Orfèvres come sede della Polizia Giudiziaria di Parigi

Quale migliore congiuntura di anniversari dell'anno 2013  per riproporre quindi, in una versione aggiornata e arricchita, Maigret e il caso Simenon a vent'anni dalla sua prima scrittura? (altro anniversario...)  A tutt'oggi è ancora l'unica biografia italiana che, in un'immaginaria inchiesta del commissario Maigret, ripercorre la vita del grande romanziere e torna alla fine di quest'anno proprio per raccontare vita, vicende e particolari dell'incredibile vita di uno dei più inimitabili romanzieri del '900.
Insomma ecco ancora in pista la più "maigrettiana" biografia di Simenon e la più "simenoniana" delle inchieste di Maigret.

MAIGRET E IL CASO SIMENON - Maurizio Testa - Robin Edizioni -Roma - novembre 2013