venerdì 27 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. L'IMPORTANZA DI ELENA CANTINI... E DEGLI ALTRI TRADUTTORI



Sto rileggendo, in questi giorni, quello che, a mio avviso, è uno dei più straordinari e suggestivi romanzi di Georges Simenon: Maigret sotto inchiesta (Oscar Mondadori, 1973; titolo originale: Maigret se défend).
A parte per la bella copertina di Ferenc Pintèr – che ritrae un Maigret con la pipa in bocca, la testa reclina sul petto, le mani dietro la schiena che stringono un fascicolo, sullo sfondo di una porta chiara, da cui fa capolino il “moccioso” Prefetto di Polizia –, il romanzo si fa apprezzare anche per l’accurata traduzione di Elena Cantini, sicuramente una delle più importanti ed esperte traduttrici delle opere di Simenon, segnatamente dei romanzi incentrati sulle inchieste del famoso commissario del Quai des Orfèvres.
Io penso che la bontà degli scritti del Nostro (per chi ovviamente non legga dal francese) dipenda, oltreché dalle qualità letterarie insite in essi, anche dalla traduzione, che ne sappia rendere bene lo stile e lo spirito stesso dell’autore, senza cioè travisamenti di sorta.
Ritengo, pertanto, che Elena Cantini (della quale mi piacerebbe sapere più notizie) si possa considerare (senza nulla togliere ad altri) una traduttrice davvero impeccabile dei romanzi maigrettiani di Simenon.

Paolo Secondini

giovedì 26 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. INTERPRETARE FISICAMENTE MAIGRET. MA PUO' BASTARE?


Da Mr.Bean a commissario Maigret. Un'altro che ci prova
Una pipa, un cappello, un cappotto... Ecco in tre elementi, il personaggio di Maigret tratteggiato dal suo creatore. Silhouette essenziale e sommaria, voluta così da Simenon. Questa semplificazione fà la forza del personaggio nel quale ogni lettore può proiettare i propri fantasmi. Questo permette anche a tutti gli attori che vogliono interpretarlo di farlo con la propria carne, il proprio andamento, i propri tic. Ma è anche questo che ne fà la difficolta d'interpretazione, perché il personaggio deve restare credibile per il (tele)spettatore e l'attore deve trovare un varco, un canale attraverso il quale catturare l'attenzione, far dire allo spettatore "è davvero Maigret!". Certi spingeranno di più il côté della somiglianza fisica (lo spessore della figura), altri conteranno più su una somiglianza "morale", interiore (empatia, comprensione dell'umanità) e gli attori più adatti riusciranno a sommare le due caratteristiche.
E' per questo che anche ogni lettore, essendosi fatto una propria immagine del personaggio, riscontrerà nell'interprete un ricordo di questa immagine o, al contrario, giudicherà che l'interpretazione non corrisponde affatto a quello che s'immaginava.  E il lettore diventato telespettatore, una volta trovata la relazione tra questa immagine e l'attore, conserverà questa relazione come un punto di riferimento: E, secondo i casi, accetterà una nuova interpretazione come un altro modo di vedere il personaggio, o al contrario, lo rifiuterà come troppo lontano dal modello che lui stesso si era costruito.
Il personaggio tratteggiato dal romanziere è un uomo grande e forte che misura un metro e ottanta, e pesa un centinaio di chilogrammi, che si sposta lentamente e pesantemente... Il resto del corpo è di conseguenza: delle grandi mani larghe, un viso grosso con folte sopracciglie sopra dei grandi occhi dalle pupille spesse. Quindi se si vuol tener conto di queste poche indicazioni, l'attore da scegliere dovrebbe essere dotato di una figura almeno rotonda, in tutti i casi non troppo flessuosa né troppo piccola. E aggiungerei che l'attore in questione dovrebbe anche avere una certa età, perchè da una parte il personaggio come l'ha immaginato il romanziere é "nato" in un età tra i 45-50 anni e che conserva per quasi tutta la serie con delle punte verso i 55 verso la fine, quando si avvicina il momento della pensione. Certamente il commissario è stato in servizio anche quando aveva 20 o 30 anni, ma la sua figura di quarantenne o meglio di cinquantenne è quella di riferimento per il lettore. 
D'altra parte, questa età è quella doe si matura una certa esperienza della vita e permette al personaggio di avere un certo distacco dalle cose dell'esistenza dopo la petulanza della giovinezza e questo gli conferisce anche tutta la sua forza morale. Maigret non è un giovane seducente, è l'uomo nella piena forza dell'età, l'incarnazione, secondo i lettori (e soprattutto secondo le lettrici) della virilità rassicurante del marito o del padre che si sarebbe voluto avere...
Tutto questo dunque fornisce un ritratto secondo il quale non è così facile trovare un buon interprete e si capisce bene lae controversie che si sollevano ad ogni nuovo addattamento cinematografico o televisivo. Prova ne è, in termi di data, quella a proposito di un  nuovo progetto con Rowen Atkinson nel ruolo del commissario... 

Murielle Wenger

martedì 24 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. MISTER BEAN INTERPRETA MAIGRET.... ECCO... IL DELITTO E' SERVITO

Siamo alle comiche... "iniziali". La notizia gira già da qualche giorno, ma noi, in tutta onestà, aspettavamo che fosse smentita e che si rivelasse una bufala come frequentemente i media ci propinano.
Certo, la speranza è sempre l'ultima a morire, ma alle prime voci se ne sono aggiunte altre, poi articoli, e poi ancora altri... Insomma la notizia rischia di essere vera e, anche se è una di quelle che non avremmo voluto riportare, adesso invece non la possiamo più ignorare.
Ci sarà un nuovo Maigret televisivo.
E il commissario sarà l'attore Rowan Atkinson, per i più distratti, quell'inglese che ha interpretato sin dal 1990 il personaggio-macchietta di Mr.Bean. Portatori di questa novità sono i britannici Ealing Studios che, almeno a detta loro, produrranno due film televisivi di 120' ciascuno, tratti dalle inchieste del commissario Maigret ambientati a Parigi.
Anche questa ci toccava sentire.
Per carità, non abbiamo nulla di personale contro Rowan Atkinson, che nel suo genere è sicuramente un professionista e che nelle sue esperienze televisive, cinematografiche e addirittura come sceneggiatore, ha sicuramente accumulato un bagaglio non irrilevante proprio nell'ambito di quel humor-inglese-anni-'90-target-familiare. E come professionista ha dimostrato con successo di saperci fare in questo ruolo.
Certo, interpetare Maigret è unaltra cosa.
Chiedetelo al pur bravo Sergio Castellitto: una solida fama di attore di teatro, di cinema, di televisione, una buona (se non ottima) considerazione tra colleghi critici, pubblico, un'esperienza di non breve corso... eppure tutto questo non ha impedito che la sua interpretazione del commissario simenoniano, sia stato uno sfacelo. La serie troncata dopo solo due puntate e un flop tale in cui forse Castellitto non era mai incorso.
Non stiamo nemmeno ad esporre i motivi per i quali, secondo noi, il signor Atkinson non sia adatto (forse addirittura meno di Castellitto) ad intepretare il commissario inventato da Simenon.
Non per essere cattivi fino in fondo, ma crediamo che il risultato, qualora l'operazione andasse a termine, potrebbe essere un involontario effetto "ispettore Clouzot"... un'irresistibile quanto non voluta "parodia" del commissario si profila nella nostra immaginazione...
Vorremmo finire con una notazione. Il nome del signor Atkinson è Rowan che tradotto in italiano è "sorbo", il termine che indica un "piccolo albero coltivato come pianta ornamentale". Che figura farà il piccolo albero, di fronte a quella imponente "quercia" che è il commissario Maigret?     

lunedì 23 febbraio 2015

SIMENON SIMENON. IL PENSIONANTE PROLUNGA IL SUO SOGGIORNO... NELLE CLASSIFICHE

Simenon, con il suo ultimo romanzo pubblicato da Adelphi, mantiene un buon trend di vendita. Il Pensionante, sia pure con qualche su e giù, tiene la posizione nelle classifiche di questa ultima settimana. Su quella pubblicata dall'inserto Tutto Libri de La Stampa di sabato, elaborata dalla Nielsen Bookscan, lo ritroviamo nella narrativa straniera scendere di uno scalino collocandosi al 4° posto. Nelle rilevazioni di Eurisko effettuate per la classifica pubblicata da RCult de La Repubblica di domenica, il titolo di Simenon conferma invece il trend positivo delle ultime due settimane (prima 13° e poi 8°), salendo ancora di due posti e piazzandosi 6°. Piccola scivolata invece secondo i calcoli di GFK per l'inserto La Lettura del Corriere della Sera di domenica che, nella sezione narrativa straniera, colloca il romanzo simenoniano nella 9a posizione, una al disotto della scorsa settimana.
Per quanto riguarda le vendite sul web, riscontriamo su Internet Book Shop che Il pensionante fà una bella scivolata dal 7° posto della scorsa rilevazione al 19° di quest'ultima. Sulla piattaforma digitale di Feltrinelli.it le vendite del titolo di Simenon lo collocano nella 28a posizione (-18 dalla scorsa settimana). Sparisce invece dalla classifica di MondadoriStore.
Esaminiamo ora il settore ebook. Sulla Top 100 di Internet Book Shop non troviamo traccia de Il Pensionante, ma un bel tris di Maigret al 2°, 3° e 4° posto: rispettivamente Assassinio all'Etoile du Nord, Rue Pigalle e altri racconti, La locanda degli Annegati e altri racconti. Su MondadoriStore al 25° posto troviamo ancora un Maigret: Assassinio all'Étoile du Nord. Sulla Top 100 di Amazon sempre Maigret in versione digitale al  49° posto, Assassinio all'Étoile du Nord al 54° e Rue Pigalle e altri racconti al 75°.

domenica 22 febbraio 2015