From an article by Guido Piovene in the "Corriere della Sera" of 1935
SIMENON SIMENON MEURTRIERS ANGLAIS ET LES MEURTRIERS DE SIMENON
D'un article de Guido Piovene dans le "Corriere della Sera" en 1935
D'un article de Guido Piovene dans le "Corriere della Sera" en 1935
E, prima, nell'articolo citava il metodo Sherlock Holmes: "...Quello che appare non é: se una cosa è limpida, questo è l'inidizio più certo che sotto v'è un segreto..." . E da questo, secondo Piovene, deriva l'attegiamento dei giornali e di conseguenza dei suoi lettori di cercare il mistero dietro ogni cosa. Un tipo di mistero che nelle storie raccontate da Simenon non c'è, perchè troppo simili alla realtà. L'assassino cui Maigret dà la caccia è tutto sommato un poveracccio e non di rado vittima del destino. Quello inglese è una sorta di dottor Jekill che la mattina esce a passeggio con il suo cagnolino, vestito da dandy. Allo sguardo dei londinesi, pur così sospettosi, nulla fa presagire che nella notte si trasformerà in uno spaventoso mister Hyde. (m.t.)