Scorrendo la cronologia della vita di Simenon, salta agli occhi una costante. Nel mese di maggio lo scrittore per un motivo o per l'altro si sposta, intraprende un viaggio o cambia alloggio. Si dirà, questa per il romanziere non era l'eccezione, ma una regola. La sua vita è stata tutto un andare e venire dai luoghi più diversi. Certo, nei suoi ottantasei anni di vita Simenon non è mai stato un sedentario anche se dobbiamo escludere i suoi primi 18 anni, passati a Liegi, e gli ultimi 15/20, quando anni ormai vecchio e sempre più malato era quasi "attaccato" alla sua Losanna. Ma vediamo di mettere in fila le varie date de "I maggio di Simenon"
Maggio 1923 - Simenon è arrivato da appena cinque mesi a Parigi ha già cominciato a scrivere, ma publicare è ancora un miraggio. Per di più a marzo si è sposato con Tigy... Insomma ha bisogno di soldi per vivere e sta cercando un lavoro da affiancare alla scrittura. Fu così che, presentato al marchese de Tracy (proprietario anche di un quotidiano locale "L'Echo di Centre"), viene assunto come segretario. Ma viene avvertito che gran parte dell'anno si sposteranno tra castelli e possedimenti del nobile che d'abitudine vuole controllare di persona. Addio Parigi, dunque. Nel maggio del '23 inizia questo tour in varie località della Francia, che durerà un anno. A settembre infatti Colette accetta di pubblicare un racconto di Simenon su Le Matin, cosa che impremerà un'accelerazione alla sua attività di scrittore tanto che si dimetterà dal suo incarico di segretario viaggiatore.
Maggio 1929 - Ormai lanciato nella fornitura a vari editori di racconti, romanzi brevi e articoli di ogni tipo e argomento, Simenon può addirittura permettersi di farsi costruire un' imbarcazione, l'Ostrogoth con cui arriva attraverso canali e fiumi in Olanda, facendo scalo a Delfzijl. Poi una volta arrivato, prosegue con una nave di linea, il Tramway che lo porterà in Norvegia e poi in Lapponia.
Maggio 1945 - Dopo una dozzina d'anni passati in Vandea (ma abitando in posti diversi) Simenon torna a Parigi, nella sua casa di Place des Vosges. E' alla vigilia di un'altro grande viaggio. Ha già infatti deciso, in seguito alle accuse di collaborazionismo che lo perseguitano dalla fine della guerra, di partire con tutta la famiglia per gli Usa e fermarsi a viverci.
Maggio 1946 - Dopo essere sbarcato a New York, Simenon si stabilisce in Canada, nel Quebec, per via della lingua, e, trova casa a SainteMarguerite-du-Lac- Masson, ma maggio, dopo sei mesi, decide di traslocare a Saint-Andrews dove rimarrà fino ad agosto, quando si trasferirà definitivamente negli Usa.
Maggio 1947 - Stabilitosi a Bradenton Beach (Florida), a maggio, dopo aver scritto Lettre à mon juge (novembre '46), parte a maggio per un giro che lo porterà prima a Silver Springs e poi ad attraversare il deserto per raggiungere la sua nuova sistemazione a Tucson (Arizona)
Maggio 1958 - Simenon, tornato in Europa nel '55, dopo dieci anni di residenza in America, si stabilisce infine in Svizzera (Echandens). Ma per ora è il centro di diversi spostamenti. Tra l'altro torna anche a Parigi dove dal 9 maggio si concede una settimana nella capitale francese, scendendo la suo hotel preferito, il Georges V
Maggio 1960 - Altro viaggio in Francia. Questa volta è a Cannes, perchè dovrà presiedere la giuria del Festival Internazionale del Cinema di quell'anno. Farà una conoscenza che si tramutera in una complice amicizia di lunga durata. Si tratta del regista italiano Federico Fellini che è in gara con La dolce vita cui, alla fine di una serie di contrasti molto duri con la giuria e i responsabili del festival, riuscirà a far assegnare la Pama d'oro.
Maggio 1976 - A metà maggio arriva una telefonata da Parigi. E' il suo primogenito Marc che lo chiama per comunicargli che la sua unica figlia, Marie-Jo, ha tentato il suicidio. La ragazza, ventitre anni, non gode di un equilibrio psichico stabile e ne ha già dato segnali evidenti. Ma questa volta il gesto è grave. E' ricoverata al reparto di terapia intensiva dell'ospedale Cochin a Parigi. Simenon prende il primo volo per Parigi. Dopo due anni il fatto si ripeterà, ma non ci sarà nulla da fare e Marie-Jo morirà suicida a venticinque anni.
P.S. Ciò detto, vediamo se oltre a viaggiare in questo mese Simenon riusciva anche a scrivere... Beh , sì... qualcosa...
Maggio 1929 - A Delfzijl sta preparando quella che sarà la prima serie di Maigret editata da Fayard
Maggio 1945 - Fine maggio/primi di giugno Simenon termina la stesura di Maigret se fache. Simenon finisce di scrivere anche il roman-dur Le cercle des Mahé
Maggio 1946 - A SainteMarguerite-du-Lac- Masson scrive i racconti Maigret à New York , Le temoignage de l'enfant de choeur, Le client le plus obstiné du monde, Maigret et l'inspecteur Malchanceux. Simenon completa anche il romanzo Au bout de rouleau
sabato 10 maggio 2014
ANCORA ALTRE PARTENZE A MAGGIO...
Si possono aggiungere altre date di viaggi. Eccole:
Maggio 1926: prima visita all'isola di Porquerolles
Maggio 1932: partenza per il viaggio in Africa
Maggio 1933: partenza per la Turchia, poi per il Mar Nero
Maggio 1935: finisce il viaggio intorno al mondo, dall'America del Sud al Mar Rosso, via Tahiti e l'Oceano Indiano
Maggio 1952: Simenon parte per Liegi per tornare alla sua città natale e il 10 maggio, a Bruxelles, viene nominato membro dell'Académie Royale de langue et
littérature françaises
Maggio 1989: i lavori nella "piccola casa rosa" a Losanna sono finiti, Simenon la ristruttura per un ultimo ritorno…
P.S. - In effetti il mese di maggio è quello in cui Simenon fà viaggiare Maigret: grazie all'inchieste che si svolgono in questo mese, sappiamo che Simenon spedisce il suo commissario in Olanda (Un crime en Hollande), a
Porquerolles (Mon ami Maigret), a Tolone (La folle de Maigret) et a
Bandol (Maigret et l'indicateur)…
Murielle Wenger
venerdì 9 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
SIMENON SIMENON. MAIGRET E IL CASO "DIGITALE" SIMENON... TUTTO E' POSSIBILE

Imitare Simenon? Non é possibile nemmeno immaginarlo. Non sarebbe una questione di presunzione o di eccesso di autostima, saremmo nell'ambito della follia bella e buona. No, davvero non sarebbe nemmeno concepibile, a meno che.... A meno che non sia dichiaratamente un gioco. Un gioco che, sia chiaro, non può ambire nemmeno alla qualifica di apocrifo. Un gioco, dunque, e quando si gioca tutto è possibile, gli asini possono volare, la classe politica italiana può essere definita onesta... e uno come Maurizio Testa può scrivere una biografia di Simenon, come fosse un'inchiesta del commissario Maigret. La fantasia e l'irreale sono due componenti essenziali del gioco e in questa dimensione può capitare che qualche editore giocherellone pubblichi i risultati di questo gioco e che poi, vista l'evoluzione dell'editoria, continui il gioco proponendone una versione in ebook.
Simenon? Levatevelo dalla mente. Chi dovesse apprestarsi a leggere questo Maigret e il caso Simenon potrà magari trovarlo divertente, ma attenzione... non è una biografia, perchè una biografia seria non si scrive così. Non è, come abbiamo detto, un apocrifo perchè non c'é nessuno che possa soltanto immaginare di scrivere come Simenon. Ci si potrà divertire alle spalle dell'autore che si è ficcato in un cul de sac come questo. Oppure ci si potrà divertire (ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa) a misurare la distanza tra i Maigret simenoniani e questo titolo.
Eppure qualcuno l'ha letto e... è anche sopravvissuto. Se voleste, a vostro rischio e pericolo, vivere anche voi questa temeraria avventura, potrete scaricare l'ebook dalle pagine dei siti con uno dei link qui di seguito indicati. Auguri!
Maurizio Testa
• IBS
• Rizzoli
• Hoepli
• Robin
• DeaStore
• Kobo
mercoledì 7 maggio 2014
SIMENON SIMENON. LE FIGARO: DA MALET A MODIANO COMMENTI DI SCRITTORI ALLA SUA SCOMPARSA
Quando abbiamo iniziato a pubblicare
la riproduzione delle pagine di quotidiani
italiani e francesi del 7 settembre 1989,
quando tutti davano la notizia della
scomparsa di Simenon, la prima fu
quella de "Le Figaro" (vedi il post).
Ma oggi, scartabellando nel nostro archivio
(per la verità non granché ordinato),
è venuta fuori un'altra pagina di quel numero
con firme interessanti di studiosi e di scrittori francesi.
Questa è pagina 30 de Le Figaro di quel giovedì. Si tratta di una pagina dedicata, come indica il titolo all'omaggio degli scrittori. Nell'occhiello è scritto "Gide aveva salutato i suoi debutti con una frase famosa "... credo che Simenon sia un grande romanziere, forse oggi il più grande.." Cinquant'anni dopo questo giudizio non è stato smentito"
Tra gli interventi in vista quello di Leo Malet che definisce Simenon un lavoratore eccezionale e scrive: "...posso dire che era un genio...Simenon non potrà essere rimpiazzato... C'è uno charme, un'atmosfera nei suoi libri che non si spiegano, potrebbe forse essere lo stile, è qualcosa comunque di assoulutamente particolare...".
A fianco troviamo un commento di Patrick Modiano che ritiene Simenon un grade romanziere e sottolinea: "...da qualche anno il passaporto di Georges Simenon riportava la seguente dicitura - senza professione -. Simenon in precedenza aveva tenuto particolarmente a che ci fosse scritto - romanziere -. Non - uomo di lettere - né - scrittore -. Ma - romanziere -. E' stato senza dubbio l'ultimo ad incarnare quel tipo d'uomo che si chiama romanziere, così diverso dai poeti, dai saggisti e dagli uomini di lettere...". Nella pagina troviamo anche Angelo Rinaldi che parla delle famose atmosfere simenoniane, Bruno de Cesseole che ricorda i suoi amici letterati, oltra al già citato Gide, anche François Mauriac ed Henry Miller. Poi Pierre Debray-Ritzen fà la storia della vita di Simenon dividendola in tre epoche contraddistinte dal rapporto con i suoi principali editori: Fayard, Gallimard e Sven Nielesen. Infine, ma non per ultimo, il sofisticato simenonologo Pierre Assouline che racconta un episodio che vedeva Simenon contrapposto a Gaston Gallimard, in un braccio di ferro al momento di chiudere il contratto che avrebbe portato Simenon nella scuderia della celebrata Nrf.
la riproduzione delle pagine di quotidiani
italiani e francesi del 7 settembre 1989,
quando tutti davano la notizia della
scomparsa di Simenon, la prima fu
quella de "Le Figaro" (vedi il post).
Ma oggi, scartabellando nel nostro archivio
(per la verità non granché ordinato),
è venuta fuori un'altra pagina di quel numero
con firme interessanti di studiosi e di scrittori francesi.
Questa è pagina 30 de Le Figaro di quel giovedì. Si tratta di una pagina dedicata, come indica il titolo all'omaggio degli scrittori. Nell'occhiello è scritto "Gide aveva salutato i suoi debutti con una frase famosa "... credo che Simenon sia un grande romanziere, forse oggi il più grande.." Cinquant'anni dopo questo giudizio non è stato smentito"
Tra gli interventi in vista quello di Leo Malet che definisce Simenon un lavoratore eccezionale e scrive: "...posso dire che era un genio...Simenon non potrà essere rimpiazzato... C'è uno charme, un'atmosfera nei suoi libri che non si spiegano, potrebbe forse essere lo stile, è qualcosa comunque di assoulutamente particolare...".
A fianco troviamo un commento di Patrick Modiano che ritiene Simenon un grade romanziere e sottolinea: "...da qualche anno il passaporto di Georges Simenon riportava la seguente dicitura - senza professione -. Simenon in precedenza aveva tenuto particolarmente a che ci fosse scritto - romanziere -. Non - uomo di lettere - né - scrittore -. Ma - romanziere -. E' stato senza dubbio l'ultimo ad incarnare quel tipo d'uomo che si chiama romanziere, così diverso dai poeti, dai saggisti e dagli uomini di lettere...". Nella pagina troviamo anche Angelo Rinaldi che parla delle famose atmosfere simenoniane, Bruno de Cesseole che ricorda i suoi amici letterati, oltra al già citato Gide, anche François Mauriac ed Henry Miller. Poi Pierre Debray-Ritzen fà la storia della vita di Simenon dividendola in tre epoche contraddistinte dal rapporto con i suoi principali editori: Fayard, Gallimard e Sven Nielesen. Infine, ma non per ultimo, il sofisticato simenonologo Pierre Assouline che racconta un episodio che vedeva Simenon contrapposto a Gaston Gallimard, in un braccio di ferro al momento di chiudere il contratto che avrebbe portato Simenon nella scuderia della celebrata Nrf.
martedì 6 maggio 2014
SIMENON SIMENON. LE MINACCE DI MAIGRET E LE SORPRESE DI GEORGES
Consueta rassegna delle vendite e delle relative posizioni in classifica dell'ultimo Simenon lanciato in libreria: Minacce du morte, una raccolta di racconti del commissario Maigret.
Secondo i sondaggi della Nielsen Bookscan (20/26 aprile), realizzati per l'inserto TuttoLibri de La Stampa, pubblicato sabato scorso, il titolo in questione perde qualche posto e si attesta sulla 9a posizione del settore "Tascabili". Esce invece dalla classifica dei top ten "Tascabili" della classifica elaborata da Eurisko (21/27 aprile) per conto di RCult de La Repubblica di domenica. Anche per i calcoli di GFK realizzati per conto del supplemento La Lettura del Corriere della Sera (21/27 aprile), Minacce di morte perde alcune posizioni e si stabilizza al 16° posto della sezione "Letteratura straniera".
Per quanto riguarda la vedita on-line, lo incontriamo sulla classifica di Internet Book Shop insediato nella 37a posizione. Sulla piattaforma on-line della Fetrinelli occupa invece il 24° posto. Per gli ebook dobbiamo citare la presenza di un titolo non certo recente, un roman-dur di Simenon, La vedova Couderec che occupa la 30a posizione nella Top 100 degli ebook I.B.S. ma che ritroviamo anche al 18° posto della Top 50 di inMondadori Ebook.
Sul versante televisivo continuano le repliche del Maigret interpretato da Crémer il sabato sera in prima serata su LA7. La serie conferma sostanzialmente una tenuta, con 574.000 spettatori per il primo episodio (share al 2.28%) e 393.000 per il secondo (share al 2.92%). Quanto continueranno le puntate del Maigret francese? Se l'emittente di Cairo non trova di meglio per il sabato sera (fascia e giorno in cui è sconsigliato per un'emittente così, scontrarsi con le produzioni di Rai e Madiaset), andranno avanti fino a primavera inoltrata, finchè non arriverà il palinsesto estivo.
domenica 4 maggio 2014
SIMENON SIMENON. MAIGRET ? VOTO: "10 ETERNO" ... SOSTIENE D'ORRICO
Nel consueto commento d'appoggio alla classifica pubblicata dall'allegato settimanale La Lettura del Corriere della Sera di oggi, il giornalista saggista scrittore Antonio D'Orrico si dedica a Simenon e all'ultima raccolta di racconti di Maigret edita dall'Adelphi.
Lo citiamo perché, come abbiamo anticipato nel titolo, il voto che assegna D'Orrico non è un semplice dieci o un dieci con lode (come era successo all'uscita di "Maigret e l'informatore", vedi il post "Simenon un informatore dieci e lode"), ma addirittura un 10 (eterno).
Insomma se ne deve dedurre un'inccomensurabile ammirazione per il modo in cui Simenon scrive i suoi romans-durs più drammatici e le più ironiche indagini del commissario Maigret, ammirazione che lo spinge a scrivere che "...Leggendo le storie di Maigret si fà collezione anche di vertà della vita...".
Insomma D'Orrico parla così bene di questa raccolta di racconti che implicitamente contraddicesse le voci, più volte girate, che Simenon fosse un formidabile romanziere, ma non un altrettanto bravo scrittore di racconti. E invece no. Noi siamo perfettamente d'accordo con lui. Questi racconti che sono stati scritti tra la serie d'esordio (quella dei primi 19 titoli scritti per Fayard) e quelli della maturità (usciti per i tipi di Gallimard e poi per Presses de La Cité), dimostrano invece come già allora lo scrittore avesse raggiunto una maturità e una versatilità da trovarsi a suo agio con entrambe le tipologie di narrazione. E certo a questo non possono essere estranei quei dieci anni passati a scrivere di tutto nell'ambito della narrativa popolare su commissione: romanzi brevi, a puntate, racconti, brevi articoli taglienti, racconti-reportage di viaggi esotici mai fatti e tutti compilati con una velocità e una disinvoltura che stupivano già allora. Insomma questa sinergia tra la potenza dell'inconscio (il suo famoso "état de roman") e un consumato mestiere nello scrivere di tutto è quella che fà scaturire quella qualità della sua letteratura, quella qualità che dopo oltre settant'anni (questi racconti sono del '38/'40) fa dare ad un come D'Orrico un 10 (eterno).
Lo citiamo perché, come abbiamo anticipato nel titolo, il voto che assegna D'Orrico non è un semplice dieci o un dieci con lode (come era successo all'uscita di "Maigret e l'informatore", vedi il post "Simenon un informatore dieci e lode"), ma addirittura un 10 (eterno).
Insomma se ne deve dedurre un'inccomensurabile ammirazione per il modo in cui Simenon scrive i suoi romans-durs più drammatici e le più ironiche indagini del commissario Maigret, ammirazione che lo spinge a scrivere che "...Leggendo le storie di Maigret si fà collezione anche di vertà della vita...".
Insomma D'Orrico parla così bene di questa raccolta di racconti che implicitamente contraddicesse le voci, più volte girate, che Simenon fosse un formidabile romanziere, ma non un altrettanto bravo scrittore di racconti. E invece no. Noi siamo perfettamente d'accordo con lui. Questi racconti che sono stati scritti tra la serie d'esordio (quella dei primi 19 titoli scritti per Fayard) e quelli della maturità (usciti per i tipi di Gallimard e poi per Presses de La Cité), dimostrano invece come già allora lo scrittore avesse raggiunto una maturità e una versatilità da trovarsi a suo agio con entrambe le tipologie di narrazione. E certo a questo non possono essere estranei quei dieci anni passati a scrivere di tutto nell'ambito della narrativa popolare su commissione: romanzi brevi, a puntate, racconti, brevi articoli taglienti, racconti-reportage di viaggi esotici mai fatti e tutti compilati con una velocità e una disinvoltura che stupivano già allora. Insomma questa sinergia tra la potenza dell'inconscio (il suo famoso "état de roman") e un consumato mestiere nello scrivere di tutto è quella che fà scaturire quella qualità della sua letteratura, quella qualità che dopo oltre settant'anni (questi racconti sono del '38/'40) fa dare ad un come D'Orrico un 10 (eterno).
sabato 3 maggio 2014
SIMENON SIMENON. SIMENON E MAIGRET VINCONO ANCHE NEL BOOK SHARING
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Maigret visto dall'illustratore Giancarlo Malagutti |
venerdì 2 maggio 2014
SIMENON SIMENON. MAIGRET E IL CASO SIMENON IN EBOOK

Questo ebook esce in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Simenon, e vuole ovviamente essere un tributo all'opera e alla vita del romanziere, intrecciando nella propria trama la sua vita con le inchieste del suo più famoso personaggio. Chi volesse acquistarlo (prezzo ebook 3,99 euro) potrà trovarlo su varie piattaforme di vendita on-line. Qui di seguito vi elenchiamo i link alle pagine di alcune delle più importanti:
• IBS
• Rizzoli
• Hoepli
• Robin
• DeaStore
• Kobo
lunedì 28 aprile 2014
SIMENON SIMENON. LE MINACCE DI MAIGRET E LA PIPA TELEVISIVA DI CREMER
Siamo alla terza settimana della presenza in classifica della raccolta di racconti di Maigret che l'Adelphi ha editato con il titolo di Minacce di morte. Per quanto riguarda le posizioni nellle varie Top Ten o Top 100, troviamo che secondo le stime realizate da Nielesen Bookscan (13/19 aprile) per l'inserto TuttoLibri de La Stampa di sabato, l'ultimo volume d'inchieste di Maigret tiene saldamente il 2° posto come nella precedente settimana per la sezione dei "Tascabili". Per GFK l'ultima classifica (14/20 aprile) elaborata per il supplemento La Lettura del Corriere della Sera di ieri, vede Minacce di morte fare un discreto passo indietro dalla 9a posizione della rilevazione precendente alla 15a di quella attuale nei libri di "Narrativa straniera". Anche per Eurisko l'ultima rilevazione (14/20 aprile) effetuata per RCult de La Repubbica di ieri, dà la raccolta simenoniana in leggera discesa dal 2° al 5° posto dei "Tascabili".
Per quanto riguarda le classifiche dei libri venduti sul web troviamo Minacce di morte alla 23a piazza della Top 100 di Internet Book Shop. Sulla piattaforma di Feltrinelli.it occupa invece una buona 5a posizione sui primi 100 più venduti. Per un pelo invece rientra nella Top 100 di inMondadori... attaccandosi al 96 posto. Per quanto riguarda la versione ebook di Minacce di morte, lo troviamo al 2° posto della classifica della Rizzoli.it.
Concludiamo, come di consueto, andando a monitorare le due puntate della fiction francese su Maigret con Bruno Crémer. Sabato scorso su LA7 la prima delle due puntate trasmesse ha totalizzato 443.000 telespettatori, raggiungendo uno share dell’1,81%. La seconda puntata, trasmessa di seguito, ha realizzato un ascolto di 269.000 telespettatori, toccando uno share del 2,03%. Per il commissario con la pipa una piccola battuta d'arresto in tv, su un livello di spettatori/share già non altissimo nei sabati precedenti.
Per quanto riguarda le classifiche dei libri venduti sul web troviamo Minacce di morte alla 23a piazza della Top 100 di Internet Book Shop. Sulla piattaforma di Feltrinelli.it occupa invece una buona 5a posizione sui primi 100 più venduti. Per un pelo invece rientra nella Top 100 di inMondadori... attaccandosi al 96 posto. Per quanto riguarda la versione ebook di Minacce di morte, lo troviamo al 2° posto della classifica della Rizzoli.it.
Concludiamo, come di consueto, andando a monitorare le due puntate della fiction francese su Maigret con Bruno Crémer. Sabato scorso su LA7 la prima delle due puntate trasmesse ha totalizzato 443.000 telespettatori, raggiungendo uno share dell’1,81%. La seconda puntata, trasmessa di seguito, ha realizzato un ascolto di 269.000 telespettatori, toccando uno share del 2,03%. Per il commissario con la pipa una piccola battuta d'arresto in tv, su un livello di spettatori/share già non altissimo nei sabati precedenti.
domenica 27 aprile 2014
SIMENON SIMENON. E GEORGES ENTRA ANCHE NELLA PELLE DEL... LETTORE
"Ho sempre avuto voglia di scrivere un romanzo, come per moltissimi... Vale a dire, quello che io chiamo la ricerca dell'uomo per me era quasi una ricerca di me stesso, poiché io non sono che un uomo come gli altri...".
Così diceva Simenon nel 1974, in un'intervista a Fracis Lacassin, proprio, dopo l'incidente di Victor, il romanzo mancato che lo aveva indotto a rinunciare alla sua attività di romanziere. Simenon guarda in quel momento con un minimo di distacco la sua opera e la sua vita passata a scrivere. Questa dichiarazione d'introspezione attraverso la scrittura ci dice molto sulla famosa "impellenza di scrivere" più volte dichiarata e più volte ripresa da studiosi e critici. Il non poter far a meno di mettersi nelle storie, nei personaggi, nelle ambientazioni è dato da una forza interna che si traduce in quel famoso entrare nella pelle del personaggio, come se diventare qualcun'altro per qualche giorno, oltre che a scrivere il romanzo, gli permettesse di guardarsi meglio dentro.
"... e uno si mette nella pelle di un altro e non si sa dove questo ti porterà, lo si segue giorno per giorno ed è soltanto all'ultimo capitolo che si viene a sapere qual'é la soluzone del dramma...".
E qui si capisce come, oltre a cadere nell'ormai conosciutissimo état de roman, Simenon non solo riuscisse a mettersi nella pelle del personaggio di turno, ma entrasse anche un quella del lettore... proprio quello che poi seguirà la vicenda del romanzo... scoprendo personaggi, situazoni e ovviamente senza sapere come andrà a finire.
Forse potrebbe essere proprio questo uno dei motivi del grande successo della sua opera. Questo metodo gli permette infatti di mettersi dalla parte di chi legge, cosa che spiegherebbe la curiosità, diremmo quasi lo stupore, che traspare tra le righe che Simenon mette sulla carta. Ed é un metodo che finisce per coinvolgere il lettore che scopre i personaggi, che si sente all'interno delle sue ambientazioni, che finisce per immedesimarsi nelle situazioni che vengono raccontate. Insomma mentre scrive Simenon entra nella pelle dei suoi personaggi proprio come faranno poi i lettori con il suo libro in mano.
"...Qualsiasi uomo è il protagonista di un romanzo - precisa lo scrittore - perché la vita di ciascun uomo è un romanzo...".
E così Simenon entra nella pelle del lettore, inconsciamente, come inconsciamente si identifica con suoi personaggi. E l'inconscio è centrale nella letteratura simenoniana "...parlo del romanzo del subconscente. Perché io divido i romanzi in due tipologie: ci sono dei romanzi scritti con l'intelligenza, la sensibilità, la poesia... e ci sono dei romanzi letteralmente scritti dal subcosciente...".
sabato 26 aprile 2014
SIMENON SIMENON. "LA CHAMBRE BLEUE"... I PRIMI FRAME
Queste sono le prime immagini che circolano sulla realizzazione cinematografica di Matieu Amalric, La chambre bleue, che come abbiamo già riportato (vedi "La chambre bleu" arriva in concorso a Cannes), sarà presente al prossimo Festival Internazionale del Cinema di Cannes, concorrendo nella sezione Un certain regard. Con l'occasione, ricordiamo ancora che il film è tratto dall'omonimo romanzo di Simenon, scritto nel 1963.
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