mercoledì 7 maggio 2014

SIMENON SIMENON. LE FIGARO: DA MALET A MODIANO COMMENTI DI SCRITTORI ALLA SUA SCOMPARSA

Quando abbiamo iniziato a pubblicare 
la riproduzione delle pagine di quotidiani
italiani e francesi del 7 settembre 1989, 
quando tutti davano la notizia della 
scomparsa di Simenon, la prima fu
quella de "Le Figaro" (vedi il post). 
Ma oggi, scartabellando nel nostro archivio 
(per la verità non granché ordinato), 
è venuta fuori un'altra pagina di quel numero 
con firme interessanti di studiosi e di scrittori francesi.


Questa è pagina 30 de Le Figaro di quel giovedì. Si tratta di una pagina dedicata, come indica il titolo all'omaggio degli scrittori. Nell'occhiello è scritto "Gide aveva salutato i suoi debutti con una frase famosa "... credo che Simenon sia un grande romanziere, forse oggi il più grande.." Cinquant'anni dopo questo giudizio non è stato smentito"
Tra gli interventi in vista quello di Leo Malet che definisce Simenon un lavoratore eccezionale e scrive: "...posso dire che era un genio...Simenon non potrà essere rimpiazzato... C'è uno charme, un'atmosfera nei suoi libri che non si spiegano, potrebbe forse essere lo stile, è qualcosa comunque di assoulutamente particolare...".
A fianco troviamo un commento di Patrick Modiano che ritiene Simenon un grade romanziere e sottolinea: "...da qualche anno il passaporto di Georges Simenon riportava la seguente dicitura - senza professione -. Simenon in precedenza aveva tenuto particolarmente a che ci fosse scritto - romanziere -. Non - uomo di lettere -  né - scrittore -. Ma - romanziere -. E' stato senza dubbio l'ultimo ad incarnare quel tipo d'uomo che si chiama romanziere, così diverso dai poeti, dai saggisti e dagli uomini di lettere...". Nella pagina troviamo anche Angelo Rinaldi che parla delle famose atmosfere simenoniane, Bruno de Cesseole che ricorda i suoi amici letterati, oltra al già citato Gide, anche François Mauriac ed Henry Miller. Poi Pierre Debray-Ritzen fà la storia della vita di Simenon dividendola in tre epoche contraddistinte dal rapporto con i suoi principali editori: Fayard, Gallimard e Sven Nielesen. Infine, ma non per ultimo, il sofisticato simenonologo Pierre Assouline che racconta un episodio che vedeva Simenon contrapposto a Gaston Gallimard, in un braccio di ferro al momento di chiudere il contratto che avrebbe portato Simenon nella scuderia della celebrata Nrf.

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