venerdì 19 dicembre 2014

SIMENON SIMENON. I SESSANT'ANNI DELL'OROLOGIAIO

Si tratta di un piccolo flashback che il famoso regista Bertrand Tavernier ha fatto balenare durante la sua apparizione al Festival del Cinema Europeo di Les Arcs, edizione 2014, che chiuderà i battenti domani. Il primo lungometraggio di Bertrand Tavernier è stato, guarda caso, "L'orologiaio di St. Paul", tratto dal romanzo di Georges Simenon L'Horloger d'Everton (pubblicato nel 1954 - Presses de La Cité) di cui Tavernier ha girato la riduzione cinematografica, ambientandola a Lione e avvalendosi di interpreti come Philippe Noiret e Jean Rochefort, uscito nelle sale nel 1974. Sono quindi sessant'anni che il romanzo è stato scritto e quaranta che è stato portato sullo schermo. Tavernier aveva reclutato per l'adattamento di questa pellicola quattro vecchie mani della sceneggiatura, Aurenche e Pierre Bost: "...conosciuti negli anni '40 e '50, quando avevo lavorato con Claude Autant-Lara....".
L'Horloger d'Everton è uno degli ultimi grandi romanzi del periodo americano di Simenon (che lascerà gli Stati Uniti nel '55), scritto a Shadow Rock Farm.  Racconta le vicende di un americano che vive in un paesino dell'Indiana, e poi traferitosi ad Everton dove ha messo su un piccolo commercio di orologi. L'uomo è stato lasciato dalla moglie con un figlio di sei mesi. Il bambino, divenuto ragazzo e quindi adolescente scappa di casa, con la sua giovane fidanzata. I due per raggiungere un'altro Stato, e potersi sposare, diventano un coppia maledetta che lascia dietro di sè rapine e morti. Il romanzo si avvia sul binario di un difficile rapporto tra padre e figlio, con sullo sfondo un processo e una condanna all'ergastolo. Una storia tragica che vede riproporre la tematica del rapporto tra padre e figlio "...uno dei temi che ho trattato volentieri nei miei romanzi - dice Simenon nella famosa intervista televisiva a Bernard Pivot - L'ho trattato almeno cinque o sei volte, ma con dieci o vent'anni d'intervallo...".
E torna in ballo il suo idilliaco rapporto con Desiré, il padre che lo lasciò orfano troppo giovane, ma che lui amò moltissimo anche se nel famoso libro "Lettre à ma mère" ammetteva che "... mio padre era un tenero, ma come tutti i Simenon non si è mai mostrato espansivo...". 
Ed ecco spiegati tutti i tentativi del padre protagonista de L'Horloger d'Everton per avere almeno qualche segno di affetto o di complicità da un figlio ormai perso...

giovedì 18 dicembre 2014

SIMENON SIMENON. ANCHE PER MAIGRET ARRIVA DICEMBRE E... NATALE (II)


Nell'ottobre del 1950 la famiglia Simenon partì per stabilirsi in California a Carmel-by-the-Sea per un periodo che durerà fino al giugno dello stesso anno. Il romanziere vi scriverà subito un Maigret dopo l'altro ("Maigret et la vieille dame" e "L'amie de Madame Maigret", terminando il primo  l'8 dicembre e iniziando la stesura del secondo dopo pochissimi giorni, il 13 dello stesso mese), poi in gennaio Les volets verts e a febbraio L'enterrement de Monsieur Bouvet (romanzo la cui atmosfera è molto simile a quella delle inchieste maigrettiane), più due racconti: in aprile Sept petites croix dans un carnet  e a maggio Un Noël de Maigret. Questi ultimi due testi, ai quali si aggiunge un racconto scritto nel 1947, Le petit restaurant des Ternes, sono raccolti in un volume intitolato Un Noël de Maigret che sarà pubblicato a marzo del 1951. Tutti e tre i racconti si svolgono in un clima natalizio. Un Noël de Maigret è l'ultimo racconto scritto da Simenon della serie maigrettiana. La sua lunghezza l'ha persino fatto considerare nel corpus con un "romanzo breve". E' uno dei più bei testi che Simenon abbia scritto sul suo commissario, e si nota in particolare il commovente ruolo che svolge M.me Maigret e l'immagine di questa tenera famiglia senza figli, formata dal commissario e sua moglie...
Sept petites croix dans un carnet, si svolge nella notte di Natale. L'agente Lecoeur, un solitario passa la vigilia al servizio telefonico dellla Prefettura di Polizia. Dall'altra parte della strada, negli uffici della Polizia Giuduziaria, un altro ispettore è di guardia: è il giovane Janvier, della brigata omicidi. Annoiandosi, tutto solo, raggiunge i suoi colleghi  e racconta che il suo capo, il commissario Saillard, è convinto che in quella notte un omicida seriale colpirà ancora, spinto dall'agitazione della notte di festa. Sulla gigantesca pianta di Parigi dipinta sul muro, una piccola luce rossa si accende: è stato rotto il vetro di una colonnina di police-secours. Qualche minuto più tardi è il turno di una seconda luce rossa, poi di una terza  e così via fino alla settima. Ed è in questo modo che il piccolo Bib, quasi come un Pollicino, seminerà degli indizi che permetteranno alla polizia di rintracciare l'omicida...
Questo sarebbe potuto essere benissmo uno dei racconti di Maigret, perché, il commissario Saillard, la sua andatura e il suo modo di fare, non è poi così lontano dal commissario con la pipa...
Ne Le petit restaurant des Ternes, che l'autore ha sottotitolato Racconto di Natale per gli adulti, si ritrova un'altro personaggio ben conosciuto dai maigrettiani, cioè l'ispettore Lognon. La vicenda si svolge in una sera di veglia, in un ristorante in cui si attardano quei solitari che non hanno nessuno con cui festeggiare il Natale. La grande Jeanne, una "figlia della notte", porta la sua depressione su e giù in una Parigi quasi deserta e, attirata dall'andamento di una giovane ragazza che crede di riconoscere, cerca di impedirle di imboccare una cattiva strada nella vita... Una bella storia che può essere riassunta in poche frasi che compaiono alla fine del racconto: "... Supponiamo che ognuno faccia per una volta Babbo Natale... Solamente un volta... Con tutti gli abitanti della terra...

Murielle Wenger 

mercoledì 17 dicembre 2014

SIMENON SIMENON. ARRIVA ANCHE IL DICEMBRE DI MAIGRET (I)


Non si sa se sia dovuto al "rallentamento delle attività" prima delle feste di fine d'anno, ma è un fatto che le inchieste del commissario Maigret raccontate da Simenon raramente si svolgono a dicembre. Magari, forse, il romanziere ha voluto concedere un periodo di riposo al suo personaggio durante questi periodo particolare...  
Le sole due inchieste espressamente datate dicembre sono Maigret et le marchand de vin e Un Noël de Maigret (resta un dubbio per "Maigret au Picratt's" che non è esplicitamente datato, ma che si capisce come si svolga in inverno, anche se potrebbe essersi svolta più a dicembre che a gennaio, ma non ci sono indicazioni abbastanza chiare nel testo per poter essere più precisi). 
Maigret et le marchand de vin viene pubblicato il 15 dicembre. Le strade di Parigi sentono già il Natale: ci sono "... delle ghirlande luminose da un marciapiede all'altro, dei festoni dorati o argentati, gli alberi Natale nelle finistre. Il commissario si domanda cosa regalare a M.me Maigret, ma non ha idee (beh, diciamo a suo discarico che non riesce a riflettere bene perchè ha un forte raffreddore, come vedremo più avanti).
Fà freddo, il vento fischia e nevica "a minuscoli fiochhi di neve che scivolano sul pavé come polvere." Questa atmosfera obbliga il commissario ad indossare il suo pesante cappotto nero e una sciarpa di lana blu marino, lavorata da Louise. Ma siccome la sua inchiesta lo fà andare senza sosta tra strade ghiacciate e case surriscaldate, si prende ovviamente un grande raffreddore, che M.me Maigret combatte a colpi di grog e d'aspirina. L'essere raffreddato non impedisce a Maigret di gustarsi  a mezzogiorno un pietanza alla Brasserie Dauphine, unta e immersa in una "salsa di un giallo dorato, molto aromatica", e, la sera stessa, una choucroute preparata dalla moglie. 
E' forse un po' troppo, tanto che la notte stessa la temperatura aumenta e la febbre lo assale. Cosa che non gli impedisce il giorno dopo di voler uscire lo stesso - l'indagine oblige - di passare in un bistrot di bere qualche bicchiere di rum, poi di rientrare a casa e pranzare per gustarsi un fegato à la bourgeoise, accompagnato da un vino bordeaux; dopo un bella siesta, eccolo che riparte a caccia, forte di un'altra aspirina, che gli permette di gustare un piccolo bicchiere di prunella d'Alsazia. A fine giornata, nel suo ufficio, manda giù anche un po' di cognac, di quello che ha sempre conservato in un vano del suo ufficio, poi rientra a casa, "la pipa tra i denti, la schiena piegata, le gambe un po' molli (lo si può capire...). Il giorno successivo  il tempo è cambiato fà meno freddo e la neve si è tramutata in pioggia, "una pioggia lunga e monotona che rigava i vetri". E tutto ad un tratto Maigret si sente meglio, non ha più la febbre e il raffreddore è sparito. Mangiare molto e bere parecchio è un buon modo per lottare contro l'insorgere dell'influenza? 
Ecco una convinzione simenoniana  di cui dubito che sia gradita dalla Facoltà di Medicina... La prova è che l'indomani Maigret ha di nuovo la febbre, non molta, ma quel tanto che basta a renderlo "pigro e debole", si trascina per l'appartamento (è domenica...), si concede un bicchierino di prunella e il lunedì, la sua inchiesta, avendo avuto il tempo di procedere, accelera:  scopre la pista di Pigou, e ora non gli manca altro che seguire il filo della vicenda fino alla sua conclusione... Ma questo non è tutto: la febbre riprende, e Maigret inizia a soffrire di mal di gola, cosa che non gli impedisce di bere birra  e di mangiare a cena una porzione di manzo al burro nero, ma senza molto appetito. L'inizio dell'infuenza  gli dà il pretesto per brontolare "come fà ogni volta che sta male o che un'inchiesta va per le lunghe". Finisce per mettersi a letto dopo che M.me Maigret gli ha spennellato la gola con un lenimenti al blu di mitilene. Il commissario sarà svegliato dall'arrivo di Pigou che avrà spazio in ben due capitoli per fare la sua confessione patetica, bevendo insieme a Maigret diversi grog, e nell'intimità dell'appartamento, con un grog a portata di mano, la sua pipa tra i denti ha tutta l'aria di un fratello maggiore benevolo... (segue)

Murielle Wenger

martedì 16 dicembre 2014

SIMENON SIMENON. UN NATALE DI 25 ANNI FA': MAIGRET-JEAN RICHARD...A JEUMONT


Uno dei Maigret televisivi più importanti è stato interpretato dall'attore francese Jean Richard, di cui, almeno qui in Italia, si parla poco. Un po' perchè la sua serie televisiva uscì in Francia nell'ottobre del 1967, da noi offuscata da quella con Gino Cervi iniziata tre anni prima (dicembre del 1964) e poi perchè, a quanto ci risulta, non ci sono stati passaggi televisivi sulle emittenti nostrane (erano disponibili solo episodi su cassette VHS, la cui versione italiana era tra l'altro curata in Svizzera).
Jean Richard, è bene ricordarlo, è stato l'unico attore a portare sul piccolo schermo tutti i romanzi della serie Maigret (circa 90 episodi, dal 1967 al 1990 per France 2) e in relazione a lui oggi vorremmo ricordare un episodio del suo Maigret televisivo. Si tratta di una emissione andata in onda proprio il giorno di Natale di 50 anni fa': Jeumont, 51 minutes d'ârret!
Era tratta da uno dei racconti delle inchieste maigrettiane che Simenon scrisse nel 1936, dopo una pausa dalla serie per Fayard, e fà parte dei Maigret di Gallimard. Uscì infatti solo nel 1944 nella raccolta di racconti Les Nouvelles Enquêtes de Maigret che riunisce racconti pubblicati su Police-Roman, su Police-Film e sull'inserto domenicale di Paris-Soir.
Ma torniamo alla puntata natalizia del Maigret/Richard. Il caso non è scoperto da Maigret, ma da suo nipote Vinchon, ispettore alle dogane che in un controllo su un treno internazionale, scopre un uomo morto in seguito ad una misteriosa puntura che era arrivata al cuore del poveretto...
"... è sempre con il treno 106 che succedono delle storie, un treno che lascia Berlino alle 11.00 di mattina, con uno o due vagoni provenienti da Varsavia, che passa per Liegi alle 23.44, ora in cui la stazione è deserta (dove aspettano che il treno parte per chiuderla) e che infine arriva ad Erquelines alle 1.57... Alle 2.14 il treno si apprestava a varcare la frontiere e raggiungere Jeaumont alle 2.17.
- Jeumont, 51 minuti di sosta! - urlava un impegato che portava una lanterna, correndo sulla banchina...". E' così che Simenon ci presenta la scena della scoperta del delitto.
Ma torniamo all'interpretazione di Jean Richard della riduzione televisiva di questo romanzo che l'attore recitava insieme ad Annick Tanguy, M.me Maigret sullo schermo, ma anche M.me Richard nella vita di tutti i giorni.
Il 25 dicembre di venticinque anni fà i francesi, smaltendo le libagioni del pranzo di Natale, la sera sonnecchiando sul divano, guardavano un Jean Richard, con i suoi basettoni e la sua pipa tra i denti aggirarsi in una gelida notte tra vagoni, scompartimenti e banchine di Jeumont, un paesino al confine dal Belgio.
Per chi non lo sapesse Jean Richard era anche un uomo di circo, appassionato e titolare di vari circhi, e il circo è uno degli spettacoli che i bambini (almeno quelli di una volta) andavano a vedere durante le feste e quindi anche durante il Natale. Ma quel Natale Jean Richard si muoveva con i panni Maigret in un circo in cui le belve erano uomini, così feroci da ammazzare.

lunedì 15 dicembre 2014

SIMENON SIMENON: RACCONTI POLIZIESCHI DAL 1929 AL 1953, ECCO LA STRENNA SIMENONIANA!

Se avete idea di fare (o farvi) un bel regalo per le feste, visto che novità simenoniane in Italia non ce ne sono, abbiamo pensato di dare una guardata al di là delle Alpi e vedere cosa si trova. E, manco a farlo apposta, chi attira la nostra attenzione è la Francia e ancor meglio la casa editrice Omnibus che abbiamo più volte citato. Questa volta, però non si tratta di romans-durs o di romanzi di Maigret, ma di racconti polizieschi scritti da Simenon tra il 1929 e il 1953. Si tratta di un'interessante iniziativa composta da due volumi Nouvelles secrètes et policières 1 (racconti nel periodo 1929-1938) e Nouvelles secrètes et policières 2 (racconti nel periodo 1938-1953). Si tratta in tutto di ben 137 racconti e, come recita espressamente il titolo dei due volumi, sempre di narrativa poliziesca. Tra quelli scritti nel periodo 1929-1938 ce ne sono molti firmate ancora con lo pseudonimo Georges Sim. Troviamo ad esempi quelli dei Treize mystère dove il protagonista è il detective dilettante Joseph Leborgne, che furono pubblicati su la rivista Détective. Altra serie è Les 13 énigmes dove il protagonista è l'agente G.7. E poi ancora Les 13 coupables. In questa prima raccolta sono pubblicati altri racconti come Le Petit docteur, Nouvelles exotiques, Les Sept minutes, La Mauvaise étoile.  
Per quanto riguarda il secondo voulme sono ragruppate varie raccolte di racconti quali Les Petits Cochons sans queue, La Rue aux trois poussins, Un Noël de Maigret, Nouvelles introuvables, Nouvelles inattendues, Les Dossier de l’Agence O et Le Bateau d’Émile.
Insomma un regalo interessante, soprattutto per quanto riguarda i racconti del primo periodo, di cui parecchi sono inediti in Italia.
Ecco l'elenco completo proprio dei racconti di Nouvelles secrètes et policières 1 (1929-1938)
  • L'affaire Lefrançois
  • Le coffre- fort de la S.S.S.
  • Le dossier no 16
  • Le mort invraisemblable
  • Le vol du lycée de B...
  • Le dénommé Popaul
  • Le pavillon de la Croix- Rousse
  • La cheminée du Lorraine
  • Les trois Rembrandt
  • L'écluse no 14
  • Les deux ingénieurs
  • La bombe de l'Astoria
  • La tabatière en or
  • L'affaire du Canal
  • G.7
  • Le naufrage du Catherine
  • L'esprit déménageur
  • L'homme tatoué
  • Le corps disparu
  • Hans Peter
  • Le chien jaune
  • L'incendie du parc Monceau
  • Le mas Costefigues
  • Le château des disparus
  • Le secret du Fort Bayard
  • Le drame de Dunkerque
  • L'inconnue d'Etretat
  • Ziliouk
  • Monsieur Rodrigues
  • Madame Smitt
  • Les « flamands »
  • Nouchi
  • Arnold Schuttringer
  • Waldemar Strvzeski
  • Philippe
  • Nicolas
  • Les Timmermans
  • Le Pacha
  • Otto Müller
  • Bus
  • La nuit du Pont Marie
  • Le yacht et la panthère
  • Le grand Langoustier
  • La nuit des sept minutes
  • L'énigme de la Marie- Galante
  • Sing- Sing ou la maison des trois marches
  • Mademoiselle Augustine
  • Moss et Hoch
  • L'as de l'arrestation
  • Notes en marge d'un tour du monde ou le doux raté de France
  • L'homme en habit dans son square et le bagnard aux nougats
  • Celui qui se battait avec les rats ou la plus banale des histoires
  • Popaul et son cuisinier ou la tête qui a trop trempé
  • Touristes de bananes, ou les Adams de Chicago et les Eves de Manchester et d'Oslo dans les nouveaux paradis terrestres
  • Les joies de la pampa ou l'homme qui est prisonnier entre deux gares
  • L'aventure du gentleman anglais et de la femme qui montrait son derrière du haut d'un cocotier
  • Mon ami l'Auvergnat et le Lithuanien solitaire qui n'avait jamais assez mangé
  • Le polytechnicien et le boy à sonnette
  • L'aventurier syndiqué
  • Celui qui a refusé de devenir juge
  • Les chiens des Marquises et le percepteur dans la forêt vierge
  • Le capitaine Philps et les petits cochons
  • L'oranger des îles Marquises
  • Monsieur Mimosa
  • L'escale de Buenaventura
  • Un crime au Gabon
  • Le policier d'Istanbul
  • L'enquête de mademoiselle Doche
  • La ligne de désert
  • Les mystères du Grand- Saint- Georges
  • Les trois messieurs du Consortium
  • L'homme qui mitraillait les rats
  • Le flair du Petit Docteur
  • La demoiselle en bleu pâle
  • Une femme a crié
  • Le fantôme de Monsieur Marbe
  • Les mariés du 1er décembre
  • Le mort tombé du ciel
  • La sonnette d'alarme
  • Le passager et son nègre
  • La piste de l'homme roux
  • L'amiral a disparu
  • La bonne fortune du Hollandais
  • Le château de l'arsenic
  • L'amoureux aux pantoufles
  •  
    Chiunque fosse interessanto ad acquistare on-line i due volumi potrà indirizzarsi direttamente al sito Omnibus QUI per il primo volume (29 euro). Invece QUI per il secondo volume (29 euro).

    domenica 14 dicembre 2014

    sabato 13 dicembre 2014

    SIMENON SIMENON. I MAIGRET (MA ANCHE I "ROMANS") TITOLI CON IL... BINOCOLO?

    Il nostro collaboratore Andrea Franco ha commentato il nostro post di ieri sui tempi di pubblicazione del prossimo Maigret.
    "...Ho letto anche io sul sito di John Simenon che "Un Natale di Maigret e altri racconti" (On ne tue pas les pauvres types e Le client plus obstinè du monde) dovrebbe uscire il primo aprile - scrive il nostro informato collaboratore - Ormai come strenna natalizia Maigret non uscirà piu, quindi pare piu probabile che "Un Natale di Maigret" esca, appunto, a Pasqua. La casa editrice ha cercato di prolungare e ancora sta cercando di farlo le uscite delle inchieste del commissario, ma questo titolo sarà proprio l'ultimo e così facendo comunque saremo arrivati nel 2015 (naturalmente non ho considerato i volumi di raccolte che continuano regolarmente ad uscire)...".
    Nei programmi dell'Adelphi quindi in questo scorcio di fine 2014 niente Maigret e niente Simenon. Già perchè per Natale non avremo neanche un strenna simenoniana, nemmeno un roman-dur, eppure tra questi i titoli da pubblicare ce ne sarebbero...
    D'altronde, visto la politica dell'Adelphi, quella di far durare il più possibile i libri di Simenon da pubblicare, dovremo abituarci... forse anche al ritmo di un romanzo l'anno. Sono finiti i tempi in cui uscivano due Maigret e talvolta addirittura due romanzi ogni anno. Festività natalizie e ferie estive, Pasqua e Capodanno... si partiva con un Simenon o un Maigret nuovo di zecca sottobraccio e, durante il meritato riposo, ogni appassionato divorava la strenna simenoniana di turno.
    "...In effetti pare proprio che l'Adelphi stia centellinando queste ultimissime uscite.. - scriveva già ai primi di ottobre Andrea Franco - "Una pipa di Maigret e altri racconti" è sparito da tutti i siti e, per ora, non risulta disponibile da nessuna parte. Sarà questione di giorni o ci vorrà piu tempo?...".
    Oggi sappiamo che poi in realtà si attese quasi un mese.
    La domanda a questo punto è: ci saranno delle ristampe? Oppure delle riedizioni. O magari, visto che di romanzi di Simenon ce ne sono ancora, ci si potrebbe aspettare anche una riedizione di tutti i titoli di Maigret? All'Adelphi sono come sempre abbottonatissimi, ma...
    Ma per oggi basta sognare.

    venerdì 12 dicembre 2014

    SIMENON SIMENON. NIENTE REGALO DI NATALE, MA UN PESCE D'APRILE... IL NATALE DI MAIGRET A PASQUA?

    Ci scriveva l'altro giorno la nostra Murielle Wenger a proposito della notizia apparsa su sito ufficiale di Simenon che riportava come ai primi di aprile sarebbe programmata l'uscita di una raccolta di racconti di Maigret, intitolata Un Natale di Maigret.
    Ricordando due date, facciamo notare che l'uscita di questo titolo è vicinissima a Pasqua, che nel 2015 cadrà il 5 aprile. L'altra data è quella indicata per l'uscita del volume: il 1° aprile.
    Adesso, come tutti sappiamo, quello è il giorno dedicato alle burle, agli scherzi e la fantasia si scatena. In questo caso il famoso "pesce d'aprile" potrebbe essere un Maigret di Natale che esce a Pasqua?
    Certo le condizioni ci sarebbero tutte. Sarebbe bello sognare che l'Adelphi spiazzasse tutti e facesse uscire, a ridosso della festività, Un Natale di Maigret. Allora rideremmo tutti dello scherzo e poi correremmo ad acquistare quest'ultimo Maigret.
    Ma non ci facciamo illusioni. Dopo le attese e i rinvii dell'ultima raccolra di racconti di Maigret, non sarebbe poi così strano che la data di uscita fosse ancora tutta da decidere.
    Quanto  dovremo sospirare per questo che dovrebbe proprio essere l'ultima raccolta di racconti delle inchieste del commissario Maigret? Come al solito, chi avesse notizie (a questo punto anche se non certe e riscontrate) ce le comunichi... vedremo cosa salta fuori.

    giovedì 11 dicembre 2014

    SIMENON SIMENON. IL CASO LORIS E IL METODO MAIGRET: COMPRENDERE E NON GIUDICARE. MA E' POSSIBILE?

    Succede ogni volta. Ogni maledetta volta che la cronaca registra un efferato delitto e peggio ancora quando la vittima è un bambino, e ancor di più quando l'ambiente dei sospettati coincide con il cerchio familiare, più o meno allargato. Allora capita non di rado che si tiri in ballo Simenon vuoi per le atmosfere claustrofobiche e i personaggi insondabili di certi suoi romanzi dove il destino, più che la volontà dei protagonisti, sembra sollevare un vortice di pazzia che trascina i personaggi in abissi oscuri e senza via di scampo. Dall'altra perché il suo commissario Maigret, che certo non è aiutato dagli strumenti e dalla tecnologia a disposizione degli odierni investigatori, ha un'approccio psicologico ed empatico con il delitto e, in fondo in fondo, gli interessa sapere di più perchè una madre possa aver ucciso il figlio, al di là di dimostrare se sia stata davvero lei o meno.
    Veronica Panarello è una donna e una madre con una storia difficile alle spalle, ma quanto questo quanto può aver influito sul suo comportamento, dal momento che per ora é lei ad essere incriminata?... 
    Come Maigret, anche la gente che assiste allo spettacolo mediatico che viene inevitabilmente imbastito in questi casi, vuole sapere... A volte si tratta di curiosità morbosa, e su questo "sguazzano" quei giornali, telegiornali e trasmissioni radio-televisive che cercano ogni pretesto per fare un punto di audience in più o aumentare le vendite di mille copie. A volte però si tratta una sana voglia di comprendere. Cos'è che spinge una madre ad uccidere il figlio? Patologico quanto si vuole, ma un motivo c'è sempre. Ed è quello che interessa il commissario ideato da Simenon e, ovviamente, Simenon stesso. Gli interessa scoprire i meandri oscuri e inconsci della psiche (ricordiamo il non occasionale interesse di Simenon per le teorie di Freud e di Jung e più in generale per la psicanalisi e la psichiatria). Conduce il suo commissario a mettersi sulla lunghezza d'onda dell'ambiente, della famiglia, del sospettato... Cosa c'era prima, come ha vissuto la sua vita, quali sono i fatti traumatici che ha subìto, come ha reagito, quali sono le sue abitudini, ma anche i piccoli fatti della sua quotidianità, i sogni, le illusioni, le disillusioni... Con un approccio empatico, induttivo...
    Ecco perché si tira in ballo Maigret. In un caso del genere la gente vorrebbe avere una risposta ai perchè, proprio come lo vuole il commissario simenoniano.
    Capire e non giudicare. Come meglio applicare la massima maigrettiana? Può mamma Veronica voler ammazzare il suo figlioletto Loris. La prima risposta istintiva é no.
    Ma se i fatti indicassero senza ombra di dubbio che invece è stata proprio lei?
    Maigret non si fermerebbe. Vorrebbe capire come è arrivata ad un gesto così estremo e terribile. Cercherebbe di ripercorrere le vie più o meno dolorose che la donna ha percorso nella sua vita.
    Nella realtà gli inquirenti hanno bisogno solo di prove incontrovertibili, o di una confessione, magari suffragata dai fatti. Poi ci penseranno i giudici.
    Già i giudici... Simenon ha più volte dichiarato che nei tribunali, al posto dei magistrati. Avrebbe visto meglio degli psicanalisti a presiedere il processo... meglio capire l'uomo che condannarlo...
    Ma nel mondo reale la legge deve andare avanti. L'assassino del piccolo, indifeso e innocente Loris deve essere identificato, quand'anche fosse la madre.

    mercoledì 10 dicembre 2014

    SIMENON SIMENON. UN DICEMBRE DI VIAGGI E DI SCRITTURA PER IL ROMANZIERE


     
    Nelle bio-bibliografie simenoniane, il mese di dicembre ricorre con avvenimenti più o meno importanti. Ne potremo ricordare qualcuno, di cui il primo da menzionare è senza dubbio l'arrivo di un giovane Sim pieno d'ambizione, che l'11 dicembre 1922 scende da un treno a la Gare du Nord, e scopre una Parigi umida e ghiacciata dove è ben cosciente di doversi battere per farsi largo. Si sistema in una piccola stanza di un hotel a Montmartre, ed è l'inizio della scoperta della città, l'inizio dei suoi sogni di giovanotto che ha fame di vita in tutte le sue forme...
    Nel dicembre del 1935, Simenon intraprende tutt'altro tipo di viaggio, s'imbarca su una nave per attraversare l'Atlantico ed eccolo alla scoperta del Nuovo Mondo, ma per il momento sono solo l'America del sud e le isole del Pacifico che attirano la sua attenzione, si reca alle Galapagos, a Tahiti da cui riporterà immagini reali e di contesto, non  accontentandosi dei clichè fotografici, ma immagazzinando nella sua memoria delle impressioni che riaffioreranno nella scrittura di suoi diversi romanzi esotici... 
    Il mese di dicembre segna anche delle tappe , purtroppo dolorose come la morte di suo nonno Guillaume Moors, detto "Vieux Papa",  nel dicembre del 1909, quella di sua madre Henriette nel dicembre del 1970, o quella di Sven Nielsen, il suo editore, nel dicembre del 1976, ma anche di avvenimenti felici come il 14 dicembre 1961 quando Teresa Sburelin entra nella vita di Simenon. 
    Altre date dicembrine punteggiano l'opera simenoniana, come il dicembre del 1938 che segna l'inizio della corrispondenza con André Gide, o l'8 dicembre 1936 data di debutto di Quartier Nègre al Théâtre royal di Bruxelles, pièce adattata e messa in scena dall'autore stesso; e ancora, l'11 dicembre 1950 con la messa in scena al Théâtre de l'Œuvre a Parigi della pièce tratta dal romanzo La neige était sale; o, il 20 dicembre 1955, la rappresentazione al Théâtre des Champs-Elysées a Parigi, del balletto La chambre
    Infine, dicembre per il romanziere è un mese ricco sul piano della scrittura. In effetti sono stati redatti a dicembre 1931 L'ombre chinoise, a dicembre 1936 Le bourgmestre de Furnes, a dicembre 1939 Les caves du Majestic, a dicembre 1940 Cécile est morte, a dicembre 1943 L'Aîné des Ferchaux, a dicembre 1946 Lettre à mon juge, a dicembre 1947 Maigret et son mort, a dicembre 1948 Les fantômes du chapelier, a dicembre 1949 Maigret et la vieille dame et L'amie de Madame Maigret, a dicembre 1950 Maigret au Picratt's, a dicembre 1951 La mort de Belle, a dicembre 1953 Maigret à l'école, a dicembre 1956 Le fils, a dicembre 1957 Les scrupules de Maigret

    Murielle Wenger