una nuova iniziativa dell'Adelphi che in prossimità della fine non solo dei romanzi, ma anche delle raccolte di racconti, tende a prolungare il filo dei Maigret con i lettori.
Quando mancano presumibilmente due libri di racconti alla conclusione della pubblicazione dell'intera opera di Maigret, l'Adelphi propone la ristampa dei romanzi in ordine cronologico, con una serie di volumi da 5 titoli ciascuno (quindi è probabile che ne usciranno 15 in totale), il tutto nella medesima collana che ha sempre ospitato le inchieste del commissario parigino:gli Adelphi.
Rinnovata la veste grafica con copertine che propongono Simenon ritratto a casa
sua nel primo tomo e sulla sua imbarcazione nel secondo
L'ordine sarà quello cronologico di scrittura dei romanzi e non della loro pubblicazione.
Quindi nel libro contrassegnato dal numero 1
troviamo pertanto :
• Pietr-le-Letton (Pietr il Lettone)
• Le Charretier de «La Providence» (Il cavallante della «Providence»)
• Monsieur Gallet, décédé (Il defunto signor Gallet)
• Le Pendu de Saint-Pholien (L’impiccato di Saint-Pholien)
• La Tête d’un homme (Una testa in gioco)
• Le Charretier de «La Providence» (Il cavallante della «Providence»)
• Monsieur Gallet, décédé (Il defunto signor Gallet)
• Le Pendu de Saint-Pholien (L’impiccato di Saint-Pholien)
• La Tête d’un homme (Una testa in gioco)
Pietr
il Lettone, scritto nel 1929, è il debutto ufficiale di Maigret che già Simenon aveva reso protagonista o co-protagonista di quattro romanzi popolari.
Qui
però la sua figura viene dettagliata fisionomicamente e posta in quello
che sarà poi il suo classico habitat. A detta dello stesso autore
questa inchiesta, scritta nel porto olandese di Delfzijl, è il vero
battesimo ufficiale di Maigret, nonchè debutto ufficiale del maestro
belga nel genere poliziesco
Pur
notando uno stile già apprezzabile questo primo Maigret fa ancora
ricorso ad alcune tematiche proprie della letteratura popolare (da Simenon definita alimentare): il tema dei gemelli era già stato appena
trattato nel romanzo sotto pseudonimo La Maison de l'inquietude,anche
se si trattava di una variante femminile, inoltre vi troviamo molti colpi
di scena a variare le situazioni in atto.
Il
cavallante della providence già da questo secondo romanzo però, a mio avviso, si può notare una crescita di Simenon, un vero e proprio nascere di uno stile narrativo gia
abbozzato e che verrà in seguito felicemente sviluppato.
Questo è il primo romanzo che ci propone
le prime classiche ambientazioni simenoniane (tipo la pioggia
incessante), tra chiatte, canali e bistrot che su essi si affacciano e
ci fa scoprire il mondo delle chiuse (Maigret tra l'altro si muove in
bicicletta tra l'una e l'altra). Il romanzo fu causa di una diatriba
tra Simenon e l'editore Fayard perchè il nome che gli venne dato
svelerebbe
troppo sul finale...
Questo
titolo è conosciuto anche per presentare la prima copertina
interamente fotografica di un libro (copertina, costa e quarta di copertina), souzione fortemente voluta da Simenon. In questo caso il soggetto
è rappresentato da un anziano con un cavallo ed è un'icona del passaggio
editoriale a questo tipo di stile
In Italia, negli anni 60, la Mondadori ripresentò questa inchiesta col titolo Maigret si commuove.Il defunto signor Gallet porta Maigret e il lettore nella località vinicola di Sancerre, posta nel centro della Francia: in una afosa estate il commissario si trova ad indagare sulla doppia personalità di un uomo e su un delitto che forse proprio tale non è. Simenon conosceva bene Sancerre per avervi soggiornato come segretario del marchese di Tracy e già vi aveva ambientato romanzi popolari scritti sotto pseudonimo (Un nid d 'amour, L'homme à la cigarette).
L'impiccato di Saint-Pholien vede il commissario girovagare per l' Europa (Brema, Reims e sopratutto Liegi, fulcro principale dell'inchiesta). Per la prima volta la città natale dello scrittore fà da quadro spaziale a una sua opera letteraria. L'atmosfera che vi si respira è piuttosta cupa e si ha l'impressione di essere in un noir, almeno a tratti, più che in un giallo. Le atmosfere classiche simenoniane, anche se a pochissima distanza temporale dal primo Maigret, sono qui già ben delineate. In seguito la Mondadori ripubblicò il libro con il titolo Maigret il castellano. E qui la mano dello scrittore tratteggia bene i contorni dei personaggi di quella che scopriremo essere stata "la compagnia dell'apocalisse". Da rimarcare che la vicenda è ispirata a ricordi giovanili di Simenon e per questi motivi la ritengo la più importante di questa prima raccolta di cinque titoli (con riferimento all'inizio del libro, questo romanzo in passato in Italia era stato pubblicato col titolo "Maigret e il viaggiatore di terza classe")
Una testa in gioco vede Maigret far fuggire nottetempo un condannato a morte dalle prigioni di stato. Il commissario per riaprire il caso non esita a giocarsi la carriera, fidandosi del suo istinto. E' un'inchiesta tipicamente parigina e si adattò benissimo a trasposizioni su pellicola (già nel 1933 Julien Duvivier ne trasse un film), perchè troviamo un vero e proprio avversario per Maigret: Emil Radek che lo sfida continuamente e apertamente, cercando di ingarbugliare le carte.
Per ora anticipiamo che il secondo volume, di cui ci occuperemo dettagliatamente nei prossimi giorni, conterrà :
• Le Chien jaune (Il cane giallo)
• La Nuit du carrefour (Il Crocevia delle Tre Vedove)
• Un crime en Hollande (Un delitto in Olanda)
• Au rendez-vous des Terre-Neuvas (All’insegna di Terranova)
• La danseuse du Gai-Moulin (La ballerina del Gai-Moulin)
Le due raccolte (I Maigret 1 e I Maigret 2) usciranno in contemporanea il 9 ottobre. Andrea Franco
Proprio qualche giorno fa chiedevo a Maurizio cosa ne pensasse di questa iniziativa dell'Adelphi: riporto qui quanto dicevo appunto a Maurizio in privato: "Volevo chiederti che cosa ne pensavi dell'iniziativa dell'Adelphi di ripubblicare in raccolta i romanzi di Maigret. Ti dico la verità a me l'iniziativa non piace molto. A pochi mesi dall'uscita dell'ultimo Maigret, con tutte le inchieste facilmente reperibili in libreria o addirittura nell'usato, mi sa, a dire il vero, di una manovra esclusivamente commerciale: a costo quasi zero per l'Adelphi e forse, ma sarò malizioso, col tentativo di accaparrarsi tutti quei "maniaci" (come me) che vogliono avere "tutto" di Simenon....
RispondiEliminaNo più ci penso e meno mi piace.
A voi la parola!
Guido
Diciamo che anche io sono perplesso per questa iniziativa però a voler essere buonisti possiamo pensare che sia un modo per avvicinare a maigret nuove leve (?!)
RispondiEliminacerto siamo buonisti....anche perche' 5 romanzi ne Le Inchieste di Maigret, noi li abbiamo pagati 50 euro, adesso te li becchi tutti con 16,90 .....
RispondiEliminaguido
no,all inizio costavano meno..addirittura i primi 6,20
RispondiEliminaForse i primi erano in lire....cmq oggi siccome sono tutti in libreria li paghi 10 euro l'uno, questo volevo dire. ciao. guido
RispondiEliminasi,l aumento del prezzo è stato esponenziale,credo direttamente proporzionale al successo dei maigret
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