
Insieme alla prima raccolta di romanzi di Maigret sarà contemporaneamente in libreria anche la seconda. Un lancio di una serie che dovrebbe avere, come abbiamo già detto, una quindicina di uscite.
Ecco quindi i romanzi che troverete in quest'altra antologia:
• Le Chien jaune (Il cane giallo)
• La Nuit du carrefour (Il Crocevia delle Tre Vedove)
• Un crime en Hollande (Un delitto in Olanda)
• Au rendez-vous des Terre-Neuvas (All’Insegna di Terranova)
• La danseuse du Gai-Moulin (La ballerina del Gai-Moulin)
Il cane giallo porta Maigret ad indagare
nell'estremo nord ovest della Francia, in Bretagna (a Concarneau per l'esattezza)
lo
vediamo alle prese con un tipico ambiente marinaro e con una comunità
provinciale, chiusa che non faciliterà per nulla il suo lavoro.
Molto
suggestiva l'ambientazione e la caratterizzazione della località in
cui si svolge la vicenda. La paura che serpeggia tra gli abitanti è
simbolicamente
rappresentata dal cane giallo del titolo che si aggira sinistramente per il
paese. Scene di
isterismo collettivo verso questo animale non
mancheranno, ma sarà Maigret a riportare la calma. In questo romanzo lo
vedremo il commissario schierarsi apertamente dalla parte della povera gente, in
contrapposizionei ai notabili del luogo. Alla fine Simenon tirerà
inaspettatamente anche le fila di una storia d'amore in questa inizialmente
intricata vicenda giallaIl Crocevia delle Tre Vedove è un sinistro luogo che si trova nella banlieu parigina e qui Maigret indagherà per tutta la durata del romanzo. La figura centrale, tra quelle varie e sfaccettate dei numerosi protagonisti, è il personaggio di Else, provocante donna aristocratica danese che apparentemente vive segregata in casa dal fratello, il quale inizialmente è sospettato di omicidio, ma che resisterà anche ad un interrogatorio fiume.
Solo studiando attentamente la psicologia di questa donna, Maigret riuscirà a farsi una prima vera idea del reale ruolo avuto dai vari personaggi nella vicenda.
Giallisticamente é tra i romanzi più rimarchevoli del volume, non si fà mancare colpi di scena (ancora un piccolo retaggio dei romanzi popolari) e ancora una volta l'atmosfera alla Simenon vede un passo in avanti, ormai prossima al suo compimento definitivo
Un delitto in Olanda porta Maigret fino a Delfzijl, nel nord del paese dei mulini a venti. Proprio in un paesaggio da cartolina, quasi fiabesco, in cui il commissario dovrà far luce sulle crepe che attanagliano la società protestante del luogo, perbenista e solo apparentemente "senza peccato". La vittima è Conrad Popinga (stesso cognome che verrà poi utilizzato nel roman-dur "L'uomo che guardava passare i treni")
Maigret si chiederà se per il bene della comunità sia necessario assicurare il colpevole alla giustizia oppure dare la colpa ad un forestiero di passaggio come vorrebbe, facendo pressione sull'investigatore francese,la polizia locale
Ironici fino a strappare un sorriso, i dialoghi tra il commissario e i funzionari olandesi, nonchè quelli con il professor Duclos. Questi si era rivolto a Maigret per chiedere il suo aiuto, per sbrogliare una matassa che non si rivelerà cosi aggrovigliata come sembrava, almeno per fini conoscitori dell'animo umano e delle sue debolezze come il commissario.
All'insegna di Terranova vede di nuovo Maigret in un'ambientazione marittima (Fecamp, Normandia)I il commissario deve far luce su ciò che è avvenuto su un peschereccio al largo dell'Atlantico. Non sarà per nulla facile vista la reticenza con cui si dovrà scontrare.
In questa inchiesta assistiamo per la prima volta una importante presenza della signora Maigret.
Anche in questo caso, nel corso dell'indagine, Maigret si dimostrerà, forse anche perchè lontano da Parigi (e quindi non trovandosi negli ingranaggi ufficiali della giustizia), un funzionario del buonsenso più che un funzionario di polizia.
La ballerina del Gai-Moulin è l'unica inchiesta di tutte le 103 (racconti compresi)in cui Maigret entra in scena solo a metà romanzo. Prima si racconta il progressivo degrado di due giovani ragazzi di Liegi, assidui frequentatori del locale notturno "Gai-Moulin"... inutile dire che i riferimenti autobiografici sono numerosi (notiamo similitudini anche con "L'Asino rosso", un non-Maigret). Alla fine, a mio giudizio, è proprio lambientazione ad essere il punto forte del romanzo, perchè l'inchiesta poliziesca si dipana in modo a tratti poco comprensibile, facendo venire alla luce un poco credibile caso di spionaggio. Maigret per risolvere il caso userà, al termine, un metodo di deduzione per lui davvero insolito. Insomma un commissario atipico che non si impregna molto nei luoghi stessi in cui si svolge l'inchiesta. Simenon ci racconta soprattutto la sua Liegi, tramite gli occhi dei due giovani dissoluti protagonisti.
Come avrete notato, molte delle prime inchieste scritte per Fayard negli anni '30 portano Maigret in giro per la Francia o per l'Europa. E'una caratteristica che le contraddistingue, dagli anni 50 in poi invece le inchieste saranno quasi totalmente parigine. Andrea Franco
Andrea volevo chiederti (l'avevo già fatto in un commento ad un post di Maurizio Testa del 15 febbraio http://www.simenon-simenon.com/2013/02/simenon-racconti-di-maigret-ad-aprile.html) a proposito dei possibili 15 volumi de "I Maigret", per quanto ti consta o presumi, con quale cadenza usciranno? Grazie.
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