venerdì 9 ottobre 2020

SIMENON SIMENON. MAURIZIO TESTA: "IL MIO SIMENON"


1964. L'anno di collisione tra la mia vita e l'opera di Simenon (all'epoca ancora un gagliardo sessantenne, ancora attivo come romanziere). Io a quell'epoca avevo dieci anni ed ero già abbastanza grandicello per assistere ai programmi di prima serata. 
E così prima di arrivare a Simenon-Simenon, occorre passare per Georges Simenon e prima ancora per Maigret (quello televisivo italiano) e, nella fattispecie, per Gino Cervi, attore che conoscevo perché mio papà mi aveva portato al cinema a vedere un film della saga "Don Camillo e l'onorevole Peppone. 
Quindi il celebre Maigret televisivo era il primo incontro (del tutto inconsapevole) con qualcosa che aveva a che fare con Simenon. Dovevano passare un po' di anni, più di venti, per arrivare al secondo contatto. La mia vita nel frattempo era si era avviata, mi ero sposato, lavoravo come giornalista in un quotidiano romano, ed ero un lettore accanito, classici e moderni, italiani e stranieri, ma non mi ero mai imbattuto in Simenon.
L'occasione me la fornì mia moglie Nadia. Aveva infatti iniziato a leggere i Maigret e ne divorava uno dopo l'altro. Io invece, per quanto riguarda i gialli, all'epoca avevo già passato il periodo "Sherlock Holmes", dopo aver iniziato con il geniale Edgard Allan Poe, ed ero in pieno periodo "hard boiled" (D. Hammett, R. Chandler, .etc)
Poi quell'accanimento di mia moglie nel leggere i Maigret mi incuriosì e questa curiosità fu aumentata dai ricordi (piacevoli) che mi portavo dietro nei miei ricordi televisivi di vent'anni prima.
E così ecco il contatto con l'opera di Simenon. L'effetto su di me non era diverso da quello di mia moglie. Ne finivo uno e ne iniziavo un'altro, quasi senza mai riflettere. Poi passato un primo momento, iniziai quasi inconsciamente ad analizzare quei romanzi e capii sempre meglio che quello che mi attraeva non era il meccanismo giallo, ma quello che mi teneva legato a quei titoli era il modo di narrare, la scrittura utilizzata, il modo di tratteggiare i personaggi, di creare le ambientazioni, lo spessore psicologico... Insomma mi resi conto che dietro a quelli che potevano superficialmente essere definiti romanzetti polizieschi, c'era una struttura solida, una scrittura sapiente e una capacità di attrarre non comune.
E allora sorse spontanea la domanda:"Ma chi é questo Simenon? Ma avrà scritto altre cose oltre ai Maigret? Quando é nato? Dove?...." Quando iniziai a leggere le sue prime note biografiche e rimasi forse più attratto che dai Maigret. Nel frattempo avevo iniziato a leggere i cosiddetti "romans durs". Continuai a leggere questi romanzi (continuando però a divorare i Maigret), ma il mio interesse per lo scrittore, la sua vita, le sue avventure, cresceva proporzionalmente, non solo con la lettura della sua opera, ma con una conoscenza sempre più approfondita dello scrittore.
Questa passione mi portò addirittura nel 1994 a scrivere una biografia romanzata (poi tradotta e venduta anche in altri paesi europei) ed altri libri in cui c'entrava Simenon in un modo e in un altro. Poi a Roma organizzai nel 2000 un evento di quindici giorni dedicato allo scrittore nell'ambito dell'"Estate Romana"... e non mi sono fermato lì. 
E arriviamo a "Simenon-Simenon". Nel 2010, avendo lavorato una decina d'anni all'informazione sul web, mi venne l'idea che fosse giunta l'ora di organizzare una biografia su internet che fosse quotidiana, sempre aggiornata, che fosse interattiva permettendo un dialogo con i suoi lettori, testi, immagini, video. Insomma un modo nuovo e originale di fare informazione su un autore per approfondirne, in un appuntamento quotidiano, la sua conoscenza.
Il resto è storia che, anche voi lettori di "Simenon-Simenon", conoscete bene, come la svolta internazionale del 2016 con l'introduzione dei post in lingua francese e inglese. Ed ora nel 2020 festeggiamo questi primi dieci anni.
Potete immaginare la mia commozione per essere arrivato a tagliare un tale traguardo. Ma questo mi impone un grazie a tutti i miei compagni di questa avventura (prima tra tutti a Murielle Wenger, tanto per citare un nome), ma soprattutto le centinaia di migliaia di visitatori, fans, sostenitori che ogni giorno mi danno l'energia e alimentano la voglia di continuare con i loro commenti, i loro like, i loro commenti e che testimoniano il loro interesse, leggendo ogni giorno i nostri post. 

Maurizio Testa

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