SIMENON SIMENON. LES QUATRE GEORGES SIMENON
Le Belge, le français, l'américain et le suisse
SIMENON SIMENON THE FOUR GEORGES SIMENON
The Belgian, the French, the American and the Swiss
IL BELGA - Giovane anzi giovanissimo. Ad appena sedici anni, dopo aver fatto il garzone in una pasticceria e il commesso in una libreria, riesce ad entrare in un quotidiano, La Gazette de Liège. Già scrive veloce e sicuro. Frutto di anni ed anni di adolescenza passati divorando romanzi e classici presi in prestito dalla biblioteca? Capacità innata? Sta di fatto che le sue qualità gli fanno fare una veloce carriera. Il direttore Demarteau non nasconde la sua predilezione per questo ragazzino di grande talento, svelto e brillante, tanto da affidargli delle rubriche quotidiane. E' belga, di Liegi, dove è nato nel 1903. Con un padre in fin di vita e in perenne conflitto con una madre che gli preferisce Christian, il fratello minore, il giovanissimo Georges comunque trova non solo la sua strada, il lavoro come giornalista, ma anche la sua compagna, quella Régine Renchon che diventerà poi la sua prima moglie. E qui a Liegi scrive anche il suo primo romanzo Au pont des Arches che però non vedrà altro che un'edizione autoprodotta di sole millecinquencento copie. Ma ad un certo punto sente che è il momento di mollare tutto, di fare il grande salto. A Parigi, con il traguardo di diventare ronanziere... non scrittore, romanziere. Sarà una strada lunga che richiederà un lungo apprendistato e dall'esito non scontato. Ma il non ancora ventenne Georges si lascia alle spalle una madre, un fratello, una casa, una promessa sposa, un lavoro con i fiocchi per un futuro che potrà essere tanto glorioso quanto incerto.

Nel frattempo si era sposato con la sua Régine, che soprannominò Tigy, era diventato se non proprio ricco, di sicuro molto benestante, aveva a Parigi un bell'appartamento nell'elegante Place des Vosges e viaggiava per tutto il mondo.
L'AMERICANO - On the road. I dieci anni americani di Georges e famiglia partono nel '45 dal Canada e lo vedono vagare in lungo e in largo per gli States, arrivando in Messico e fino a Cuba. E' il periodo della maturità letteraria quando accanto ai romans durs ha ormai il suo posto fisso anche Maigret, con il romanziere che si dedica regolarmente tanto ai primi quanto al secondo. Il primo matrimonio scolorisce con l'accendersi della passione per la canadese Denyse Ouimet, destinata a diventare la seconda M.me Simenon. Figli: il più grande Marc daTigy, avuto in ancora in Francia, E poi quelli americani di Denyse: John e Marie-Jo. La carovana composta dal romanziere, da la ex-moglie, dalla moglie, dai tre figli, da la femme de chambre, Boule, e dall'istitutrice di Marc si sposta lungo le roads americane suscitando una certa riprovazione per quella specide di famiglia allargata (dove i ruoli non apparivano affatto chiari) carovana che certo non corrispondeva al concetto puritano che gli americani degli anni'50 avevano del nucleo familiare. Anche per questo Georges non riesce ad integrarsi con gli americani? Eppure è ormai un romanziere riconosciuto anche nel nuovo continente, oltre che nel vecchio, dove le sue quotazioni salgono sia nella considerazine della critica sia nel gradimento del pubblico. I suoi romans durs lo portano ad un passo dalla nomina per il Nobel, il suo Maigret gli procura popolarità e fama in una cinquantina di paesi in cui viene tradotto. E' un momento magico. Ma anche l'idillio con gli Usa si esaurisce e nel '55 l'dea di tornare in Europa diventa realtà.
LO SVIZZERO - Dopo un paio d'anni passati tra Parigi, la costa Azzurra e qualche viaggio, Georges diventa un abitante della Svizzera. E' il 1957 quando prende casa (in verità si tratta di un castello) ad Echandens, nei pressi di Losanna. E' una data importante perchè questo romanziere giramondo finalmente si ferma. Fino all'anno della sua morte, il 1989 rimarrà in quei pressi. Oltre trent'anni, un periodo così lungo per lui (Il più lungo in una sola nazione) dove successe di tutto. Nel '58 nasce il suo quarto figlio, Pierre. Nel '64 la definitiva fine della convivenza con Denyse che era divenuta da anni, problematica se non impossibile. Nel '66 l'inaugurazione a Delfzijl di una statua dedicata a Maigret. Nel '70 muore la madre Henriette. Inizia in quegli anni la relazione con Teresa Sburelin che da tempo è al servizio della famiglia Simenon. Nel 1972, non riuscendo ad entrare in état de roman per il suo nuovo libro Victor, decide che è il momento di smettere di scrivere. Addio narrativa. Sul suo passaporto farà scrivere, al posto di romanziere, "nessuna professione". Nel '78 il drammatico e devastante suicidio della figlia Marie-Jo. Nell'81 pubblicazione del suo testamento biografico, Memoires intimes. Georges muore nell'89 tra le braccia di Teresa.
(m.t.)