SIMENON-SIMENON:QUAND SIMENON ECRIVAIT LES MEMORIES D'UN AUTRE
Cherchons à découvrir les oeuvres de Simenon écrites sous pseudonymes, et celles qui lui sont faussement attribuées.On parle, entre autres ,des livres "Les Mémoires d'un Prostitué par lui-même" et "Nichonnette"
SIMENON SIMENON. WHEN SIMENON WROTE A OTHER PERSON MEMORIES
Seek to discover the works of Simenon written under pseudonyms, and those that are falsely attributed to him. We write, too, on the books "Les Mémoires d'un Prostitué par lui-même" and "Nichonnette"
Simenon, pare
abbastanza certo, non si è mai servito di un “negro”(vale a dire di
uno scrittore che a suo nome mettesse giù il testo). Però alla fine degli
anni venti, nel pieno del periodo della letteratura alimentare sotto
pseudonimo fu invece priorio lui a scrivere un libro quasi come un ghostwriter. Per la
precisione vediamo meglio di cosa si trattò. Tramite una delle sue
collaboratrici, fece conoscenza con un gigolò che voleva raccogliere le
sue memorie in un libro, allora si accordò con questa persona, che volle rimanere anonima, per
creare il libro: Les Mémoires d'un Prostitué par lui-même. Le condizioni
economiche furono fissate come segue: il 45% dei proventi sarebbero andati all'allora Georges Sim, l'altro 45% al protagonista delle avventure narrate e il 10%
all'intermediaria. Diciamo che anche in quel caso il maestro belga seppe
far bene i suoi conti e scrisse un libro che fu a lungo avvolto in
un alone di mistero.
Per quanto riguarda altri scritti
simenoniani (o no?) avvolti nel dubbio, va citato sicuramente Nichonnette, breve romanzo di carattere comico-erotico. Pubblicato nel
1926 dalle edizioni Prima, le quali pubblicheranno poi le sopracitate
memorie, il libro è firmato Luc Dorsan, uno pseudonimo utilizzato più
volte da Simenon, e appare in una collana in cui sono presenti diversi
romanzi dello stesso Simenon sotto pseudonimo. Ma oltre quarant'anni dopo, Simenon rivelò
che non si trattava di un romanzo da lui scritto, bensì che la penna, in quel caso, era stata
quella di Eric Demeige, altro specialista di racconti e romanzi brevi del
genere. Il dubbio circa la paternità dell'opera però rimane perchè,
confrontandola con altre scritte all'epoca, non sembra poi cosi distante
dallo stile simenoniano (è anche vero che si trattava di una letteratura
che poco concedeva all'iniziativa personale, essendo su
ordinazione. Ma lo stile di Simenon in realtà, leggendo i romanzi popolari
dell'epoca, già si riconosceva lasciando un'impronta piuttosto marcata).
Diversi altri scritti, brevissimi per la maggior parte,
rimasero, a quanto pare, nelle scrivanie degli editori, fino alla metà degli anni
trenta e saranno pubblicati sotto i vari pseudonimi utilizzati da
Simenon durante tutto il decennio, quando il romanziere era già famoso,
lasciando il dubbio se fossero stati effettivamente opera sua o
elaborazioni di perfetti sconosciuti che utilizzavano uno dei suoi pseudonimi.
Andrea Franco
Autore prolifico, Simenon, non c’è alcun dubbio; autore dalla sorprendente facilità e velocità di scrittura. Sarebbe bello poter distinguere, sempre, le opere (romanzi e racconti) scaturite da sincera ispirazione da quelle dettate, semplicemente, da necessità economica: i cosiddetti scritti commerciali, che rendono, indubbiamente, sia all’editore sia all’autore. Chissà che Andrea (il quale sicuramente le conosce tutte) non riesca a fare una cernita di queste opere, ponendo in primissimo piano quelle del vero Simenon, cioè del grande scrittore che conosciamo.
RispondiEliminaPaolo,potrebbe essere un buon suggerimento per un prossimo post...ci vuole solo un po' di tempo per elaborarlo essendo stati scritti sotto pseudonimo i romanzi soltanto già in numero di 178
RispondiEliminaDai, Andrea! Quella di Paolo é davvero una bella idea... Chi meglio di te?
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