sabato 12 ottobre 2013

SIMENON. MAIGRET "RICEVE" ANCHE... IL SABATO

Maigret e il cliente del sabato 
(Maigret et le client du samedi) - anno 1962 - Presses de La Cité

Maigret, spesso definisce i criminali o i sospettati di reato con cui ha a che fare durante le sue inchieste come "i clienti". Questa volta si tratta di un cliente particolare. Intanto fà lunghe ore di anticamera a Quai des Orfèvres per essere ricevuto dal commissario, ma solo il sabato. E questo gli aveva valso il sprannome de "il cliente del sabato". Attese inutili perché non riesce a farsi ricevere. Allora gli scrive delle lettere e infine si decide quindi ad andare a casa Maigret. Sempre di sabato, il giorno in cui é libero dal lavoro. E' sera e il commissario non è ancora tornato. M.me Maigret lo fà accomodare in salotto e quando torna il marito lo preavverte della sorpresa.
Questo cliente del sabato è un certo Léonard Planchon, propietario di una piccola ditta di verniaciatura. E' una persona modesta, sfigurata da un labbro leporino, timido e impacciato. Confida a Maigret di voler uccidere la moglie Renée, perché è diventata l'amante Roger Prou, un suo operaio furbo e svelto, il quale non solo gli ha rubato la moglie, ma, d'accordo con lei, cerca di portargli via la ditta e addirittura la figlia Isabelle. L'omicidio della consorte è la sola via che secondo Planchon sembra possa arrestare questa spirale. Maigret cerca di dissuaderlo e gli chiede di essere informato di quello che succede a casa sua. Il cliente del sabato, lo fà per qualche giorno, poi il silenzio. Planchon è sparito. Fuggito o ucciso? Maigret in questo strano caso farà anche da testimone in tribunale 






"Alcune immagini, senza una ragione, senza che ce ne accorgiamo, penetrano in noi, rimangono ostinatamente nella nostra memoria, benché noi siamo a malapena consapevoli di averle fissate e non corrispondano a nulla d'importante. E così, molti anni dopo, Maigret avrebbe potuto con certezza ricostruire, minuto per minuto, gesto per gesto la fine di quella insulsa giornata al Quai des Orfèvres... ".

Edizione: Oscar Mondadori Gialli - 1993 - "Maigret e il cliente del sabato" - Traduzione: Elena Cantini

PER ACQUISTARLO - I.B.S. sconto 25% (fino al 10 novembre)

Disponibile anche in formato ebook

venerdì 11 ottobre 2013

SIMENON, SOLUZIONE -25%... DA UN'ADELPHI CINQUANTENNE

Inizia oggi la promozione che la casa editrice Adelphi dedica a tutti i libri di Georges Simenon. Di solito da questo blog non facciamo pubblicità, ma in questo caso vogliamo fare un'eccezione. Il motivo è fin troppo ovvio. Ci fa piacere che tutti gli appassionati del romanziere possano risparmiare qualcosa, soprattutto in questi tempi di crisi, (e in special modo quando si tratta di consumi culturali).
Nello specifico la promozione, che durerà per un mese (fino al 19 novembre), si traduce in uno sconto del 25% su tutti i titoli simenoniani. Questo almeno a stare alla pubblicità che viene diffusa in questi giorni (vedi locandina al lato).
Il motivo? Riteniamo, sia da ricercare nel fatto che poprio quest'anno la casa editrice compie 50 anni di attività e, essendo Simenon una delle sue colonne (non solo letterariamente, ma è da presumere anche commercialmente), la promozione è sicuramente più visibile.
Qualcuno potrebbe anche sospettare che, essendo in calo le vendite delle opere simenoniane, lo sconto servirebbe a vivacizzare le vendite. Questo è solitamente vero, ma noi, in questo caso, non ne siamo così convinti. E dall'Adelphi non si hanno notizie in tal senso.
Certo l'Adelphi è sempre stata avara di notizie e anche noi di Simenon-Simenon, in questi quasi tre anni di vita non abbiamo mai, sottolineiamo mai, ricevuto una riga né d'informazione, né di biasimo, né tantomeno di plauso (ma questo certo non ce lo aspettavamo).
No, noi non ce la prendiamo. No, non ce la leghiamo al dito. E non abbiamo nemmeno
nulla da commentare. E' così.
Questo non significa che ci esimiamo dal riconoscere la bontà del lavoro svolto in questi cinquant'anni da questo editore e sinceramente gli facciamo i migliori auguri per altri cinquant'anni di buona editoria.

SIMENON, MA IL MOMENTO DELLA CONSACRAZIONE...?

E' difficile dire con precisione quando Simenon ebbe una decisiva ed indiscutibile consacrazione letteraria. Intanto la sua avventura di romanziere fà registrare una serie di tappe che hanno avuto un'importanza fondamentale sia che le si consideri come un salto di livello avvertito dallo scrittore stesso, oppure come una svolta decisiva percepita dai critici o da altri letterati.
Ci sono le famose tappe indicate da Simenon. Il passaggio dalla letteratura popolare ai Maigret e poi quello dalle inchieste del commissario ai romans-durs.
Oppure l'appoggio di un nume tutelare della letteratura fancese come André Gide e l'ingresso nel sancta-sanctorum degli scrittori, la casa editrice Gallimard. O anche il ritorno in Europa, dopo dieci anni negli Stati Uniti, quando lo scrittore stesso toccò con mano il tipo di accoglienza e la risonanza che il rientro ebbe nel mondo dei media e in quello letterario. Anche in questo caso Simenon si rese conto di come fosse cresciuta la sua statura letteraria rispetto a quando aveva abbandonato la Francia nel 1945.
Ma diversi studiosi, biografi e specialisti individuano tra il 1963 e il 1964 il momento in cui, a livello internazionale, Simenon veniva percepito come uno dei romanzieri più significativi del secolo. Ad iniziare dal plauso di François Mauriac in un famoso articolo su Le Figaro Littéraire (maggio 1963) oppure da altri articoli dedicati al romanziere in quegli anni sul francese Le Monde, sul tedesco Tagspiel, sul britannico Times Literary Supplement, sugli americani New York Times, Washington Post e Atlantic Monthly...
Insomma gli anni in cui Simenon pubblicava, tra gli altri, Les Anneaux de Bicêtre La chambre bleu e Le Petit Saint, ma che erano la summa di una carriera che a quel punto contava un centinaio di romanzi e una novantina di Maigret.  E con una continuità impressionante che durava dai primi degli anni '30.
A nostro avviso potremmo dire che a quel punto, tra il '63 e il '64, il suo essere "un fenomeno" (la velocità di scrittura, il ritmo di pubblicazione, la grande versatilità....) che sempre l'aveva contraddistinto nella considerazione generale, era finalmente offuscato dalla qualità di quello che scriveva (e che aveva scritto). A quel punto non si parlava più delle sue ottanta pagine in un solo giorno, dei Maigret che all'inizio erano usciti una volta al mese, nemmeno si trattasse di un periodico... era definitivamente dimenticata quella vecchia storia, per altro falsa, del romanzo scritto in una gabbia di vetro. lnsomma il recordman della scrittura cedeva il passo al romanziere di primissima statura.
Tutto questo accadeva in un momento critico della vita privata di Simenon, la crisi con la moglie era al culmine (tanto che Denyse nell'aprile del '64 abbandonava definitivamente la famiglia Simenon e la villa di Epalinges).
Simenon aveva 60 anni, aveva sempre scritto, aveva dedicato la sua vita alla scrittura, aveva lottato contro tutto e tutti quelli che l'avrebbero voluto diverso. Questo era momento della sua vittoria definitiva. Era ormai unanimemente considerato un romanziere senza se e senza ma, proprio come aveva sognato sul quel treno che il 10 dicembre 1922 lo aveva portato da Liegi a Parigi per iniziare la grande avventura.

SIMENON. MA CHE CI FA' MAIGRET SU GOOGLE MAP?

Non si può dire che l'atmosfera parigina anni '30/'40 non sia uno degli appeal delle inchieste di Maigret. Ma come è successo con gli ebook, adesso dobbiamo di nuovo constatare che questo personaggio ha un suo fascino anche per lettori "tecnologici" del secolo XXI, visto che ritroviamo il commissario ad interreagire con una di quelle diavolerie informatiche basate sulla geolocalizzazione e più precisamente con il famoso Google Map. Già, infatti in Francia Feedbooks una libreria parigina, che ha coraggiosamente sposato il digitale, ha inventariato e geolocalizzato i luoghi di tutte le inchieste di Maigret, appunto su Google Map, così da essere visibili da ogni computer, tablet, smartphone collegato a internet.
Per la precisone, come spiegano alla libreria Feedbooks, si tratta quasi sempre dei luoghi dove sono avvenuti gli omicidi, più che quelli dove si sono poi svolte le indagine del commissario. Le carte interattive sono due, una per gli omicidi parigini e una per tutti gli altri in Francia e in Europa.
Insomma una volta che avrete scelto e localizzato il "caso" che vi interessa, cliccando sul luogo indicato dalla mappa di Google, potrete accedere sia alla descrizione del contesto in cui quel delitto  é maturato, sia ad una sintesi del romanzo di Simenon e infine ad un link, che vi consentirà di acquistare, in formato ebook, l'inchiesta di Maigret in questione.
Come si vede, anche in Francia, il personaggio di Maigret, creato da Simenon nel 1930, non interessa, come dicono certe statistche, solo un pubblico maturo.
La lettura degli ebook, tramite un e-reader o un tablet e l'utilizzo di strumenti come Google Map, indica invece l'interesse di un target di età molto più giovane. E' quella stessa generazione cui si rivolgono le case editrici che rieditano le opere di Simenon e le inchieste di Maigret, e non solo in Francia, ma in Inghilterra, Sudamerica, Romania... Insomma siamo ancora una volta a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, che ormai l'attenzione dei lettori verso l'opera simeoniana non ha solo passato il secolo e diverse generazioni, ma ha passato anche la rivoluzione digitale e in questo nuovo mondo ha trovato giovani estimatori e tecnologici appassionati.
Visualizza qui le due mappe.

lunedì 7 ottobre 2013

SIMENON. LE INCHIESTE DI MAIGRET, PRIMA E SECONDA RACCOLTA INSIEME IN LIBRERIA

Ancora il nostro solerte ed informato attaché Andrea Franco che questa volta ci presenta la seconda raccolta delle inchieste del commissario Maigret a giorni in libreria. Una inziativa che, come forse avrete letto nei commenti dei post precedenti, ha fatto discutere e suscitato pareri non sempre positivi. Qualcuno avrebbe preferito una riedizione di tutti i Maigret in volume singolo per ogni titolo. Altri vedono in tali raccolte una specie di svilimento di questi romanzi. Certo non manca chi fà notare il prezzo interessante per ben cinque romanzi. Insomma c'é, come al solito un po' di tutto. Ma siamo dell'idea che, finchè potrà, L'Adelphi cercherà in tutti i modi di mantenere in vita la sua collana maigrettiana. 


Insieme alla prima raccolta di romanzi di Maigret sarà contemporaneamente in libreria anche la seconda. Un lancio di una serie che dovrebbe avere, come abbiamo già detto, una quindicina di uscite.
Ecco quindi i romanzi che troverete in quest'altra antologia:
• Le Chien jaune (Il cane giallo)
• La Nuit du carrefour (Il Crocevia delle Tre Vedove)

• Un crime en Hollande (Un delitto in Olanda)
• Au rendez-vous des Terre-Neuvas (All’Insegna di Terranova)
• La danseuse du Gai-Moulin (La ballerina del Gai-Moulin)


Il cane giallo porta Maigret ad indagare nell'estremo nord ovest della Francia, in Bretagna (a Concarneau per l'esattezza)
lo vediamo alle prese con un tipico ambiente marinaro e con una comunità provinciale, chiusa che non faciliterà per nulla il suo lavoro.
Molto suggestiva l'ambientazione e la caratterizzazione della località in cui si svolge la vicenda. La paura che serpeggia tra gli abitanti è simbolicamente rappresentata dal cane giallo del titolo che si aggira sinistramente per il paese. Scene di isterismo collettivo verso questo animale non mancheranno, ma sarà Maigret a riportare la calma. In questo romanzo lo vedremo il commissario  schierarsi apertamente dalla parte della povera gente, in contrapposizionei ai notabili del luogo. Alla fine Simenon tirerà inaspettatamente anche le fila di una storia d'amore in questa inizialmente intricata vicenda gialla

Il Crocevia delle Tre Vedove è un sinistro luogo che si trova nella banlieu parigina e qui Maigret indagherà per tutta la durata del romanzo. La figura centrale, tra quelle varie e  sfaccettate dei numerosi protagonisti, è il personaggio di Else, provocante  donna aristocratica danese che apparentemente vive segregata in casa dal fratello, il quale inizialmente è sospettato di omicidio, ma che resisterà anche ad un interrogatorio fiume.
Solo studiando attentamente la psicologia di questa donna, Maigret riuscirà a farsi una prima vera idea del reale ruolo avuto dai vari personaggi nella vicenda.
Giallisticamente é tra i romanzi più rimarchevoli del volume, non si fà mancare colpi di scena (ancora un piccolo retaggio dei romanzi popolari) e ancora una volta l'atmosfera alla Simenon vede un passo in avanti, ormai prossima al suo compimento definitivo

Un delitto in Olanda porta Maigret fino a Delfzijl, nel nord del paese dei mulini a venti. Proprio in un paesaggio da cartolina, quasi fiabesco, in cui il commissario dovrà far luce sulle crepe che attanagliano la società protestante del luogo, perbenista e solo apparentemente "senza peccato". La vittima è Conrad Popinga (stesso cognome  che verrà poi utilizzato nel roman-dur "L'uomo che guardava passare i treni")
Maigret si chiederà se per il bene della comunità sia necessario assicurare il colpevole alla giustizia oppure dare la colpa ad un forestiero di passaggio come vorrebbe, facendo pressione sull'investigatore francese,la polizia locale
Ironici fino a strappare un sorriso, i dialoghi tra il commissario e i funzionari olandesi, nonchè quelli con il professor Duclos. Questi si era rivolto a Maigret per chiedere il suo aiuto, per sbrogliare una matassa che non si rivelerà cosi aggrovigliata come sembrava, almeno per  fini conoscitori dell'animo umano e delle sue debolezze come il commissario.

All'insegna di Terranova vede di nuovo Maigret in un'ambientazione marittima (Fecamp, Normandia)I il commissario deve far luce su ciò che è avvenuto su un peschereccio al largo dell'Atlantico. Non sarà per nulla facile vista la reticenza con cui si dovrà scontrare.
In questa inchiesta assistiamo per la prima volta una importante presenza della signora Maigret.
Anche in questo caso, nel corso dell'indagine, Maigret si dimostrerà, forse anche perchè lontano da Parigi (e quindi non trovandosi negli ingranaggi ufficiali della giustizia), un funzionario del buonsenso più che un funzionario di polizia.

La ballerina del Gai-Moulin è l'unica inchiesta di tutte le 103 (racconti compresi)in cui Maigret entra in scena solo a metà romanzo. Prima si racconta il progressivo degrado di due giovani ragazzi di Liegi, assidui frequentatori del locale notturno "Gai-Moulin"... inutile dire che i riferimenti autobiografici sono numerosi (notiamo similitudini anche con "L'Asino rosso", un non-Maigret). Alla fine, a mio giudizio, è proprio lambientazione ad essere il punto forte del romanzo, perchè l'inchiesta poliziesca si dipana in modo a tratti poco comprensibile, facendo venire alla luce un poco credibile caso di spionaggio. Maigret per risolvere il caso userà, al termine, un metodo di deduzione per lui davvero insolito. Insomma un commissario atipico che non si impregna molto nei luoghi stessi in cui si svolge l'inchiesta. Simenon ci racconta soprattutto la sua Liegi, tramite gli occhi dei due giovani dissoluti protagonisti.

Come avrete notato, molte delle prime inchieste scritte per Fayard negli anni '30 portano Maigret in giro per la Francia o per l'Europa. E'una caratteristica che le contraddistingue, dagli anni 50 in poi invece le inchieste saranno quasi totalmente parigine. 
Andrea Franco

domenica 6 ottobre 2013

SIMENON. IL POSTO DELL'ANGIOLETTO E NON SOLO

E' ormai quasi un mese che L'angioletto di Simenon fà su giù nelle classifiche dei libri più venduti in libreria e on-line. Ancora in questo weekend su TuttoLibri de La Stampa di sabato lo troviamo al 5° posto della sezione "Tascabili". Oggi invece il supplemento La Lettura del Corriere della Sera riporta in "Letteratura straniera" un'altra scivolata del romanzo di Simenon, ormai al 18° posto di questa Top 20. 
Per quanto riguarda le vendite on-line, su Internet Book Shop lo troviamo piazzato al 32° posto. Nella classifica su internet di Feltrinelli.it questo titolo tiene la 16a posizione.
Intanto si affaccia nella classifiche un altro Simenon, questa volta si tratta dei racconti del suo commissario. Infatti il libro Maigret e l'assassinio all'Etoile du Nord conquista il 69° posto sulla Top 100 di inMondadori e il 95° nella Top 100 di Amazon.
Sappiamo che tra qualche giorno usciranno le prime due raccolte dei romanzi di Maigret e scommettiamo che faranno la loro bella figura nelle prossime classifiche. A domenica prossima dunque.

sabato 5 ottobre 2013

SIMENON. DOPO LIBRI, TASCABILI, EBOOK, RACCONTI... PER MAIGRET E' L'ORA DELLE RACCOLTE DI ROMANZI

Oggi il nostro attachè Andrea Franco ci illustra le novità che a brevissimo troverete in libreria a proposito di Maigret. Come vedrete, si tratta di
una nuova iniziativa dell'Adelphi che in prossimità della fine non solo dei romanzi, ma anche delle raccolte di racconti, tende a prolungare il filo dei Maigret con i lettori.


Quando mancano presumibilmente due libri di racconti alla conclusione della pubblicazione dell'intera opera di Maigret, l'Adelphi propone la ristampa dei romanzi in ordine cronologico, con una serie di volumi da 5 titoli ciascuno (quindi è probabile che ne usciranno 15 in totale), il tutto nella medesima collana che ha sempre ospitato le inchieste del commissario parigino:gli Adelphi.
Rinnovata la veste grafica con copertine che propongono Simenon ritratto a casa sua nel primo tomo e sulla sua imbarcazione nel secondo
L'ordine sarà quello cronologico di scrittura dei romanzi e non della loro pubblicazione.
Quindi nel libro contrassegnato dal numero 1 troviamo pertanto :
• Pietr-le-Letton (Pietr il Lettone)
• Le Charretier de «La Providence» (Il cavallante della «Providence»)
• Monsieur Gallet, décédé (Il defunto signor Gallet)
• Le Pendu de Saint-Pholien (L’impiccato di Saint-Pholien)
• La Tête d’un homme (Una testa in gioco)

Pietr il Lettone, scritto nel 1929, è il  debutto ufficiale di Maigret che già Simenon aveva reso protagonista o co-protagonista di quattro romanzi popolari.
Qui però la sua figura viene dettagliata fisionomicamente e posta in quello che sarà poi il suo classico habitat. A detta dello stesso autore questa inchiesta, scritta nel porto olandese di Delfzijl, è il vero battesimo ufficiale di Maigret, nonchè debutto ufficiale del maestro belga nel genere poliziesco
Pur notando uno stile già apprezzabile questo primo Maigret fa ancora ricorso ad alcune tematiche proprie della letteratura popolare (da Simenon definita alimentare): il tema dei gemelli era già stato appena trattato nel romanzo sotto pseudonimo La Maison de l'inquietude,anche se si trattava di una variante femminile, inoltre vi troviamo molti colpi di scena a variare le situazioni in atto.

Il cavallante della providence già da questo secondo romanzo però, a mio avviso, si può notare una crescita di Simenon, un vero e proprio nascere di uno stile narrativo gia abbozzato e che verrà in seguito felicemente sviluppato.
Questo è il primo romanzo che ci propone le prime classiche ambientazioni simenoniane (tipo la pioggia incessante), tra chiatte, canali e bistrot che su essi si affacciano e ci fa scoprire il mondo delle chiuse (Maigret tra l'altro si muove in bicicletta tra l'una e l'altra). Il romanzo fu causa di una diatriba tra Simenon e l'editore Fayard perchè il nome che gli venne dato svelerebbe troppo sul finale...
Questo titolo è conosciuto anche per presentare la prima copertina interamente fotografica di un libro (copertina, costa e quarta di copertina), souzione fortemente voluta da Simenon. In questo caso il soggetto è rappresentato da  un anziano con un cavallo ed è un'icona del passaggio editoriale a questo tipo di stile
In Italia, negli anni 60, la Mondadori ripresentò questa inchiesta col titolo Maigret si commuove.

Il defunto signor Gallet porta Maigret e il lettore nella località vinicola di Sancerre, posta nel centro della Francia: in una afosa estate il commissario si trova ad indagare sulla doppia personalità di un uomo e su un delitto che forse proprio tale non è. Simenon conosceva bene Sancerre per avervi soggiornato come segretario del marchese di Tracy e già vi aveva ambientato romanzi popolari scritti sotto pseudonimo (Un nid d 'amour, L'homme à la cigarette).
  
L'impiccato di Saint-Pholien vede il commissario girovagare per l' Europa (Brema, Reims e sopratutto Liegi, fulcro principale dell'inchiesta). Per la prima volta la città natale dello scrittore fà da quadro spaziale a una sua opera letteraria. L'atmosfera che vi si respira è piuttosta cupa e si ha l'impressione di essere in un noir, almeno a tratti, più che in un giallo. Le atmosfere classiche simenoniane, anche se a pochissima distanza temporale dal primo Maigret, sono qui già ben delineate. In seguito la Mondadori ripubblicò il libro con il titolo Maigret il castellano. E qui la mano  dello scrittore tratteggia bene i contorni dei personaggi di quella che  scopriremo essere stata "la compagnia dell'apocalisse". Da rimarcare che la vicenda è ispirata a ricordi giovanili di Simenon e per questi motivi la ritengo la più importante di questa prima raccolta di cinque titoli (con riferimento all'inizio del libro, questo romanzo in passato in Italia era stato pubblicato col titolo "Maigret e il viaggiatore di terza classe")

Una testa in gioco vede Maigret far fuggire nottetempo un condannato a morte dalle prigioni di stato. Il commissario per riaprire il caso non esita a giocarsi la carriera, fidandosi del suo istinto. E' un'inchiesta tipicamente parigina e si adattò benissimo a trasposizioni su pellicola (già nel 1933 Julien Duvivier ne trasse un film), perchè troviamo un vero e proprio avversario per Maigret: Emil Radek che lo sfida continuamente e apertamente, cercando di ingarbugliare le carte.

Per ora anticipiamo che il secondo volume, di cui ci occuperemo dettagliatamente nei prossimi giorni, conterrà :
• Le Chien jaune (Il cane giallo)
• La Nuit du carrefour (Il Crocevia delle Tre Vedove)
• Un crime en Hollande (Un delitto in Olanda)
• Au rendez-vous des Terre-Neuvas (All’insegna di Terranova)
• La danseuse du Gai-Moulin (La ballerina del Gai-Moulin)

Le due raccolte (I Maigret 1 e I Maigret 2) usciranno in contemporanea il 9 ottobre. Andrea Franco

venerdì 4 ottobre 2013

SIMENON, NESSUNA CONCESSIONE ALL'HAPPY END

- Nei suoi romanzi non commerciali, non prova nessun bisogno di fare concessioni?
- Non faccio mai questo, mai, mai, mai. Altrimenti non scriverei...
Chi domanda è Carvel Colllins, giornalista americano, chi risponde è Georges Simenon. Argomento, la linea di demarcazione tra letteratura commerciale e non. Anno 1956.
Sappiamo bene che Simenon, soprattutto grazie alla decina di anni passati a scrivere su commissione, ha le idee ben chiare su cosa considerava commerciale. Per lui era ogni opera che fosse scritta ad uso e consumo di uno specifico pubblico e che di conseguenza dovesse seguire certe regole e rispettare determinati schemi. Ma, lui che conosceva bene la materia, non condanna tutto. "...naturalmente ci possono essere vari gradi nella letteratura commerciale. Vi si possono trovare cose di pessima qualità e altre buonissime. I-libri-del-mese, ad esempio, sono letteratura commerciale, ma alcuni di essi sono quasi perfetti, quasi opere d'arte. Non del tutto, ma quasi...".
Sembra quindi che in qualche modo cerchi di sfumare quelle teoriche divisioni, troppo nette e troppo astratte per rispecchiare fedelmente la realtà.
Ma comunque il Simenon ultracinquantenne sa bene quello che vuole come romanziere e quali sono i suoi punti inderogabili.
Tornando all'intervista di Collins, questi insiste per sapere, secondo Simenon, come, non l'autore, ma il lettore possa capire se si tratti di un'opera commerciale o no.
"...La grande differenze sta nelle concessioni. Scrivendo a scopo commerciale si devono sempre fare delle concessioni - spiega Simenon, ribandendo poi come abbiamo citato all'inizio che - Non faccio mai questo, mai, mai, mai...".
D'altronde il romanziere non solo ha avuto esperienza diretta della letteratura commerciale. Nei dieci anni negli Stati Uniti ha avuto modo di conoscere bene il mondo cinematografico dove il coté commerciale finisce per prevalere anche su prodotti di qualità, in ossequio all'happy end, con delle conclusioni che non cozzino con la morale e i valori di riferimento della cultura americana.
"... si ha l'imperessione di vedere qualcosa di interamente nuovo e potente, poi alla fine arriva la concessione. Non sempre un finale felice, ma qualcosa per sistemare tutto secondo la morale o la filosofia. Tutti i personaggi che erano meravigliosamente delineati, cambiano completamente negli ultimi dieci minuti...".

giovedì 3 ottobre 2013

SIMENON. FANTASTICO PINTER TRA FANTASTICHE MATITE


Sabato, dopodomani, alle 17.00 tutti a via Cavour 26, Seregno (Mi). Vicini o lontani che siate, proporzionalmente alla vostra passione per i disegni di Ferenc Pinter, correte per ammirare settanta tra le tavole realizzate per le celeberrime copertine dei Maigret Mondadori. Ma il protagonista non sarà solo il Maigret con la faccia di Cervi, ma anche il Nero Wolfe di Rex Stout e molti altri soggetti meno famosi, ma altrettanto affascinanti.
L'esposizione “Fantastiche matite”, alla sua terza edizione, allestita nella galleria "Ezio Mariani" è stata organizzata dalla biblioteca civica Ettore Pozzoli. Parte sabato 5 ottobre e continuerà fino al 27, tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00 (il giovedì fino alle 22.00 e sabato e domenica  10.30/12.30 e 15.00/19.00)
Ovviamente, chi ci segue, conosce il nostro debole per il grande disegnatore italiano di origini ungheresi, nato proprio nel 1931, quando Simenon lanciava i Maigret....un destino? Scherzi a parte, Pinter fu un artista versatile, che si cimentò non solo le copertine di libri, ma fece l'illustratore per quotidiani, firmò manifesti pubblicitari (quando i manifesti avevano ancora una loro importanza nella comunicazione pubblicitaria), ma anche illustrazioni e manifesti per cause sociali e umanitarie, che testimoniano il suo impegno civile, in favore ad esempio dei diritti civili e del disarmo.
Un'esposizione di Pinter é sempre un avvenimento, anche perchè la visione diretta delle tavole (e non delle copertine stampate) è tutt'altra esperienza. Chi avesse perso quella di Torino nel marzo 2012, quella di Padova dell'aprile 2012 o quella di Milano del maggio/giugno 2013, farà bene a non farsi scappare questa di Seregno. Inanto chi volesse un'anteprima dei disegni di Pinter potrebbe andare a vedere la nostra Galleria delle copertine di Maigret che abbiamo già pubbicato qui su Simenon-Simenon.

• Ricordiamo il volume Tutti gli Oscar di Pintér, che completa la triologia della Little Nemo sul grande illustratore, aggiungendosi a Tutti i Maigret di Pintér e a Tutti gli Omnibus Gialli di Pintér formando, con i contributi di Ferenc Pintér, Antonio Pintér, Stefano Salis, Vittore Armanni e Massimo Romano, il confanetto Ferenc Pintér

Per acquistare on-line
• Il volume  TUTTI GLI OSCAR DI PINTER
- Edizioni LITTLE NEMO
- Brossura con alette (cm 17x24)
- Illustrazioni di 800 copertine degli Oscar Mondadori
- 272 pagine a colori
- Costo 35 euro
- Spese postali 3 euro
Acquista


Per acquistare on-line
• Il cofanetto  FERENC PINTER
- Edizioni LITTLE NEMO
- Tre volumi in brossura con alette (cm 17x24)
- Oltre 1560 illustrazioni
- 896 pagine a colori
- Costo scontato 99 euro (fino al 3/03/2012) - Costo intero 130 euro
- Spese postali 6 euro
Acquista 

martedì 1 ottobre 2013

SIMENON-SIMENON, DA BLOG A "BIOGRAFIA-IN-PROGRESS" IN 1000 POST

Beh...ci sono arrivato. Mille post. Un traguardo... non male. Qualcuno  dirà... già, ma in quasi tre anni non sono poi così tanti. In senso assoluto avrebbe anche ragione, ma poi va considerato che questo blog (per ora chiamiamolo ancora così) è estremamente verticale, cioè restringe talmente i temi fino a trattarne uno solo e, in questo caso, si dedica ad uno ed un solo personaggio: lo scrittore Georges Simenon.
La sua cadenza quotidiana per altro impone un ritmo e una creatività del tutto particolari. Già perchè per quanto abbia cercato, girato e navigato nel web dall'America al Giappone all'Europa, dai paesi asiatici a quelli africani, dai siti arabi a quelli cinesi, dall'Australia, al sud-America, non ho trovato nulla di simile. Un sito o un blog dedicato ad un solo personaggio e che ogni giorno (sabato e domenica compresi) pubblichi un post, non l'ho visto. E, men che meno, su Simenon (certo, ci sono dei signori siti su Simenon, ma non hanno una cadenza quotidiana).
Questa precisazione mi serve per introdurre una considerazione sulla natura di questo lavoro (dopo quasi tre anni diventa un vero e proprio lavoro, non è più solo un hobby). Quando nel novembre del 2010 sono partito, volevo lanciare una sfida a me stesso. Vedere se fossi stato in grado di produrre una comunicazione culturale, che però avesse le caratteristiche di un media informativo, non solo nella cadenza quotidiana, ma anche nell'impostazione. Vedi la rassegna stampa con i link ai giornali e siti di tutto il mondo, i post dedicati all'attualità che riguarda Simenon, l'attenzione alla presenza delle sue opere nel mercato editoriale d'oggi e le relative posizioni nelle classifiche dei libri più venduti. Però volevo che il tutto non fosse indirizzato ad un piccola nicchia di specialisti e di appassionati monomaniacali, ma che potesse interessare anche un pubblico più vasto, sia con la trattazione di argomenti più leggeri e intriganti, sia con una grafica che rendesse piacevole la schermata, ma anche con un'attenzione particolare a quel commissario Maigret (che varrebbe da solo un altro sito) il quale gode di una popolarità tale da interessare quasi più un target generalista che uno specializzato.
Queste erano le intenzioni di partenza. Poi man mano che il blog cresceva ho avuto sempre più netta la sensazione che il mezzo mi avesse preso un po' la mano e mi avesse portato su una strada diversa.
Mi spiego. E' come se mi fossi progressivamente accorto che la mia intenzione, grazie anche alle possibilità che il mezzo mi metteva lì sotto il naso, era in realtà quella di realizzare una biografia di Simenon. Ma una biografia non come quella, pur atipica, che scrissi vent'anni fa' (Maigret e il caso Simenon - Biblioteca del Vascello). Qui si trattava di coniugare i contenuti classici di una biografia, con la possibilità di trattare un argomento ogni giorno, di inserirci quella attualità che dopo qualche anno sarebbe stata storia, ma a sua volta sostituita da altre novità di cronaca. Quindi sempre aggiornato, sempre consultabile, grazie al motore di ricerca... una biografia-work-in-progress. Una biografia rivolta verso il futuro (invece di guardare solo al passato) come le nuove tecnologie consentono oggi di fare (testi, foto, video, link...). Al punto che mi chiedo, e vi chiedo: ma ha ancora un senso essere legati esclusivamente al cartaceo di un libro, quando si vuole raccontare la storia di un personaggio che susciti ancor oggi qualche interesse e attorno al quale ferva un'attività culturale?
Ecco perchè all'inizio mi chiedevo se la definizione di "blog" fosse ancora adeguata per Simenon-Simenon.
Comunque la risposta dei visitatori c'è stata. E, come ho avuto più volte modo di affermare, é quella che mi ha dato la motivazione e le energie per andare avanti, giorno per giorno. Devo dire che ci sono alcuni selezionati collaboratori che mi hanno dato, e mi danno, una mano, anche sul livello qualitativo. Tra loro vorrei citare Murielle Wenger che con i suoi studi e le sue analisi ha sicuramente contribuito all'autorevolezza di Simenon-Simenon. Poi Andrea Franco che è una sorta di enciclopedia simenoniana-maigrettiana vivente e che ha integrato e arricchito la nostra informazione. E poi potremmo citare Giorgio Muvi, David P. Simmons, Paola Cerana, Giovanna Ferraris... Insomma un piccolo staff che mi ha supportato in questi 1000 post e che voglio ringraziare per il loro contributo.
Ovviamente il grazie più grande va a chi ci ha seguito e ci ha consentito di crescere e di comunicare ad una platea più vasta. 
Simenon-Simenon, come vi sarete accorti, non ha pubblicità, non ha finanziatori palesi né occulti, é nell'invidiabile posizione di essere svincolata da qualsiasi condizionamento. Ma questo è anche il suo limite. Lo si potrebbe far crescere, aumentare le informazioni arricchirlo con altri servizi, realizzare versioni in altre lingue... ma questo richederebbe strutture, collaboratori e quindi budget che oggi non sarebbero sostenibili.
Dicevamo che da 1 a 1000 post Simenon-Simenon è cambiato e da un blog è diventato una biografia on-line e in-progress. Chissà da 1000 a 2000 quali altri cambiamenti avverranno?
Vi aspetto tutti qui, anche quelli che oggi ancora non ci sono, a festeggiare i 2000 post. E da domani... al lavoro!





Maurizio Testa