venerdì 13 settembre 2013

SIMENON INDAGA, BETTY E' LA VITTIMA... MA NON C'E' MAIGRET...

1960-2013. Cinquantatre anni dopo. Due romanzi con lo stesso titolo, il nome di una donna: Betty. Il primo di Georges Simenon, scritto appunto nel '60 e il secondo di Roberto Cotroneo, arrivato in libreria qualche giorno fa'.
Sembra prima di tutto di una dichiarazione d'amore verso Simenon che l'autore fà miscelando realtà e fantasia, facendo protagonista della propria vicenda lo scrittore belga, ormai ultraottantenne, che si muove a Porquerolles, luogo per lui mitico, dove nei suoi anni più giovani, quando era sposato con Tigy, aveva trascorso diversi periodi di vancanza, ma anche di scrittura, quella Porquerolles che gli era rimasta per sempre nel cuore.  La vittima, Betty, non è la stessa Betty del 1960, ma qualche legame Cotroneo ce lo fà intravedere e saranno forse proprio questi che indurranno un riluttante Simenon a vestire, suo malgrado, i panni dell'investgatore?  L'occasione di narrare la vicenda è il fortuito ritrovamento di un diario misterioso, che doveva rimanere segreto e destinato ad essere distrutto, ma... Ma non vogliamo togliere il piacere del finale al lettore di questo che la Bompiani, editore del libro, in copertina definisce "un giallo d'autore in cui Simenon s'improvvisa Maigret". La sorpresa quindi è garantita e il nostro silenzio sugli intrecci e sul loro epilogo é obbligato.
Che altro possiamo dire? Cotroneo è fin troppo noto per starne a tracciare qui il profilo biografico o letterario, e questo tipo di contaminazione tra artisti famosi e fantasia letteraria è terreno su cui si muove con confidenza (basta citare il pianista Arturo Benedetto Michelangeli che ritroviamo in "Presto con fuoco" - 1995, o il trombettista jazz Chet Baker in "E nemmeno un rimpianto. Il segreto di Chet Baker" - 2011).
La scrittura é di quelle che oltre la vicenda fanno trasparire altre trame, che  toccano chi narra e il narrare, il protagonista e il suo destino, l'arte e il suo mistero. Cotroneo non si limita a ideare un originale pastiche e servircelo con grande mestiere. Va più in là. Leggere per credere. 

1 commento:

  1. Bienvenue à un autre pastiche ! (Malheureusement il me faut en avoir une traduction, soit française soit anglaise.)

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