sabato 30 giugno 2012

SIMENON. LE SUE ULTIME TRE CASE, SUL PICCOLO SCHERMO

Un piccolo evento. Una puntata della serie dedicata dall'emittente France 5 alle dimore di famosi scrittori é inevitabilmente stata anche quella riservata a Simenon. La scelta non era difficile. Come testimoniato da lui direttamente, le sue dimore "stabili" furono trentatre.  Il documentario di Marianne Lamour ha concentrato l'attenzione su quelle in Svizzera, quindi dell'ultimo periodo della sua vita. In 25 minuti di filmato, la produzione trasmessa da France 5 ha scelto il castello di Echandens, simbolo del ritentro definitivo in Europa e della sua stabilizzazione. La Villa di Epalinges, costruita su idea e concezione dello stesso scrittore, affinchè esaudisse anche la sua più particolare esigenza sede dell'ultimo periodo della scrittura. E infine la  piccola "casa rosa" in rue Figuiers, la casa della vecchiaia, ma anche quella dei Dictées e del importante Mémoire intimes. La casa con il giardino, sovrastato dal grande cedro de Libano, giardino su cui furono sparse le ceneri di Marie-Jo, la figlia suicida a 25 anni e nell'89 anche lquelle del romanziere ad opera della sua ultima compagna Teresa. Questo documentario, realizzato un paio di anni fa', ha visto la sua messa in onda la settimana scorsa in Francia, con una replica oggi sabato.

venerdì 29 giugno 2012

SIMENON: L'ADIEU A MAIGRET


Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret



6 bis) Adieu Maigret, compagno di tutta la vita... letteraria

1972 – A febbraio Simenon finisce Maigret e monsieur Charles. Non immagina probabilmente che si tratterà del suo ultimo Maigret, e anche del suo ultimo romanzo in assoluto. Ma all’inizio del libro aleggia una sorta di premonizione: Maigret rifiuta la promozione a Direttore della P.J., preferisce a rimanere nella sua brigata e continuare a percorrere le strade di Parigi con i loro piccoli bistrot, i loro palazzi con le portinerie, in una parola essere per sempre il commissario di cui si rileggeranno all’infinito le inchieste. Quanto a Simenon poserà la penna e impugnerà il microfono e inizierà a raccontare i suoi ricordi, le sue impressioni sul nastro dl un registratore.  Più di una vota evocherà i suoi più classici personaggi con i quali, con il passare degli anni, troverà maggiori affinità, analogie e con i quali a volte si confronterà.

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1973 – In Un homme comme les autres, il primo dei suoi dictées, Simenon evoca un sogno che ha fatto a proposito di Maigret: “ Era più grande, più largo di spalle, più corpulento di me. Anche se lo vedevo di spalle, percepivo il suo essere placido che invidiavo. Vestito con pantaloni di tela blu, un grembiule da giardiniere e portava un cappello di paglia sgualcito. Si trovava in un giardino (...) Era Maigret nel suo giardino di Meung-sur-Loire, un Maigret in pensione pure lui, ma di diversi anni più giovane di me (…) Trovava il modo di impiegare ciascun’ora della sua giornata. E gli capitava, braccio sotto baraccio, di fare delle lunghe passeggiate con sua moglie (…) Queste immagini si sono cancellate. Le conservo nella mia mente e questo sarà per me la pensione di Maigret”.
Nel dictée successivo, Des traces de pas,  Simenon dice, il 2 ottobre :” Ho dei rimorsi per aver lasciato completamente lasciato andare Maigret dopo il mio ultimo romanzo: "Maigret et monsieur Charles" . E‘ un po’ come se uno lasciasse un amico senza nemmeno stringergli la mano. Si creano, tra l’autore e i suoi personaggi, dei legami affettivi, a maggior ragione se la loro collaborazione è durata cinquant’anni (…) Gli auguro una felice pensione, così come è felice la mia. Abbiamo lavorato parecchio insieme, abbastanza perché io gli dica addio un po’ emozionato”.

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29 settembre 1979 – In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita di Maigret, Simenon gli scrive una lettera che viene pubblicata sul settimanale svizzero L’Illustré:
Sarete probabilmente meravigliato di ricevere una mia lettera, da quando ci siamo lasciati circa sette anni fa’. Quest’anno è il cinquantesimo anniversario del giorno in cui, a Delfzijl, abbiamo fatto conoscenza. Voi avevate circa quarantacinque anni. Io venticinque. Ma avete avuto la fortuna in seguito di trascorrere un certo numero di anni senza invecchiare. E’ stato soltanto alla fine delle "nostre" avventure che avete raggiunto l’età di cinquantatre anni (…) Che età avrete quindi oggi? Non ne ho idea, essendovi concesso questo privilegio di cui voi avete approfittato per un lungo periodo. Di contro io sono invecchiato molto più in fretta di voi, come i comuni mortali ed ora ho abbondantemente passato i miei settantasei anni (…) Eccoci, tutti e due pensionati, e, spero che così sia anche per voi, assaporando entrambe le più piccole gioie della vita, respirando l’aria del mattino, osservando con curiosità la natura, e gli esseri intorno a noi. Ci tengo ad augurarvi un buon anniversario, a voi e a M.me Maigret.”.

giovedì 28 giugno 2012

SIMENON. ANCHE MAIGRET TORNA IN EUROPA.

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret




6) Finisce il periodo americano. Ritorno trionfale in Europa: 1955 - 1967

1955 - Dopo aver terminato il suo ultimo romanzo americano, Maigret et le corps sans tête, Simenon con la sua famiglia lascia definitivamente l’America.  Si stabilisce provvisoriamente a Mougins, dove scrive in luglio il suo primo romanzo di Maigret dopo la rentrée europea: Maigret tend une piège.

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1957 – Simenon e la sua famiglia si sistemano nella loro prima residenza in Svizzera, nel castello d’Enchandens. Il primo Maigret che sarà scritto qui s’intitola Maigret voyage, come fosse un’eco delle sue precedenti peregrinazioni. Questo romanzo inaugura anche una nuova veste editoriale. La copertina fotografica è sostituita da un disegno raffigurante il profilo di Simenon – o di Maigret? – con una pipa i cui sbuffi di fumo contornano il nome dell’autore e il titolo del romanzo.
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29 gennaio 1958 – Esce i film Maigret tend un piège, primo dei tre dattamenti cinematografici in cui il ruolo di Maigret viene interpretato da Jean Gabin.
                
                
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1960 -  A marzo Simenon è a Londra per firmare con la BBC il contratto dell’adattamento televisivo per cinquantadue Maigret. Il ruolo del commissario toccherà a Rupert Davies. Dopo il Festival del Cinema di Cannes, che lo scrittore presiede nel mese di maggio, scrive in giugno Maigret et les Veillards, il cui titolo riecheggia curiosamente quello del tacquino di note che inizierà qualche giorno dopo e cha sarà poi pubblicato con il titolo Quand j’ètais vieux.


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1962 – Dopo aver presieduto in marzo a Londra il ballo annuale dei fabbricanti di pipe, Simenon scrive a maggio Maigret et le clochard.


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1964 – I Simenon abitano ormai nella casa che l’autore ha fatto costruire a Epalinges. In luglio scrive Maigret se défend, che avrà un seguito ne La patience de Maigret, finito nel marzo dell’anno successivo. E’ il solo caso, in tutta la serie dei Maigret in cui un romanzo è il seguito di un altro. Questo stesso anno vede la messa in onda del primo episodio della serie televisiva italiana, dove Maigret è interpretato da Gino Cervi.


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3 settembre 1966 – Simenon inaugura a Delfzijl una statua di Maigret in presenza di alcuni attori che hanno interpretato la sua parte.

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1967 – In marzo debutta la pubblicazione delle “Œuvres complete” di Georges Simenon per le edizioni Rencontre, sotto la direzione di Gilbert Sigaux. Per scelta editoriale, verrano pubblicate due collezioni in parallelo: da un parte i romans-durs i cui volumi saranno contraddistinti da cifre arabe, e dall’altra parte i romanzi di Maigret numerati con cifre romane. Il tomo "I" si apre con una prefazione firmata da Simenon, nella quale l’autore racconta la nascita di Maigret, secondo la leggenda di Delfzijl. In questo stesso anno la famiglia Simenon va in vacanza a Vichy e naturalmente l’autore ne approfitta per far venire anche… Maigret che condurrà un’inchiesta, Maigret a Vichy, scritta a settembre. In questo romanzo il commissario inizia ad avvertire, probabilmente come anche il suo autore, i primi problemi di salute che derivano dall’età. Su consiglio del suo amico, dottor Pardon, Maigret prova, non senza qualche resistenza da parte del proprio fisico, a moderare un po’ il consumo di alcolici. 
 
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1967 - Il 14 ottobre va in onda sull’emittente ORTF (il primo canale della tv d'oltralpe) il primo episodio televisivo francese delle inchieste del commissario Maigret. Si tratta di una lunga serie dove il ruolo di Maigret verrà interpretato dall'attore Jean Richard e che debutta con un episodio tratto dall'inchiesta Cècile est morte (1942). (Murielle Wenger)

SIMENON SIMENON. OCCHIO AI COMMENTI!

Volevamo  richiamare l'attenzione di tutti sui commenti che, come per il post di ieri, sono di un'interesse e di una consistenza tale, da poter essere equiparati a veri e propri contributi.
Vi invitiamo quindi a leggerli e, nello specifico, quelli di ieri di Murielle Wenger e di Andrea Franco

mercoledì 27 giugno 2012

SIMENON. LA MATURITA' DI MAIGRET... AMERICANA.

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret
 
 
 

5) La maturità americana dei Maigret: 1947 - 1952

1947 - Nel dicembre di questo stesso 1947, Simenon sistemato in Arizona, scrive Maigret et son mort, dove per la prima volta, dopo parecchio tempo, lo ritroviamo al lavoro nella sede della P.J., a indagare nella propria cara città di Parigi. Come ha scritto Lacassin, la lontananza favorisce la nostalgia dei ricordi, e Simenon nel suo soggiorno americano, descrive meglio di sempre la città che il commissario conosce come le sue tasche.

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1948 – In maggio Simenon firma un contratto per l’adattamento hollywoodiano de La tête d'un homme che uscirà nel 1950 con il titolo di The Man of the Eiffel Tower, con Charles Laughton nel ruolo di Maigret. A settembre Simenon scrive La première enquête de Maigret, che racconta gli inizi del personaggio come segretario di un commissariato di quartiere.
  
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1949 – In dicembre Simenon completa la stesura de L’amie de M.me Maigret, romanzo in cui appare per la prima volta l’ispettore Lapointe, un giovane zelante che diventerà presto il “cocco” di Maigret.

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1950 - In settembre finisce Le mémoires de Maigret, capolavoro di messa in scena, dove Simenon dà la parola al suo personaggio per descrivere con humor il loro rapporto e con l’occasione a Maigret viene fornito un passato, delle origini, che completano le informazioni sulla sua vita che solo in parte erano state raccontate ne L’affaire Saint-Fiacre. Nello stesso anno viene pubblicato la raccolta Maigret e les petits cochons sans queue, che  inaugura un nuovo tipo di copertina: a quelle realizzate con disegni a tempera, ne seguiranno poi una serie invece fotografiche in bianco/nero dove il nome di Maigret è scritto con i colori dell’arcobaleno.

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18 aprile 1952 – In occasione di un suo trionfale viaggio in Europa, Simenon è accolto a Quai des Orfèvres, dove gli fanno omaggio di un distintivo da commissario a nome Maigret. Nel giugno dello stesso anno, ritornato negli Usa, scrive Le revolver de Maigret, romanzo dove compare per la prima volta il personaggio del dottor Pardon (lui è la moglie sono i soli amici dei coniugi Maigret). Il 10 ottobre esce il film Brelan d’as, di cui una parte è ispirata al racconto Le témoignage de l’enfant de choeur. Michel Simon interpreta il ruolo di Maigret. (Murielle Wenger)

martedì 26 giugno 2012

SIMENON. MAIGRET, SECONDA VERSIONE

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret




4)  Il ritorno di Maigret, ovvero la seconda versione - 1945 -1947

Simenon e Sven Nielsen di Presses de La Cité
1945 – Alla fine della guerra Simenon lascia la Vandea… e il suo editore (Gallimard). Nel settembre del 1944, ha conosciuto un giovane imprenditore, Sven Nielsen, che ha appena fondato una nuova casa editrice, les Presses de La Cité. Tra i due si stabilisce un’amicizia e per suggellarla Simenon propone a Nielsen il manoscritto di un testo inedito, quello di Pedigree, un’opera “matrice” che allora fu però pubblicata con il titolo di Je me souviens. Ma l’autore offre ancora di più: Nielsen diventerà il suo editore esclusivo in francese sia per i romans-durs che per i Maigret. Infatti Simenon riprende il suo personaggio, prima in un racconto La pipe de Maigret, scritto in maggio e poi  in un romanzo Maigret se fâche, scritto in agosto, non lontano da Morsang, che appare in anteprima nel 1946 nel quotidiano France Soir, il nuovo giornale di Pierre Lazareff. In questo romanzo Maigret è ancora in pensione, nella sua casetta di Meung-sur-Loire e bisognerà attender qualche altro titolo per vederlo riprendere il suo posto al Quai des Orfévres.

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1946 – Simenon, arrivato in America, si sistema in Canada, qui inizia il periodo di quelli che vengono chiamati i “romanzi americani”  prepara un nuovo Maigret, Maigret à New York perché, come è doveroso, il suo personaggio deve anche lui, come il suo autore, prendere contatto con il Nuovo Mondo. In questo stesso anno Simenon scriverà quattro racconti narrando le inchieste di Maigret che usciranno nel 1947 nella raccolta Maigret et l’inspecteur malgracieux. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, apparirà per la prima volta il personaggio dell’ispettore Lognon.

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1947 – Il primo romanzo di Maigret uscito con Presses de La Cité è intitolato La pipe de Maigret e comprende oltre al racconto omonimo, anche Maigret se fâche. La sovraccoperta del volume, in edizione cartonata, è corredata da un  disegno a tempera  e così sarà per i nove titoli seguenti. Infatti questa volta Simenon, a fronte di una produzione letteraria continua, recupera definitivamente il suo personaggio, senza abbandonarlo più sino alla fine. Non si potranno forse mai sapere le ragioni profonde che hanno spinto l’autore a continuare a creare delle avventure per il suo personaggio. Lo stesso Simenon affermava che scriveva le inchieste di Maigret per “rilassarsi” tra un roman-dur e l’altro, ma questa non può essere sufficiente come spiegazione… Infatti va notato che, con il passare del tempo, la simpatia dell’autore per il personaggio va crescendo, gli attribuisce molto di se stesso: i suoi gusti in fatto di cucina, la sua capacità di gioire delle più piccole sensazioni: colori, odori, suoni e il motto “comprendere e non giudicare”. Si ha l’impressione che Maigret rappresenti solo un momento di “relax”, ma che Simenon l’utilizzi per trattare degli argomenti che non è riuscito ad affrontare nei romans-durs, o che lo faccia da altre angolazioni. (Murielle Wenger)
 

SIMENON. LO STRANO MAIGRET DI GALLIMARD


Continuano i "rendez-vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret



3) Maigret, l'intermezzo chez Gallimard

1936 Dopo un giro del mondo compiuto nel 1935, Simenon ritorna in Francia. Inizia a scrivere numerosi romanzi che saranno pubblicati da Gallimard e, in ottobre, compone - per gioco? per nostalgia? - una serie di nove racconti centrati sulle nuove inchieste del suo commissario. Otto di questi appariranno nel giornale Paris-Soir-Dimanche tra l'ottobre 1936 e il gennaio 1937.

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1938 - Simenon scrive una seconda serie di racconti  su Maigret: gli sono stati commissionati dalla Società Parigina delle Edizioni, che li pubblcherà tra il 1938 e il 1939 nei fascicoli Police-Film e Police-Roman.

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Dicembre 1939 -  Scoppia la guerra... Simenon è sistemato con la famiglia in Vandea. Scrive parecchi romanzi e per la prima volta dopo cinque anni, riprende il suo commissario ne Les Cave du Majestic: ed è un ritorno quasi simbolico dal momento che si ritova ad indagare proprio in piazza degli Champs Elysèes, come era capitato in Pietr-Le-Letton

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Gennaio 1940 - Simenon scrive La maison du juge, il primo incontro di Maigret con la regione della Vandea, dove è in esilio, come lo stesso Simenon che vi ha trovato rifugio.

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1942 - Gallimard che conta su maggiori tirature, rispetto a quelle dei romans-durs, ottiene da Simenon di pubblicare una raccolta di inchieste del commissario, intitolata Maigret ritorna, che comprende Cécile est morte, Les caves du Majestic e La maison du juge. Ritorna in libreria nel '44 con la raccolta Signè Picpus dove troviamo, oltre a quello che dà il nome al volume, anche i racconti L'inspecteur cadavre e Félicie est là. Nel primo di questi tre romanzi Maigret inizia a lavorare con il celebre medico legale dottor Paul, che era già apparso in due racconti La péniche aux deux pendus e Monsieur Lundi.  Gallimard, ottiene ancora nello spesso anno, il 1944, di pubblicare una raccolta di racconti pubblicati tra il 1936 e i 1938 intitolata Les nouvelles enquêtes de Maigret. Non  ci saranno altri romanzi di Maigret pubblicati da Gallimard, perchè Simenon cambierà ben presto editore, come cambierà continente. (Murielle Wenger)

lunedì 25 giugno 2012

SIMENON. MAIGRET E IL SALTO DI QUALITA'

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Continuano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret




2) Maigret e il salto di qualità 1931 – 1934

20 febbraio 1931 – Al cabaret La Boule Blanche , a Montparnasse, ha luogo un evento inedito negli annali della Parigi che conta: Simenon ha organizzato un Bal Anthropométrique per festeggiare il debutto di Maigret con due romanzi M.Gallet décédé e Le Pendu de Saint-Pholien. Simenon rivoluziona, nel senso letterale del termine: organizza un happening pubblicitario come non si era mai visto presenta dei testi il cui stile, struttura e contenuto sono totalmente nuovi e i romanzi presentano una veste editoriale del tutto originale, al posto della copertina illustrata con disegni, i due volumi  ne sfoggiano una solo fotografica in bianco/nero.

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Marzo 1931 -  Simenon scrive Le chien jaune nel quale Maigret indaga, a Concarneau, tipico luogo simenoniano che ritroveremo spesso nella sua opera, e non soltanto nei Maigret. Questo è anche il romnazo che ha conosciuto il più alto numero di traduzioni (37 lingue censite a tutt’oggi).  Qualche tempo dopo Simenon terminerà la stesura di La tête d'un homme dove apparirà per la prima volta l’ispettore Janvier.

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Maggio 1931 – Simenon è di nuovo attraccato con il suo Ostrogoth a Morsang. Questo luogo lo ispira decisamente e gli evoca probabilmente anche qualche ricordo: vi scrive Un crime in Hollande, romanzo in cui Maigret indaga a Delzfijl, la cittadina leggendaria in cui fu concepito la figura del commissario Maigret.


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Gennaio 1932 - Simenon, sistemato in una villa a Cap d'Antibes, scrive L'affaire Saint-Fiacre, il primo romanzo in cui ci rivela le origini e i ricordi d'infanzia del commissario. 

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23 aprile 1932 - Al cinema, tratto da debutta La nuit du carrefour, la prima di una lunga serie di adattamenti dei romanzi di Simenon e la prima incarnazione  sullo schermo del commissario, che avarà la faccia di Pierre Renoir.
  
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Maggio 1932 - Simenon, alloggiato in una villa a i Marsilly, nei pressi de La Rochelle, scrive Liberty-Bar, romanzo nel quale Maigret scopre per la prima volta la seduzione, qualche volta un po' pericolosa, della pigrizia mediterranea.

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Aprile 1933 - Dopo un lungo periodo di viaggi, durante i quali Simenon attraversa prima L'Europa e poi l'Africa, quando torna infine a Marsilly, scrive L'Ecluse no 1.
Per questo romanzo, notiamo due cambiamenti: il primo riguarda la copertina fotografica, che fà posto ad una illustrata, e in seguito nel testo viene detto esplicitamente che Maigret di lì ad una settimana andrà in pensione, due indizi che dimostrano come l'autore intenda separarsi suo personaggio, perchè ritiene di non avere più bisogno di una figura che tenga il gioco, per scrivere i suoi libri. Si sente pronto a lasciare la "semi-letteratura" per dedicarsi al romanzo "tout court". Altro segnale: ad ottobre dello stesso anno firma un contratto con Gaston Gallimard, la cui prestigiosa casa editrice riveste un certo fascino per l'autore che si sente porteso verso un avvenire letterario di tutt'altro livello.

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19 gennaio 1934 – Nel quotidiano Le Jour appare un articolo di Simenon intitolato Maigret reprend du service che annuncia l’uscita in feuilleton di quella che Simenon crede essere l’ultima puntata della serie e che intitola simbolicamente Maigret. In questo testo l’autore scrive “ Ho giurato che sarebbe stata l’ultima volta!”. Manda infatti il suo commissario in pensione e ci fà scoprire il protagonista  nella sua casa in riva alla Loira, in un luogo che però non è ancora definito. (Murielle Wenger)

domenica 24 giugno 2012

SIMENON. I "RENDEZ-VOUS" CON MAIGRET


L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Iniziano i "rendez vous" con Maigret e Simenon, della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger, esperta ed assidua firma per Maigret su Trussel.com e autrice dell'autorevole Les enquetes du commissaire Maigret



 1) Gli anni della preparazione: 1929 -1930

Settembre 1929 - A Delfzijl nei Paesi Bassi, quando la sua barca l’Ostrogoth è in riparazione, Simenon scrive un romanzo popolare, che uscirà per Fayard con il titolo Train de nuit, a firma Christian Brulls: in questo romanzo appare per la prima volta un commissario di polizia che lavora alla Brigata Mobile di Masiglia e che si chiama …Maigret. Ma non è certo il protagonista del romanzo.

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Inverno 1929 - L’Ostrogoth sverna a Stavoren (Paesi Bassi). Simenon scrive un romanzo che avrà per titolo La maison de l’inquiétude. Vi ritroviamo il personaggio di Maigret che prende questa volta un maggior peso. Durante la vicenda è sistemato nel suo ufficio a Quai des Orfèvres ed è proprio lui che conduce l’inchiesta, nel suo modo particolare, dall’inizio alla fine del romanzo. C’è già una moglie che lo aspetta nel loro appartamento di boulevard Richard-Lenoir. Sottolineiamo che è in questo romanzo che Maigret ha a che fare per la prima volta con il giudice Coméliau, il suo “nemico più vicino”.
Simenon presenta il manoscritto a Fayard che lo rifiuta perché non ha una collana dove poter inserire quel romanzo di un genere così nuovo. Il romanzo sarà pubblicato prima in feuilleton, tra marzo e aprile 1930 nel quotidiano L’Oeuvre, prima di uscire nel febbraio del 1932 per i tipi di Taillander, sotto lo pseudonimo di Georges Sim.

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Primavera 1930 – Sempre a bordo dell’Ostrogoth, Simenon questa volta è fermo a Morsang-sur-Seine. E’ qui che scriverà il primo romanzo “ufficiale” del corpus dei Maigret, Pietr-le Letton. E’ possibile che questo testo sia stato steso in forma di bozza già a Satvoren. Simenon propone il romanzo a Fayard, che, non ancora convinto, lo fa uscire a puntate sul settimanale Ric et Rac, da luglio a ottobre 1930. Il romanzo sarà pubblicato da Fayard solo nel marzo del 1931.  E sarà il primo romanzo firmato con il suo vero nome. Qui si vede il commissario  indagare per la prima volta in due luoghi mitici per la saga maigrettiana: da una parte un grande palazzo degli Champs Elysées, le Majestic; dall’altra il porto di Fécamp, primo confronto con un certo tipo di ambiente e il primo incontro con il mare. E appare per la prima volta anche l’ispettore Torrence che però viene ucciso  “per sbaglio, al posto di qualcun altro”, come si dirà più tardi. Il personaggio riapparirà soltanto nel ciclo Gallimard.
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Estate 1930 - L’Ostrogoth è sempre ancorato a Morsang. Simenon qui scrive M.Gallet décédé e Le Charretier de la Providence. Nel primo romanzo, appare per la prima volta il personaggio di Moers, l’indispensabile “uomo del laboratorio”, il cui lavoro fornisce gli indizi materiali che vanno a confermare le intuizioni del commissario. Nel secondo romanzo, Maigret per la prima volta conduce un’inchiesta sui canali e sulle “peniches” e inizia a lavorare insieme al “bravo Lucas” l’ispettore che aiuterà il commissario durante tutta la sua carriera.

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Inverno 1930 - A Beuzec-Conq (Finistére) Simenon completa Le pendu de Saint-Pholien. E’ la prima volta che Maigret lascia la Francia per indagare all’estero: per la sua prima uscita il commissario è portato dal suo autore nella sua città natale: Liegi. (Murielle Wenger)

sabato 23 giugno 2012

SIMENON E MAIGRET: SEI RENDEZ-VOUS DA NON PERDERE

L'llustrazione è di Ferenc Pintér
Abbiamo l'onore di ospitare per i prossimi sei giorni altrettanti appuntamenti con Maigret, a cura della nostra attachèe al Bureau-Simenon, Murielle Wenger. Sarà una carrellata delle prime volte, dei debutti e degli inizi della carriera del commissario Maigret, un quadro generale interessante per chi lo conosce meno, ma con delle sorpese anche per i lettori più esperti.

Permetteteci qualche minuto di vanità. Ma quella che ha preparato Murielle Wenger è un chicca, che a noi di Simenon-Simenon fà particolarmente piacere e che crediamo sarà di un certo interesse per tutti i maigrettiani, più o meno esperti. In queste sei apuntamenti, che iniziano da domani, e ci accompagneranno ogni giorno, ci saranno date, personaggi, coincidenze, piccoli retroscena che fungeranno da tessere di un puzzle e che contribuiranno a raffigurare Maigret e il suo ambiente.
Ci saranno elencati i debutti dei personaggi di contorno alle inchieste del commissario, la progressiva introduzione di luoghi emblematici, le varie fasi della carriera del funzionario di Quai des Orfèvres... insomma un'esplorazione ricca di dati che seguirà passo passo, attraverso gli anni e le date più significative, l'avventura di Maigret e di Simenon. Un'avventura durata quarant'anni, che ha un suo posto speciale nella letteratura mondiale, dove il giallo classico non è più tale e sfuma nel romanzo tout court, dove i temi e le problematiche trattate sono spesso quelle dei grandi interrogativi della vita e la cui formula narrativa ha in sè un magnetismo che deriva da quello che in tanti hanno un po' sbrigativamente (ma forse non poi così a torto) definito il "caso Simenon".