Ma Maigret, il suo personaggio più famoso e diffuso, quando andò nel meritato riposo? Sappiamo che Simenon scrivendo i Maigret non seguiva cronologicamente il passare degli anni del commissario. Intanto perché scritte le prime diciannove inchieste per Fayard, aveva considerato chiuso, già nel gennaio del 1934, la sua esperienza della serie poliziesca, tutto intento alla sua attvità letteraria di romanziere.
Quindi non ci sono elementi per stabilire l'anno dell'entrata in pensione di Maigretm se non la legge francese di allora. Quindi dovrebbe essere stata a cinquantatre anni, come prevedeva il regolamento amministrativo di polizia, anche per i commissari di divisione come Maigret. Infatti nei numerosi titoli Maigret non va in pensione nell'ultima inchiesta pubblicata (Maigret et M. Charles - 1972) bensì Simenon ce lo presenta nella sua casetta di campagna a Meung-sur-Loire, proprio in quell'ultimo titolo per Fayard Maigret (scritto all'isola di Porquerolles nel giugno del 1933).
Poi come è noto dalla stesura di questo ultimo passarono cinque anni prima che riprendesse in mano le inchieste del commissario. Fu a La Rochelle nel luglio del 1938, quando scrisse Les Nouvelles enquêtes de Maigret.
L'ex commissario, in pensione in questo paese (a 150 chilometri a sud di Parigi e a una ventina da Orléans), abitava nella piccola casa che aveva comprato qualche anno prima e che durante i weekend raggiungeva con la piccola vettura che aveva acquistato, ma che guidava la moglie. Ora era la sua casa e, cappello di paglia in testa, coltivava l'orto, andava anche a pesca e beveva un bianco quando la sete si faceva sentire. Si era un po' ingrassato, la barba un po' lunga (quand'era in servizio ogni giorno era rasato di fresco), procedeva tranquillamente. Nostalgia di Quai des Orfévres? Non lo sappiamo. O per lo meno Simenon non ce lo racconta.