Quelli che vedono lungo. Più lontano degli altri. Già, perchè qualcuno anche nella nostra "italietta", ogni tanto, spunta qualcuno capace di dare una lettura dei fenomeni sociali e culturali, cosa che li mette su un livello sopra la media. In questo caso ci riferiamo a Leonardo Sciascia (scomparso ventiquattro anni fa', tra l'altro un paio di mesi dopo Simenon). Uno degli intellettuali più lucidi e indipendenti del '900 italiano, cui la nostra cultura, e non solo letteraria, deve non poco.
Questa volta ci permettiamo di tirarlo per la giachetta in merito ad un articolo che scrisse nel 1961 sul periodico Mondo Nuovo, intitolato La scommessa di Simenon.
"... Romanzi
come “Il borgomastro di Furnes”, per citarne uno tra gli ultimi
pubblicati in traduzione italiana dall’editore Mondadori, valgono molto
di più di quelli della cosiddetta scuola dello sguardo (lasciando da
parte, per carità di patria, tanta altra roba di casa nostra); e forse
anche qualcuna delle avventure del commissario Maigret ha più diritto di
sopravvivenza di quanto ne abbiano certi romanzi che, a non averli
letti si rischia di sfigurare in un caffè o in un salotto letterario...".
Una perentoria difesa non solo del Simenon romanziere, ma anche del padre di Maigret, come forse nessuno della sua statura aveva fino ad allora fatto.
E non si può nemmeno parlare di una vicinanza culturale. Sciascia è stato un letterato sempre impegnato nel sociale, in un ambito in cui la presenza della mafia era pesante. Simenon ha sempre evitato temi sociali, concentrandosi di più sull'individuo, sui temi del destino e della sofferenza personale. Tuttavia questo non impedì allo scrittore, saggista e poeta siciliano di intuire le grandi doti marrative ed espressive del romanziere francese, anche nei Maigret, classificati, quando, andava bene, nella letteratura d'evasione.
Tanto che in un altro passo dello stesso articolo leggiamo "... Si
può dire che l’esperienza di Maigret sia andata di pari passo con
quella del suo autore: Maigret fà carriera, invecchia, si fa sempre più
saggio ed esperto..." e conclude "...le indagini di Maigret assumono
toccante pietà e poesia: e il cattolico senso del peccato e la dura
necessità della legge diventano umana comprensione, indulgente saggezza..." .
Simenon era(ed è)un romanziere universale e trasversale,apprezzato ad ogni latitudine ed da ogni ceto sociale.quest intervento che fece sciascia ne è una conferma
RispondiEliminaomaggio a Leonardo Sciascia, Simenon e Maigret. consiglio di leggere Cruciverba /Einaudi/ dI Sciascia, il capitolo intitolato Breve Storia del Romanzo Poliziesco. pagine veramente illuminanti....
EliminaGrazie, cercherò questo testo di Sciascia
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