domenica 2 ottobre 2011

SIMENON. LE COLONIE E LA COSIDETTA CIVILIZZAZIONE

Simenon durante il suo viaggio nell'Africa centrale
Negli anni '30 le grandi nazioni europee, erano quasi tutte dei paesi colonialisti: la Francia, l'inghilterra, la Germania, anche il Belgio, l'Olanda e poi, nel suo piccolo, anche l'Italia.
Simenon, che proprio in quegli anni aveva viaggiato per l'Africa in lungo e in largo, riportò una pessima impressione di questa "civilizzazione" di cui i governi del vecchio continente si riempivano la bocca per nascondere invece uno sfruttamento di questi posti e una totale sottomissione degli indigeni. Il romanziere scrisse diversi reportage denunciando senza mezzi termini questa situazione, sia negli articoli ma anche in alcuni romanzi.
"...E a dispetto dei suoi vestiti di Nouvelles-Galeries, della sua macchina per scrivere, della sua Kodak, è lo stregone il vecchio buon uomo mezzo nudo nella sua capanna che il negro va a visitare la sera, di nascosto, a chiedere consiglio - scrive Simenon nel '32 in "L'heure du nègre" - Non c'è rimasto altro della dignità africana: una capanna di rami, un fuoco, dei corpi lucenti..."...
Quello del colonialismo, dei diritti dell'uomo e della sua auto-determinazione erano temi cavalcati dai progressisti dell'epoca, dai partiti di sinistra da quelli socialisti ai comunisti.
Ma anche Simenon era disgustato di come si comportavano gli europei. Parlando del colonialismo del suo paese Simenon era infatti decisamente critico ".. un colono belga, non solo crede di essere sminuto nel parlare ad un negro, ma è anche obbligato a parlargli nella sua lingua, perchè si vuole impedire agli indigeni di imparare il francese...". Poi se la prende con la legge che impedisce ad un bianco di sposare una negra anche se si tratta di quella che vive con lui, gli fa da domestica, e spesso è anche la sua compagna sessuale. Ma quando arrivano visite, si deve nascondere agli occhi di tutti, come non esistesse.  
E su questo tema ne ha anche per gli inglesi, "..Kartoum, come qualsiasi città coloniale inglese, non somiglia a nessun altra città coloniale.... che infatti sono quasi uguali di quelle in Europa... Ma c'è qulacosa che vi sciocca. Vi chiedete cos'è. E alla fine scoprite che è la mancanza di indigeni, salvo i domestici. I negri sono altrove...".
E d'altronde proprio in quegli anni la Citroen aveva organizzato un raid automobilistico africano, lanciandolo con lo slogan "L'Africa vi chiama!" E Simenon polemicamente scrisse un articolo intitolato "L'Africa vi chiama e vi dice merde!".

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