• Samedi
15 août 1931 – Séance de signatures à Deauville
Raconté
par Simenon dans sa dictée du 15 août 1977 (in Point-Virgule)
"...Ce matin, en m'éveillant sous un beau
soleil, j'ai senti que c'était un jour de fête qui commençait. [...] Et il
m'est venu à l'esprit que c'était pour moi une sorte d'anniversaire. Lorsque
j'avais présenté mes deux premiers romans Maigret au père Fayard, il m'avait
dit:
- Vous allez m'en écrire dix ou douze afin que
nous puissions les publier à raison d'un volume par mois.
Il devait craindre que je tombe en panne
sèche.
Moins d'un an avant, j'étais revenu de la mer
du Nord à bord de l'Ostrogoth, où je travaillais avec acharnement, et de
Hollande, où j'avais écrit mon premier Maigret, Pietr-le-Letton.
Ne sachant plus où aller à mon retour en
France, j'ai cherché un coin tranquille où je pourrais travailler
d'arrache-pied.
Je l'ai trouvé entre Morsang [...] et
Seine-Port, au pied de l'écluse de la Citanguette, paradis des pêcheurs.
J'étais amarré en pleine nature, à peu près à
égale distance de chacun de ces villages, et, tantôt dans la cabine, tantôt sur
le pont, je tapais des Maigret après des Maigret.
Fayard en avait dix ou douze d'inédits,
puisqu'il attendait d'être rassuré, et il a décidé qu'on allait enfin les
imprimer et en faire le lancement.
A cette époque-là, [...] Deauville était comme
le centre d'été du monde élégant. [...] Le rendez-vous élégant était le «Bar du Soleil» [...]. A deux pas [...], sur les planches, comme
on disait [...], il existait une librairie où, le 15 août, un écrivain signait
ses livres en plein air, en plein soleil, devant une petite table de bois
blanc.
Fayard m'a annoncé quelques jours à l'avance
que j'avais été choisi cette année-là. J'étais un inconnu, puisque je
n'écrivais que des romans populaires sous pseudonymes. [...]
Je me trouvais alors avec l'Ostrogoth
sur la Seine, très au-dessus de Corbeil, et je décidai de me rendre à Deauville
avec mon bateau. [...]
Le lendemain, à onze heures, j'ai signé mes
premiers Maigret en public, sous un soleil brûlant à quelques mètres des
planches. C'est la première fois que je faisais des dédicaces et, submergé par
la foule, j'écrivais n'importe quoi. Je me souviens d'un personnage dont le
domaine était proche, et qui m'a apporté à signer huit des Maigret somptueusement
reliés. [...] Lorsque j'ai quitté ma table de bois blanc, il n'y restait plus
aucun exemplaire.
J'ai parlé par ailleurs de la naissance de
Maigret. C'est à Deauville, le 15 août 1931, qu'il a reçu comme sa
confirmation.
Ces deux jours-là sont restés dans ma mémoire,
à mon insu, puisque je viens, ce matin, autre 15 août, mais plus paisible, d'en
retrouver les moindres détails. Contrairement à la tradition, pour ces sortes
de signatures, l'écrivain portait alors un complet estival très correct. Je m'étais
adressé à mon ami d'Ahetze, le chemisier alors à l'avant-garde. Il m'avait
confectionné une chemise d'un jaune canari, avec des rayures bleues presque
invisibles.
Le même d'Ahetze m'avait fait, en guise de
pantalon, ce qui n'existait pas encore, et qu'on a appelé par la suite des
pyjamas de plage.
Quelques-uns, sinon beaucoup des hôtes
opulents de Deauville ce 15 août-là, ont dû être choqués, d'autant plus que,
pendant les deux heures qu'ont duré les signatures, je n'ai retiré ma pipe de
la bouche que pour la bourrer..."
A cura di Murielle Wenger
A cura di Murielle Wenger
• Sabato 15 agosto 1931 - La firma dei Maigret a Deauville
Raccontata da Simenon nel suo Dicté del 15 agosto 1977 ( in Point-Virgule)
"Stamattina, svegliandomi sotto un bel sole, ho sentito che era un giorno di festa quello che andava cominciando. (...) E mi è venuto in mente che per me era una sorta di anniversario. Quando avevo presentato le mie due prime inchieste di Maigret a Fayard padre, mi aveva detto: "Dovrete scriverne dieci o dodici di in modo che possiamo pubblicarle al ritmo di uno al mese".
Dovetti credere di sprofondare nel pavimento.
Meno di un anno prima, ero tornato dal mar del Nord a bordo dell'Ostrogoth, dove lavoravo accanitamente, fin da l'Olanda, e avevo scritto il mio primo Maigret "Pietr-Le-Letton".
Non sapendo più dove andare, al mio ritorno in Francia ho cercato un angolo tranquillo dove potessi lavorore alacremente.
L'ho trovato tra Morsang (...) e Seine-Port, proprio sotto alla chiusa della Citanguette, paradiso dei pescatori.
Ero attraccato in mezzo alla natura, pressapoco alla stessa distanza dai due villaggi e, sia nella cabina che sul ponte, scrivevo a macchina un Maigret dopo l'altro.
Fayard ne aveva già dieci o dodici inediti pronti perchè voleva essere traquillo. Alla fine poi li aveva pubblicati (iniziando dal febbraio precedente - n.d.t) e aveva anche realizzato il loro lancio.
A quell'epoca, (...) Deauville era in pratica il centro del bel mondo estivo (...) Il suo posto più alla moda era il "Bar du Soleil" (...) A due passi, esisteva una libreria dove il 15 agosto di ogni anno, uno scrittore firmava i suoi libri all'aria aperta, sotto il sole e su un piccolo tavolo bianco di legno.
Fayard mi annunciò, qualche giorno prima, che quell'anno ero stato scelto io.
Io ero ancora sconosciuto, avevo scritto per lo più dei romanzi popolari sotto pseudonimo..
In quel momento mi trovavo con l'Ostrogoth sulla Senna, molto sopra a Corbeil e decisi di andare a Deauville con la mia barca (...).
L'indomani alle undici avevo già firmato i primi Maigret in pubblico, sotto il sole cocente. Era la prima volta che facevo delle dediche, e sommerso dalla gente, scrivevo non so cosa. Mi ricordo di un signore, la cui abitazione era vicina, che mi portò da firmare otto Maigret sontuosamente rilegati. (...) Quando ho lasciato il tavolo bianco di legno, non era rimasta più nemmeno una copia.
Ho raccontato altrove della nascita di Maigret. E' a Deauville, il 15 agosto 1931, che egli ha iniziato sotto i miei occhi il suo cammino.
Quei giorni sono rimasti nella mia memoria a mia insaputa, perchè stamattina, un altro 15 agosto, mi sono tornati in mente fin nei piccoli dettagli.
Contrariamene alla tradizione, dove per queste occasioni lo scrittore indossava al tempo un completo estivo molto sobrio, io invece mi ero rivolto a un mio amico d'Ahetze, allora camiceria d'avanguardia. Mi aveva confezionato una camicia giallo canarino, con delle righine blu quasi invisibili e poi mi aveva fatto, come pantaloni, quello che ancora non esisteva, e che si sarebbero chiamati "pyjama de la plage".
Qualcuno, se non molti, ospiti dei lussuosi alberghi di Deauville, quel 15 agosto ne devono essere rimasti scioccati, tanto più che durante le due ore in cui ho firmato i libri, non ho mai tolto la mia pipa dalla bocca, salvo che per ricaricarla...".
Raccontata da Simenon nel suo Dicté del 15 agosto 1977 ( in Point-Virgule)
"Stamattina, svegliandomi sotto un bel sole, ho sentito che era un giorno di festa quello che andava cominciando. (...) E mi è venuto in mente che per me era una sorta di anniversario. Quando avevo presentato le mie due prime inchieste di Maigret a Fayard padre, mi aveva detto: "Dovrete scriverne dieci o dodici di in modo che possiamo pubblicarle al ritmo di uno al mese".
Dovetti credere di sprofondare nel pavimento.
Meno di un anno prima, ero tornato dal mar del Nord a bordo dell'Ostrogoth, dove lavoravo accanitamente, fin da l'Olanda, e avevo scritto il mio primo Maigret "Pietr-Le-Letton".
Non sapendo più dove andare, al mio ritorno in Francia ho cercato un angolo tranquillo dove potessi lavorore alacremente.
L'ho trovato tra Morsang (...) e Seine-Port, proprio sotto alla chiusa della Citanguette, paradiso dei pescatori.
Ero attraccato in mezzo alla natura, pressapoco alla stessa distanza dai due villaggi e, sia nella cabina che sul ponte, scrivevo a macchina un Maigret dopo l'altro.
Fayard ne aveva già dieci o dodici inediti pronti perchè voleva essere traquillo. Alla fine poi li aveva pubblicati (iniziando dal febbraio precedente - n.d.t) e aveva anche realizzato il loro lancio.
A quell'epoca, (...) Deauville era in pratica il centro del bel mondo estivo (...) Il suo posto più alla moda era il "Bar du Soleil" (...) A due passi, esisteva una libreria dove il 15 agosto di ogni anno, uno scrittore firmava i suoi libri all'aria aperta, sotto il sole e su un piccolo tavolo bianco di legno.
Fayard mi annunciò, qualche giorno prima, che quell'anno ero stato scelto io.
Io ero ancora sconosciuto, avevo scritto per lo più dei romanzi popolari sotto pseudonimo..
In quel momento mi trovavo con l'Ostrogoth sulla Senna, molto sopra a Corbeil e decisi di andare a Deauville con la mia barca (...).
L'indomani alle undici avevo già firmato i primi Maigret in pubblico, sotto il sole cocente. Era la prima volta che facevo delle dediche, e sommerso dalla gente, scrivevo non so cosa. Mi ricordo di un signore, la cui abitazione era vicina, che mi portò da firmare otto Maigret sontuosamente rilegati. (...) Quando ho lasciato il tavolo bianco di legno, non era rimasta più nemmeno una copia.
Ho raccontato altrove della nascita di Maigret. E' a Deauville, il 15 agosto 1931, che egli ha iniziato sotto i miei occhi il suo cammino.
Quei giorni sono rimasti nella mia memoria a mia insaputa, perchè stamattina, un altro 15 agosto, mi sono tornati in mente fin nei piccoli dettagli.
Contrariamene alla tradizione, dove per queste occasioni lo scrittore indossava al tempo un completo estivo molto sobrio, io invece mi ero rivolto a un mio amico d'Ahetze, allora camiceria d'avanguardia. Mi aveva confezionato una camicia giallo canarino, con delle righine blu quasi invisibili e poi mi aveva fatto, come pantaloni, quello che ancora non esisteva, e che si sarebbero chiamati "pyjama de la plage".
Qualcuno, se non molti, ospiti dei lussuosi alberghi di Deauville, quel 15 agosto ne devono essere rimasti scioccati, tanto più che durante le due ore in cui ho firmato i libri, non ho mai tolto la mia pipa dalla bocca, salvo che per ricaricarla...".
questo era un aneddoto che non conoscevo..merci murielle!
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