giovedì 28 maggio 2020

SIMENON SIMENON. ESSERE VELOCE GIOVA AD UNO SCRITTORE?

La velocità non è fretta, almeno non sempre...

SIMENON SIMENON. ÉCRIRE RAPIDEMENT EST-CE BON POUR UN ÉCRIVAIN?
La vitesse n'est pas l'urgence, du moins pas toujours...
SIMENON SIMENON. IS A FAST WRITING GOOD FOR A WRITER ?
Speed is not a hurry, at least not always ...



Qualche giorno fa', abbiamo scritto un post sulla lentezza del commissario Maigret, o  meglio della lentezza che il suo autore ha posto come uno degli elementi distintivi del suo famosissimo personaggio.
Oggi, quasi per contrappasso, invece parliamo della velocità dello scrittore. E' un tratto, questo della velocità, che già animava il movimento del Futurismo quando Simenon ancora pasticciava i fogli sui banchi della prima elementare. Ma quella era una sorta di furore che partiva dalla rapidità con cui si spostavano le prime macchine: automobili, aerei, navi, treni, per poi divenire una visione della vita che nel nuovo secolo, il 1900, portava la società a correre nelle scoperte scientifiche, nelle rivoluzioni sociali, nel susseguirsi delle guerre, ma anche produrre un bagliore che si rifletteva addirittura nelle arti.
Ma per Simenon le cose stavano in modo del tutto diverso. La velocità a lui riferita è un concetto che ci porta subito alla scrittura, alla sua capacità di compilare rapidissimamente, e in prima battuta, sia i romanzi brevi e i racconti del periodo popolare, come i Maigret, ma anche i romans durs.
Rispetto a quello che ci chiediamo nel titolo di questo post, possiamo dire che l'establishment letterario non vedeva, almeno allora, di buon occhio chi in una decina di giorni, o poco più, buttava giù un romanzo fatto e finito. Poi due o tre giorni per la revisione ed eccolo pronto per la stampa.
E Simenon, volente o nolente, di questo aveva creato una leggenda. Addirittura si racconta che, nel periodo della cosiddetta "letteratura alimentare", dettasse contemporaneamente a tre dattilografe tre storie diverse. Oppure si favoleggiava di quelle ottanta pagine che riusciva a battere a macchina in un giorno.
I critici parlavano di scrittura atletica, da recordman, ma chiaramente era un giudizio negativo su un'opera scritta così in fretta.
Per quanto riguarda il primo periodo possiamo anche capire tali valutazioni, Simenon vendeva le sue produzioni letterarie "a peso", e più ne produceva e più guadagnava. Ma da Maigret in poi non si può più parlare di fretta. Perché, almeno in Simenon, la velocità non è fretta. Quest'ultima è sinonimo di pressappochismo, superficialità, poca accuratezza. No. quella di Simenon è velocità. E' il dono di avere ben chiaro cosa dire, come scrivere in modo asciutto e semplice. E, nonostante questa rapidità, le sue opere sono contraddistinte da uno spessore psicologico, da una profondità che la fretta non permetterebbe. La sua scrittura non è ridondante e nemmeno troppo povera. Ogni termine è quello giusto. Qualsiasi personaggio è completo e profondo. Tutte le ambientazioni hanno il dono dell'equilibrio. Bastano poche pennellate per creare un clima adeguato alla situazione.
Nonostante queste qualità, per lungo tempo la critica si appuntò solo sulla presunta eccessiva velocità di scrittura, come fosse una sorta di peccato  originale che impediva di prendere sul serio le opere simenoniane.
E allora la risposta al quesito del titolo, sarebbe no. Ad uno scrittore non conviene essere veloce, o addirittura troppo veloce, nello scrivere. 
Ma Simenon se ne fregava... Esatto. Andava avanti con il suo ritmo. I primi Maigret uscirono uno al mese, quasi fossero un giornale periodico e non dei romanzi, seppur polizieschi. I romans durs venivano "liquidati" in circa una dozzina di giorni.
Così ci viene da supporre che la critica per lungo tempo rincorse un Simenon più veloce di lei, senza comprenderlo, forse anche un po' risentita del successo che via via arrideva allo scrittore e degli apprezzamenti che iniziarono ad arrivare anche da altri blasonati letterati. E poi, alla fine,  la critica riuscì a mettersi al suo passo. 
E Simenon ancora oggi è veloce e corre nelle classifiche dei libri più venduti, nelle riduzioni cinematografiche e televisive. Ma soprattutto, a nostro avviso, non ha mai smesso di correre della mente dei suoi lettori che, informatevi, quando iniziano un suo romanzo, non fanno in tempo ad iniziarlo che già sono alla fine. Ma certo che questo Simenon....

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