mercoledì 29 dicembre 2010

SIMENON E JEAN GABIN

E' il Maigret più famoso e incisivo del grande schermo, portando in dote la sua faccia e la sua eccezionale presenza scenica. E' Jean-Alexis Gabin Moncorgé, più conosciuto come Jean Gabin, uno dei più grandi attori francesi, attivo dagli anni '30 ai '70. E' stato definito il più simenoniano degli attori e non solo per essere il più assiduo interprete dei film tratti dai romanzi simenoniani, anche perchè ha vestito più volte i panni del commissario Maigret ed ha recitato in altre sette pellicole derivate invece dai romans-durs.Facciamo un po' di conti. I film  sono dieci. il primo nel 1930 e l'ultimo nel '71. Tre sono inchieste del commissario Maigret.
• Il primo film fu La Marie du port, girato nel 1950 da Marcel Carné, tratto dall'omonimo romanzo scritto da Simenon nel '38 per Gallimard. Tra gli attori, Nicole Courcel che fece spesso coppia con Gabin e che qui interpreta Marie, la donna che un ricco uomo d'affari (Gabin) incontra mentre va a acquistare una barca. E' la sorella della sua amante, in realtà quasi ex-amante, perché la loro storia va sfilacciandosi nella noia. Ma anche se questa sorella non la conosceva, la conoscrà sempre meglio...
• Segue cronologicamente La Verité su Bebé Donge (1952), diretto da Henry Decoin (nel '42 da Simenon aveva tratto "Les inconnues de la maison"), dall'omonimo romanzo del '40 sempre con il grande Gabin nei panni di un grosso industriale, dongiovanni impenitente ed Elisabeth Donge interpretata da Danielle Darreux, sua giovanissima moglie, disgustata dal marito tanto che infine decide di ucciderlo....
• Nel '56 Gilles Grangier gira Le sang à la tete, dall'opera simenonia del 1957 Les fils,  dove la tematica è analoga, un marito padrone (Gabin), una moglie che scappa con un amante (Monique Mélinand). Nel film partecipa, come assistente-regista, Jacques Deray che ritrovermo tra i più famosi registi francesi.
En cas de malheur viene girato nel '58 da Claude Autant-Lara da un'omonima opera di Simenon  e vede Gabin in coppia con l'allora esordiente Brigitte Bardot. E' proprio la bionda attrice che impersona Yvette Maudée, una giovane ladra che viene accusata di aver rubato in una boutique e di aver aggredito una persona. Il maturo avvocato Andrè Gobillot decide di difenderla, ma cadrà anche lui nella ragnatela dell'affascinante e scaltra donna  per la quale comprometterà carriera e matrimonio. Nel cast anche l'attore italiano Franco Interlenghi.
• Debutto di Jean Gabin che interpreta per la prima volta sullo schermo Maigret. E' il 1958 ed  il regista è Jean Delannoy, l'inchiesta è Maigret tend un piège del 1955, stesso titolo del libro, Accanto a Gabin recitano tra gli altri Annie Girardot (Madame Maurin) e Lino Ventura (l'ispettore Torrence). Il commissario stavolta dipana un caso ambientato in Place des Vosges, dove si affacciava la casa in cui per molti anni aveva vissuto proprio Simenon.
• Trio di richiamo anche nel '59 con regista Jean Delannoy impegnato a girare Maigret et l'Affaire Saint-Fiacre, un titolo scritto da Simenon per la Fayard. Gabin è sempre il commissario e Valentine Tessier la contessa di Saint-Fiacre. Il commissario torna al paese della sua infanzia dove una lettera anonima preannuncia la morte della contessa. L'indomani infatti il cadavere della donna viene trovato nella chiesa di Saint-Fiacre.• Nel '60 continua l'accoppiata Delannoy-Gabin, stavolta per realizzare Le baron de l'écluse  un film tratto dall'omonimo racconto di Simenon dell'antologia Le bateau de'Emile, pubblicata da Gallimard nel '54. Una storia di richezza e poverta, di amore e disillusioni sentimentali e di destini che cambiano, di "passagi della linea, dove tutto ruota intorno a Jerome Napoléon Antoine (Gabin).
• Il ritmo è annuale. Nel '61 esce, diretto  da Henry Verneuil, Le Président, scritto da Simenon nel '57 sempre per Gallimard. Qui Jean Gabin interpreta il ruolo di un ex-presidente del consiglio, Emile Beaufort, ed  è affiancato da Bernard Blier, che nel film è il suo capo di gabinetto. E' una storia di potere, ricatti, scontri politici, dove scandali soffocati nel passato tornano a galla.
• Nel 1963 Gabin torna ad interpretare per la terza ed ultima volta sul grande schermo il commissario in  Maigret voit rouge di Gilles Grangier, un'inchiesta scritta nel '51 (Presse de la Citè) con il titolo Maigret, Lognon et les Gangster. Il commissario se la deve vedere con un intrigo che ruota intorno ad un individuo detto Cicero l'americain, un gangster, per l'appunto. Il tutto comincia con un uomo investito presso la Gare du Nord, ma quando arrivano i soccorsi questi è sparito. Nella storia è implicata anche una donna belga, Lily (Francoise Fabian)  coinvolta  in questo caso di criminali americani.
• Ultimo film tratto da un romanzo di Simenon per Gabin. E' il 1971, il regista è Pierre Granier Deferre e il "Gabo" recita in coppia con Simone Signoret, in un film  basato su uno dei più bei romanzi di Simenon Le chat, scritto nel '66. I due interpretano una coppia di coniugi pensionati, una coppia molto ben assortita lui ex-tipografo, lei ex-trapezista. Ma oggi la loro realtà ormai è diventata una coabitazione forzata, quasi una prigione e la situazione peggiora quando Gabin, portando in casa un gatto. scatenerà i più irrazionali e peggiori istinti che porteranno ad un epilogo drammatico.

1 commento:

  1. Ho appena visto Le Chat, nell'ambito di un festival del cinema focalizzato sul restauro e il "ritrovamento". Gabin e Signoret sono perfetti, ma ciò che mi ha colpito di più è una possibilità: che la Pixar, nel fare "Up" - uno dei capolavori dell'animazione degli ultimi anni - si sia ispirata a Gabin e al quartiere in cui è immersa la casa dove vivono i due protagonisti.

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