sabato 14 marzo 2020

SIMENON SIMENON. L'ELEGANZA NON S'INVENTA

Come vestiva lo scrittore

SIMENON SIMENON. L'ÉLÉGANCE NE S'INVENTE PAS
Comment l'écrivain s'habillait
SIMENON SIMENON. ELEGANCE IS NOT INVENTED
How the writer got dressed 

Simenon era un uomo elegante? Beh, potremmo dire di sì, soprattutto se prendiamo per buono il concetto che "una persona é elegante quando é abbigliata in modo consono al situazione in cui si trova". In effetti, dalle numerose foto che ci ha lasciato, non possiamo che confermare questa teoria. Il romanziere passava senza problemi dal completo scuro, camicia bianca e cravattino alle camicie a scacchi (quelle che aveva acquistato in America) che usava ad esempio quando scriveva. 
Qui di seguito ci divertiamo a commentare  l'abbigliamento di Simenon in alcune foto. É chiaro che non siamo degli esperti di moda, e quindi prendete il nostro come un puro "divertissement".  

Il cappello Borsalino 
Un accessorio che Simenon indossa molto spesso nelle più diverse occasioni è un cappello, di solito si tratta di un Borsalino, di diversi  modelli, con le tese più o meno larghe. Questa foto, chiaramente scattata in uno studio fotografico, ce lo mostra sotto una illuminazione particolare e con gli inseparabili "cappello, pipa e cravattino" che tanto spesso lo hanno  contraddistinto nei ritratti fotografici. Comunque va considerato che quello, come altri tipi di cappelli simili,  negli anni '30 e '40 era molto più diffuso tra gli uomini di (ma anche tra le donne) quanto non lo sia al giorno d'oggi.


Il cravattino a farfalla
Un'altro accessorio molto peculiare era il cosiddetto "papillon". Il cravattino a farfalla sembra che, almeno nelle foto, fosse il preferito dello scrittore. A volta addirittura in tinta con la camicia, come quello bianco che vediamo nella foto. Simenon però non disdegnava la cravatta classica che indossava più raramente. A proposito, va ricordato il cravattino texano, quello a laccio di cuoio, che indossò nell'eta matura e nella vecchiaia, un retaggio degli anni passati negli Usa.


La giacca
Giacche di ottima fattura e di tessuto morbido, che trasmettono la sensazione di comfort. Simenon sembra prediligere quelle a tinta chiara. Immancabile la pochette che spunta dal taschino.
In questa foto, possiamo notare anche il cappello, anche  qui un Borsalino, ma un modello assai particolare per dimensioni e per quel decoro che spunta dalla fascia: un piuma (forse colorata) che da un tocco di estrosità al copricapo.
Qui vediamo anche che il romanziere ha scelto una cravatta tradizionale, ma un po' stretta con un piccolo nodo, non molto dissimile da quelle che si vedono oggi. Anche in questa foto si vede un Simenon che sicuramente teneva alla sua immagine di cui curava anche i minimi particolari.


Il cappotto
Non era certo del tipo che indossava il suo commissario Maigret, molto pesante e con il collo di velluto! 
Il cappotto che vediamo è un elegante doppiopetto, con le spalle comode e i rever larghi. Sembrerebbe un cappotto morbido, (forse di cammello?), sottile, non di quelli che ingoffano, ma che tiene decisamente caldo. E in questa foto doveva far freddo, come testimoniano, oltre alle mani ben affondate nelle tasche, anche la sciarpa scozzese, che fa bella mostra di sé, qui ben accollata. Anche qui non è difficile capire che Simenon, da uomo ricco qual era, non spendeva poco nell'abbigliamento.    
Immancabili la pipa con un lungo cannello e il cappello, qui invece in tinta scura. 


La pelliccia
Qui sfioriamo l'eccentricità. Simenon indossa un soprabito chiaro guarnito con un abbondante collo di pelliccia scuro. Un capo davvero non usuale. Ormai lo scrittore è avanti con l'età, per esempio, per la prima volta lo vediamo con gli occhiali in un ambiente esterno. Ma ugualmente conserva una particolare cura nel vestire.
E poi non abbandona mai la sua pipa e il cappello Borsalino che sembrano costituire dei veri e propri segni distintivi della sua immagine.

    

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