sabato 2 agosto 2014

SIMENON SIMENON. 60 ANNI SENZA COLETTE, MAESTRA DI... GEORGES SIM

Se quest'anno ricorrono i 25 anni dalla scomparsa di Simenon, non possiamo tacere che domani saranno invece 60 che non c'è più Colette. L'omaggio è doveroso per quello che ha rappresentato nella letteratura, nella cultura in genere e per l'emancipazione femminile, in Francia e non solo.
Sappiamo bene che, morta a poco più di 80 anni, visse a cavallo tra l'800 e il '900, con la propria esuberanza, la propria tendenza a trasgredire, declinando la propria vena artistica in molteplici settori. Fu scrittrice, giornalista, sceneggiatrice, ma anche attrice, star del music-hall. Attraversò quegli anni lasciandosi dietro una scia di scandali, recitò nuda, ebbe storie di sesso e d'amore con uomini e donne, rilasciò dichiarazioni sul lesbismo per allora molto forti. Ma l'eredità letteraria di Colette è ricca e di spessore, si tratta di un'ottantina di opere che hanno goduto di grande considerazione e che la portarono alla Presidenzia dell'Académie Goncourt, a diventare membro del National Institute of Art and Letters di New York e ad essere insignita della Legion d'Onore.
Abbiamo più volte raccontato l'incontro tra Simenon e Colette. Era il 1922, lei responsabile della pagina culturale del quotidiano Le Matin e del racconto che veniva pubblicato ogni giorno. Simenon non ha ancora vent'anni ed è appena arrivato a Parigi con il sogno di diventare scrittore e in pubblicare un racconto sul giornale con quella donna che per lui era un mito. Per tutti lui è ancora Georges Sim. Lei poteva essere sua madre e materni possiamo definire i consigli che dava al giovane Georges (mon petit Sim) dopo aver rifiutato il suo racconto. "Meno letteratura, meno letteratura..." raccomandava lei e lui si sforzava di assecondarla e si dava da fare ad asciugare, a semplificare, a ridurre all'essenziale la sua scrittura, una caratteristica che gli sarebbe rimasta nel sangue. Una prosa scarna senza essere povera, un'uso delle parole semplici e concrete (quelle che poi il romanziere avrebbe definito come "mots-matiére), una parsimonia di aggettivi che non gli impediva di creare ambienti e atmosfere diventati celebri. Tutto merito di Colette e dei suoi consigli? In buona parte sì, infatti i suoi pareri li ritroviamo alla base della scrittura simenoniana. Crediamo che anche di questo dobbiamo essere grati a Colette e ci piace ricordarlo alla vigilia del 60° anniversario della sua scomparsa.   

Per chi voglia leggere i post di Simenon-Simenon dedicati a Colette
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Se Maigret incontra Colette
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1 commento:

  1. ..e cè da credere che il giovane sim riusci poi a conquistare letterialmente Colette data la miriade di racconti che da li in poi le matin gli pubblicherà

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