venerdì 12 giugno 2020

SIMENON SIMENON. PARIGI 1935, BETTOLE E POSTRIBOLI

I nuovi misteri di Parigi in "Police secours"

SIMENON SIMENON. PARIS 1935, COUPE-GORGE ET TAPIS-FRANCS
Les nouveaux mystères de Paris dans "Police secours"
SIMENON SIMENON. PARIS 1935, THROAT CUTTER AND TAVERNS
The new mysteries of Paris in "Police Secours"






Su richiesta del suo amico Pierre Lazareff, direttore di Paris Soir, Simenon nel 1935 acconsente a tornare dalle inchieste del suo commissario, ai luoghi della vera criminalità parigina, per le pagine del quotidiano pubblicato da Eugene Merle, un editore per il quale Simenon aveva scritto sia dei romanzi brevi che dei racconti popolarI. Lo scrittore ha ormai ingranato con la sua serie delle inchieste di Maigret, è passato da Fayard alla prestigiosa editrice Gallimard per cui ora scrive i suoi romans-durs. L'idea di Lazareff è quella di pubblicare una sorta d'inchiesta a puntate per passare in rassegna il lavoro in alcuni commissariati parigini, seguendo le indagini e scoprendo i casi realmente avvenuti che la polizia deve affrontare giorno per giorno. Questa raccolta di reportage sarà intitolata  Police Secours e in seguito costituirà una breve antologia omonima.
Anche in  questa circostanza Simenon dà un certa attenzione al lato umano dei vari casi e soprattuto alle condizioni e alla vita della gente comune, oltre a realizzare una sorta di mappa cittadina della malavita e a passare in rassegna i tipi di reati che la forze dell'ordine dovevano contrastare. Ci imbattiamo in un morto tra i portoghesi, tra gli zingari nel XVIII arrondissement, tra operai stranieri nel XIX, ma anche tra protettori di mezza tacca. Insieme a cadaveri in fondo al fiume, ma tra anche prostitute sfigurate e addirittura smembrate... potenti racket criminali che non perdonano.
Ma l'impressione suscitata da queste nefandezze si ridimensiona, quando Simenon viene a conoscere il numero dei morti uccisi in un anno a Parigi. Scopre infatti che sono solo 69 su oltre 4 milioni di persone. E per questo si domanda come può essere...: "...una proporzione addirittura più bassa di quella di una nazione apparentemente molto più tranquilla: penso alla Svizzera. Come mai relativamente più omicidi nei pacifici cantoni svizzeri che nella caotica capitale francese?...".
Non si può restare colpiti dal modo in cui le vicende raccontate in questa rassegna somiglino nella drammaticità alle vicende che ritroviamo nelle sue opere, Maigret o  romans-durs che siano. Storie comuni, personaggi rappresentanti delle fasce più basse della popolazione e dove l'evento più piccolo può dare vita a disgrazie e drammi sociali. "...desiderate che ve ne illustri uno dei più esemplari? - E' la domanda che lo scrittore pone al lettore del quotidiano in uno dei capitoli,  "Bettole e postriboli" - In un tranquillo appartamento di places des Vosges abita un invalido di guerra, che lavora come ascensorista. La sera, quando rincasa, è sempre teso, ha necessità di riposare e di dormire. Il suo vicino é un'altro reduce, lui invece intossicato dai gas venefici, ora venditore di aspiratori elettrici. Ora, dopo il lavoro quest'uomo ascolta per ore sempre gli stessi dischi sul suo grammofono. E i suoi dischi sono solo sei! E questo succede tutti i giorni... Il mutilato si lamenta con il portiere dello stabile, poi protesta con il proprietario del caseggiato. Infine presenta anche un esposto al commissariato. Ma tutto questo non serve a zittire il grammofono, almeno fino alle dieci di sera. E infatti questo non gli basta, il mutilato é ormai esasperato da quel grammofono. E questo porta il primo ad  aggredire sulle scale  il secondo. I vicini quella volta riescono a separarli. Una notte, il mutilato, fuori di sè, si reca dal vicino con un fucile, un residuato bellico e gli spara. Il  melomane viene ferito, ma non muore, anche se dovrà sottoporsi all'impianto di uno stomaco artificiale...".

1 commento:

  1. pubblicato nel 2000 - Stampa Alternativa - Margini n° 19 - Pronto intervento - I nuovi misteri di Parigi

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