venerdì 2 settembre 2011

SIMENON: L'INCONTRO CON COLETTE

A Simenon ci volle un anno per iniziare a poter pubblicare raccconti sui quotidiani. Spediva i suoi testi a Lucien Descaves direttore letterario del Journal e a Colette, responsabile della pagina della cultura de Le Matin. Poi il mercoledì si andava alla sede del giornale o a ritirare il racconto, se rifiutato, o l'assegno se invece avevano deciso di pubblicarlo. Queste sale d'attesa erano popolate di gente il cui nome non avrebbe avuto nessun futuro, ma anche di personaggi che avrebbero animato il mondo letterario francese.
"...Due, tre volte...ritiravo i miei racconti, senza assegno... Poi un giorno mi hanno detto: Madame Colette vuole sentirvi. Andai a vedere M.me Colette e ne fui fortemente impressionato. L'ammiravo intensamente. Era magnifica in quella sua sedia da direttore. E subito mi chiamò 'mon petit Sim'..."
Beh, non bisogna scordare che all'epoca Simenon aveva appena vent'anni, mentre Colette, che era già un nome della cultura frnacese, aveva cinquant'anni e si rivolgeva a quello che sarebbe potuto essere suo figlio e poco più di un ragazzo che si cimentava nell'esordio letterario. Ma la scrittrice aveva intuito qualcosa in quel "petit Sim" e ci volle parlare.
"- Sappiate che ho letto il vostro ultimo racconto che vi avrei dovuto restituire già da tre o quattro settimane. Non ci siamo ancora. Ci siamo quasi, ma non ancora del tutto. Siete troppo letterario. Non bisogna fare della letteratura. Basta letteratura! Eliminate tutta la letteratura e vedrete che funzionerà..."
Simenon uscì da quell'incontro con le idee un po' confuse. Cos'era quella letteratura che doveva eliminare? Lui che voleva proprio fare della letteratura, come poteva "eliminarla"?. E poi cosa sarebbe rimasto?
"...allora cercai di essere il più semplice possibile. Ed è il consiglio che mi é servito di più nella vita. E devo essere davvero grato a Colette che me l'ha dato.   Così ho scritto un altro racconto. Lei mi ricevette la settimana successiva dicendomi che era ancora troppo letterario e ripetendomi che dovevo far a meno della letteratura. 
- Occorre che sia alla portata del pubblico... Un giornale si legge in autobus, nella metro... il lettore non ha il tempo di digerire la grande letteratura... Una storia! Raccontate semplicemente una storia, il resto sarà  superfluo. 
Quando tornai a casa scrissi altri due racconti e furono presi tutti e due. Da allora ho avuto ogni settimana il mio racconto su Le Matin...".




giovedì 1 settembre 2011

SIMENON. SETTEMBRE 1929, IL "CAPITANO" VEDE... MAIGRET A DELFZIJL E DOPO 37 ANNI...

Negli ultimi anni venti, la passione di Simenon era quella di andar su e giù per i canali francesi e non solo. Capitan Simenon infatti, come lo raffiguravano certi caricaturisti dell'epoca, faceva scorribande tutto l'anno arrivando in Belgio, Olanda fin al Mar del Nord, prima con una piccola imbarcazione di quattro metri e poco più larga di un metro e mezzo, La Ginette, e poi l'Osthrogoth un'imbarcazione di ben altro cabotaggio, lunga dieci metri e larga fino a quattro.
In queste sue peregrinazioni, proprio a settembre, mentre si trovava a Delfzijl (porto olandese) dovette fermarsi per far riparare lo scafo. In quella pausa forzata Simenon narra come via via gli sia apparsa sempre più chiara la figura del suo nuovo eroe... un certo commissario di polizia... che si sarebe poi chiamato Maigret.
Questa, come abbiamo scritto, è la nascita del personaggio secondo le parole dell'autore, ma forse le cose non sono prorpio andate così (vedi i post del 28 marzo Nasce Maigret. La versione di Georges  e quello del 29 marzo Nasce Maigret. Come è andata davvero. ).
Ci interessa Delfzijl anche perchè lì, qualche anno dopo, ci fu il suggello del successo mondiale del personaggio di Maigret con l'erezione di una statua dedicata al celebre commissario, con tanto di presenza dl Simenon e di quasi tutti gli attori di tutto il mondo che avevano interpretato Maigret sul piccolo schermo,
dal nostro Gino Cervi al giapponese Kinya Aikawa, dall'inglese Charles Laughton al francese Jean Richard al russo Boris Ténine...Trentasette anni dopo che Simenon aveva, come sosteneva lui, immaginato il commissario, nello stesso luogo si celebrava non tanto quel piccolo monumento, ma l'imprimatur della speciale e rarissima, se non unica, qualità di Simenon. Quella di essere riuscito a divenire un romanziere, apprezzato dalla critica, amatissimo dai lettori, ad un passo dal Nobel per la Letteratura e nello stesso tempo capace di creare un personaggio popolare e famoso in tutto il mondo. Talmente famoso, da essere ripreso al cinema da attori come Jean Gabin e da godere di un grande successo di pubblico sulle televisioni di quasi tutto il mondo.

mercoledì 31 agosto 2011

SIMENON COLLABORAZIONISTA, SI, NO, MA...

Il numero di oggi del quotidiano Il Giornale, in un articolo a firma Eugenio di Rienzo, si occupa della posizione politica degli intellettuali francesi sotto il governo del generale  filo-nazista Pétain, prendendo spunto dal libro di Dan Franck Mezzanotte a Parigi. La rassegna dell'articolista si conclude con la citazione della posizione di Simenon, di cui qui di seguito riportiamo il brano integrale.
"...Soltanto grazie alla biografia di Pierre Assouline, pubblicata nel 1992, si è appreso, infatti, che Georges Simenon, intrattenne cordiali rapporti con gli alti comandi tedeschi, si arricchì scrivendo per il cinema e la stampa periodica gestiti dai nazisti e arrivò addirittura a vendere l’esclusiva del personaggio del Commissario Maigret all’industria cinematografica germanica."
Qualche precisazione.
Pur riconoscendo ad Assouline la completezza nel trattare un tema per di più  così difficile, va registrato che dell'argomento, già era qualche anno che se ne parlava e se ne erano già occupati letterati e biografi. Potremmo tra gli altri citare Anthony Burgess che già nel 1988 esprimeva un giudizio duro affermando che "...Simenon era animato da un egoismo molto forte e senza alcun senso di colpevolezza...Aveva accettato l'occupazione nazista, durante la quale aveva vissuto in una reclusione volontaria, in un autarchia signorile (si era ritirato in campagna, nella isolata Saint-Mésmine), circondato dai suoi maiali dalle sue vacche, da sua moglie e dalla sua bonne che era allo stesso tempo la sua amante... Ha atteso la Liberazione senza grande impazienza...".
L'anno succcessivo lo studioso Claude Meneguy scriveva nella Selezioni d'interviste di Simenon "...La presenza letteraria di Simenon negli organi di stampa vicini al Rex ha spinto  alcuni a supporre che il nostro autore avesse preso degli impegi con questa sezione radicali dei collaborazionisti..."
La realtà è che Simenon era sempre in cerca di soldi e, come abbiamo illustrato nel post del 20 novembre 2010 Simenon made in Usa, aveva avuto ripetuti contatti e affari con La Continental, una casa di produzione, per così dire, franco-tedesca, in cambio anche di un lasciapassare per muoversi liberamente in una Francia divisa tra quella libera e quella occupata. Questo però gli costò delle indagini sulle proprie origini (ce lo racconta proprio Assouline) in cui ad esempio fu sospettato di orgini ebree a causa de suo cognome Simenon derivante, a loro avviso dall'ebraico Simon. Poi arrivò un certificato di stato di famiglia della madre che invece aveva ascendenze tedesche che sistemò le cose.
Tra l'altro ad ingarbugliare il giudizio sui rapporti di Simenon con i filo-nazisti c'é il fatto che nel '40 lo scrittore svolse le funzioni di Alto Commissario dei rifugiati belgi in Francia, dopo l'invasione nazista, vedi altro post del 3 marzo 2011 Simenon, Alto Commissaro dei rifugiati? . Insomma il giudizio da dare su Simenon in questo caso è difficile. Non era mai stato, e non lo fu certo in quel frangente, un sostenitore di una qualche idea politica, cosa che cosiderava assai lontana da lui. Ma aveva un senso pratico e degli affari che lo spingevano anche firmare contratti che sarebbe stato meglio evitare. La questione è complessa e come si vede non si può nemmeno esaurientemente liquidare nello spazio di questo post.




martedì 30 agosto 2011

SIMENON, L'ARTIGIANO DELLA SCRITTURA

Vi proponiamo oggi un video selezionato da You Tube (postato da alwayprogress) che ci propone un brano di poco più di otto minuti, tratto da una trasmissione della Rai Tv del 1963, Un'ora con Simenon, in cui l'attore viene intervistato da un giornalista, sia sulla sua tecnica di scrittura che suoi suoi strumenti che sulle sue abitudini. E' molto interessante e ve lo consigliamo anche perché è doppiato in italiano. Di questa  trasmissione, che è stata di recente ripresa da RaiStoria, potrete guardare anche un'altro brano, sempre di circa otto minuti, che in parte riprende quello di You Tube, ma in parte propone altri brani della stessa intervista. Lo trovate su sito Rai.tv On Demand.

lunedì 29 agosto 2011

SIMENON. QUIZ SIMENON MAIGRET... I RISULTATI

Siamo proprio alla conclusione. A questo punto potrete leggere qui di seguito le risposte alle ultime cinque domande di ieri e poi, fatte le dovute somme, potrete confrontarle con il vostro risultato e con i punteggi dei vari livelli indicati di seguito.

Le risposte di ieri

a/7 -  In occasione del Festival di Cannes in cui Simenon era Presidente della giuria e fece vincere la Palma d'Oro al film La dolce vita di Fellini.
b/7 -  Maigret e la sua signora hanno avuto una figlia morta dopo poco che era nata.
c/7 -  No, non lo fece mai, anche se era un progetto che gli propose l'editore Eugene Merle, che iniziarono a organizzare, ma che non andò mai in porto.
d/7 -  Era agente di pattuglia in bicicletta.
e/7 -  La Svizzera dove abitò per quasi 35 anni


A CHE LIVELLO SIETE?

Da 0 a 250 punti siete NEOFITI, avete ancora moltissimo da imparare... sotto a leggere romanzi e inchieste di Maigret!

Da 251 a 350 punti siete degli NOVIZI. Insomma già siete entrati nel mondo simenoniano, ma avete ancora molti passi da percorrere.

Da 351 a 500 punti siete già nell'area dei CONOSCITORI. Avete avuto una discreta confidenza con la vita e l'opera di Simenon, ma con tutto quello che ha scritto e che ha fatto...avete ancora da...lavorare!

Da 501 a 750 punti meritate sicuramente l'appellativo di ESPERTI, soprattutto se avete superato i 700 punti!

Da 751 a 999 punti sappiate che, siete così in pochi a conoscere tanto bene la vita e le opere dello scrittore, da poter considerarvi dei veri SIMENONOLOGI.

1000 punti. Ma voi siete degli SPECIALISTI PROFESSIONALI di Simenon! E' meglio che siate voi a prendere il mio posto e a gestire questo giornaliero Simenon-Simenon... sarà sicuramente migliore. Congratulazioni!

domenica 28 agosto 2011

SIMENON - 7/QUIZ SIMENON MAIGRET

Eccoci arrivati alla conclusione della settimana-quiz. Con i punteggi che realizzerete, dando le risposte alle domande di oggi, avrete il vostro quoziente finale, domani potrete tirare le somme definitive e confrontarle con i livelli di conoscenza che pubblicheremo a seconda dei punti raggiunti.
In bocca al lupo ed ecco gli ultimi cinque quesiti.

Domande di domenica 28

a/7 - Punteggio 30
- L'amicizia di Simenon con Fellini in quale occasione iniziò?

b/7 - Punteggio 32
- Maigret e sua moglie hanno o hanno avuto figli?

c/7 - Punteggio 40
- E' vero che Simenon scrisse in cinque giorni un romanzo in un gabbia di vetro
  esposta al pubblico?

d/7 - Punteggio 35
- Maigret quando entrò in polizia, quale mansione svolgeva e come?

e/7 - Punteggio 25
- Qual è la nazione in cui Simenon visse più a lungo?

Risposte di ieri
 
a/6 -  L'Acquario
b/6 -  Per qattro anni, dal 1934 al 1938
c/6 -  Falso. Si chiamava Marc. John fu il secondo
d/6 -  Colette
e/6 -  Erano i coniugi Pardon
 

sabato 27 agosto 2011

SIMENON - 6/QUIZ SIMENON MAIGRET

Siamo alla vigilia del traguardo finale. Ancora dieci domande e saprete quanto siete esperti su Simenon. Il nostro quiz di fine estate terminerà domani. Lunedì avrete a disposizione le risposte alle domande di domenica e una serie di livelli sul grado della vostra conoscenza dello scrittore, della sua opera e del suo commissario Maigret. Ma passiamo ai cinque quesiti di questa sesta giornata.

Domande di sabato 27

a/6 - Punteggio 30
- Come viene chiamata in gergo, dai poliziotti di Quai des Orfévres, la stanza d'aspetto del commissariato?

b/6 - Punteggio 40
- Per quanti anni e in quali Simenon non scrisse nemmeno un'inchiesta del
  commissario Maigret?

c/6 - Punteggio 20
- Il primo figlio di Simenon si chiamava John, detto Johnny. Vero o falso?

d/6 - Punteggio 15
- Quale fu la scrittrice che consentì a Simenon di pubblicare il suo primo racconto
  su un quotidiano?

e/6 -Punteggio 20
- Gli amici dei coniugi Maigret sono i singori Moers o i Pardon?

Risposte di ieri

a/5 -  No. Fu scritto a macchina.
b/5 -  Vero.
c/5 -  L'incontro con Denyse Ouimet che diverrà la sua seconda moglie
d/5 -  Meung sur Loire
e/5 -  A Parigi.



venerdì 26 agosto 2011

SIMENON- 5/QUIZ SIMENON MAIGRET

Quinta puntata, del nostro quiz. Per la cronaca, se qualcuno avesse risposto esattamente a tutte le domande poste fino a ieri, avrebbe totalizzato 622 punti.
La scalata continua e siamo grosso modo a metà dell'opera. Chi realizzerà i 1000 punti? Siamo contenti dei messaggi che ci avete mandato all'indirizzo simenon.simenon@temateam.com anche perché abbiamo ricevuto solo un paio di proteste...! Ma ecco i quesiti odierni.

Domande di venerdì 26

a/5 - Punteggio 30
- Quando Simenon realizzò Mémoires intimes, le registrò, come aveva fatto fino ad allora con i Dictées?

b/5 - Punteggio 20
- Maigret beve spesso il Calvados che è un distillato di mele tipico della Normandia. Vero o falso?

c/5 - Punteggio 25
- Nel romanzo Tre camere a Manhattan Simenon, racconta in modo romanzato un fatto importante della sua vita. Quale?

d/5 - Punteggio 35
- In quale località, una volta andato in pensione, il commissario Maigret e la sua signora si ritirano?

e/5 - Punteggio 20
- La figlia di Simenon, Marie-Jo, quando a ventincinque anni si suicidò viveva a Losanna o a Parigi?

Risposte di ieri

a/4 -  Segnava su un calendario i giorni da quando aveva iniziato a scrivere a
         quando finiva la revisione
b/4 -  No, mai. Non ha la patente.
c/4 -  Vero.
d/4 -  Vero.
e/4 -  Vero, lo fece in un'intervista alla radio svizzera.

giovedì 25 agosto 2011

SIMENON NUOVO O IN FORMATO ECONOMICO?

A sinistra l'edizione 2005, a destra quella 2011
Una breve notazione. Sulla stampa girano presentazioni e critiche di un romanzo di Simenon che l'Adelphi avrebbe fatto uscire da qualche giorno. Si tratta di "Luci nella notte" in originale Feux Rouges, scritto nel 1953 a Shadow Rock Farm, la sua ultima residenza americana.
Sgombriamo l'equivoco che si tratti di un quasi-inedito (diciamo così perché i titoli di Simenon erano già stati tutti pubblicati da Mondadori). Questo Luci nella notte è uscito per la prima volta dall'Adelphi nel 2005, nella Biblioteca Adelphi (la collana principale), ristampato in tre edizioni. Ora la casa editrice ce lo presenta in versione economica (gli Adelphi - 10 euro), anche con la stessa traduzione, quella di Marco Bevilacqua.

SIMENON. 4/QUIZ SIMENON MAIGRET

Ricordiamo che chiunque volesse scrivere pubblicamente le proprie risposte lo potrà fare direttamente nei commenti alla fine dei post. Oppure potrà mandare un messaggio a simenon.simenon@temateam.com . Terza ipotesi, scriveteli e controllateli da soli, ma alla fine fateci sapere quanti punti avete fatto... ci fidiamo della vostra parola. Intanto un nostro lettore Andrea Franco ha risposto pubblicamente sui commenti e sta tenendo una buona media. Buon divertimento a tutti.

Domande di giovedì 25

a/4 - Punteggio 35
- Oltre agli appunti sulle buste gialle, quale gesto rituale scritto "scandenzava" i giorni della scrittura di Simenon?

b/4 - Punteggio 20
- Maigret nelle sue inchieste in quali occasioni guida l'automobile?

c/4 - Punteggio 40
- Simenon nel '24 scriveva sotto lo pseudonimo di Gaston Vialis  su giornale Frou Frou. Vero o falso?

d/4 - Punteggio 45
-  E vero che Gide volle conoscere Simenon dopo aver letto Le Coup de Lune, invitandolo ad uno dei suoi tradizionali garden-party del venerdì?

e/4 - Punteggio 40
- Simenon affermò che il suo ideale di donna era proprio M.me Maigret?

Le risposte di ieri

a/3 -  Kees Popinga. Hans Kupéros è il protagonista de L'assasino.
b/3 -  E' un tipo d'interrogatorio usato nei casi più difficili.
c/3 -  Monsieur Le Coq
d/3 -  19.
e/3 -  Falso. Aveva 42 anni essendo nato nel 1903 ed essendo arrivato in America
         nel 1945.



mercoledì 24 agosto 2011

SIMENON. 3/QUIZ SIMENON MAIGRET

Terza puntata del quiz e giornata di domande molto difficili. Ma se volete prendere puniti... buttatevi. Forse una giornata ricca come questa non ricapiterà, se volete arrivare ai fatidici mille punti o molto vicino. Come al solito, in fondo, seguono le risposte alle domand di ieri

Domande di mercoledì 24

a/3 - Punteggio 40
-  Il protagonista de L'uomo che guardava passare i treni si chiama Hans Kupéros o Kees Popinga?

b/3 - Punteggio 25
- Chansonette. Così chiamavano un tipo di interrogatorio che usava Maigret o un termine convenzionale tra il commissario e i suoi ispettori?

c/3 - Punteggio 39
- Come firmava l'adolescente giornalista de La Gazette de Liége il suo corsivo quotidiano intitolato Hors de puollailler?

d/3 - Punteggio 40
- Quanti titoli prevedeva il contratto che Simenon stipulò con Fayard per la prima serie delle inchieste di Maigret?

e/3 - Punteggio 30
- Quando si trasferì in America, Simenon non aveva ancora quarant'anni. Vero o falso?

Le risposte di ieri

a/2  Su Le Matin, nella pagina della cultura, allora curata da Colette.
b/2  Henriette. Règine era la moglie che lui però chiamava Tigy.
c/2  E' orginaria dell'Alsazia
d/2  Fayard
e/2  Romans-durs. La definizione romans-litteraure non l'ha mai usata.

martedì 23 agosto 2011

SIMENON. 2/QUIZ SIMENON MAIGRET

Ecco le cinque domande di oggi. Le risposte ai quesiti posti ieri, le troverete in fondo contressegnati con la stessa sigla (a/1 - b/1 - c/1....).

Domande di martedì 23

a/2 - Punteggio 30
- Il primo racconto pubblicato da Simenon come Georges Sim uscì su Le Matin o su Paris Soir?

b/2 - Punteggio 25
- Il nome della madre di Simenon era Henriette o Règine?

c/2 - Punteggio 28
- M.me Maigret è originaria dell'Alsazia o dell'Aquitania?

d/2 - Punteggio 30
- Il primo editore per cui Simenon scrisse la prima serie di Maigret fu Fayard o Ferenczy?

e/2 - Punteggio 35
- Qual è la definizione data da Simenon ai suoi romanzi: romans-durs o romans-litterature


Le risposte di ieri

a/1  Prima. Divorziarono nel 1950 negli Usa (Reno - Nevada)
b/1  Lo Scaferlati, il trinciato chiamato Gris
c/1  Falso. La letteratura alimentare era quella popolare. I Maigret lì defini
       letteratura semi-alimentare
d/1  E' il nome della sua femme de chambre. La cave si chiamava Boule Blanche
e/1  E' Mémoires intimes (1980). Quand j'etais vieux uscì nel 1970

lunedì 22 agosto 2011

SIMENON. 1/QUIZ SIMENON MAIGRET

Iniziamo il primo giorno con delle domade facili. Ogni domanda ha un punteggio in base alla sua difficoltà.

Domande Lunedì 22

a/1 - Punteggio 20
- Simenon divorziò dalla sua prima moglie Tigy, prima o dopo il 1951?

b/1 - Punteggio 37
- Maigret fuma nella sua pipa il tabacco Scaferlati o il Latakia?

c/1 - Punteggio 28
- Simenon definì la serie dei suoi Maigret letteratura alimentare. Vero o falso?

d/1 - Punteggio 18
- Boule è la cave dove furono lanciati i Maigret o la sua femme de chambre?

e/1 - Punteggio 17
- L'ultimo libro scritto da Simenon fu Mémoires intimes o Quand j'étais vieux?




venerdì 19 agosto 2011

SIMENON. DA LUNEDI' 22 NON PERDETE LO SPECIALE "QUIZ SIMENON MAIGRET"

Da lunedì prossimo Simenon Simenon riapre i battenti. E lo fà con un'iniziativa forse un po' leggera, ma crediamo adeguata al clima di fine estate. Eh, sì....anche questo blog non poteva sfuggire al quiz. Quanto conoscete Simenon e Maigret? La loro vita, le opere dello scrittore, le inchieste del commissario? Un piccolo test vi accompagnerà tutta la settimana con alcune domande ogni giorno. E il giorno dopo, oltre a nuove domande, scoprirete le risposte esatte. Così potrete confrontarle con le vostre risposte. Questi risultati potrete scriverle per conto vostro, oppure inviarle come un messaggio (simenon.simenon@temateam.com) o per chi vuole esporsi e... rischiare in pubblico come un commento a post. (e se cercate le risposte, magari le troverete sui post di Simenon Simenon)
Ogni domanda avrà un punteggio a secondo della sua difficoltà. Il quiz durerà un settimana fino a domenica 28. Il punteggio massimo che si potrà raggiungere se si risponderà esattamente a tutte le domande della settimana è 1000 punti. A quel punto potrete affermare un esperto "speciale" di Simenon e del suo mondo letterario e non.
A lundì, quindi e repondez s'il vous plait e... se lo sapete!

venerdì 12 agosto 2011

"SIMENON SIMENON" OGGI VA IN VACANZA E TORNA LUNEDI' 22 AGOSTO

Simenon Simenon va in vacanza. Da oggi venerdì 12 fino a domenica 21 si prende una decina di giorni di pausa. Abbiamo iniziato ad ottobre 2010 questo particolare blog che fonde il contenuto di un tema molto ristretto e quasi specialistico e la formula che invece è quella dell'informazione con aggiornamenti quotidiani, dove non solo le parole hanno un senso, ma spesso anche le foto possono raccontare ed emozionare molto di più.
Sono stati quasi dieci mesi ininterrotti in cui ogni giorno abbiamo pubblicato un post nuovo, mesi in cui abbiamo visto centuplicare i contatti con Simenon Simenon, mesi che ci hanno visto salire nell'indicizzazione "Simenon" di Google da una remota diciassettesima pagina ad un ormai stabile 5° posto in prima pagina.
Questo per chi cura questo blog è un motivo di soddisfazione, ma altre importanti gratificazioni sono arrivate dai frequentatori di questo blog, dai loro commenti, dai loro messaggi, dalla loro assiduità. Insomma siamo contenti di aver intrapreso questa sfida che, non abbiamo ancora vinto, ma che mi sembra sia partita decisamente bene.
Adesso tiriamo un po' il fiato, riordiniamo le idee, facciamo un pensierino a qualche modifica e progettiamo qualche novità. Vorremmo essere sempre più interessanti, senza scadere nella pedanteria, vorremmo riprendere ed ampliare temi e argomenti che magari non abbiamo trattato con il dovuto approfondimento, vorremmo che per voi la lettura di questi post quotidiani fosse un divertimento prima di essere un semplice e puro interesse. Ecco perchè dicevo che la sfida è iniziata bene, ma non è ancora vinta. Simenon Simenon deve diventare il punto di riferimento di chi ha diversi interessi nei confronti del romanziere, della sua vita, delle sue opere, ma ha anche differenti livelli di coinvolgimento da quello più amatoriale  a quello quasi professionale.
Per fortuna in tutto questo sforzo abbiamo un gran alleato. E' prorpio Simenon che con la sua incredibile vita e con la sua poderosa e diversificata produzione letteraria ci permette di essere ogni giorno qui con voi a goderci quei cinque minuti con il nostro amato Georges.
Buone vacanze a chi é già partito, a chi é in partenza e a chi partirà. Quest'anno purtroppo molti non partiranno. Beh, anche a loro chiediamo di pazientare per questa pausa di una decina di giorni. Poi ritorneremo insieme, nella speranza che l'appuntamento con Simenon Simenon possa, almeno per qualche momento, far dimenticare gli enormi problemi che purtroppo si stanno addensando sulle nostre teste.

giovedì 11 agosto 2011

SIMENON. COME LO VEDEVANO NEGLI ANNI '60

Tra le rare biografie in italiano (non italiane) vogliamo oggi ricordare quella che in quegli anni venne pubblicata in un piccolo volumetto rosso, nella collana La Biblioteca Ideale realizzata da Feltrinelli in collaborazione con Gallimard. Il numero due, Simenon (1962), di questa collana curata da Bernard de Fallois è dedicato al romanziere, che allora, vale la pena di sottolinearlo, era ancora vivo e vegeto, non aveva ancora sessant'anni e doveva pubblicare ancora una qundicina di Maigret e, tra gli altri, romanzi come Les Anneux de Bicetre (1963), La chambre bleu (1964), Le Petit Saint (1965), Le Chat (1966), La disparition d'Odile (1970), e gli scritti autobiografici come Quand j'étais vieux (1970) o Lettre à ma mére (1974), per non parlare di tutti i Dictées e del mitico Mémoires intimes.
Il volume è diviso in tre parti: l'Uomo, l'Opera e Pagine scelte.
Il tutto però è preceduto da una raccolta di giudizi, commenti, affermazioni di famosi uomini di cultura di quegli anni che in modo o in un altro si riferiscono al personaggio dello scrittore ancora in vita.
Ed è interessante cogliere dalle loro parole l'idea che negli anni '60 si aveva di Simenon.
Ad esempio nel '43 il pittore de Vlaminck durante un pranzo da Simenon nella sua casa a Saint Mesmine-le Viuex in Vandea, apprezzava il lusso di cui lo scrittore si circondava. Lui lo conosceva bene:
"...durante i suoi frequenti viaggi scende sempre negli hotel più suntuosi, pranza nei ristoranti più famosi. Bene, le storie che scrive si svolgono in alberghi equivoci, pieni di cimici,  in bar loschi, e in catapecchie. i suoi protaginisti sono poveri disgraziati che trascinano la propria misera, diventando assassini o si suicidano...".
Lo scrittore, Paul Morand nel '61 raccontava che una notte, per un guasto alla vettura, aveva dovuto lasciare un signora in un sordido albergo, mentre quella protestava "Non voglio dormire in una camera di Simenon!" E lo scritttore rilfetté  "...allora esiste dunque uno stile Simenon, come c'è lo stile Impero. C'è un  impero Simenon molto più vasto di quello di Napoleone.... Il nostro inferno degli anni '60 comincia a somigliare al ritratto profetico che Simenon ne fece più di trent'anni fa'...".
Come suo dichiarato amico e ammiratore, Henry Miller spiegava sempre nel '61 "...Direi che in realtà è molto difficile scrivere nel suo stile, semplice, spontaneo, succoso. Lo confessa lui stesso. Uno scrittore capisce meglio di chiunque altro quanto costa quella 'semplicità'. Forse io lo capisco meglio della gran parte degli scrittori. Il grande fascino della sua opera è certo quella apparente semplicità... ma lì è concentrato un lungo travaglio...".
E ancora Jean Cocteau:"...non riesco ad immagiare persona più lontana di me da Simenon, di Simenon da me. Il nostro punto di contatto è il fatto di essere entrambe membri dell'Accademia Reale del Belgio...Da dove viene, allora, l'amicizia fraterna che ci lega? Ve lo dirò. ques'amicizia é monda da ogni segreta intesa perché nasce da un organo anti-intellettuale, un organo che non pensa o perlomeno attraverso il quale pensano solo alcune rarissime persone: il cuore. 
ci vogliamo bene con la pelle dell'anima, cuore a cuore...".
Jean Renoir, il regista, a proposito dei personaggi dei romanzi di Simenon: "...questi personaggi continuano a popolare il mondo. Ci raggiungono e ci ammaliano. Li amiamo. Non possiamo fare a meno di loro E quando l'ultimo si cancella dal nostro spirito, Simenon ce ne manda un altro, se possibile più patetico, più inquietante, più attraente...".
Altri dichiarazioni su Simenon le abbiamo raccolte e pubblicate nel post del 21 novembre 2010: Hanno detto di Simenon

mercoledì 10 agosto 2011

SIMENON, MAIGRET E... LA CHANSONNETTE



Come abbiamo avuto modo di vedere alcune volte, i casi per Maigret sono particolarmente difficili. Quando, ad esempio, c'é di mezzo un criminale professionista: uno che non canta, non cade nei tranelli, che non ha lasciato tracce, che può contare sull'omertà e la collaborazione della malavita. In alcuni di questi casi, quando non c'è una prova risolutiva, una testimonianza decisiva, una scoperta, magari inaspettata, che si rivela la chiave della soluzione del caso, allora l'ultima speranza è che un interrogatorio possa piegare la resistenza del sospettato e che sia proprio la sua confessione a chiudere il caso.
Allora si mette in scena la cosiddetta "chansonnette". Una procedura usata a Quai des Orfévres e che Simenon ha voluto inserire come una caratteristica delle inchieste del commissario Maigret, quando ha costruito il personaggio (vedi il post del 20 marzo Simenon. Come ti costruisco un personaggio).
Prima si convoca il sospettato e poi lo si lascia per delle ore a "marinare" in quella famosa sala d'aspetto con una parete tutta vetri, che viene soprannominata l'Acquario.
Il tipo, per quanto malvivente duro e incallito possa essere, viene inevitabilmente fiaccato da quell'attesa... non sa cosa lo aspetta...
Poi Maigret per caso passa lì davanti e fà finta di stupirsi.
- Ma come, tu sei qui e nessuno me l'ha detto! Ma che idiozia... E io che avevo bisogno di te! D'altronde si tratta solo di una banale formalità, pochi minuti... ma mi potevano avvertire!...
Dopodichè lo porta nel suo ufficio lo fa accomodare sulla sedia proprio davanti a lui. Loro due faccia a faccia.
- Vuoi una sigaretta? ... tuo fratello sta bene? Lo ha incontrato l'altro giorno un mio collega a Marsiglia...
Chiacchiere, convenevoli, atmosfera tranquilla, il commissario sembra non dare peso a quell'incontro. Anzi a volte addirittura si scusa per essere stato impegnato con il suo capo e non essersi accorto che lui era lì da tutto quel tempo.
Il culmine della "chansonnette" si raggiunge con la finta amnesia.
-  Ma scusami, perchè ti ho fatto chiamare..? Oddio, cosa volevo chiederti..?
A quel punto sembra quasi una cosa senza nessuna importanza, o comunque un'inezia.
Questo rende il sospettato relativamente tranquillo, a quel punto non si aspetta certo che quella "formalità" si trasformerà in un interrogatorio che magari durerà tutta la notte, che vedrà alternarsi toni bruschi, a momenti più concilianti, a urla e minacce. E' il commissario si darà il cambio con i suoi ispettori. Gli faranno sempre le stesse domande, facendolo ricominciare sempre dall'inizio. Uno stress cui pochi resistono. I più duri reggono fino alle prime luci dell'alba, c'è chi crolla molto prima, ma certo qualche volta nemmeno la "chansonnette" funziona.
Ma nella maggioranza dei casi è un metodo che, se il sospettato è quello giusto, riesce a chiudere il caso. Anche questa "chansonnette" è entrata a far parte del famoso metodo d'indagine Maigret di cui abbiamo già parlato (vedi il post del 12 giugno Simenon. Maigret e i criminali).



martedì 9 agosto 2011

SIMENON. "LES PROMENADES DE MAIGRET" A "PARIS NOIR"

Un occhio alle vacanze e uno a quello che verrà. Infatti già si pensa a quanto succederà a settembre e ottobre. Agosto, appena iniziato, è come un'anguilla che sguscia tra le mani e scivola dritta a capofitto tra le iniziative che ripendono ad animare anche la scena del giallo e non solo in Italia.
Oggi infatti anticipiano (e non di poco) una manifestazione che si terrà nella capitale francese ad ottobre prossimo. Si tratta di Paris Noir. Alla sua seconda edizione, la manifestazione (di cui vi forniremo più in là delle informazioni più dettagliate) si svolgerà in un weekend, il 21, 22, 23 ottobre, e avrà come nazione ospite d'onore l'Italia.
Per quanto riguarda gli appassionati di Simenon, possiamo anticipare un appuntamento interessante, "Les promenades de Maigret, un'occasione da non perdere, secondo gli organizzatori dell'iniziativa. Si tratterà della visita dei luoghi del commissario Maigret nell'XI arrondissment, accompagnati da un ex-commissario della brigata della buoncostume. Per il resto film (italiani, quest'anno), libri, tavole rotonde, in un concentrato di prelibatezze per il palato dei giallisti e una sorpresa, gelosamente custodita.

lunedì 8 agosto 2011

SIMENON. NON CERCATE I COLPEVOLI

Lo scrittore, quasi subito, dopo aver creato Maigret gli affibbiò la convinzione che "non bisogna giudicare, ma comprendere". E così travasava nel personaggio del commissario le proprie convinzioni. Nel '69 in un'incontro con Fracis Lacassin ebbe modo di esplicitare bene questa sua idea:
"...Non credo che esistano dei colpevoli. L'uomo è un essere così male attrezzato per affrontare la vita che parlare della sua colpevolezza sarebbe come considerarlo una specie di superuomo. Come può essere colpevole? Non ce l'ho con il capo di Stato, qualsiasi esso sia, perché é tanto orgoglioso, perché sacrifica 'tutto' alla sua piccola gloria per poter rassicurarsi, di quanto non ce l'abbia con un clochard, sotto i ponti, pronto a rubare alla prima occasione un portafoglio, ciò è del tutto naturale....Tutta questa gente non ha scelta, conduce la vita che la società gli ha imposto fin dall'inizio. La deliquenza in loro è naturale, ci sono nati dentro... - spiega Siemenon - Se il figlio di un presidente-direttore generale diventa un criminale allora qualche volta può essere per protesta contro la mentalità gretta del padre, della famiglia, dell'ambiente..."
Insomma Simenon è convinto che i condizionamenti sociali, ambientali e familiari, siano più forti della volontà dell'uomo singolo e quindi sono poi questi a determinare il destino di tale o tal'altro individuo. E quindi ci sarebbe una sorta di "responsabilità limitata" nell'uomo che delinque. Come si fà quindi a giudicare senza comprendere? (vedi il post del 30 aprile scorso Comprendere e non giudicare).
E Simenon ce l'ha anche su come viene fatta scontare la pena:
"... al giorno d'oggi si fanno campagne contro gli animali in gabbia. E gli uomini in carcere allora?  Perchè mettiamo ancora oggi (notare che si parla di oltre quarant'anni fa') degli uomini in gabbie poco più grandi di quella di un leone?...
L'idea che si possa far questo a degli esseri umani è rivoltante... mi fà ribollire il sangue...".
E lo scrittore prosegue facendo un'ipotesi su sé stesso.
"...non so come sarei diventato, se fossi nato in uno dei quartieri malfamati nei dintorni di Parigi. Ma sono sicuro che non sarei di certo l'anarchico cerebrale, quale io mi considero, nemmeno un anarchico istintivo, ma un anarchico lanciatore di bombe e forse un assassino..."

domenica 7 agosto 2011

SIMENON. BELGIO, OLANDA E FRANCIA: VIE, PIAZZE, MUSEI, & C. ... A SUO NOME



Simenon a Delfzijl nel '66 all'inaugurazione di una statua di Maigret
A poco più di vent'anni dalla sua scomparsa, Simenon si ritrova intitolati a suo nome vie, musei, piazze e via dicendo. Qui di seguito vi proponiamo alcune tra le più popolari di queste in un succinto e incompleto elenco che però vuole dimostrare i diversi tributi dedicati al romanziere.
Iniziamo da Liegi. sua citta natale, e dalla rue Georges Simenon, che prima si chiamava rue Pasteur, nel quartiere d'Outremeuse, proprio dove lui abitava con la sua famiglia. Poi c'è n'è una ad Oupey, una cittadina sempre in provincia di Liegi. Sempre a Liegi esistono vicino alla Piazza del Congresso un "Auberge De Jeunesse" intitolato a Georges Simenon, e proprio sulla piazza si trova un monumento, un busto in bronzo dello scrittore. 
Se invece passiamo in Olanda, non possimo non citare un 'altro monumento, forse il più famoso, questa volta però dedicato a Maigret. Si trova in Damsterdiep Tuikwerderrak, a Delfzijl, la cittadina nord-olandese dove Simenon avrebbe inventato il suo celebre commissario. Lasciando l'Olanda per la Francia andiamo a Hyères, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, dove troviamo un'altra rue Georegs Simenon, come pure a Digione, dove è situata non lontano dal parco di Chateau De Pouilly, in Place d'Amerique. Altra "rue" dedicata allo scrittore la troviamo a Nantes. Invece a La Rochelle, nella zona sul mare, esiste un Quai Georges Simenon. Inoltre c'è un Théâtre Georges Simenon a Rosny-sous-Bois, nell regione dell'Ile-de-France. A Montpellier infine troviamo una scuola elementare pubblica intitolata a Georges Simenon.