giovedì 30 gennaio 2014

SIMENON SIMENON. TRE FRATELLI TRA "ONORE" E DISONORE...

Con qualche anticipo sulle nostre previsioni, esce I fratelli Rico, nella collezione Biblioteca Adephi, un romanzo scritto in America a Shadow Rock Farm nel 1952. Sono gli ultimi anni di permanenza di Simenon negli Usa, ma la sua produzione non cala di ritmo e di qualità. Il romanziere non ancor cinquantenne, é nel fiore della sua creatività, scrive questo romanzo i cui protagonisti vengono dal cuore dell'America, da New York, da uno dei suoi quartieri più tipici, Brooklyn. I fratelli citati nel titolo fanno parte di un'organizzazione criminale (la mafia?) che opera ora in Forida e nel sud degli Usa.
E come tutte le organizzazioni criminali c'è un codice che il più anziano dei tre rispetta, ligio alle gerarchie e a quelle leggi della mala (viene anche per questo chiamato il Ragioniere) che lo ha fatto ricco e benestante. Poi c'è Gino e quindi Tony, il più piccolo, che é invece insofferente alle regole del gioco, fà uno sgarro all'organizzazione, si sposa senza la benedizione dei boss, alla fine sparisce e gira addirittura voce che potrebbe collaborare con la polizia. La vicenda volge in tragedia perchè, anche quando sembra che l'organizzazione voglia essere clemente, in verità è spietata, non perdona più nessuno di quella famiglia, a meno che non sia lei stessa ad eliminare il deviato e, in questo caso, il boia prescelto sarà proprio il fratello Eddy.
L'incontro della narrativa simenoniana con i temi legati alla "famiglia", intesa come organizzazione criminale, crea l'ocasione di esplorare i temi del benessere e dell'agiatezza, frutto di un attività criminosa, ma anche di un'osservanza, inderogabile, di certe leggi e di precise gerarchie. Tony, la scheggia impazzita che manda in frantumi questo castello di obblighi e di tradizioni, è l'occasione per Simenon per sondare quell'atmosfera fatta di silenzi, segni convenzionali e di teste chinate, ma anche della ribellione dei giovani pure a questo genere di "onorata società". Un romanzo molto "americano" che forse Simenon volle proprio così per allinearsi a quelli che considerava i migliori romanzieri del mondo, quelli made in Usa.
Dal libro fu tratto anche un film The Brothers Rico, nel 1957 di Phil Karlson con Richard Conte e Dianne Foster.

2 commenti:

  1. l illustrazione di copertina è quella dell edizione francese illustrata da jacques de loustal
    rappresenta la scena finale,abbastanza toccante come epilogo secondo me

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  2. non èun inedito essendo già stato pubblicato da mondadori nel '58

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