Georges Simenon attraversa il 1900 quasi
nella sua interezza essendo nato nel 1903 e morto esattamente 25 anni
fa. Una produzione letteraria, la sua, vasta e variegata tanto da far quasi
"impazzire" i suoi piu assidui biografi, appassionati e/o
collezionisti.
Certamente il suo nome è legato in modo indelebile al
commissario Maigret, ma questa abbinamento ha per troppo tempo fatto torto allo
scrittore belga, offuscando i numerosi altri romanzi da lui scritti senza il commissario
parigino. E come non ricordare gli inizi della carriera in
cui, barcamenandosi (o quasi nascondendosi) sotto decine di pseudonimi, Simenon ci
ha lasciato numerosissimi romanzi popolari, di genere
avventuroso, semi-poliziesco e sentimentale, senza contare i racconti da lui
scritti. Già, perchè Simenon era anche un grande autore di novelle, sapendo creare un'atmosfera, un'ambientazione anche in poche pagine. Troppi sono, nel loro
complesso (per nostra fortuna), i capolavori che ci ha lasciato: bisognerebbe
nominare metà della sua sterminata produzione col rischio ancora di fare torto
a qualche opera non nominandola. Ancora oggi Simenon è uno degli scrittori piu letti e
tradotti al mondo, il piu' apprezzato tra i non contemporanei tanto da non
temere paragone alcuno con altri autori. I suoi scritti sono ancora
costantemente adattati sia per fare film, sia per la tv, sia per le pellicola sul grande schermo: tutto ciò fa di lui e delle sue opere un immortale, tanto
è vero che nel 25° anniversario della sua scomparsa, pur essendoci un grande
vuoto, lo sentiamo vivo e vicino a noi
Andrea Franco
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