venerdì 4 ottobre 2019

SIMENON SIMENON. UN CRITICA SENZA FINE.../2


Un post al vetriolo sul romanziere da parte del critico Gian Paolo Serino. Già il titolo dice tutto: "Simenon, il nazista di cui nessuno parla"

SIMENON SIMENON. UNE CRITIQUE SANS FIN...
Un post vitriolique sur le romancier du critique Gian Paolo Serino. Le titre dit déjà tout: "Simenon, le nazi dont personne ne parle"
SIMENON SIMENON. A ENDLESS CRITICISM ...
A vitriolic post on the novelist by the critic Gian Paolo Serino. The title already says it all: "Simenon, the Nazi that nobody talks about"




Torniamo al post che stavamo commentando laltro giorno (prima parte). E in proposito vorremmo subito sottolineare un elemento. Eormai noto, ma evidentemente non a Serino, che i riferimenti riportati in Mémoires intimes, soprattutto quelli biografici, sono da tempo ritenuti non troppo attendibili. Scritti in un momento particolarmente difficile per il romanziere che, intanto aveva quasi ottant'anni, di lì a poco sarebbe stato aggredito da un tumore cerebrale, non aveva ancora superato lo shock del suicidio di sua figlia Marie-Jo di due anni prima. Insomma le condizioni generali non erano tali da assicurare anche a quell'età una lucida e precisa memoria. Ed è stato ampiamente dimostrato che, comprensibilmente, su alcuni aspetti biografici il Simenon di Mémoires intimes non è sempre affidabile cronologicamente e anche per le testimonianze.  Quindi molto spesso le affermazioni che si basano su quella fonte, lasciano il tempo che trovano. E soprattutto non possono essere prove sicure a sostegno delle opinioni del critico, come per esempio quando Serino afferma: "...È lo stesso Simenon nella sua già citata autobiografia a scrivere che “Gli uomini leggono, perché quasi come il pane, hanno bisogno di finzione e soprattutto soddisfano lo spasmodico bisogno di finzione dei lettori: si immergono nella finzione dei miei romanzi perché nella vita sono stati incapaci di trovare la verità...". Finzione e realismo dunque è questo il problema? Ma non era un tema ormai sorpassato nelle querelle letterarie?
Ma a parte questo, ci paiono bizzarre alcune affermazioni, come:"...racconta quattrocento e più volte la stessa storia. Perché i destini che Simenon si sforza di “riparare” hanno tutti la stessa caratteristica, somigliano tutti a “Lo Straniero” di Camus..."
Aldilà di questa storia della somiglianza con lopera di Camus (?), cè quel quattrocento in cui Serino ficca dentro tutto, i racconti e i romanzi brevi della fase popolare della prima ora, quelli commissionati per intenderci, e firmati sotto pseudonimo, la serie di Maigret sia la prima parte che la seconda (dopo il 1950); i romans durs, le opere autobiografiche, i diari di viaggio... insomma scritti diversissimi per argomento, stile e concezione. E poi quella riparazione dei destini di cui scrive è prettamente maigrettiana. I personaggi dei romans sono di solito al di là della fatidica linea e seguono invariabilmente il proprio destino fino alle estreme conseguenze.  Di tutta unerba Serino fà un fascio, che a lui sembra essere lo stesso fascio straniero confezionato da Camus. Beh, a noi,  pare un po superficiale... Sembra quasi che Serino non abbia letto le varie produzioni letterarie di Simenon.
Quello che di certo non ha fatto, è andare a cercare per bancarelle i vecchi Simenon (Maigret o romans durs). E infatti in proposito dice "...Centinaia di romanzi che si trovano a pochissimi euro in qualsiasi bancarella a 2 euro di qualsiasi città, borgo, sagra, nelle vecchie edizioni Mondadori..." . Beato lui! Io e moltissimi altri appassionati setacciamo sistematicamente, banchetti, antiquari, rigattieri, sagre, mercatini e pure internet... Ma, niente. Le famose vecchie edizioni Mondadori non saltano fuori. Ormai non si trovano più. Io una trentina danni fa ne trovavo ancora qualcuna, (una volta, ebbi addirittura la fortuna di trovare una ventina di telati” simenoniani, i gialli e i verdi). Ma oggi ahimé non ce n'é più traccia... 
Serino, ci dica dove li trova, per favore!
E poi da certe sue affermazioni traspare l'esigenza di épater les bourgeois(come se fosse ancora possibile), esprimendo giudizi che possano risultare controcorrente o a qualsiasi titolo originali. Qualche esempio?
"...a me piacciono gli scrittori che sono americani ma che in realtà contestano gli Stati Uniti e il loro imperialismo....".
"...Greta Thunberg, la sedicenne che sembra salvare il mondo, è inquinamento delle coscienze [...] chiuderei lei e i suoi genitori tipo in un mausoleo di prese per il culo mondiali...".
"...Alda Merini, la poetessa per i cretini (titolo) - Una poetessa a vanvera [...] ....questa poetessa “regina degli ignoranti”, una sorta di Celentano non della via Gluck ma dei Navigli..."
“...Il giovane Holden” di Salinger, un romanzo sopravvalutato (titolo) - il romanzo, pur nella sua perfezione stilistica, a livello di contenuti è quanto di più banale e riciclato la letteratura abbia mai riversato su pagina...."
Insomma ce nè abbastanza per poter supporre che anche le affermazioni su Simenon del post esaminato siano un po stiracchiate, tanto per stonare in quel coro che da più parti si è levato in occasione del trentesimo dalla sua scomparsa. Un modo per mantenere una certa visibilità e connotarsi meglio. Ma ognuno esprime le opinioni che desidera e le motiva come gli pare. Certo poi gli altri possono dissentire e addirittura criticare.  
Ma infine Gian Paolo Serino mostra impietosamente il destro...
Infatti se la prende con il Simenon uomo svelando, tra l'altro, che cedette alla famigerata casa di produzione cinematografica Continental (ma ne avevamo fatto cenno anche nella prima parte di questo post) i diritti dei Maigret, quando invece furono solo cinque titoli di cui tre Maigret e due romans durs. Poi  si impelaga nella storia del fratello minore Christian. Il filo-nazista condannato a morte e salvato da Georges, che secondo Serino, fu da lui consigliato di arruolarsi nella legione straniera. 
Ma così non fu. 
Infatti avendo taciuto il pessimo rapporto tra Georges e la madre, che gli aveva sempre preferito Christian, non racconta che, quando questi fu condannato, fu proprio lei a tormentare il fratello più famoso per trovargli una via d'uscita. Pressato da una madre, che pur non amava, lo scrittore smuovendo amicizie, conoscenze e colleghi, riuscì alla fine a trovare questa soluzione e salvò Christian dall'esecuzione. Ma quando poi morì in battaglia, la madre Henriette non trovò di meglio che telefonare al romanziere e rinfacciargli: "La morte di tuo fratello è colpa tua!".
Insomma una vicenda paradossale che dimostra la qualità dei rapporti di Georges con la madre, ma la cosa qui non ci interessa, e evidentemente non ha interessato nemmeno Serino che non l'ha minimamente citata.
Altra cosa che non cita, dopo aver sottolineato tutte le accuse di filo-nazismo, è la sentenza del 18 aprile 1945 del tribunale di La Roche-sur-Yon (Vandea) che lo sollevava da ogni sospetto di collaborazionismo con i nazisti e chiudeva una volta per tutte la questione.
Noi invece chiudiamo questo post con una succinta serie di esempi di come stampa, libri e internet abbiano più e più volte parlato delle accuse di collaborazionismo che invece, secondo Gian Paolo Serino, sarebbero state tenute nascoste fino a pochissimo tempo fa. (m.t.)

• La Repubblica Simenon una vita al nero, 17/09/1992 - Corrado Augias
• Edition du Cefal - Simenon, la vie d'abord - Michel Carly - 2000
• La Libre -  Georges Simenon accusé de collaboration - 28/05/2002
• Simenon, le Passager du siècle  - D’une guerre à l’autre : l’opportunisme de Georges Simenon - 23/11/2002 -       Jacques Charles Lemaire 
• Indimedia  - Simenon et antisémitisme: deux poids deux mesures. - 09/06/2003- Gilles Martin
• Página 12 - El otro Simenon - 10/08/2003 - Alejo Schapire
• Au Feminin - Georges simenon était un nazi? - 09/09/2003 - Fislisa
• Le Figaro - Il était une fois...Georges Simenon - 5/09/2009 - Jean-Marc Parisis
• Globedia -Simenon: colaboracionista nazi y antisemita pero Bélgica le perdonó por su calidad de escritor -     05/02/2010 -
• Publico - Acusações de colaboracionismo nazi reabrem polémica na Bélgica - 23/09/2010 - Isabel Arriaga 
• Simenon-Simenon Simenon a braccetto con i nazi-fascisti - 14/01/2011
• La Stampa Un fratello nazista e carnefice per il Simenon collaborazionista - 20/08/2015 Leonardo Martinelli
• Simenon-Simenon Giudaico o collaborazionista? - 21/12/2018

2 commenti:

  1. In effetti, ci vuole una vita intera per imparare a vivere. Trovare un buon https://filmsenzalimiti.uno/ film, applicare le conoscenze e così via...

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